l' Europa supera gli USa nel PIL

Provate a verificare anche se adesso i fed funds sono al 2% quanto paga un consumatore americano per ottenere un prestito (ci vogliono 2 cifre).
 
robom1 ha scritto:
L'euribor e libor salgono solamente per i mutui ed i debiti passivi (quindi lato ricavi della banca) mentre le continue iniezioni di liquidità delle banche centrali hanno foraggiato le banche con tassi ridicoli.
Quindi alla fine i costi sono stati scaricati sui clienti.

Esatto ... il problema debiti passivi ha scatenato un fabbisogno di liquidità con conseguente aumento del costo del denaro, cos' come ha scatenato un clima di sfiducia all'interno del sistema bancario e premi per il rischio più alti.
 
robom1 ha scritto:
Provate a verificare anche se adesso i fed funds sono al 2% quanto paga un consumatore americano per ottenere un prestito (ci vogliono 2 cifre).

Oh...finalmente !!!!

Paga più che l'autunno scorso con fed funds più alti.

Alla faccia della politica monetaria espansiva tanto amata e reclamata dagli europei

Ciao.
 
Le banche centrali possono intervenire ed influenzare circa il 10% degli strumenti finanziari (solo il 10%) oltre a modificare il sentiment.
Quindi non so se mi sono spiegato..
 
Arrivo a delle conclusioni:
1. le banche centrali stesse aumentano l'inflazione perche aumentano la massa monetaria che serve nel caso americano per la copertura del deficit e dei subprime.
Poiche ha stampato di piu' di quello che sono le perdite dichiarate in giro si aggirano perdite future di altrettanto valore di quelle fino a questo momento.
2.La banca centrale europea ha contemporaneamente creato inflazione aumentando l'M3 di penso il 12% nella fine del 2007. Ora poichè il valore delle merci e servizi non è di ugual valore ed i deficit sono sotto controllo è evidente che tale valore serve per coprire sia i buchi delle banche che a comprare dollari per cercare di contenere la svalutazione della moneta americana.

Quindi a mio avviso occorrerebbe fare una grossa riflessione su:

Il 90% del restante lo governano delle istituzioni finanziarie al di fuori delle banche centrali e tale potere deve essere tenuto sotto controllo perche ancora i governi nazionali non se ne sono resi conto o quanto meno si incominciano a rendere conto adesso.
Tale potere non fa nient'altro che rafforzare queste istituzioni finanziarie a dispetto dei consumatori finali e dei loro risparmi che si vedranno azzerare
Il ruolo delle istituzioni finanziarie nel loro complesso ed il riflesso sull'economia.
 
robom1 ha scritto:
Provate a verificare anche se adesso i fed funds sono al 2% quanto paga un consumatore americano per ottenere un prestito (ci vogliono 2 cifre).

Non sono d'accordo. Con il ribasso dei fed funds la FED ha ridotto le difficoltà sui mutui e sui rifinanziamenti dei mutui, che erano la vera mina del sistema. I prestiti al consumo non sono parametrati ai tassi di mercato, bensì alla probabilità di rimborso. In realtà il tasso del prestito al consumo è parametrato solo alla possibilità che venga rimborsato ed è scorrelato dalle dinamiche dei tassi.
Dal canto suo la BCE, che vanta una grande "indipendenza", ha agito in funzione di ciò che voleva la germania. Nel vecchio continente alzare i tassi di interesse vuol dire sostenere i consumi (i possessori di titoli di stato ricevono più interessi e più soldi da spendere). Anche in Italia una volta era così, oggi con la distruzione del risparmio della classe media la situazione è cambiata drasticamente.
 
nic.73 ha scritto:
Non sono d'accordo. Con il ribasso dei fed funds la FED ha ridotto le difficoltà sui mutui e sui rifinanziamenti dei mutui, che erano la vera mina del sistema. I prestiti al consumo non sono parametrati ai tassi di mercato, bensì alla probabilità di rimborso. In realtà il tasso del prestito al consumo è parametrato solo alla possibilità che venga rimborsato ed è scorrelato dalle dinamiche dei tassi.
Dal canto suo la BCE, che vanta una grande "indipendenza", ha agito in funzione di ciò che voleva la germania. Nel vecchio continente alzare i tassi di interesse vuol dire sostenere i consumi (i possessori di titoli di stato ricevono più interessi e più soldi da spendere). Anche in Italia una volta era così, oggi con la distruzione del risparmio della classe media la situazione è cambiata drasticamente.

"L’attuale ciclo distensivo presenta una vistosa anomalia rispetto a quello del 2001-2003. Mentre allora, se si eccettua una breve parentesi di marcata avversione al rischio nell’estate del 2002, lo spread tra titoli del tesoro e mutui trentennali restò sostanzialmente stabile, all’interno della normale forchetta tra 1,5 e 2 punti percentuali, di recente lo spread non ha fatto che lievitare, portandosi oltre i 2,5 punti percentuali a mano a mano che i tassi sui Treasury decennali scendevano per effetto dell’azione distensiva della Fed e delle attese di raffreddamento del ciclo economico.

Il grafico si ferma a marzo. Ma da lì in poi la sostanza non è mutata. I rendimenti dei T-bond sono risaliti dal 3,30% di metà marzo al 4,30% di metà giugno per poi tornare a scendere sotto il 4%. Nel frattempo i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,5%, mantenendo dunque uno spread di circa due punti e mezzo e riportandosi persino al di sopra dei livelli dove si trovavano quando la Fed avviò la sua manovra distensiva nel settembre scorso.

Nonostante l’entità dei tagli (i tassi a breve, ripeto, sono scesi in gran fretta dal 5,25% al 2%) la manovra della Federal Reserve non si sta trasmettendo all’importantissimo mercato della casa, dove contrarre un mutuo è diventato più difficile e oneroso di nove mesi fa"

Fonte :

http://investitoreaccorto.investireoggi.it/i-fed-funds-sono-al-2-ma-le-borse-calano-perche.html

Ciao.
 
ANSA) - NEW YORK, 19 giu - Salgono i tassi sui mutui statunitensi: questa settimana i tassi sui mutui a 30 anni sono saliti ai massimi degli ultimi nove mesi al 6,42% a fronte del 6,32% della settimana precedente, confermandosi così per la quarta settimana consecutiva saldamente sopra il 6%. E' quanto sostengono le rilevazioni di Freddie Mac, una delle due agenzie del Governo statunitense che operano nei prestiti immobiliari. Per i mutui a 15 anni, invece, l'aumento settimanale è stato di nove punti base al 6,02%, cioé ai massimi da ottobre scorso. Il capo economista di Freddie Mac, Frank Nothaft, imputa gli aumenti ai recenti dati sull'andamento dell'inflazione e dei consumi. (ANSA).

l' abbassamento dei tassi come vedi sicuramente non ha agevolato l'americano medio ma è servito solo per salvare qualcje grossa banca in crisi
 
Gianca60 ha scritto:
ANSA) - NEW YORK, 19 giu - Salgono i tassi sui mutui statunitensi: questa settimana i tassi sui mutui a 30 anni sono saliti ai massimi degli ultimi nove mesi al 6,42% a fronte del 6,32% della settimana precedente, confermandosi così per la quarta settimana consecutiva saldamente sopra il 6%. E' quanto sostengono le rilevazioni di Freddie Mac, una delle due agenzie del Governo statunitense che operano nei prestiti immobiliari. Per i mutui a 15 anni, invece, l'aumento settimanale è stato di nove punti base al 6,02%, cioé ai massimi da ottobre scorso. Il capo economista di Freddie Mac, Frank Nothaft, imputa gli aumenti ai recenti dati sull'andamento dell'inflazione e dei consumi. (ANSA).

l' abbassamento dei tassi come vedi sicuramente non ha agevolato l'americano medio ma è servito solo per salvare qualcje grossa banca in crisi

Il meccanismo funziona solo e solo se la politica monetaria sui tassi a breve si trasmette lungo tutta la curva dei rendimenti. Credo che difronte a dati oggettivi presenti nel bog di Bertoncello non si possa che prendere atto che fino ad ora tale politica espansiva non è servita a granché.

Ciao.

Lorenzo.
 
x nic.73
Se una banca centrale a fronte di una perdita dichiarata di 600 mld di usd relativi ai
mutui si mette a stampare moneta per un importo piu' o meno doppio cosa vuole dire?
 

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