ahh ma allora l'energia rinnovabile è un Businesssss..
Riaperto anche in Italia il mercato della CO2 28-03-2011Dopo la sospensione – avvenuta per una serie di furti – da giovedì 24 marzo, anche il registro italiano ha riaperto le contrattazioni. Ne dà l’annuncio l’Ispra, che ha comunicato la scorsa settimana il parere positivo di Bruxelles alla ripresa delle attività
Riapre anche in Italia la borsa della CO2 Riparte la borsa italiana delle quote CO2. Dopo la sospensione – avvenuta per motivi di sicurezza, dopo una serie di furti il 19 gennaio – da giovedì 24 marzo, anche il registro italiano ha riaperto le contrattazioni dei diritti di emissioni. Ne dà l’annuncio lo stesso gestore del registro italiano, l’Ispra, che ha comunicato la scorsa settimana il parere positivo della Commissione europea alla ripresa delle attività. Era stata proprio la Commissione europea che all’inizio di febbraio aveva riaperto la borsa delle quote CO2 i cinque paesi - Francia, Germania, Olanda, Slovacchia e Gran Bretagna – che, a suo parere, avevano dato sufficienti rassicurazioni sulle misure "minime" di sicurezza adottate.
L’Emission trading system (Ets) era stato chiuso in seguito ad alcuni attacchi informatici ad opera di hacker i quali, dopo essersi introdotti nel sistema dell’Ets avevano rubato pacchetti di diritti a inquinare in Repubblica Ceca, Polonia, Grecia e Estonia. Secondo l’ Europol, dietro la cyber-truffa da 45 milioni di euro, ci sarebbero state organizzazioni criminali che hanno compreso il potenziale del commercio delle emissioni di CO2: nel corso dell'attacco sono stati infatti trafugati milioni di titoli di CO2 col fine di rivenderli sul mercato. I mercati già aperti, mostrano però incertezze a livello di prezzi, a seguito della mancata comunicazione da parte della Commissione europea su quali titoli siano stati effettivamente rubati. Sono state infatti già riattivate la francese Bluenext e la privata Ecx, mentre resta in stand-by il mercato seguito dal Gestore dei mercati energetici, a causa di scambi troppo incerti. A margine di questa riapertura, c’è da segnalare che l’Icasco, società milanese tra le più accreditate tra quelle che svolgono trading dei certificati ambientali, ha attivato una piattaforma online per gli scambi di certificati verdi e titoli di produzione di energia...
Riparte la borsa italiana delle quote CO2. Dopo la sospensione – avvenuta per motivi di sicurezza, dopo una serie di furti il 19 gennaio – da giovedì 24 marzo, anche il registro italiano ha riaperto le contrattazioni dei diritti di emissioni. Ne dà l’annuncio lo stesso gestore del registro italiano, l’Ispra, che ha comunicato la scorsa settimana il parere positivo della Commissione europea alla ripresa delle attività. Era stata proprio la Commissione europea che all’inizio di febbraio aveva riaperto la borsa delle quote CO2 i cinque paesi - Francia, Germania, Olanda, Slovacchia e Gran Bretagna – che, a suo parere, avevano dato sufficienti rassicurazioni sulle misure "minime" di sicurezza adottate.
L’Emission trading system (Ets) era stato chiuso in seguito ad alcuni attacchi informatici ad opera di hacker i quali, dopo essersi introdotti nel sistema dell’Ets avevano rubato pacchetti di diritti a inquinare in Repubblica Ceca, Polonia, Grecia e Estonia. Secondo l’ Europol, dietro la cyber-truffa da 45 milioni di euro, ci sarebbero state organizzazioni criminali che hanno compreso il potenziale del commercio delle emissioni di CO2: nel corso dell'attacco sono stati infatti trafugati milioni di titoli di CO2 col fine di rivenderli sul mercato. I mercati già aperti, mostrano però incertezze a livello di prezzi, a seguito della mancata comunicazione da parte della Commissione europea su quali titoli siano stati effettivamente rubati. Sono state infatti già riattivate la francese Bluenext e la privata Ecx, mentre resta in stand-by il mercato seguito dal Gestore dei mercati energetici, a causa di scambi troppo incerti. A margine di questa riapertura, c’è da segnalare che l’Icasco, società milanese tra le più accreditate tra quelle che svolgono trading dei certificati ambientali, ha attivato una piattaforma online per gli scambi di certificati verdi e titoli di produzione di energia rinnovabile.(a.m.)