IPO IPO Borsa Italiana 2006

ORSA: NOEMALIFE; DEBUTTO IL 10 MAGGIO SU SEGMENTO EXPANDI
(ANSA) - MILANO, 4 MAG - Sbarca il 10 maggio al mercato
Expandi di Piazza Affari Noemalife, la società bolognese che
realizza prodotti informatici per strutture sanitarie, con un
prezzo per azione compreso fra i 7,5 e i 10,5 euro.
I soci fondatori (Francesco Serra, Angelo Liverani e Cristina
Signifredi), ora in possesso del 66% del capitale rimarranno con
una quota poco inferiore al 50% che sono intenzionati a
mantenere anche in futuro. "Non abbiamo intenzione di cedere la
società a grandi colossi come Siemens o Oracle che stanno
entrando solo ora in questo mercato" ha spiegato Francesco
Serra. Un 18% rimarrà a manager, dipendenti e investitori
istituzionali (Early Bird, Wellington Partners) che già
compongono l'azionariato, alcuni dei quali avranno un vincolo di
non cessione di azioni mentre circa un 23%, 1 milione di azioni,
andrà sul mercato. L'offerta è peraltro destinata
esclusivamente a investitori istituzionali, poiché la
dimensione ridotta dell'operazione avrebbe comportato azioni
disponibili solo per 400 risparmiatori.
I proventi dell'operazione comunque, hanno chiarito i
vertici, saranno destinati all'espansione della società sia sul
mercato italiano e tedesco (dove i suoi prodotti sono presenti
in 90 ospedali) che sui mercati europei e del Nord America
attraverso nuove joint venture o piccole acquisizioni.
"Contiamo di sfruttare il vantaggio competitivo che abbiamo
rispetto ai grandi concorrenti" hanno detto i vertici, che
puntano sul sempre maggior bisogno di efficienza e risparmio
delle strutture sanitarie. Secondo le stime della Noemalife
infatti un ospedale in possesso della cartella elettronica
sviluppata dalla società è in grado di ridurre fino a un
giorno di degenza (da un costo medio di 400-600 euro) per ogni
paziente, oltre a ridurre notevolmente gli errori, a volte anche
fatali che si registrano.
La cartella elettronica infatti permette di avere in tempo
reale ad ogni medico della struttura, ma anche al medico di
famiglia e allo stesso paziente, diagnosi ed esami effettuati in
altri reparti, eliminando sia i tempi di attese che il supporto
cartaceo
 
Ipo Noemalife coperta oltre 4 volte a minimo forchetta - fonte
giovedì, 4 maggio 2006

MILANO, 4 maggio (Reuters) - L'offerta delle azioni Noemalife, che è iniziata il 24 aprile e si chiude domani, è già "coperta più di quattro volte al minimo della forchetta".

Lo dice a Reuters una fonte finanziaria, aggiungendo che le indicazioni di prezzo "si concentrano nella parte mediana dell'intervallo" di 7,5-10,5 euro.

La società specializzata in software per la sanità utilizzerà i proventi dell'Ipo per ampliare la base di clienti e per possibili acquisizioni, ha detto in roadshow il vice presidente Paolo Serra.

"Investiremo in piccole, mirate acquisizioni per espandere la nostra base clienti, o in joint venture commerciali", ha detto il manager.

Nel mirino sono "player di nicchia con 50-100 clienti in Italia e Germania", ma non sono escluse piccole operazioni anche in Inghilterra, Francia e Nord America.

Il gruppo non ha mai distribuito dividendi e il vicepresidente ha dichiarato che "non v'è ragione di cambiare orientamento, nell'immediato futuro".

Quanto al flottante, che post Ipo sarà del 23% circa, "potrebbe anche salire, se gli azionisti decidessero, una volta scaduti i lock up, di vendere qualche quota aumentando la liquidità del titolo", ha dichiarato un rappresentante del global coordinator.

Il range indicativo corrisponde a un'ipotesi di valorizzazione indicativa della società pari a 25-35 milioni.

L'offerta coinvolgeva 900.000 titoli, di cui 700.000 destinati agli istituzionali e il resto ad un collocamento privato; l'esordio è atteso all'Expandi mercoledì 10.

Coordinatore dell'offerta e listing partner è Rasfin sim, mentre Unipol Merchant è co-lead manager del collocamento istituzionale. Tamburi & Associati è advisor finanziario.
 
Ipo Noemalife coperta oltre 6 volte, prezzo verso 9 euro - fonte

venerdì, 5 maggio 2006

MILANO, 5 maggio (Reuters) - L'offerta di Noemalife è stata sottoscritta dagli istituzionali "oltre sei volte al minimo della forchetta".

Lo dice a Reuters una fonte finanziaria aggiungendo che le indicazioni di prezzo sono "concentrate a metà dell'intervallo, verso i 9 euro". All'Expandi, dove la matricola è attesa mercoledì 10, finirà solo il 23% del capitale, o 30% con la greenshoe.

Ma tra sei mesi, allo scadere del lock up, "i fondi di private equity potrebbero uscire gradualmente aumentando la liquidità", come aveva spiegato in roadshow il global coordinator.

Sul prezzo finale, una decisione dovrebbe essere "presa oggi e comunicata lunedì", dice ancora la fonte.

L'intervallo di 7,5-10,5 euro valorizza il gruppo specializzato in software per la sanità sui 25-35 milioni.

L'offerta istituzionale, che ha coinvolto 700.000 titoli e si è chiusa oggi, aveva un controvalore di 5,25-7,35 milioni.

Altri 200.000 titoli erano riservati ad un collocamento privato e 100.000 ulteriori all'opzione overallotment; non erano previste azioni per il pubblico indistinto.

Il collocamento è stato coordinato da Rasfin sim; Unipol Merchant era co-lead manager per gli istituzionali e Tamburi & Associati è advisor finanziario.
 
Italtel, riscontro sui 700-800 milioni, IPO vista dal 22
mercoledì, 10 maggio 2006

MILANO, 10 maggio (Reuters) - Il premarketing di Italtel sta riscuotendo un "buon interesse da parte degli investitori, soprattutto stranieri", ma a prezzi più bassi rispetto a quelli inizialmente ipotizzati dagli azionisti.

Lo dice a Reuters una fonte finanziaria, aggiungendo che il roadshow e l'offerta pubblica "potrebbero partire il 22 maggio", con una settimana di ritardo rispetto al calendario ipotizzato inizialmente.

Le banche sono compatte nell'indicare questa tabella di marcia, anche se una fonte di mercato ritiene possibile un rinvio più consistente.

"La società sta valutando la possibilità di prendersi un mese di tempo prima di decidere sull'Ipo, per riflettere alla luce dei numeri emersi dal premarketing", dice.

Una fonte vicina alla società smentisce questa ipotesi e ribadisce che "lo slittamento rispetto ai tempi inizialmente ipotizzati è tecnico, di qualche giorno".

Secondo la prima fonte finanziaria, d'altro canto, "aspettare sarebbe un errore perchè la liquidità rischierebbe di asciugarsi, con tutte le matricole in lizza per la quotazione nelle prossime settimane".

Concorda una seconda fonte finanziaria: "l'istruttoria delle autorità di Borsa si è praticamente conclusa, non c'è ragione di rimandare", dice.

"Il cda per la decisione sul range avrebbe dovuto tenersi venerdì ed è stato spostato di una settimana", aggiunge una terza fonte finanziaria che si aspetta alla fine "una forchetta piuttosto ampia".

Sul premarketing, "le prime indicazioni sono concentrate sui 700-800 milioni di euro, sotto le attese della società che ragionava su un EV di 800 milioni-1 miliardo".

Al momento sono "circa 150" gli investitori che hanno incontrato i global coordinator: di questi, "più di cento hanno dichiarato l'intenzione di immettere un ordine, anche se al momento prevale la cautela".

"La price sensitivity è maggiore in Italia", dice una delle fonti, mentre "all'estero gli investitori sono più disponibili a scommettere subito su realtà complesse come quella di Italtel".

L'offerta, che porterà allo Star il 40-45% del capitale, "potrebbe valere 300-400 milioni", secondo le prime ipotesi di valorizzazione.

I proventi verranno impiegati soprattutto per ridurre il debito del gruppo, che a fine dicembre era di 322 milioni.

L'offerta è stata concepita come Opvs e i soci potrebbero vendere pro quota, mentre l'aumento di capitale ipotizzato è di 200-250 milioni, come aveva spiegato tempo fa una fonte finanziaria.

Nel 2000, quando Telecom Italia (TLIT.MI: Quotazione, Profilo) cedette l'80% della società ad un gruppo di investitori guidato da Cisco Systems e Clayton Dubilier&Rice, si parlava di una valorizzazione di circa un miliardo di euro.

All'epoca della vendita Ubm, ora global coordinator insieme a Merrill Lynch e Goldman Sachs, guidava il pool di banche finanziatrici.

Ad oggi Clayton Dubilier&Rice ha il 48,77%, mentre Telecom Italia (maggior cliente della società) possiede il 19,37%, Cisco Systems (CSCO.O: Quotazione, Profilo) il 18,4% e Advent International l'8,65%. Brera Capital Partners detiene poi un 2,2% e i dipendenti un altro 2,6%.
 
Noemalife, esordio all'Expandi con rialzo del 36,67%
mercoledì, 10 maggio 2006


MILANO, 10 maggio (Reuters) - Esordio molto positivo per Noemalife (NOE.MI: Quotazione, Profilo) all'Expandi. Il titolo della società specializzata in software per la sanità ha guadagnato il 36,67%, chiudendo a 12,3 euro, a fronte del prezzo di esordio di 9 euro.

Il prezzo finale dell'Ipo di 9 euro valorizzava Noemalife 30 milioni.

Il collocamento è stato coordinato da Rasfin sim; Unipol Merchant era co-lead manager per gli istituzionali e Tamburi & Associati advisor finanziario.
 
Sicurglobal, in trimestre balzano utili, scivolano i ricavi
mercoledì, 10 maggio 2006


MILANO, 10 maggio (Reuters) - Sicurglobal, matricola attesa allo Star prima della pausa estiva, archivia il trimestre con utili pretasse cresciuti del 23,7% a 1,9 milioni.

Lo dice una nota della società attiva nel settore della sicurezza.

I ricavi del gruppo sono calati di 800.000 rispetto allo stesso periodo 2005, arrivando a 23,4 milioni; l'Ebitda è balzato del 24% a 3,6 milioni e l'Ebit è cresciuto del 18,9% a 2,4 milioni.

"Sia l'Ebit che l'utile prima delle imposte sono stati calcolati al netto degli arretrati relativi al contratto di lavoro di categoria firmato nel mese di maggio per un ammontare di circa 500 mila euro", precisa la nota.

Al 31 dicembre, l'indebitamento della matricola era di circa 21 milioni.

L'Opvs sarà curata da Ubm, global coordinator, mentre Interbanca agirà in qualità di co-sponsor.

Sicurglobal è nata dal management buy-in realizzato dal fondo BS Investimenti IV e da BS Private Equity, che ne controllano il 99% circa. Nell'operazione ha co-investito il management guidato dall'attuale AD Francesco Simonelli.
 
Bolzoni, Caboto vede equity value prima di Ipo a 100 mln- report
venerdì, 12 maggio 2006

MILANO, 12 maggio (Reuters) - Bolzoni, attesa allo Star tra maggio e giugno, viene valutata da Caboto - global coordinator dell'Ipo e azionista - intorno ai 100 milioni a livello di equity, prima dell'aumento di capitale.

E' scritto nella nota di ricerca preparata per il premarketing e resa disponibile a Reuters da fonti di mercato.

Il valore viene ottenuto con il metodo dei flussi di cassa, considerando la media degli anni 2008-2011.

Come paragone per i multipli, la banca prende in considerazione Cascade (CAE.N: Quotazione, Profilo), altra società specializzata in attrezzature per carrelli elevatori.

Bolzoni risulta a premio rispetto a Cascade in termini di Ev/Ebitda e P/e 2006 e in termini di Ev/Ebitda 2007 "ma considerando il potenziale di crescita implicita nei multipli, mostrerebbe un significativo sconto", scrive l'analista.

Con l'operazione Banca Intesa, che attualmente possiede il 28,4%, scenderà all'8,6% mentre i manager, che al momento hanno il 61,2%, potrebbero calare fino al 51%.

Il flottante potrà arrivare fino al 37%, si apprende ancora dalla ricerca. L'operazione coinvolgerà circa 8,5 milioni di titoli, di cui 4,2 di nuova emissione.

Con i proventi, "il gruppo intende consolidare la presenza negli Usa nelle attrezzature per carrelli elevatori e nelle piattaforme elevatrici".

Il gruppo punta anche al mercato cinese, "sia come mercato di sbocco sia per l'approvigionamento di prodotti intermedi da utilizzare negli stabilimenti europei".

E' poi "ragionevole" ipotizzare eventuali acquisizioni, "da effettuare con i proventi dell'Ipo e se necessario con l'utilizzo della leva finanziaria".

Secondo Caboto, global coordinator insieme a Banca Imi, nel 2008 i ricavi del gruppo potrebbero superare i 131 milioni di fatturato, dai 106 attesi per la fine di quest'anno.

L'Ebitda potrebbe salire a 19,4 da 13,9 milioni con un utile netto di 8,6 milioni (da 5,7).
 
BORSA: DISPONE AMMISSIONE A QUOTAZIONE ITALTEL
(ANSA) - MILANO, 15 MAG - Borsa Italiana ha disposto l'
ammissione alla quotazione in Piazza Affari delle azioni
ordinarie di Italtel Group al segmento Star. Lo rende noto un
comunicato della società, secondo cui l' inizio delle
negoziazioni avverrà dopo il rilascio del nulla osta alla
pubblicazione del prospetto informativo da parte della Consob.
 
Ipo Antichi Pellettieri, per Mediobanca equity vale 327-355 mln
lunedì, 15 maggio 2006 .


MILANO, 15 maggio (Reuters) - Antichi Pellettieri di Mariella Burani viene valorizzata da Mediobanca 327-355 milioni a livello di equity.

Lo si apprende dalla nota di ricerca preparata per la fase di premarketing e resa disponibile a Reuters da fonti di mercato.

La banca calcola questa prima ipotesi di valorizzazione sia con il metodo dei flussi di cassa sia con il metodo dei multipli, confrontando la società controllata da Mariella Burani Fashion Group (MBFG.MI: Quotazione, Profilo) con Hermes (HRMS.PA: Quotazione, Profilo), Lvmh (LVMH.PA: Quotazione, Profilo), Geox (GEO.MI: Quotazione, Profilo), Tod's (TOD.MI: Quotazione, Profilo) e Coach (COH.N: Quotazione, Profilo).

Secondo le stime di Mediobanca, global coordinator insieme a Capitalia, il giro d'affari potrebbe arrivare nel 2007 a 283 milioni, dai 209 proforma del 2005, con un Ebitda di 48 milioni, dai 28 del proforma 2005, un Ebit di 42 milioni, da 22, e un utile netto di 14, da 6. L'indebitamento dovrebbe ridursi a 48 milioni, dai 75 proforma del 2005.

"L'offerta globale sarà composta per il 20% circa da titoli di nuova emissione, con un obiettivo di flottante del 35-40% post Ipo", si legge ancora.

Gli azionisti venditori saranno Mariella Burani Fashion Group spa (ora al 58,9%) e alcuni soci di minoranza (management, famiglia Braccialini, GFM management, ora al 5,2%).

"Assumendo un'integrale esercizio della greenshoe, MBFG e Design & License avranno insieme il controllo con il 53,4% dopo l'operazione", scrive l'analista.

Secondo quanto riferito a Reuters da una fonte finanziaria, l'ipotesi di calendario prevede l'Ipo tra maggio e giugno, autorità permettendo.

Il management però rimane cauto. Ad aprile l'AD del gruppo Burani aveva dichiarato che "spera" di quotare la controllata "entro settembre-ottobre".
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto