Telecom Italia (TIT) Interessa come titolo sta ciofeca? (1 Viewer)

Odinow

Forumer storico
Oggi apertura 1,270 max fino adesso 1,284, penso che oggi o al massimo lunedì andremo a chiudere il gap a 1,243, mooolto difficile centrare range.

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Nuovo forumer
bah.. io sono uscito. ho visto che han nominato cfo quello che era a capo di telecom argentina. forse avete ragione se lo papperà telefonica. accetto piccola perdita. :(
 

Odinow

Forumer storico
Liberalizzazione delle telecomunicazioni: più facile cambiare operatore

Entrano in vigore le disposizioni dell'Agcom per il passaggio da un operatore all'altro di telefonia fissa e Adsl.

Dovrebbero entrare in vigore questa settimana (il condizionale è d'obbligo) le nuove disposizioni dell'Authority delle Telecomunicazioni per il passaggio da un operatore telefonico all'altro.

Due le novità: si potrà passare da un operatore "alternativo" all'altro direttamente, senza ripassare attraverso Telecom. Inoltre dovrebbe diventare semplice e indolore cambiare operatore sia per la telefonia fissa sia per l'Adsl.

Dal momento della richiesta dell'utente non dovrebbero passare più di 30 giorni. L'utente dovrà inoltre conservare la propria linea telefonica o Internet, senza interruzioni di servizio. Così comanda l'Agcom, così sembra che si adegueranno gli operatori.

La nuova normativa dovrebbe impedire inoltre i passaggi da un operatore all'altro senza che l'utente abbia richiesto alcunché: per cambiare provider sarà infatti necessario sempre un contratto firmato, non saranno validi gli "ordini telefonici".

Attendiamo segnalazioni dai nostri lettori per sapere se veramente le cose sono cambiate.
 

Odinow

Forumer storico
Nuovo Cfo e nuovi impegni per Telecom Italia

Nella giornata di ieri si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, che ha approvato la proposta di impegni, da presentare all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Si tratta di una serie di impegni che si inseriscono nella strategia Open Access, funzione nella quale si concentrano tutte le attività di sviluppo e gestione della rete di accesso.

Si parla, in concreto, di una serie di interventi che hanno l'obiettivo di raggiungere una più efficace parità di trattamento interna-esterna e la completa trasparenza nei confronti del mercato wholesale.

Più in dettaglio, gli impegni promessi da Telecom Italia "includono l’istituzione di un nuovo processo di attivazione dei servizi e gestione del cliente wholesale tale da assicurare una completa e verificabile parità di trattamento; interventi formativi verso il personale di Open Access sui nuovi processi ed introduzione, nel relativo sistema di incentivazione, di obiettivi correlati alla qualità della rete e dei servizi ed alla soddisfazione della clientela finale; il monitoraggio costante dei processi produttivi di fornitura dei servizi; la trasparenza delle informazioni riguardanti la qualità e lo sviluppo della rete di accesso; la creazione di un apposito Organo con il compito di verificare il rispetto degli impegni".

La società si è inoltre impegnata a rimuovere le cause che hanno portato a una serie di procedimenti sanzionatori da parte dell'Authority.

La proposta di impegni èstata presentata all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che si impegna a valutarla secondo le procedure stabilite e "nel rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione".

Contestualmente, il Consiglio di Amministrazione ha comunicato che a far data dal prossimo 8 agosto, con l'approvazione della relazione semestrale, il Chief Financial Officer Enrico Parazzini lascerà la Società, sostituito da Marco Patuano, che già opera nel Gruppo.
 

Odinow

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Un laboratorio per toccare con mano il VoIp

Lo propone Microsoft presso la propria sede di Segrate, Milano, con l'aiuto di Nortel, Telecom Italia e Olidata.


Le aziende iniziano a crederci. Il Web può sostituire a pieno titolo il centralino tradizionale e il Voice over Ip si sta, effettivamente, facendo strada tra le grandi aziende e le pubbliche amministrazioni. «Il suo utilizzo, però - esordisce Mario Derba, amministratore delegato di Microsoft Italia -, è relegato soprattutto al traffico voce e, in particolare, alle telefonate interne. Il maggior valore percepito è, ovviamente, la riduzione delle bollette telefoniche, ma non vanno trascurati i risparmi ottenuti sul fronte del contenimento degli sprechi di carta e altri materiali di consumo, oltre all'incremento della produttività dei singoli individui associato alla riduzione degli spostamenti. Le organizzazioni sono ben consce del fatto che l'integrazione di queste tecnologie è piuttosto complessa, ma una visione di lungo periodo e un occhio al Roi possono contribuire a spazzare via incertezze e remore».

L'adozione del VoIp, infatti, comporta una revisione significativa nei processi aziendali e, proprio per supportare le aziende nella sperimentazione tecnologica, Microsoft ha aperto, presso la sede di Segrate (Mi), un competence center dedicato.
La filiale italiana svolge, in questo caso, il ruolo di apripista, in quanto si tratta della prima facility interamente dedicata alla comunicazione unificata aperta, nel mondo, dalla casa di Redmond.

Importante il contributo offerto dai partner sull'iniziativa, in particolare da Telecom Italia, Nortel e Olidata che, insieme al gigante del software, si sono impegnate ad alimentare la facility con un investimento di un milione e mezzo di euro, spalmato in due anni, e un organico a regime di una ventina di persone.

«Il centro - spiega Enrico Bonatti, direttore gruppo Information Worker di Microsoft Italia - sarà liberamente accessibile, dalle 9 alle 18 dei giorni feriali, previa prenotazione, sia dai nostri clienti che da quelli dei nostri partner. Metterà loro a disposizione un ambiente nel quale testare l'integrazione delle tecnologie VoIp, fare assessment e dimostrazioni pratiche. Inoltre, sarà possibile avere accesso a casi utente e best practice già sviluppate, il tutto nell'ottica di favorire la diffusione di queste tecnologie, in particolare presso il tessuto delle Pmi».

Per servire i clienti geograficamente distribuiti nel centro-sud e la Pubblica amministrazione centrale sarà attivato anche un centro satellite su Roma.
«Gli utenti richiedono, con il VoIp, soluzioni di ottimizzazione delle proprie infrastrutture, allo scopo di ottenere dei risparmi - sentenzia Francesco Pagliari, responsabile sviluppo dei servizi Innovative Voice in Telecom Italia -. Io amo chiamarla internetizzazione della voce, nella quale, per parte nostra, ci siamo impegnati in passato sul fronte delle grandi aziende e dei clienti consumer. Oggi, però, questo competence center sancisce l'impegno concreto verso le Pmi e le piccolissime realtà manifatturiere che, dopo aver introdotto il protocollo Ip in azienda, sono finalmente pronte a cogliere appieno i benefici della comunicazione unificata su rete pubblica».

L'inaugurazione del centro è stata anche l'occasione per confermare la mano tesa di Microsoft nei confronti dell'universo opensource. «Questa facility - conclude Diego Gosmar, executive vice president di Wildix - dà la possibilità a fornitori di soluzioni e service provider specializzati nel mercato VoIp come noi di avviare proposte che combinano Microsoft Office Communication Server e soluzioni open come la nostra piattaforma Asterisk».
 

Odinow

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«I SOLDI non bastano, chiederò che lo stanziamento a bilancio sia raddoppiato». L’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani

ALTRI INTERVENTI, di dimensioni più piccole, saranno effettuati a carico del Gruppo A2A spa e Telecom Italia spa, che sono tenute a ripristinare i tratti di scavo lunghi più di 20 metri e realizzati nel 2007. Anche questi riguardano strade del centro e della periferia della città.
Proprio a proposito di questo tipo di interventi perché sia garantito il coordinamento, l’assessorato ha comunicato per tempo il calendario dei lavori a Telecom e A2A per evitare che una strada appena asfaltata venga nuovamente «bucata» per gli allacciamenti. Oltre alle strade saranno asfaltati i marciapiedi, spesa 800 mila euro. E per i bresciani che restano in città un invito alla pazienza: i lavori sono necessari, i disagi inevitabili, se non vogliono strade dissestate.
 

Odinow

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Un progetto-Paese per le tlc

Le misure decise ieri dal Governo sono «una base di partenza», ma per le tlc italiane è tempo di pensare a un vero e proprio progetto Paese basato sulla concorrenza e in primo luogo su una separazione funzionale della rete della telefonia fissa di Telecom secondo il modello inglese di OpenReach. È quanto sostiene, nella sua prima intervista, Paolo Bertoluzzo, 42 anni, nuovo amministratore delegato di Vodafone Italia.

Invece nei servizi di rete fissa, dove a guidare le danze è Telecom Italia, che obiettivi avete?
Puntiamo a portare concorrenza anche qui, sviluppando e conquistando questo settore con l'innovazione. Di recente abbiamo lanciato la Vodafone Station, ovvero l'Adsl secondo Vodafone, un prodotto nuovo a livello mondiale.

Qual è il suo giudizio sulle misure per le tlc che il Consiglio dei ministri ha approvato ieri?
Vogliamo capirne meglio tutte le implicazioni: possono essere la base di partenza. È necessario dare al Paese un progetto di sviluppo delle tlc che abbia al centro la concorrenza e il mercato e che non sia guidato dalla sola Telecom. Bisogna distinguere tra le misure di semplificazione, sempre benvenute per favorire gli investimenti e portare benefici a tutti rispettando la neutralità tecnologica, e l'intervento pubblico nel quale la regia spetta alle istituzioni e le risorse devono andare a beneficio di tutti, non dei singoli. Come Vodafone siamo pronti a fare la nostra parte e tutti gli attori devono giocare un ruolo centrale.


Il futuro delle tlc in Italia, in termini di sviluppo e di concorrenza, dipenderà in buona parte dalla soluzione regolatoria che verrà data al problema della rete: sia sull'accesso che sulla realizzazione, finanziamento e governance della nuova rete, qual è la linea di Vodafone?
La priorità assoluta per la modernizzazione delle tlc in Italia è lo sviluppo della concorrenza nella rete di telefonia fissa, dove il ruolo di Telecom - al contrario di quanto avviene per la telefonia mobile che è un caso virtuoso in tutta Europa - resta dominante, con effetti penalizzanti sulla dinamica competitiva, sulla contendibilità dei clienti, sulla loro reale libertà di scelta e sulla penetrazione di Internet nel Paese. L'obiettivo più urgente è perciò quello della separazione funzionale della rete fissa di Telecom sul modello dell'inglese OpenReach, dove governance, board, investimenti e gestione del budget sono indipendenti da Bt.

La Telecom di Bernabè ha però promesso apertura e parità di accesso per tutti gli operatori: non basta?
L'impegno di Telecom Italia deve essere formalizzato. Abbiamo fiducia nel suo nuovo management ma contano i fatti e per ora la separazione funzionale della rete è ancora lontana.

Come ci si può arrivare?
Va aperto un tavolo per dar vita a un percorso concreto, condiviso dalle istituzioni e dalle aziende, che punti alla realizzazione dei nuovi servizi e delle nuove reti a banda ultralarga e che stabilisca, con chiarezza e senza egemonie preventive, le regole e le cose da fare nei prossimi 10-15 anni per garantire all'Italia telecomunicazioni davvero moderne. Un progetto del genere è veramente innovativo per l'Italia purché tutti capiscano che nel nostro mercato non si può prescindere da Telecom ma nemmeno dal ruolo centrale degli operatori alternativi che investono, portano servizi, grande innovazione e qualità. Noi siamo pronti a sederci subito al tavolo del confronto portando anche la nostra visione internazionale.
 

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