Questa di oggi me la ricordo per un bel pezzo.
Poco prima delle 21 avevo dieci minuti di tempo. Mi metto al PC. Che noia, si scende ancora… Rimango a guardare, poi vedo che la discesa accelera… Mah, perché non approfittarne? Metto giù qualche cosina alle 20:40:00. Dopo un paio di operazioncine, ovviamente al ribasso, alle 20:44:32 inserisco un ordine short a 2422. Si scende “con brio”, così inserisco un ordine di riacquisto a 2403 per evitare di beccarmi rimbalzi improvvisi data l’altissima volatilità… e a quel punto si scatena l’inferno. Avevo sott’occhio sia il book dell’Eurostoxx sia quello del mini S&P. I prezzi saltavano di decine di punti alla volta! Una cosa incredibile…i 2403 erano volati via ma la posizione risultava ancora aperta! Francamente non sapevo che fare ed ero molto preoccupato, non per la posizione in sé -poca roba e comunque nella direzione del mercato- ma perché temevo fosse successo qualcosa di gravissimo a livello mondiale o addirittura italiano, visto che oggi il nostro paese era stato nell’occhio del ciclone. Dopo qualche istante ho visto che l’Eurostoxx50 segnava -9,8%. Subito dopo si bloccava. Pensavo che fosse un’interruzione tecnica (ogni tanto ne succedono anche sull’ESX), perché nel frattempo l’S&P continuava a scendere a rotta di collo, su livelli incredibili. Dopo un po’ -non saprei dire quanto, al massimo pochissimi minuti- l’Eurostoxx ricominciava a girare, adesso su livelli più “umani”, e la mia posizione era sparita. Sospiro di sollievo.
Il gain in rapporto alla durata dell’operazione è stato il mio record assoluto. Ecco i dati:
VENDITA @ 2422 impostata alle 20:44:32 ed eseguita alle 20:44:36
ACQUISTO impostato @ 2403 alle 20:44:56 ed eseguito @ 2333 alle 20:46:37.
In rapporto al margine, il profitto è stato del 39,42% in 2’01’’. Se non è un record questo…
Naturalmente non segnalo l’operazione per fare una “grandezzata” (chiaro che si è trattato pura fortuna e comunque parliamo di piccole cifre, com’è ovvio data la volatilità), ma per notare diverse stranezze tecniche che forse possono riuscire utili:
A) francamente non sapevo che sull’Eurostoxx50 ci fosse un blocco a -10% (ammesso che si sia trattato di quello). Fra le specifiche non c’è scritto. Naturalmente l’ipotesi sarà presente nel regolamento generale.
B) il prezzo minimo ufficiale della seduta (compresa la fascia fino alle 22) è 2374, mentre la mia operazione è passata a 2333. Quindi i prezzi ufficiali non tengono conto dei prezzi fatti nel blocco? E com’è stato possibile fare i prezzi se le quotazioni erano bloccate? Forse accoppiano solo le quotazioni immesse prima del blocco? Ma allora come si sono regolati col mio prezzo di acquisto limitato a 2403, eseguito invece a 2333? Boh! Non mi faccio troppe domande perché la situazione è a mio favore, però può capitare di trovarsi dall’altro lato della barricata e allora sono dolori… Ennesima dimostrazione che chi si sente al sicuro perché ha messo lo stoploss sbaglia profondamente.
Pare che il crollo improvviso -il maggiore dal 1987- sia stato causato da alcuni giganteschi trade errati su Procter & Gamble -scesa del 37% in pochi minuti- amplificati (forse) dai sistemi automatici di trading. Quindi si tratterebbe di un replay del panic-selling del 1987, anche se il Nyse è già sulla difensiva. In realtà dopo 23 anni ancora si discute sulle cause di quella tragedia e così sarà pure stavolta. Ora bisogna vedere se nei prossimi giorni prevarranno ancora le preoccupazioni per il debito europeo o se invece il sell-off provocherà un effetto liberatorio, una specie di lavacro purificatore che potrebbe far voltare pagina al mercato. Al crash del 1987 seguì un rialzo “secolare”. Negli ultimi post avevo ricordato più volte il minimo dell’ultima correzione (1056.74) e il fatto che finora il bottom di ogni gamba rialzista è stato superiore al bottom precedente. Il minimo di oggi è stato 1069.31 quindi esiste la possibilità che il mercato sia “sazio” e che si accontenti del calo che c’è stato… a meno di fatti nuovi.
Comunque il tuffo di oggi prova che gli operatori sono pronti a chiudere tutte le posizioni se gli europei non si decideranno ad agire in maniera seria contro i problemi del debito, ricorrendo a soluzioni drastiche come quelle messe in opera in America l’anno scorso, e che si sono rivelate così efficaci. Con le loro indecisioni e la loro incapacità, i governanti europei ci manderanno allo sfascio… Molti non si rendono conto che i tedeschi sono esposti per più di 500 miliardi verso la Grecia, contro i 60 dell’Italia, quindi i NOSTRI quattrini non finiranno nelle tasche degli amici greci, ma -dopo un passaggio di mani tipo gioco delle tre carte- andranno dritti in Germania. Noi stiamo finanziando, e continueremo a finanziare, la Germania!
Saluti a Drena e al Capitano