Claire
ἰοίην
Tu non l'hai mai sentita nominareAllora, se era tutto sto gran fenomeno, come mai fino ad ora nel pd non si era mai sentita nominare? Perchè acchittata così, sembra che al pd abbiano deciso di zompare su un treno quando ormai l'hanno perso (capo partito donna). Ho dato un'occhiata su wikipedia, ecco cosa ne viene fuori:
"Nasce a Lugano, nel Canton Ticino (Svizzera), nel 1985. Il padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita (gli avi paterni della Schlein erano infatti originari della città di Leopoli, allora facente parte dell'Impero austro-ungarico e oggi situata in Ucraina, e al loro arrivo a Ellis Island mutarono il loro cognome originario, Schleyen, in quello attuale). All'epoca della sua nascita, il padre è professore emerito di scienza della politica e storia presso la Franklin University di Lugano[1]. La madre è l'italiana Maria Paola Viviani,[2] professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria. È nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, che fu senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato e, dal 1994 al 1998, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura in quota Forza Italia[3][4], mentre suo fratello è il matematico Benjamin Schlein (1975)[2][5] e sua sorella Susanna Schlein (1978) è Primo Consigliere diplomatico all'ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della Cancelleria consolare dell'ambasciata italiana a Tirana"
Insomma, una famiglia al completo che sguazza nel mondo delle raccomandazioni, e infatti ciucciano tutti dal pubblico, prof, diplomatici, ed ora lei: a me fa piacere che ci mettano un tipo del genere perchè credo invece che sarà la mazzata finale per il pd. Mi ricorda molto quell'altro sfigato.....ecco, la versione al femminile di Martina
È stata vicepresidente della Regione Emilia Romagna ed europarlamentare.
Tra l'altro al parlamento europeo ha lavorato tantissimo per modificare il Trattaro di Dublino che, di fatto, è quello in base al quale l'Europa se ne frega dei migranti che sbarcano in Italia.