Macroeconomia Il taroccamento dei dati

christiano

Forumer attivo
Tutti stanno cercando di trovare una motivazione al recupero del settore dei semiconduttori. Il mercato azionario ci farebbe credere questo recupero è in corso. Tuttavia, ad un certo grado i mercati, consigliati dai media tradizionali, continuano a contare su indicatori ampiamente usati negli anni 70, negli anni 80 e nei primi 90. Non sembra ampiamente riconosciuto che la validità degli indicatori del passato non è più attuale. Nell’utima settimana, SEMI (attrezzature a semiconduttori materiali internazionali, www.semi.org/), hanno rilasciato il loro rapporto mensile. Prima di analizzare questo rapporto una spiegazione è necessaria.

Il rapporto mensile SEMI non è uguale a quello di SIA (associazione dell’industria a semiconduttori, semichips.org/home.cfm). Malgrado gli acronimi siano simili, il rapporto SEMI proviene dalle vendite dell'apparecchiature in cui i semiconduttori sono applicati includendo grosse compagnie non SIA quali Intel, Texas Instruments, ecc.

Il rapporto SIA era lo standard per molti anni, ma ora presenta importanti limitazioni. Il “book to bill” SIA raccoglie soltanto i dati da aziende americane di semiconduttori e approssimativamente il 15% delle aziende americane non vi ha partecipato. Oltre che i dati mancanti di player globali quali Samsung, Philips, ecc., i numeri mensili sono "regolati in base alle variazioni stagionali" e la metodologia per questa registrazione non è mai stata resa di conoscenza pubblica. (Sembra il paniere dell’inflazione dell’ISTAT!) .

Bene o male, Il “book to bill” SIA è stato interrotto verso il 1997, pricipalmente per una decisione di INTEL che decise di cessare di contribuirvi con i propri numeri. Poiché INTEL era r allora ed ancora è oggi, il fornitore di semiconduttori i numero uno del mondo, il “book to bill” SIA da allora è praticamente morto. (la decisione di INTEL sarebbe dovuta al fatto che l’azienda non trarrebbe alcun guadagno dal dare all’esterno previsioni sul fatturato futuro, mentre potrebbe soffrire se i loro numeri, o quelli di altri competitor fossero inferiori alle stime.) Pertanto oggi, SIA pubblica soltanto le vendite senza i dati di booking.

Il “book to bill” SEMI è allora l’unico rapporto di questo tipo oggi disponibile per l’industria dei semiconduttori. Come è costruito Il “book to bill” SEMI? Esso è il rapporto fra la media mobile delle vendite (billing) su la media mobile sempre a tre mesi degli ordini (booking). Il rapporto mensile è compilato da un revisore dei conti indipendente che raccoglie segnalazioni anonime dalle aziende. Da questi dati pertanto non si può risalire ai dati della singola azienda. Pertanto un rapporto superiore ad 1 indica che i nuovi ordini superano le vendite correnti, mentre un rapporto inferiore 1 al contrario è il sintomo di una contrazione del mercato.

Ma vediamo ai dati pubblicati il 19/08/2003:

Billings Bookings Book-to-Bill
(Three-month avg.) (Three-month avg.)
Feb 2003 777.7 760.6 0.98
March 2003 857.1 777.3 0.91
April 2003 840.4 757.3 0.90
May 2003 805.4 723.5 0.90
June 2003(final) 776.5 722.3 0.93
July 2003(prelim.) 787.6 **>763.4<** 0.97

Questo rapporto è stato alla base del rally postferragostano che ha spinto il Nasdaq aa 1.739 (18 agosto) 1.883 (17 settembre 2003.) E’ curioso osservare che tipo di lettura è stata fatta dei dati. Infatti, un book to bill 0,90 - 0,91 non significa che il mercato si sta stabilizzando, ma che sta perdendo un 10% al mese di nuovi ordini. Ed anche un valore di 0.97 significa che sta perdendo un po’ meno (3%) ma sempre sta perdendo!
Ma vediamo come i dati sono cambiati il 17/settembre 2003:

Billings Bookings Book-to-Bill
(Three-month avg.) (Three-month avg.)
March 2003 857.1 777.3 0.91
April 2003 840.4 757.3 0.90
May 2003 805.4 723.5 0.90
June 2003(final) 776.5 722.3 0.93
July 2003(prelim.) 785.9 **>706.9<**= 0.90
Aug 2003(prelim.) 789.9 720.6 0.91

OOOOHHH!
Ma che belli I dati di Luglio. E l’incremento non c’è più!

Medidate gente che quando si vuole distribuire o cedere azioni in portafoglio come gentile dono di stock optino basta taroccare un dato, darlo in pasta a qualche giornalista compiacente et voilà.
Il tarocco è servito!

L’unica realtà è che non ha senso valutare con multipli growth un settore che ormai la competizione ha reso forsennatamente poco remunerativo e dove la crescita dei fatturati si fa a scapito dei margini per l’eccesso di produttività.
 
Complimenti anche da parte mia.

Ormai ai dati economici dati in pasto a tutti non ci crede piu' nessuno.

:)

Aik
 
Secondo i dati ufficiali gli US hanno avuto la più leggera recessione ciclica del periodo post bellico. In realtà la tanto sbandierata crescita del PIL è sostenuta da molti trucchi statistici e soprattutto da una crescita basata sull’indebitamento (e quindi scontata da minore crescita futura). Ma siccome oggi sono in uscita i dati sui sussidi di disoccupazione vorrei condividere con voi una riflessione su cosa questi dati rappresentano e come vengono puntualmente “taroccati” dal Labor Department. Tutto ciò per capire che nonostante le mediatiche trionfalistiche campagne sulla ripresa (che c’è ma non si vede, è come l’isola che non c’è di Peter Pan!) la situazione del mercato del lavoro negli US è veramente drammatica. Quello che viene dato in pasto ai media ed ai mercati ogni settimana non è il reale tasso di disoccupazione ma il numero di payroll, ossia il numero delle buste paga (il dato su quante persone vanno allo sportello a chiedere il sussidio è molto meno attendibile perché può essere influenzato anche dalle condizioni meteo o dal fatto che molti disoccupati non hanno più diritto al sussidio). In luglio per esempio è stata riportata una riduzione nel numero delle buste paga di 44000 unità e contemporaneamente le perdite di posti di lavoro di Giugno è stata rivista al rialzo da 32000 a 72000. Per maggio la revisione al rialzo della perdita di posti di lavoro è stata rivista da 17000 a 70000. Questa pratica ha il conveniente effetto di comunicare la notizia che ci sono sempre meno impiegati negli US (e sempre meno ci saranno se questi buffoni restano al timone) a scoppio ritardato. I mercati si concentrano sui dati del mese attuale e quelli dei mesi precedenti sembrano irrilevanti. Se perfino le agenzie governative taroccano i dati figuratevi i bilanci delle aziende dove i costi del personale (stock options) e quelli dei fondi pensione non vengono contabilizzati. E’ come dire: facciamo vedere solo i ricavi che i costi li spesiamo domani. Quindi okkio al tarocco!
 
Io ti debbo ringraziare e fare i complimenti per questi tuoi due post qui sopra perche' confermano quanto sostenevo e sostengo... da fatti palesi ma poco dimostrabili , inerenti il "trucco" spudorato dei dati americani (qualunque, micro e macro). Purtroppo quella gente li' ha questo bruttissimo "vizio" , che consente in tali maniere incredibili manipolazioni riflesse sul mercato azionario, sopratutto verso coloro i quali "abboccano" come pesci ai dati stessi, credendo in una "fine della crisi recessiva". Chiaro che la loro influenza si estende a tutto il mondo, perche' sappiamo che il mercato azionario americano e' la borsa maggiormente "ascoltata": e poi i risultati sono di credere ad una fortissima ripresa economica "mondiale".....che invero ...girandoti attorno....tu , comune mortale, non vedi! ...anzi....
Io sento lamentele come non mai nei negozi: ma dove sta questa ripresa?
In america si sono bruciati milioni di dollari con la borsa, e le famiglie che contavano su quella ulteriore fonte di guadagno per essere sempre piu' "spendaccioni", ora ne debbono fare a meno.
Ricordo che chi ha comprato CMGI sul nasdaq (tanto per fare un esempio) attorno ai 20$ (max: 155$) ,....dopo un anno se la ritrovava a 1$ (2002) : mi spiegate da dove prendeva i soldi per continuare ad investire e , nello stesso tempo, a spendere in "cavolate" ?? e cmgi e' solo un piccolo esempio delle migliaia di societa' che le hanno letteralmente "bastonate" (salvo quando non sono proprio "fallite").

E torniamo al discorso di prima: chi porta sul mercato tali influenze MACRO?
MA la POLITICA, e' ovvio!!
Le elezioni presidenziali che avranno inizio questo autunno per concludersi un anno dopo, hanno portato (ma anche qui purtroppo non ho le prove, sono solo le mie ipotesi!!) ad una organizzazione "malavitosa" tra la FED, la casa Bianca, e le fonti "macro", tali da dare liquidita' al mercato, e pomparla con dati "falsificati" per rendere "simpatico" il presidente BUSH agli occhi dei suoi elettori, visto il fortissimo ritorno economico che avrebbe una rielezione dell'attuale presidente per le sue tasche.
Ripeto: qualcuno, prima o poi, come oggi ha fatto CRISTIANO, rendera' "giustizia" a quanto adesso sto sostenendo.
Magari poi ne riparleremo volentieri.
:)
 
Grazie per i complimenti.
A dire il vero non sono più sorpreso di nulla. Consiglierei a tutti di andarsi a leggere (è in inglese ma i numeri parlano da soli) il report del labor department.

http://www.bls.gov/news.release/pdf/empsit.pdf

In particolare nella tabella a pagina 2 si legge testualmente che il numero degli occupati è dimnuito di 52k, mentre il numero dei disoccupati è aumentato di 68k e quelli non + in forza lavoro (a carico della comunità di 257k!).
Solo che stavolta avevano interesse a stressare che hanno assunto con un lavoro temporaneo + persone nel settore dei servizi e dei professionisti. Si è avuta creazione di posti di lavoro temporanei con distruzione di posti di lavoro fissi. Ma questo per i padroni del vapore significa fine della jobless recovery. Illusi.
Fatevi illudere pure voi acquistando tech stocks a multipli da capogiro. La memoria spesso non è virtù dell'uomo. Può darsi pure che gli utili di queste aziende aumenteranno con tagli dei costi e delocalizzazione dei siti produttivi, ma questo porterà sempre + a disoccupazione nelle nazioni a + alto tenore di vita e spesa (ossia da noi).
 
In base ai dati BLS l'incremento delle buste paghe privo degli aggiustamenti stagionali (ossia il dato grezzo) è risultato essere di 490k. Questo incremento è il dato più basso degli ultimi 20 anni se si esclude l'incremento registrato nel 2001 subito dopo l'11 settembre (fonte: www.chaos-economics.com). Questo incremento è perfino inferiore a quello registrato l'anno scorso pari a 512k. L'incremento relativo è quindi una distorsione statistica frutto delle distorsioni registrate negli anni a riferimento, e principalmente sui dati subito post-11 settembre. Il miglioramento relativo di 57k non è che il frutto dell'aggiustamento stagionale che tiene in considerazione i dati degli anni immediatamente precedenti.
Quello che è più importante sono i dati già riportati nel thread precedente. La ripresa del mercato del lavoro non c'è e con questi buffoni al governo non ci potrà essere. Come da noi l'altro dato importante frutto dell'incremento della vita media è anche l'aumento molto considerevole delle persone non + attive come forza lavoro. Tenendo presente la sottocapitalizzazione effettiva dei fondi pensione americani sono proprio curioso di vedere quanto tempo sarà necessario per porre questo problema sotto gli occhi miopi degli analisti compiacenti. Devo ammettere che noi europei siamo più pragmatici e seri degli americani, che sembrano come le cicale che non si curano di quello che avverrà domani.
 
E il taroccamento continua più furioso che mai.
W la crescita del PIL US (GDP). Ma come suggerito dall’economista Kurt Richebacher anche la famigerata crescita del GDP è così reale? Tra le componenti del GDP ne esiste una chiamata delatore del PIL. E’ un'altra astuzia degli statistici governativi utile per taroccare i dati. Facciamo un esempio pratico. Un computer DELL comprato nel 96 aveva un costo di 1400$. Oggi un computer Dell ha un costo di 700$ (è assemblato in Cina!) ed è 3 volte + potente. Allora il valore dell’acquisto del computer viene moltiplicato X3 ed ecco che la spesa per infrastrutture tecnologiche “deflata”. Inoltre siccome il computer costa la metà di quanto costava precedentemente il valore viene moltiplicato ulteriormente X2. Ebbene grazie al delatore la spesa per business hardware ammonta a 38 billion $ anziche i 6.3 realmente spesi. Miracoli della statistica. Così il GDP non deflato conterebbe per un misero 1.7%. E che dire dell’inflazione che anche lì viene riportata ai minimi storici, quando tutto (beni e servizi) è in forte aumento. Ma le italiche abitudini di paniere sono state a prese a modello e quindi anche se la povera gente non riesce ad arrivare alla fine del mese non importa. L’inflazione è basse per decreto!
E che dire dei bilanci delle aziende americane sempre più artefici delle imprese borsistiche.
In una recente intervista al congresso una candida rappresentante democratica ha chiesto a Mr. Donaldson, successore del mitico strapagato Grasso, se ancora le aziende US usano i bilanci proforma per fare comunicazioni al mercato. L’imbarazzata risposta è stata che è così. Eh si, se non si mettono a bilancio costi tipo quelli dei fondi pensioni e non si seguono le norme contabili GAAP il taroccamento dei bilanci è cosa buona e giusta. La moralizzazione che aveva fatto seguito agli scandali Enron, Worldcom è gia dimenticata grazie all’ebbrezze procurata dalla condiscendenza dei money manager, ligi al diktat della FED. Alla faccia del libero mercato! Siamo al comunismo dove il valore dei beni è stabilito dall’alto con “democratica” imposizione e pagamento con biglietti verdi morbidi morbidi. E l’Europa che si ostina ad essere seria resta in stagnazione.
 
caro cristiano, cosa ne penso??

cosa vuoi che ne pensi; l'amministrazione Americana ha chiaramente
adottato una politica machiavellica nel tentativo di tenere l'economia
costi quel che costi..

I signori dei soldi del mondo, non solo americani, hanno evidentemente deciso di assecondare al momento questo atteggiamento, ed eccone i risultati.

Un giorno smetteranno, come e' sempre successo, Ma a noi non e' dato sapere quando.

L'equilibrio e' molto precario, inutile arabiarsi!
 

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