All’inizio del 2009 il nick pfm2 (che ringrazio ancora) mi segnalò una statistica davvero interessante. Il succo era questo… se il Dow Jones chiude un’annata con un -20% oppure peggio, è molto probabile che alla fine dell’anno successivo troveremo il segno più. Quella statistica mi salvò dal martellamento ossessivo dei Guru da Forum, che per tutto il 2009 non fecero altro che incitare allo short più sfrenato, evocando scenari da incubo… un nuovo 1929…fallimenti a catena delle banche italiane… nuovi spaventosi minimi dell’S&P500 ben al di sotto dei 666… e via delirando. Le cose andarono esattamente come voleva la statistica: al -33,84% del 2008 seguì il +18,82% del 2009. Invece devo confessare che non mi ero fidato della previsione di Goldman Sachs, che aveva preannunciato per la fine del 2009 un “inverosimile” 1100 per l’S&P500… e il 31/12/2009 l’indice più importante del mondo chiuse a 1115,10!
Forte di quell’esperienza, già a dicembre 2009 sposai l’ipotesi di Goldman che vedeva un +22% per il 2010 o quota 1250 come precisato successivamente. Poi per tutto l’anno ho parlato fino alla noia di quel LATERALONE che Franzo ha avuto la bontà di ricordare (vedi post #25 #41 ecc ecc). Com’è andata? Rispetto ai 1115,10 del 31/12/2009, nel 2010 abbiamo avuto oscillazioni comprese fra +13,2% e -9,3%... Più laterale di così si muore! L’anno si è concluso a 1257,64 (+12,8%). A farmi dar credito all’ipotesi laterale c’era anche una considerazione mia,che ho ricordato altre volte e che ovviamente è molto terra terra… Storicamente, per il 70% del tempo le borse rimangono in trading range, invece la nostra generazione borsistica (la mia prima operazione è dell’aprile 1998) di laterale ne aveva -e ne ha- visto ben poco… Ora se c’è una cosa che funziona sul mercato è l’attrazione delle medie, che prima o poi diventa irresistibile, anche se nessuno può dire quando lo diventerà. Visto che GS prevedeva un andamento laterale, ho pensato che poteva essere l’occasione buona per un parziale riequilibrio del deficit storico di sideways.
Ecco, secondo me questi sono gli UNICI due elementi di cui si deve tener conto quando ci si vuol fare un’idea dell’andamento futuro delle borse: le statistiche e l’opinione dei grandi istituzionali USA, che hanno la possibilità di contribuire efficacemente al verificarsi delle loro stesse profezie. Naturalmente certezze non ce ne sono mai… Le statistiche per funzionare hanno bisogno dei grandi numeri. Per esempio, pare che statisticamente davvero convenga comprare a novembre e vendere a maggio. Ammettiamo -per dire- che negli ultimi 150 anni il giochino abbia funzionato nel 70% dei casi. Questo significa che per avere un vantaggio operativo reale, dobbiamo comprare a novembre e vendere a maggio per 30-40 anni di fila, altrimenti rischiamo di imbatterci in una serie di annate che ricadono in quel 30% di casi in cui il trucco fa cilecca. Anche l’opinione dei grandi istituzionali non è garanzia di successo… per esempio nel 2000 prevedevano rialzo… Per di più possono sempre verificarsi fatti nuovi, oppure l’opinione del mercato può scivolare lentamente verso un’altra direzione, perfino in assenza di motivi apparenti.
Passiamo al 2011. Anche per quest’anno la visione prevalente è per il laterale o lateral-rialzista. Per Goldman Sachs il target è 1450, cioè +15,3% sulla chiusura del 31/12/2010. Facendo una media fra i pronostici di 11 fra i maggiori money manager del mondo, Bloomberg ha ottenuto una quotazione di 1374 per il 31 dicembre 2011, confermando così la previsione di un’annata all’insegna del trading range con un certo “retrogusto” rialzista. Un analogo sondaggio condotto da Barron’s dà un risultato compreso fra +10% e +15% per l’anno in corso. Non manca l’elemento statistico… Binky Chada -analista di Deutsche Bank con un target di 1550 per fine 2011- ricorda infatti che di solito i mercati azionari sono particolarmente forti nel terzo anno del mandato del presidente.
In sostanza nessuno si aspetta miracoli, ma nemmeno violente cadute. Sempre a meno di fatti nuovi, chiaro. Spesso un’opinione positiva così plebiscitaria si risolve in una catastrofe… Barron’s affronta questo problema escludendo però eccessivi rischi. In primo luogo perché il grande pubblico continua ad essere scettico e a tenersi lontano dalla borsa. In secondo luogo perché un’indagine di BofA-Merrill Lynch dimostra che negli ultimi 20 anni non c’è mai stata tanta concordanza fra gli analisti sui redditi futuri delle imprese. Questo proverebbe che le possibilità di errore sono minime, inoltre poiché il consensus è su valori ragionevoli, le possibilità di una pericolosa “complacency” sembrano modeste. Insomma -salvo sorprese- dobbiamo aspettarci “a calm but not terribly exuberant year”.
Piuttosto simile la visione del mercato raccolta dal Wall Street Journal. Secondo il quotidiano, gli operatori si attendono un anno moderatamente positivo. A tre anni dal tonfo del 2008, “many cautious investors” potrebbero tornare in borsa, approfittando dei prezzi non ancora cari, anche se evidentemente meno convenienti di quelli degli anni precedenti. Secondo parecchi commentatori i rischi maggiori del 2011 si concentreranno nei primi mesi, perché la minima difficoltà potrebbe indurre molti a uscire, dato che veniamo da un +22% in sei mesi e il contesto rimane fragile. Procedendo nel tempo, migliorerà la consapevolezza del recupero e quindi eventuali dati moderatamente negativi verrebbero assorbiti con più facilità.
Seeking Alpha considera invece il p/e medio dell’S&P500 dal 1943,che è 15.4. Poiché gli utili previsti per il 2011 per le aziende che fanno parte dell’indice sono di $95 per azione, ricava per fine anno una quotazione di 1463. Anche la grande differenza di rendimento fra i titoli dell’S&P500 e i Treasury a 10 anni -attualmente a +3.37%, record degli ultimi decenni- dovrebbe favorire l’azionario. Insomma pure per questo autorevole sito le prospettive per il 2011 sono piuttosto buone.
In conclusione le quotazioni del 2011 potrebbero essere contenute in un +/- 10/15% rispetto ai 1257,64 di San Silvestro. Ovviamente non tutti sono d’accordo su queste previsioni così tranquille. Noi possiamo solo prendere atto dell’opinione della maggioranza dei grandi istituzionali americani. Oppure qualcuno pensa che dalla nostra nicchietta dovremmo riuscire a scoprire se i cinesi sapranno raffreddare l’economia, riportando l’inflazione sotto controllo senza soffocare l’economia? Una volta un bel tomo saltò fuori a dire che il Pil cinese era chiaramente fasullo in base a un suo confronto con il consumo di energia elettrica… Ma figuriamoci! Una banalità del genere che sfugge agli organismi finanziari internazionali, a tutte le banche e a tutti gli analisti del mondo, ma non al nostro Eroe! Già commettiamo un atto di enorme presunzione sedendoci allo stesso tavolo da gioco di Goldman Sachs, Morgan Stanley & C… almeno cerchiamo di non renderci ridicoli supponendo di saperne più di loro…
Approfondendo il discorso dell’oro, ho scoperto che ci sono aspetti eticamente poco felici. Può sembrare buffo parlare di etica in borsa, dove il più pulito c’ha la rogna, ma finora sono riuscito a mantenere una certa linea (per esempio rifiutandomi di tradare, anche quando operavo sui titoli, i mercanti di morte come Finmeccanica o le aziende che prosperano sul gioco d’azzardo -Lottomatica- o sul consumo di alcolici, come Campari) quindi non vedo perché dovrei cambiare atteggiamento. Perciò quello dell’oro per me è un discorso chiuso. In privato continuerò a seguirne un po’ l’andamento per conto di alcuni parenti che -come dicevo in altri post- vogliono passare all’incasso di vecchi investimenti in monete d’oro.
Per quanto mi riguarda, in questo trimestre continuerò a fare operazioni intraday pomeridiane sul future EUR/USD, in maniera assolutamente passiva… un trend-following cieco e rigidissimo… al punto che mi rifiuto di guardare i grafici giornalieri per non esserne influenzato. In questo trimestre passerò dai test con danaro reale a un’operatività quasi normale. Sono un po’ emozionato perché volutamente sto andando contro alcune regole condivise da tutti. Ce la farò?
Buon anno!
x Deltazero
un grande regalo,addirittura? Comunque mi fa piacere d’esserti stato un po’ utile. L’S&P500 -nella versione normalmente diffusa- non reinveste i dividendi. Mi permetto di segnalarti che quando nei forum italiani si parla di opzioni sull’S&P500, il sottostante è il mini-future sull’indice.
x Franzo
complimenti per le previsioni azzeccate! Grazie per le bandiere piratesche e soprattutto per il pezzo irlandese, per me nuovo… Conoscevo solo la melodia, che è quella famosa di “Oro, Se Do Bheatha 'Bhaile”.
Era una grave lacuna, anche perché sono rare le ballate irlandesi di ambiente marinaresco, cosa piuttosto strana per un’isola…
Un grosso saluto anche a Lapis, al mitico Generali 1984 e a Saila, con i complimenti per il suo modo equilibratissimo di fare il moderatore!
Confrontate i 1257,64 del 31/12/2010 con le previsioni di inizio anno: