Parliamo ancora di previsioni…
Una curiosità: provate a indovinare a quando risalgono le più antiche previsioni sull’andamento dei mercati… L’assiriologa Alice Louise Slotsky -autrice di un libro sulle quotazioni della borsa merci di Babilonia- ha trovato un’infinità di profezie sui mercati che risalgono a quel periodo, e sono del tipo: “il corvo lascia presagire un mercato stabile”. Immagino che ci si riferisse al volo degli uccelli, che veniva utilizzato anche dagli àuguri romani. La notizia l’ho ripresa dal WSJ, che fa altre interessanti considerazioni sull’argomento.
Per esempio, noi siamo concentrati su un sol campo -l’azionario- e non teniamo conto che ogni Guru a inizio anno predice l’andamento futuro non solo di Wall Street, ma anche del Pil, dei bond, dell’inflazione, della disoccupazione,dell’immobiliare ecc. E’ realistico pensare che un essere umano possa indovinarle tutte? Può capitare che ci prenda una volta -diventando famoso- ma poi non farà altro che inanellare una serie infinita di insuccessi. Il giornale cita la Garzarelli, che previde il crash del 1987 ma non riuscì mai più a ripetere quell’exploit, e Roubini che dopo aver predetto correttamente la crisi dei finanziari non ne ha più imbroccata una (vedi il grafico allegato a un post di qualche tempo fa), ma si potrebbero fare molti altri nomi, da Granville a Prechter.
Perché è così difficile fare previsioni di borsa? La risposta del WSJ è semplice ed efficace. PRIMO, si tratta di prevedere i FATTI futuri, e la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno… Chi può sapere se nel 2011 ci saranno colpi di stato, guerre, attentati, pestilenze, ecc? SECONDO, bisogna saper fare ipotesi esatte sulle REAZIONI del mercato a quei FATTI, e questo è ancora più difficile. Tante volte non riusciamo a immaginare quale sarà il NOSTRO comportamento di fronte a determinate situazioni,figuriamoci se si può prevedere la reazione di milioni di teste complicate come e più della nostra!
Un’altra causa di errori, più sofisticata, è questa. Secondo il WSJ, quelli che fanno previsioni per mestiere possono essere divisi in due categorie. I timorosi, preoccupati per il loro posto di lavoro in caso di insuccesso, tendono a FALSARE le loro previsioni tenendole nella media, in maniera da correre pochi rischi. Nessuno licenzia chi sbaglia insieme alla maggioranza… Viceversa gli ambiziosi tendono ugualmente a FALSARE le loro idee, estremizzandole… se ci prenderanno, per loro si aprirà una splendida carriera, mentre in caso di errore potranno contare sulla scarsa memoria della gente nei riguardi dei perdenti.
Per noi italiani tutto questo può sembrare esagerato, visto che i nostri Guru Professionali non se li fila nessuno, e vivacchiano come possono seguiti da quattro gatti. Ma in America -mercato enormemente più grande e dove la borsa appassiona la maggioranza dei cittadini- i guru alla Cramer sono delle vere star, dei divi della TV con un’audience mondiale…e fama e guadagni in proporzione.
Francamente mi fa piacere notare (perché vuol dire che non sempre sparo cavolate) che considerazioni analoghe le avevo fatte a proposito di un guretto USA di un sito minore che mesi fa sentenziò con una sicumera incredibile “Il Dow non arriverà mai più a 10.000”… Bravo! Bastarono pochi giorni e l’indice sfondò quella quota! Evidentemente quel povero guru di serie C si era detto “o la va o la spacca”, ma gli era andata davvero male. Un altro spunto che il Wall Street Journal ha ripreso da questo thread (ohè, scherzo!) è la grande sghignazzata che tempo fa facemmo con Franzo a proposito dell’Hindenburg Omen e della Death Cross, che hanno dato segnali clamorosamente errati e oggi vengono ridicolizzati anche dal più grande giornale finanziario del mondo.
Qualche Guru da Forum dirà “ridi, ridi… vedrai che catastrofe ci aspetta!”. Eh no! Una previsione deve rispettare il suo timing, altrimenti che previsione è? Lo sappiamo tutti che PRIMA o POI verrà una settimana da -20% o peggio… Lo sappiamo tutti che PRIMA o POI lasceremo (toccare ferro, please) questa valle di lacrime… Se l’indovino non sa dire QUANDO succederanno le cose, o sbaglia il timing, cosa ce ne facciamo delle sue previsioni?
Altra considerazione interessante del WSJ…sul breve termine, spesso il mercato è il miglior profeta di sé stesso… nel senso che anticipa recessioni e recuperi. Il giornale cita l’ultima parte del 2007 e il 2009 che anticiparono perfettamente gli eventi successivi, rispettivamente crollo e recupero. Aggiungerei l’andamento del 2001 con una discesa spaventosa che poi venne “giustificata” dalla tragedia delle torri, il cui verificarsi innescò un forte e lungo rimbalzo proprio perché era stata misteriosamente anticipata dal mercato e quindi era già incorporata nei prezzi.
Per finire, le attese per il 2011 del grande Ken Fisher. Tra parentesi, Ken è un altro sostenitore della teoria del pendulum, lanciata da Roach,come dicevo nel post precedente. Anche per lui, il pendolo capitale/lavoro in questi anni pende esageratamente dalla parte del capitale, e l’inevitabile risistemazione comporterà un tracollo epocale della borsa. Ovviamente per Roach e Fisher non si tratta di un giudizio etico o politico, ma di una fredda considerazione di carattere pratico. Per il 2011 Fisher prevede che le più solide azioni USA batteranno le small caps e i titoli dei paesi emergenti. Non crede che il bull market sia finito, ma nel complesso teme che il 2011 sarà piuttosto “frustrating “ sia per i tori che per gli orsi, che non otterranno quei ritorni che si aspettano oggi. Insomma anche per lui avremo un’ annata senza infamia e senza lode, votata al laterale.
x Franzo
sono contento di trovarti d’accordo sulla sparizione di tanti gufi e mi piace il tipo di gioco… sulla difensiva -cioè sui supporti- in caso di pericolo per poi slanciarsi in allungo quando si placano le acque. Il Contrary Thinking purtroppo non sempre è ok e anche quando funziona tende ad anticipare eccessivamente. Mi sembra azzeccata la tua visione di un mercato attualmente “buon incassatore”, capace di assorbire le notizie cattive -ma anche quelle buone- senza reazioni scomposte. In effetti secondo molti osservatori le trimestrali saranno ottime, ma i prezzi già le scontano almeno in parte.
x superrudy
un saluto e complimenti per Alcoa!
Previsioni azzeccate e previsioni mancate nell’ultimo decennio (dal Wall Street Journal)