Io sono leggenda......tutto il resto e' noia!!! (6 lettori)

Robinhood333

Paperotrader
Alla luce di quanto successo l'unico guru della supercapzula lo vedi guardandoti allo specchio!
Cianci tanto ma non ne becchi una neanche per sbaglio, e si che tra tante previsioni statisticamente qualcuna la dovresti prendere almeno per il gioco delle probabilità.
Inutile poi farcire il tutto con un pò di vaneggiamenti mistici, qualche mente debole ti seguirà sicuramente, spiace perchè qualche poveraccio si rovinerà.:rolleyes:
Vabbuò buona Pasqua a tutti te compreso.
MEDITATE GENTE MEDITATE!

Raga ma non avete un quazzo da fare in ufficio?Vi divertite proprio con un niente.:D:-?


Non esageriamo....certi personaggi fanno preservati...altrimenti finisce che non ci passa un quazzo:D:D:D
 

alicetta

Molmed, boia chi la molla!!!
Alla luce di quanto successo l'unico guru della supercapzula lo vedi guardandoti allo specchio!
Cianci tanto ma non ne becchi una neanche per sbaglio, e si che tra tante previsioni statisticamente qualcuna la dovresti prendere almeno per il gioco delle probabilità.
Inutile poi farcire il tutto con un pò di vaneggiamenti mistici, qualche mente debole ti seguirà sicuramente, spiace perchè qualche poveraccio si rovinerà.:rolleyes:
Vabbuò buona Pasqua a tutti te compreso.
MEDITATE GENTE MEDITATE!

Raga ma non avete un quazzo da fare in ufficio?Vi divertite proprio con un niente.:D:-?

Non esageriamo....certi personaggi fanno preservati...altrimenti finisce che non ci passa un quazzo:D:D:D




SIETE CATTIVI:eek:..e irriconoscenti:sad::ciao:


BUONA PASQUA A TUTTI.:bow:
 
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trepuff

morons' scout
A due mesi dall'apertura del thread tiriamo una conclusione?

Alla luce di quanto successo l'unico guru della supercapzula lo vedi guardandoti allo specchio!
Cianci tanto ma non ne becchi una neanche per sbaglio, e si che tra tante previsioni statisticamente qualcuna la dovresti prendere almeno per il gioco delle probabilità.
Inutile poi farcire il tutto con un pò di vaneggiamenti mistici, qualche mente debole ti seguirà sicuramente, spiace perchè qualche poveraccio si rovinerà.:rolleyes:
Vabbuò buona Pasqua a tutti te compreso.
MEDITATE GENTE MEDITATE!


Ciao Sepp,

vedo con piacere che in breve tempo hai maturato conclusioni in linea con quanto io avevo segnalato a tutti da tempo.

Del resto, come direbbe il nostro buon comandante FalSchettino la verità è Una e tutti prima o poi la possono in totale autonomia verificare e comportarsi di conseguenza.


:up:Io sono leggenda......tutto il resto e' noia!!! - Pagina 10 - I Forum di Investireoggi

A voi tutti, menti forti e/o presunte tali, ma soprattutto a quelle deboli come la mia, per la Santa Pasqua desidero regalare una riflessione, che potrebbe, diciamo così, farvi risparmiare un sacco di risorse personali, che come direbbe il Falco in una delle sue uscite più mistiche; sono risorse preziose, perché ci sono state donate e non vale la pena gettarle in modo banale. :ciao:

__________________________________________________
Se c’è una cosa che praticamente ogni trader ha sperimentato, qualunque sia la sua esperienza sul mercato, è il timore di aprire un trade, che è diretta conseguenza della paura di subire una perdita. Può sembrare una banalità, un qualcosa di già letto e riletto decine di volte in giro per il web e sui libri di trading, eppure non c’è nulla di più vero e di più dannoso per l’operatività che la paura della sconfitta e della perdita di denaro. Sono certamente pochi coloro che non abbiano mai provato, almeno all’inizio della loro attività di trading e dopo le prime perdite, la sensazione di blocco, quasi di paralisi emotiva, nel momento di entrare nel mercato.
Fin qui nulla di strano, ma la domanda è: come superare il problema, una volta preso atto del suo enorme potere invalidante?
Intanto, per superarlo definitivamente, bisogna partire dalla comprensione della sua natura, che è duplice.
Da un lato essa risiede, ovviamente, nella paura di subire un loss, con la conseguente carica di dolore emotivo che ogni perdita porta con sè.
Dall’altro lato la paura di operare con denaro reale comporta la mancata formazione, a livello mentale, di una fiducia nel proprio sistema di trading.
Si tratta quindi di un circolo vizioso, di un meccanismo negativo autoalimentato dal suo stesso perpetuarsi, nel senso che l’inattività causa ulteriore sfiducia e porta ad un adagiarsi nell’illusione che si sta semplicemente attendendo l’operazione sicura, quella che non può portare al loss. Operazione che, semplicemente, non esiste, in quanto operare significa per prima cosa prendersi un rischio ed è proprio l’accettazione completa del rischio che distingue il trader vincente da quello destinato alla rovina.
Come ci insegna il grande Mark Douglas, il fatto che tale meccanismo di rifiuto del rischio sia altamente invalidante, al punto da essere considerato fra i motivi più ricorrenti fra quelli che stanno alla base dell’espulsione dal mercato della grande maggioranza degli operatori privati, non significa (fortunatamente…) che non vi sia modo di ripararvi.
Con il presente prende quindi il via una serie di articoli che, sono certo, saranno utili in tal senso, a patto però di iniziare quel lavoro su sè stessi che è il presupposto di ogni successo, e non solo nel trading. Qualsiasi trader che si rispetti, e che guadagni, confermerà l’importanza della psicologia, della disciplina e del risk management, aspetti che il novizio sistematicamente sottovaluta concentrandosi nella ricerca della tecnica perfetta che, ribadisco, non esiste.
Una lettura che consiglio a tutti è il famoso testo Trading in the zone del sopra citato Mark Douglas, lavoro che ha tutte le potenzialità per mettere il “wanna be trader” sulla giusta strada, prima che le cattive abitudini, le perdite e le frustrazioni che ne derivano assumano carattere di irreversibilità e che l’indicatore di capitalizzazione psicologica, per il privato non meno importante di quella finanziaria, finisca col volgersi definitivamente verso il profondo rosso…

Un esercizio preparatorio
Prima di addentrarci, nei prossimi articoli, nella descrizione e nell’analisi dei meccanismi mentali autodistruttivi, vi propongo un esercizio semplicissimo ma che potrebbe aiutare moltissimo nel raggiungimento dell’obiettività necessaria ad operare con profitto.
All’inizio della giornata di trading, una volta che siate seduti sulla poltrona posta (si presume…:D) davanti ai monitor, rilassatevi appoggiando la schiena, chiudete gli occhi e, iniziate una serie di cicli di inspirazione ed espirazione avendo cura siano della massima profondità, e controllando la regolarità dei respiri stessi. Portatevi con lentezza ma costanza verso una stabilizzazione del respiro, diminuendone la profondità fino a quando respirerete con naturalezza. Una volta rilassati, concentratevi su questi concetti:

1) voi siete emotivi, e il mercato si nutre della vostra emotività e degli errori che essa causa per separarvi del vostro denaro: ripetetevelo fino a stancarvi;
2) l’unico modo per guadagnare è darsi un piano di trading: lo avete preparato? Se la risposta, onestamente e senza tentare di autoingannarvi, è no, allora NON OPERATE* finchè non lo avrete preparato: la fretta è vostra nemica, gioca contro di voi e a favore degli smart traders;
3) avere un piano non serve a nulla, se non si è abbastanza disciplinati da seguirlo: ancora una volta, lo siete? Se la risposta è, sinceramente, no, allora NON OPERATE* finchè non avrete risolto il problema;
4) operare non è un obbligo di legge, non vi è stato ordinato da nessuno: ne consegue che possiate e dobbiate farlo solo quando le probabilità sono a vostro favore, quindi solo quando la tecnica che utilizzate per operare può essere applicata sulla base di un segnale oggettivo, diversamente state operando nell’interesse degli altri attori del mercato, non nel vostro. Come trader, in tal caso, vi dico grazie, come tutor vi dico “BASTA!”*;
5) Last but no least: chiedetevi che livello di perdita potete sopportare, anche e sopratutto in relazione alla vostra capitalizzazione, senza uscire dalla zona di comfort psicologico, quindi senza perdere la serenità nell’operare, e prendete solo trade che consentano un’uscita in stop che non comporti perdite eccedenti quel limite.

L’esercizio non pretende di fare di voi dei top trader in qualche seduta, ma se ben fatto, e con regolarità, serve a darvi un minimo di consapevolezza di quello che significa operare bene e con in mente l’obiettivo primario di far volgere le probabilità a proprio favore nel lungo termine. Il resto è pura e semplice scommessa e come tale non deve interessarvi. Se fate trading per il solo gusto del rischio, cosa ben diversa dalla sua consapevole accettazione, e per provare a caro prezzo qualche scarica di adrenalina, allora siete abbastanza ricchi da potervelo permettere oppure tanto irresponsabili da trasformare un’attività molto rischiosa, come il trading, in un vizio per nulla diverso da quello del gioco d’azzardo. Allora razionalità, logica e disciplina non contano nulla per voi, e posso assicurarvi che sarete sempre i benvenuti nella grande arena del trading. Lascio a voi il compito di capire il perchè…


Buona Pasqua


ringrazio chi mi ha fatto notare di non avere postato il link di quanto riportato sopra e me ne scuso con tutti voi che certamente sapete che quando cito fonti esterne posto sempre i link dettagliati, anzi anche troppo :D

http://priceaction.borse.it/2012/04...ading-la-paura-del-loss-il-limite-piu-grande/
 
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bruscolotti

Nuovo forumer
Ciao Falco , ma come la vedi sta storia del tipo di jpmorgan che scommette 100 mld di dollari sul fallimento di 100 societá e gli edge f gli si mettono contro ??
Domenda : secondo te Intesa ha finito di crollare ???
 

ian paice

Nuovo forumer
Ciao Sepp,

vedo con piacere che in breve tempo hai maturato conclusioni in linea con quanto io avevo segnalato a tutti da tempo.

Del resto, come direbbe il nostro buon comandante FalSchettino la verità è Una e tutti prima o poi la possono in totale autonomia verificare e comportarsi di conseguenza.


:up:Io sono leggenda......tutto il resto e' noia!!! - Pagina 10 - I Forum di Investireoggi

A voi tutti, menti forti e/o presunte tali, ma soprattutto a quelle deboli come la mia, per la Santa Pasqua desidero regalare una riflessione, che potrebbe, diciamo così, farvi risparmiare un sacco di risorse personali, che come direbbe il Falco in una delle sue uscite più mistiche; sono risorse preziose, perché ci sono state donate e non vale la pena gettarle in modo banale. :ciao:

__________________________________________________
Se c’è una cosa che praticamente ogni trader ha sperimentato, qualunque sia la sua esperienza sul mercato, è il timore di aprire un trade, che è diretta conseguenza della paura di subire una perdita. Può sembrare una banalità, un qualcosa di già letto e riletto decine di volte in giro per il web e sui libri di trading, eppure non c’è nulla di più vero e di più dannoso per l’operatività che la paura della sconfitta e della perdita di denaro. Sono certamente pochi coloro che non abbiano mai provato, almeno all’inizio della loro attività di trading e dopo le prime perdite, la sensazione di blocco, quasi di paralisi emotiva, nel momento di entrare nel mercato.
Fin qui nulla di strano, ma la domanda è: come superare il problema, una volta preso atto del suo enorme potere invalidante?
Intanto, per superarlo definitivamente, bisogna partire dalla comprensione della sua natura, che è duplice.
Da un lato essa risiede, ovviamente, nella paura di subire un loss, con la conseguente carica di dolore emotivo che ogni perdita porta con sè.
Dall’altro lato la paura di operare con denaro reale comporta la mancata formazione, a livello mentale, di una fiducia nel proprio sistema di trading.
Si tratta quindi di un circolo vizioso, di un meccanismo negativo autoalimentato dal suo stesso perpetuarsi, nel senso che l’inattività causa ulteriore sfiducia e porta ad un adagiarsi nell’illusione che si sta semplicemente attendendo l’operazione sicura, quella che non può portare al loss. Operazione che, semplicemente, non esiste, in quanto operare significa per prima cosa prendersi un rischio ed è proprio l’accettazione completa del rischio che distingue il trader vincente da quello destinato alla rovina.
Come ci insegna il grande Mark Douglas, il fatto che tale meccanismo di rifiuto del rischio sia altamente invalidante, al punto da essere considerato fra i motivi più ricorrenti fra quelli che stanno alla base dell’espulsione dal mercato della grande maggioranza degli operatori privati, non significa (fortunatamente…) che non vi sia modo di ripararvi.
Con il presente prende quindi il via una serie di articoli che, sono certo, saranno utili in tal senso, a patto però di iniziare quel lavoro su sè stessi che è il presupposto di ogni successo, e non solo nel trading. Qualsiasi trader che si rispetti, e che guadagni, confermerà l’importanza della psicologia, della disciplina e del risk management, aspetti che il novizio sistematicamente sottovaluta concentrandosi nella ricerca della tecnica perfetta che, ribadisco, non esiste.
Una lettura che consiglio a tutti è il famoso testo Trading in the zone del sopra citato Mark Douglas, lavoro che ha tutte le potenzialità per mettere il “wanna be trader” sulla giusta strada, prima che le cattive abitudini, le perdite e le frustrazioni che ne derivano assumano carattere di irreversibilità e che l’indicatore di capitalizzazione psicologica, per il privato non meno importante di quella finanziaria, finisca col volgersi definitivamente verso il profondo rosso…
Un esercizio preparatorio
Prima di addentrarci, nei prossimi articoli, nella descrizione e nell’analisi dei meccanismi mentali autodistruttivi, vi propongo un esercizio semplicissimo ma che potrebbe aiutare moltissimo nel raggiungimento dell’obiettività necessaria ad operare con profitto.
All’inizio della giornata di trading, una volta che siate seduti sulla poltrona posta (si presume…:D) davanti ai monitor, rilassatevi appoggiando la schiena, chiudete gli occhi e, iniziate una serie di cicli di inspirazione ed espirazione avendo cura siano della massima profondità, e controllando la regolarità dei respiri stessi. Portatevi con lentezza ma costanza verso una stabilizzazione del respiro, diminuendone la profondità fino a quando respirerete con naturalezza. Una volta rilassati, concentratevi su questi concetti:
1) voi siete emotivi, e il mercato si nutre della vostra emotività e degli errori che essa causa per separarvi del vostro denaro: ripetetevelo fino a stancarvi;
2) l’unico modo per guadagnare è darsi un piano di trading: lo avete preparato? Se la risposta, onestamente e senza tentare di autoingannarvi, è no, allora NON OPERATE* finchè non lo avrete preparato: la fretta è vostra nemica, gioca contro di voi e a favore degli smart traders;
3) avere un piano non serve a nulla, se non si è abbastanza disciplinati da seguirlo: ancora una volta, lo siete? Se la risposta è, sinceramente, no, allora NON OPERATE* finchè non avrete risolto il problema;
4) operare non è un obbligo di legge, non vi è stato ordinato da nessuno: ne consegue che possiate e dobbiate farlo solo quando le probabilità sono a vostro favore, quindi solo quando la tecnica che utilizzate per operare può essere applicata sulla base di un segnale oggettivo, diversamente state operando nell’interesse degli altri attori del mercato, non nel vostro. Come trader, in tal caso, vi dico grazie, come tutor vi dico “BASTA!”*;
5) Last but no least: chiedetevi che livello di perdita potete sopportare, anche e sopratutto in relazione alla vostra capitalizzazione, senza uscire dalla zona di comfort psicologico, quindi senza perdere la serenità nell’operare, e prendete solo trade che consentano un’uscita in stop che non comporti perdite eccedenti quel limite.
L’esercizio non pretende di fare di voi dei top trader in qualche seduta, ma se ben fatto, e con regolarità, serve a darvi un minimo di consapevolezza di quello che significa operare bene e con in mente l’obiettivo primario di far volgere le probabilità a proprio favore nel lungo termine. Il resto è pura e semplice scommessa e come tale non deve interessarvi. Se fate trading per il solo gusto del rischio, cosa ben diversa dalla sua consapevole accettazione, e per provare a caro prezzo qualche scarica di adrenalina, allora siete abbastanza ricchi da potervelo permettere oppure tanto irresponsabili da trasformare un’attività molto rischiosa, come il trading, in un vizio per nulla diverso da quello del gioco d’azzardo. Allora razionalità, logica e disciplina non contano nulla per voi, e posso assicurarvi che sarete sempre i benvenuti nella grande arena del trading. Lascio a voi il compito di capire il perchè…


Buona Pasqua

Beh, il Falco almeno almeno espone delle tesi sue, sbagliate o meno, ma tu che fai, scimmiotti Price Action da Finanzaonline ???? :specchio::-?:eek: <buona Pasqua anche a te comunque...........
 

bruscolotti

Nuovo forumer
Buona Pasqua

caro Falco, secondo te é ancora ipotizzabile una risalita a cominciare dalla seconda metä di aprile?
Vedo in giro target da paura , tutti in fortissimo ribasso.
dammi un parere
grazie
 

trepuff

morons' scout
Consigli per gli acquisti?

Beh, il Falco almeno almeno espone delle tesi sue, sbagliate o meno, ma tu che fai, ....


Detto che i finanziari non si dovrebbero toccare se non in ottica speculativa di brevissimo

Debito pro capite


Forse è il caso che tu ti rilegga quanto scrivevo tre settimanuzze fa, che ti avrebbe fatto risparmiare un po' di quattrini a quanto pare.

Io sono leggenda......tutto il resto e' noia!!! - Pagina 82 - I Forum di Investireoggi
 

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