filibuster
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E alla fine il decoupling è arrivato sul serio. Che meraviglia! Una percentuale di tre punti in meno al giorno…fantastico! Per fortuna borsisticamente ci vuole poco a trasferirsi in acque più felici.
La Fed ha confermato che i tassi resteranno bassi per un “extended period” e per la prima volta ha riconosciuto che si vedono segnali di miglioramento nel mercato del lavoro. Le trimestrali continuano ad andar bene, e in settori particolarmente significativi. Se finalmente Caterpillar incomincia a risollevarsi dalla crisi, vuol dire che il mercato delle costruzioni e delle infrastrutture è in ripresa… se Macy’s batte le attese degli analisti vuol dire che le vendite al dettaglio stanno ricominciando a correre, ecc. Ieri il “fear gauge” -il Vix- aveva avuto una delle maggiori impennate della sua storia -oltre +30%-… ok… ma è pur sempre su livelli di tutta tranquillità (22,81), lontanissimi dai picchi di qualche tempo fa. Oggi peraltro è sceso un po’.
Un altro segno della buona salute che sta tornando in America è l’attività di M&A. E’ di pochi minuti fa la notizia che HP ha lanciato un’offerta di 1,2 miliardi di dollari su Palm.
Da questa parte dell’Atlantico, invece è tutto un dolore… I preannunci dell’articolo che ho postato prima si sono rivelati esatti. Pare che il salvataggio della Grecia richiederà almeno 120 miliardi. Poi è venuto il grave downgrade della Spagna, che però potrebbe finalmente convincere i tedeschi a impegnarsi nella battaglia, dopo sei mesi di incredibili tira-e-molla. Come è stato notato, la Spagna e la prossima vittima designata -l’Italia- più che “troppo grandi per essere lasciate cadere” sono “troppo grandi per essere salvate”! Se il debito spagnolo e quello italiano (che mi pare sia il 2° o il 3° del mondo) dovessero arrivare ai tassi greci, per l’euro non ci sarebbe scampo… E anche per la Germania non ci sarebbe scampo… perché da una parte le esportazioni verrebbero azzerate dal fortissimo Nuovo Marco, dall’altra il paese non ha mai mosso un’unghia per promuovere i consumi (il terrore dell’inflazione… la sindrome di Weimar…), e figuriamoci se i tedeschi -sparagnini per natura- si mettono a spendere e a spandere in quella che sarebbe un’Europa in sfacelo… Senza export e con bassi consumi interni, che fine farebbe l’economia tedesca? In quel caso davvero diventerebbe credibile lo spettro di Weimar… fabbriche che chiudono, disoccupazione alle stelle… finché salta fuori un altro imbianchino austriaco “a rimettere le cose a posto”.
Finalmente Trichet e Strauss-Kahn sono stati molto chiari:
Speaking in Berlin, European Central Bank President Jean- Claude Trichet said the stability of the “euro zone is impacted” by the delays in delivering the Greek aid, “underscoring the need for action.” Strauss-Kahn told reporters that “every day that is lost is a day where a situation is getting worse and worse.”
Pare che il downgrade della Spagna abbia realmente spaventato la Merkel… staremo a vedere…
A questo punto però il possibile effetto-sorpresa per lunedì viene a scemare… Voglio dire che -con il rischio che mezza Europa vada in default- la sorpresa potrebbe essere più che altro negativa. Insomma penso che almeno in parte il mercato sconti già le buone notizie del week-end… la sorpresa grossa verrebbe dall’ennesima riunione inconcludente più che da un accordo raggiunto. Comunque rimane un margine di dubbio abbastanza consistente, quindi qualcosa di bullish per lunedì forse la metterò in cantiere, non molto perché a questo punto i rapporti fra rischio, rendimento e probabilità di successo sono cambiati. Naturalmente mi riferisco a posizioni rialziste facilmente ribaltabili al ribasso.
Il supporto in area 1180 a cui accennavo ieri si sta dimostrando valido, finora (min di oggi 1182,08).
La Fed ha confermato che i tassi resteranno bassi per un “extended period” e per la prima volta ha riconosciuto che si vedono segnali di miglioramento nel mercato del lavoro. Le trimestrali continuano ad andar bene, e in settori particolarmente significativi. Se finalmente Caterpillar incomincia a risollevarsi dalla crisi, vuol dire che il mercato delle costruzioni e delle infrastrutture è in ripresa… se Macy’s batte le attese degli analisti vuol dire che le vendite al dettaglio stanno ricominciando a correre, ecc. Ieri il “fear gauge” -il Vix- aveva avuto una delle maggiori impennate della sua storia -oltre +30%-… ok… ma è pur sempre su livelli di tutta tranquillità (22,81), lontanissimi dai picchi di qualche tempo fa. Oggi peraltro è sceso un po’.
Un altro segno della buona salute che sta tornando in America è l’attività di M&A. E’ di pochi minuti fa la notizia che HP ha lanciato un’offerta di 1,2 miliardi di dollari su Palm.
Da questa parte dell’Atlantico, invece è tutto un dolore… I preannunci dell’articolo che ho postato prima si sono rivelati esatti. Pare che il salvataggio della Grecia richiederà almeno 120 miliardi. Poi è venuto il grave downgrade della Spagna, che però potrebbe finalmente convincere i tedeschi a impegnarsi nella battaglia, dopo sei mesi di incredibili tira-e-molla. Come è stato notato, la Spagna e la prossima vittima designata -l’Italia- più che “troppo grandi per essere lasciate cadere” sono “troppo grandi per essere salvate”! Se il debito spagnolo e quello italiano (che mi pare sia il 2° o il 3° del mondo) dovessero arrivare ai tassi greci, per l’euro non ci sarebbe scampo… E anche per la Germania non ci sarebbe scampo… perché da una parte le esportazioni verrebbero azzerate dal fortissimo Nuovo Marco, dall’altra il paese non ha mai mosso un’unghia per promuovere i consumi (il terrore dell’inflazione… la sindrome di Weimar…), e figuriamoci se i tedeschi -sparagnini per natura- si mettono a spendere e a spandere in quella che sarebbe un’Europa in sfacelo… Senza export e con bassi consumi interni, che fine farebbe l’economia tedesca? In quel caso davvero diventerebbe credibile lo spettro di Weimar… fabbriche che chiudono, disoccupazione alle stelle… finché salta fuori un altro imbianchino austriaco “a rimettere le cose a posto”.
Finalmente Trichet e Strauss-Kahn sono stati molto chiari:
Speaking in Berlin, European Central Bank President Jean- Claude Trichet said the stability of the “euro zone is impacted” by the delays in delivering the Greek aid, “underscoring the need for action.” Strauss-Kahn told reporters that “every day that is lost is a day where a situation is getting worse and worse.”
Pare che il downgrade della Spagna abbia realmente spaventato la Merkel… staremo a vedere…
A questo punto però il possibile effetto-sorpresa per lunedì viene a scemare… Voglio dire che -con il rischio che mezza Europa vada in default- la sorpresa potrebbe essere più che altro negativa. Insomma penso che almeno in parte il mercato sconti già le buone notizie del week-end… la sorpresa grossa verrebbe dall’ennesima riunione inconcludente più che da un accordo raggiunto. Comunque rimane un margine di dubbio abbastanza consistente, quindi qualcosa di bullish per lunedì forse la metterò in cantiere, non molto perché a questo punto i rapporti fra rischio, rendimento e probabilità di successo sono cambiati. Naturalmente mi riferisco a posizioni rialziste facilmente ribaltabili al ribasso.
Il supporto in area 1180 a cui accennavo ieri si sta dimostrando valido, finora (min di oggi 1182,08).