Azioni Italia il vento di cambiamento in italia e la green economy (2 lettori)

‎1 gr di plutonio puo ammazzare 1.000.000 di persone. nei reattori esplosi giapponesi ci sono kg e kg di plutonio. Cioè dovrebbero evaquare tutta TOKIO 30 MIL di persone.Ecco perchè mentono e mentiranno,tanto le radiazioni colpiranno in 2 decenni e le scorie di plutonio saranno attive per 24.000 anni (2011+24.000=?)
L' ag.per la sicurezza nucleare italiana gestisce fondi pubblici cioè soldi dei cittadini italiani per fare studi di fattibilità che nessun puo sindacare e dipende direttamente dal pres del consiglio, nessum ministro puo sindacare. Cioè miliardi di euro dipendono da un omino che fa bonifici a agenti di stelline,festini, è imputato,eccecc. Ah vabbè abbiamo capito.
 
a)
INCIDENTE NUCLEARE IN CANADA. MILIONI DI LITRI DI ACQUA CONTAMINATA NEL LAGO ONTARIO. OGGI 17/3/2011
per il credente cristiano: ma se Gesu Cristo fosse oggi sulla Terra fra di Noi vorrebbe energia dal Sole e Vento o energia Nucleare.???

b)anche la CINA dove i diritti civili e politici non sono garantiti sospende il NUCLEARE...bhe'' E' SVOLTA GREEN ENERGY

c)
Angela Merkel ha "piani molto ambiziosi" per sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili. Lo ha detto stamattina a Berlino, affrontando l'emergenza nucleare del Giappone. 17/3/2011

SINTESI:
quando un azienda si trova in un momento eccezionale in un settore eccezionale, tu devi essere eccezionale..
La Germania ha scelto
"Puntiamo su sole e vento"
Nel 2050 l'80% dell'energia tedesca arriverà da eolico e fotovoltaico. I reattori danno lavoro a 30mila persone, la green economy ne occupa 340 mila dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI

081702867-0418b0e6-cf33-4697-abdf-80ea67597a07.jpg
L'impianto nucleare di Essenbach, nel sud della Germania

BERLINO - Li vedi spuntare ovunque, quando viaggi in autostrada dalla capitale verso Monaco e il Sud o Hannover e l'Ovest: col loro sommesso ronzio, le pale dei grandi mulini eolici rompono appena il silenzio della campagna tedesca. Oppure ovunque, sulle villette dei ricchi bavaresi o sui palazzoni in prefabbricato alla sovietica che Berlino ovest ha ereditato dal comunismo, vedi i pannelli fotovoltaici. L'energia rinnovabile vola in Germania. Non solo in Borsa, dove nelle ultime ore i titoli di Solarworld, Q-Cells, Nordex o della branca energie pulite di Siemens hanno registrato balzi dal 20 al 40 per cento. La vedi dietro ogni angolo, è diventata un fattore costitutivo del quotidiano. La Germania conservatrice di Angela Merkel, che dice "nel dubbio, siamo per la sicurezza" e ferma per almeno tre mesi sette dei suoi 16 reattori, è anche la potenza economica che più di ogni altra si è lanciata a pensare e progettare strategicamente il mondo nuovo dell'energia.

Come restare prosperi e competitivi dopo l'atomo e dopo il petrolio. E intanto, efficienza energetica, produttività e competitività del sistema-paese decollavano, mentre quelle di molti Stati votati all'atomo, Francia in testa, cominciavano a non tener più testa al global player tedesco nel grande gioco dei mercati mondiali.
"La politica ecologica è la politica del futuro, anche per l'economia" ha spiegato il ministro dell'Ambiente Norbert Roettgen, democristiano come la cancelliera. I dati ufficiali del suo dicastero,

che né le imprese né tantomeno i Verdi contestano, parlano chiaro: l'efficienza nell'uso delle materie prime nell'economia tedesca è aumentata del 46,8% tra il 1994 e il 2009, cioè nello stesso periodo in cui il prodotto interno lordo cresceva del 18,4%. I costi del sistema economico Germania sono calati di 100 miliardi di euro. Proprio mentre, parallelamente, la percentuale di energia prodotta dal nucleare scendeva dal 27,3% del 1991 a una cifra attorno al 20% (fino alla chiusura dei sette reattori decisa ieri), e quella delle rinnovabili volava nello stesso arco di tempo dal 3,2 al 17%. E solo dal 2004 al 2009 è raddoppiata.

"Lo spegnimento delle sette centrali, deciso dal governo, non dovrebbe produrre contraccolpi né per l'economia, né per il consumatore, né caro-bolletta né problemi di produzione d'elettricità", spiega Aribert Peters, dell'Unione dei consumatori d'energia: dopo la svolta della Merkel sul nucleare i mercati secondo lui scommettono su prezzi stabili. Forse hanno le loro ragioni, non aspettatevi militantismo per l'ambiente o voglia di prati fioriti alla Borsa di Francoforte. Per il sistema Germania, spiegano Dietmar Edler e Marlene O'Sullivan in un rapporto per l'istituto economico DIW, le energie rinnovabili e alternative sono diventate un affare. Come con le Bmw e le Mercedes, con gli Airbus e gli Eurofighter, anche qui il made in Germany è il meglio sul mercato.

Dal 2007 al 2009, gli investimenti nelle energie rinnovabili sono passati da 11,4 a 20,4 miliardi di euro. Il fatturato del comparto, export incluso, è sui 21 miliardi di euro, quindi in tre anni è cresciuto di quasi il 40%. Anche attraverso il 2009 della grande crisi economica e finanziaria internazionale. Fondi pubblici e sgravi fiscali aiutano la crescita. Una produzione di energia elettrica affidata al 100% alle rinnovabili è possibile entro il 2050, dice il ministero di Roettgen, e il governo si è posto l'obiettivo di arrivare all'80%. "La maggioranza di centrodestra dovrebbe fare di più e non solo chiudere centrali prima di elezioni difficili", nota Baerbel Hohn, una delle più ascoltate leader dei Verdi. Ma cela appena la soddisfazione per come il centrodestra e l'establishment stanno facendo propri i valori costitutivi del movimento ecologista. Consenso trasversale non dichiarato, in nome delle cifre: mentre i reattori nucleari tedeschi danno lavoro, secondo i Gruenen, a circa 30mila persone, gli occupati nel comparto delle rinnovabili sono aumentati dai 277mila del 2007 ai circa 340mila attuali. Continueranno a crescere a lungo, prima che il comparto diventi saturo come auto o siderurgia. "L'addio al nucleare potrà essere un processo lungo, discutiamo apertamente se ci vorrano dieci o vent'anni o quanti, ma è possibile", pensa il leader dei Verdi europei, Daniel Cohn-Bendit.
(16 marzo 2011)
 
Aie prevede aumento domanda gas e fonti rinnovabili

Il numero uno dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Aie), Nobuo Tanaka prevede un aumento della domanda di gas e energie rinnovabili, sulla scia della crisi in Giappone.
 
FOTOVOLTAICO. ITALIA-.a pag. 10 del ''Sole''. la riduzione percentuale degli incentivi proposti dalla Confindustria sul solare; da luglio 1%, agosto settembre 2, ottobre novembre 5, dicembre 10, 2012 2013 15%, 2014 22, 2015 25, 2016 30, stop agli aiuti dal 2017 in poi. Sembra che ci sia una certa soddisfazione da questo ''calo soft'' degli incentivi
 

nagual

mondo patafisico
Ne ho prese un po' ora a 1,754.

Ho fatto tre operazioni in marginazione, l'ultima in piccolo loss poichè ero entrato al superamento della fan superiore mercoledì scorso.

L'ho lasciata del tutto a 1,835, penso che ora abbia bisogno di un po' di riposo. L'ultima candela ha forti potenzialità di essere di inversione, se non lo fosse probabilmente ci rientrerò al superamento confermato del suo massimo.

1300534038capture1903201112.26.11.gif
 
L''EOLICO, SIA ON SHORE CHE OFF SHORE, SI E' DIMOSTRATO A RESISTENZA TSUNAMI E TERREMOTI IN GIAPPONE, L'ENERGIA ELETTRICA IN QUELL'AREA MARTORIATA E' STATA ASSICURATA DALLE PALE EOLICHE CHE HANNO CONTINUATO A GIRARE. UN VENTO ETERNO,UNA RISORSA PURA E INESAURIBILE. COME DETTO DA FONTI INTERNAZIONALI AUTOREVOLI.

L'eolico nipponico resiste al sisma e tiene accese le luci in Giappone dopo il terremoto. Venerdì 18 Marzo 2011 17:21 Scritto da Simona Falasca Come ha assicurato Yoshinori Ueda, Presidente del’l International Committee of the Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association in un articolo sull’Huffington Post “non si sono verificati danni agli impianti eolici di tutti i mebri dell’associazione”. Sopravvissuti anche gli impianti del parco eolico offshore Kamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma. Ueda ha confermato che, non solo le maggiori turbine eoliche del paese sono pienamente operative, ma che le aziende elettriche hanno chiesto ai proprietari dei vari parchi eolici di intensificare le operazioni di produzione di elettricità per cercare di compensare, quanto possibile, le carenze di energia elettrica nella parte orientale del paese. Eurus Energy Japan, il più grande operatore eolico in Giappone, proprietario del 22% di tutte le turbine a vento del paese, nonché filiale della TEPCO, ha confermato che sono in funzione attualmente 174.9 MW con otto parchi eolici su 11, in pratica il 64% del totale. I tre parchi eolici residui (Kamaishi 42.9MW, Takinekoshirai 46MW, Satomi 10.02MW) sono fermi a causa del guasto alla rete causati dal terremoto e dallo tsunami anche se due di questi stanno per essere ripristinati a breve. Una dimostrazione di affidabilità e una riflessione in più che dovrebbe essere presa in considerazione da tutti i Paesi che in questo momento stanno riconsiderando l’energia nucleare nel proprio piano energetico nazionale

****************************************************

allora per la borsa?????


forza egp forza alerion forza falk renew in italia. con impianti in europa.
 
COINCIDENZE...=OGGI La Merkel si è salvata per miracolo. L’elicottero sul quale si trovava è precipitato all’improvviso per il blocco dei rotori ed ha ripreso quota solo a 100 metri da terra. La Germania è l’unica nazione occidentale che si è opposta all’attacco alla Libia e che, dopo Fukushima, ha subito arrestato il programma nucleare=
 

Allegati

  • no nuke 2011.jpg
    no nuke 2011.jpg
    140,5 KB · Visite: 201
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Alto