dondiego49
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News
27/06/2013 11:25
BP Milano ripiega dopo avvio sprint. Gli analisti restano cauti
Davide Pantaleo
Furia francese e ritirata spagnola quest'oggi per Banca Popolare di Milano che, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di oltre due punti e mezzo percentuali, quest'oggi ha avviato gli scambi nuovamente in progresso. Il titolo è arrivato a segnare un massimo intraday a 0,338 euro, con un rally di oltre il 4%, salvo poi muoversi a passo di gambero. Banca Popolare di Milano ha così annullato interamente il vantaggio iniziale, scivolando in territorio negativo e presentandosi ora a 0,3209 euro, con un calo dello 1,05% e circa 19 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 52 milioni di pezzi. Banca Popolare di Milano ormai da diverse sedute è finito sotto i riflettori del mercato dopo il venir meno del progetto di trasformazione della banca in Spa che ha portato il titolo a perdere circa il 20% del suo valore a partire dalla metà di giugno. Secondo quanto riportato da alcune fonti di stampa, l'aumento di capitale da 500 milioni di euro finalizzato a finanziare il pagamento dei Tremonti Bond partirà a settembre prossimo e intanto potrebbero giungere delle sorprese dalla relazione ispettiva della Banca d'Italia, attesa per metà luglio. Ieri intanto Banca Popolare di Milano ha ottenuto l'autorizzazione da Palazzo Koch per il rimborso dei 500 milioni di euro di Tremonti Bond. Gli analisti di Equita SIM parlano di una notizia positiva, ancorchè scontata, perchè orami il tempo per evitare gli step up stava per scadere. Ricordiamo che il termine ultimo per il rimborso era l'1 luglio, poi sarebbe scattato lo step up sul capitale di 50 milioni di euro e di 0,5% sulla cedola. Gli esperti della SIM milanese intanto non cambiano idea sul titolo e confermano la raccomandazione "hold" su Banca Popolare di Milano, con un prezzo obiettivo a 0,5 euro. Non si sbilanciano neanche i colleghi di Exane che quest'oggi hanno ribadito il rating "neutral" sulle azioni della banca milanese, tagliando il target price di quasi il 30% a 0,38 euro. La revisione della valutazione è stata decisa in seguito alla rivisitazione delle stime di utile rettificato riferite al periodo 2013-2015, tagliate in media del 10% per via dei margini di interesse attesi più bassi. Le stime sull'utile per azione hanno subito una sforbiciata ancora più pesante, nell'ordine del 40% in media, in vista del prossimo aumento di capitale del gruppo. Gli analisti della banca francese, in merito ai possibili cambiamenti della governance di Banca Popolare di Milano, ritengono che qualche modifica potrebbe essere attuata entro la fine dell'anno con l'obiettivo di spostare l'equilibrio di potere all'interno del Cda lontano dai rappresentanti dei lavoratori. Per Exane il titolo non è costoso, considerando che dopo la ricapitalizzazione, la banca sarà in eccesso di capitale, tanto che gli analisti stimano un Core Tier 1 Basilea 3 2013 del 10,2%. Tenendo conto però del probabile overhang nel periodo dell'aumento di capitale, settembre e ottobre prossimi, gli esperti di Exane non vedono alcun motivo per detenere Banca Popolare di Milano in portafoglio in questo momento. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
27/06/2013 11:25
BP Milano ripiega dopo avvio sprint. Gli analisti restano cauti
Davide Pantaleo
Furia francese e ritirata spagnola quest'oggi per Banca Popolare di Milano che, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di oltre due punti e mezzo percentuali, quest'oggi ha avviato gli scambi nuovamente in progresso. Il titolo è arrivato a segnare un massimo intraday a 0,338 euro, con un rally di oltre il 4%, salvo poi muoversi a passo di gambero. Banca Popolare di Milano ha così annullato interamente il vantaggio iniziale, scivolando in territorio negativo e presentandosi ora a 0,3209 euro, con un calo dello 1,05% e circa 19 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 52 milioni di pezzi. Banca Popolare di Milano ormai da diverse sedute è finito sotto i riflettori del mercato dopo il venir meno del progetto di trasformazione della banca in Spa che ha portato il titolo a perdere circa il 20% del suo valore a partire dalla metà di giugno. Secondo quanto riportato da alcune fonti di stampa, l'aumento di capitale da 500 milioni di euro finalizzato a finanziare il pagamento dei Tremonti Bond partirà a settembre prossimo e intanto potrebbero giungere delle sorprese dalla relazione ispettiva della Banca d'Italia, attesa per metà luglio. Ieri intanto Banca Popolare di Milano ha ottenuto l'autorizzazione da Palazzo Koch per il rimborso dei 500 milioni di euro di Tremonti Bond. Gli analisti di Equita SIM parlano di una notizia positiva, ancorchè scontata, perchè orami il tempo per evitare gli step up stava per scadere. Ricordiamo che il termine ultimo per il rimborso era l'1 luglio, poi sarebbe scattato lo step up sul capitale di 50 milioni di euro e di 0,5% sulla cedola. Gli esperti della SIM milanese intanto non cambiano idea sul titolo e confermano la raccomandazione "hold" su Banca Popolare di Milano, con un prezzo obiettivo a 0,5 euro. Non si sbilanciano neanche i colleghi di Exane che quest'oggi hanno ribadito il rating "neutral" sulle azioni della banca milanese, tagliando il target price di quasi il 30% a 0,38 euro. La revisione della valutazione è stata decisa in seguito alla rivisitazione delle stime di utile rettificato riferite al periodo 2013-2015, tagliate in media del 10% per via dei margini di interesse attesi più bassi. Le stime sull'utile per azione hanno subito una sforbiciata ancora più pesante, nell'ordine del 40% in media, in vista del prossimo aumento di capitale del gruppo. Gli analisti della banca francese, in merito ai possibili cambiamenti della governance di Banca Popolare di Milano, ritengono che qualche modifica potrebbe essere attuata entro la fine dell'anno con l'obiettivo di spostare l'equilibrio di potere all'interno del Cda lontano dai rappresentanti dei lavoratori. Per Exane il titolo non è costoso, considerando che dopo la ricapitalizzazione, la banca sarà in eccesso di capitale, tanto che gli analisti stimano un Core Tier 1 Basilea 3 2013 del 10,2%. Tenendo conto però del probabile overhang nel periodo dell'aumento di capitale, settembre e ottobre prossimi, gli esperti di Exane non vedono alcun motivo per detenere Banca Popolare di Milano in portafoglio in questo momento. Fonte: News Trend Online
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