la dittatura delle banche (Grecia, Usa, bailout > debito pubblico)

IL CORRIERE DELLA COLLERA

dalla confusione alla Repubblica di domani



L’INGHILTERRA HA EMANATO UNA LEGGE PER TAGLIARE LE UNGHIE ALLE BANCHE E ACCELERA L’ITER. LA FRANCIA RACCOGLIE IN DIECI GIORNI LE FIRME DI CENTOMILA CITTADINI PER IMITARLA. SOLO DA NOI CONTINUA LA VAMPIRIZZAZIONE DEI CITTADINI NELLA GENERALE COMPLICITA’ DEI SOLITI NOTI ANNIDATI NELLE BANCHE, SEGRETERIE DI PARTITI E PARROCCHIE DI VARIO COLORE, MA MEDESIMO ODORE. di Antonio de Martini

Quella che segue è la traduzione del testo di un appello in quindici punti che un drappello di intellettuali francesi da Edgar Morin ( ex comunixta) a Michel Rocard ( ex primo ministro) a Dominique Meda ( sociologa di vaglia) hanno lanciato due settimane fa via WEB. Hanno già raccolto centomila firme su INTERNET e adesso stanno tracimmando in Europa: c’è un gruppo in Belgio, uno – cui ho aderito – è in costruzione in Italia e sono io che mi sono incaricato di tradurre il punto 7 che vi allego. Presto, grazie alle traduzioni volontarie, avremo pronto il sito in lingua italiana e inizieremo il proselitismo. Il gruppo che ha dato vita alla iniziativa si è voluto chiamare ROOSEVELT 2012 ( vedi roosevelt2012.fr ) con riferimento all’azione politica del Presidenre Americano che non crecò di rasserenare i mercati: li domò.
Consiglio a tutti di leggere l’appello, comprare il libro e aderire e magari proporsi per costituire un gruppo, collegarsi a livello europeo è il solo modo per evitare miserevoli collusioni italiane e compromissioni elettorali. . I 15 punti del programma sono tutti accettabilisimi e molte delle idee le avete lette nei miei testi dell’anno scorso.
Cominciamo dalle banche. Eccovi il testo.
Impedire alle banche di speculare con i nostri soldi

Separare le banche che raccolgono risparmio dalle banche d’affari

Per proteggere i risparmi dei cittadini e per non far correre rischi né alle finanze pubbliche, né al finanziamento dell’economia reale, è stata sancita in Gran Bretagna, la separazione tra banche d’affari e banche che raccolgono il risparmio dei cittadini. Le lobby bancarie sono però riuscite a far slittare l’applicazione di questa norma fino al… 2019! Evidentemente è troppo tardi.

Visto il rischio che una crisi di grande portata scoppi presto sui mercati finanziari, è necessario mettere in opera questa riforma senza ritardi, per proteggere l’economia reale.
Per impedire alle banche di speculare con i soldi del Signor e della Signora Rossi, bisogna separare le banche che raccolgono risparmi dalla banche d’affari. Si tratta di una delle prime riforme che fece adottare Roosevelt nel 1933 facendo votare la legge Glass – Steagal.
Quando Roosevelt fece votare questa legge, non lasciò alle banche che poche settimane per metterla in opera. Si tratta di una conditio sine qua non se si si vuole evitare che delle banche universali giganti prendano in ostaggio l’Europa perché sono “Troppo grandi per fallire”.
Favorire il finanziamento delle PMI

Uno dei vantaggi di questa riforma sarà quello di obbligare le banche di raccolta del risparmio a essere molto più al servizio delle piccole e medie imprese di quanto non siano oggi.
Se le banche non potessero utilizzare i nostri depositi di denaro per operazioni speculative con rendimenti del 10% o del 15%, esse accoglierebbero certamente più volentieri i titolari di PMI che hanno bisogno di finanziare progetti di sviluppo “normali”.
Inoltre le comunità locali e lo Stato dovrebbero fare tutto il possibile per favorire la creazione e la crescita delle PMI. Bisogna, in particolare, migliorare l’accompagnamento dei creatori d’impresa ed aiutarli nella conduzione giornaliera della loro azienda. Gestire un’impresa non è mai facile. Considerando che si va verso un aggravarsi della crisi, il bisogno di formazione, di strumenti di gestione e di un luogo di scambio con altri imprenditori risulta ancora più evidente.
Si parla molto dello stress e della sofferenza sul luogo di lavoro cui sono sottoposti molti lavoratori dipendenti, a causa della paura della disoccupazione, ma non si deve sottostimare lo stress che vivono oggi molti piccoli e medi imprenditori subappaltatori di grandi aziende.
Per rinforzare il nostro tessuto economico e per essere più resistenti in caso di Tsunami, si deve favorire il finanziamento delle PMI, ma anche aiutare gli imprenditori a guidare le loro aziende ed agire per riequilibrare la relazione tra le grandi aziende ed i loro subfornitori.
E finirla con l’irresponsabilità dei finanzieri

Da vari mesi, alcuni speculatori hanno dichiarato una vera e propria guerra alla zona Euro e, tramite questa, a all’insieme della stabilità economica mondiale. Non basta denunziare verbalmente “la natura criminale di certi comportamenti del settore finanziario” come fa Barroso, bisogna invece agire con forza per metterli in condizione di non nuocere.
Negli Stati Uniti, l’autorità di sorveglianza bancaria ha deciso, il 6 Luglio 2011, che i dirigenti delle più grandi istituzioni finanziarie, possano perdere retroattivamente le loro retribuzioni in caso di fallimento delle loro società. Lo Stato potrà recuperare le remunerazioni dei dirigenti giudicati “chiaramente responsabili” del fallimento delle loro società. Da ora in poi, questa persone potranno vedersi opporre un “criterio di negligenza” che premetterà di recuperare a posteriori le loro remunerazioni qualora essi non abbiano dimostrato “le competenze, l’attenzione e la prudenza normalmente richieste dalla loro funzione in circostanze simili”.
Questa regola è importante per mettere fine all’irresponsabilità dei dirigenti. Bisogna introdurla in tutti i nostri paesi ed includervi, oltre che ai tre più alti dirigenti (come nel caso USA), anche tutto l’insieme dei dirigenti, dei venditori di prodotti finanziari e dei trader.
Se non altro, l’Europa ha deciso il 18 Ottobre 2011 la proibizione della vendita allo scoperto dei Credit Default Swap. E’ un’ottima notizia, ma si deve andare oltre: sopprimere le clausole restrittive che indeboliscono la portata di questo testo, proibire l’anonimato sui mercati finanziari, imporre delle camere di compensazione sotto tutela pubblica ai mercati “Over The Counter” e decidere sanzioni retroattive per i responsabili di azioni scorrette.
Oltre a queste misure urgenti, è necessario impegnarsi in una riflessione collettiva sulla fragilità per la nostra economia e per la coesione sociale che nasce dall’uso di un’unica moneta, che noi potremmo chiamare una monocultura monetaria.
Così come un parassita o un incendio si propagano molto più velocemente in una foresta composta da una sola essenza (ad esempio il pino), così una crisi finanziaria può contaminare, in pochi giorni, l’insieme dell’economia globale, con l’intermediazione delle banche, e portare con se, nella sua distruzione, anche l’economia reale potenzialmente sena e sconnessa dalle speculazioni.
D’altro canto, un’economia aperta ad una mumticultura monetaria, come avvenne molte volte nella storia (ad esempio in Europa tra il 1000 ed il 1290) e come avviene oggi in molti paesi (Svizzera, Belgio, Uruguay, Germania, Inghilterra) sarebbe probabilmente più stabile e resistente.
L’uso di queste monete complementari permette di valorizzare certe ricchezze che le misure tradizionali del PIL non prendono in esame oggi e di investire pesantemente, senza creazione di debito, su cantieri d’interesse generale.
L’apparizione di monete locali e regionali un po’ ovunque nel mondo (65 in Germania, 12 in Francia, decine nel Regno Unito, centinaia in Brasile e migliaia in Sud America…) conferma questa analisi. La circolazione di monete spendibili solo in un dato territorio o per un dato tipo di attività, è uno strumento utile per rilocalizzare l’economia ed impedire la sua completa delocalizzazione ad opera delle “forze del mercato”. “
 
questa crisi e' nata con la speculazione delle banche e il loro sovra-indebitamento causa della crisi del 2008, il successivo salvataggio di Obama delle banche e dei ricchi a carico dello stato e ora il conto e' stato presentato alle societa' occidentali
"yes we can"

l'epilogo finale sara' una guerra
 
wow ribelle, attivista o terrorista come la vedono le banche questa signora?

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=I31frCVHBH0]LA GUERRA DELL'EUROPA - Intervista a Monia Benini - YouTube[/ame]
 
Banche: per il salvataggio del sistema spesi fino ad ora 4.700 miliardi. Senza risultati.


Scritto il 20 luglio 2012 alle 11:11 da Dream Theater

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700 miliardi di USD...Non bastano per gli USA...






Banche: per il salvataggio del sistema spesi fino ad ora 4.700 miliardi. Senza risultati. | IntermarketAndMore
 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=8DUUuy7ZlJ8&feature=channel&list=UL]LA SVENDITA PROGRAMMATA DELLE SOVRANITA' - Gennaro Zezza - YouTube[/ame]
 
Ma da Berlino il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, rilancia, dicendosi "più che scettico" sulla possibilità che Atene rispetti gli impegni: e "se la Grecia non soddisfa i requisiti chiesti, non ci potranno essere più risorse verso il Paese", spiega.

http://www.tzetze.it/tzetze_news.ph...&key=8ced9fc69e1b864c28282d71e21735151dd2c1ee

Aiuti a rischio per la Grecia. Lo Spiegel: l'Fmi studia lo stop ai fondi
Aiuti a rischio per la Grecia. Lo Spiegel: l'Fmi studia lo stop ai fondi - Il Sole 24 ORE


per non far crollare l'euro agli Usa e' rimasta solo l'opzione militare
 
Confermato: il denaro di terroristi e narcotrafficanti riciclato nelle grandi banche internazionali

Ad affossare la già scarsissima rispettabilità delle banche internazionali mancava solo la conferma che esse hanno favorito le operazioni di riciclaggio dei narcotrafficanti messicani e dei terroristi arabi. Ciò solleva un serio interrogativo circa l'influenza che criminalità è in grado di esercitare sull'economia globale in tempi di crisi.

Confermato: il denaro di terroristi e narcotrafficanti riciclato nelle grandi banche internazionali | Geopoliticamente
 
Draghi cade dal letto!! "pronti a tutto per l'euro"

traduzione per gli italiani "SIAMO NELLA ***** DAVVERO"

strano la vede esattamente come me, solo che Bernard ci ha dedicato molto tempo e studi per arrivare a questa conclusione

Prima di continuare mi si permetta una ricordo: era il giorno 15 novembre 2011, io ero ospite a Matrix, Canale 5. Urlai che Mario Draghi era un golpista perché aveva omesso scientemente di usare i poteri della BCE di calmare la speculazione contro titoli di Stato italiani, comprandoli in massa. Era la speculazione che pochi giorni prima aveva rovesciato il governo e instaurato la dittatura finanziaria della Troika e di Monti (se si comprano grandi quantità di titoli i tassi crollano, l’Italia non sarebbe arrivata sull’orlo del default in quei giorni, e Monti non sarebbe neppure stato citato). A Matrix mi fu risposto con sufficienza che Draghi non avrebbe potuto, che la BCE non può mai comprare titoli di Stato per aiutare i governi. Risposi che era una menzogna, citai il programma SMP Bonds Purchases della BCE che dà ad essa potere di acquistare titoli eccome, e Draghi non lo fece, condannò l’Italia a cadere nella mani del criminale Monti. Avevo totalmente ragione, leggete sotto. Draghi è un’oscenità vivente, perché oggi si ricorda di colpo che quel programma SMP dopotutto c’è e lo userà, eccome, ma non per salvare la democrazia di un Paese, no, bensì per assicurarsi che essa venga del tutto annientata, leggete sotto.

Cos’è accaduto, che significa.

E’ accaduto che il paradigma MMT fondante per spiegare la crisi dell’euro – e cioè che i mercati continuano a sfiduciare l’Italia (e altri) solo perché abbiamo perso la capacità di emettere la nostra moneta sovrana. Cioè: essi, i mercati, sanno che adesso, con l’euro, non possiamo ripagare sempre e puntuali il nostro debito, dato che l’euro non è liberamente emesso dall’Italia che lo deve prendere in prestito dalle banche, per cui temono che facciamo default sui pagamenti, e dunque ci sfiduciano in una spirale verso il basso man mano che ci indebitiamo, ma è proprio questa spirale che ci porta al default – stava portando l’Italia e la Spagna al default entro pochi giorni o settimane. Sarebbe stata la fine dell’Eurozona, in una implosione di ordine epocale e mai così devastante nella Storia… ma devastante per Francia e Germania, e NON PER NOI. Mario Draghi sa questo, e non può fare altro se non eseguire gli ordini di Angela Merkel e di Francois Hollande: salva l’euro a qualsiasi costo, qualsiasi! Draghi riscopre il programma SMP Bonds Purchases della BCE che dà ad essa potere di acquistare i titoli di Stato dei Paesi nei guai, e a Londra oggi annuncia che la BCE farà esattamente questo. Costruisce un giro di parole pietoso per trovare il cavillo legal-semantico a giustificazione di ciò che solo 8 mesi fa era “da escludersi”, ma lo fa. Peccato che quel cavillo legal-semantico si applicasse pari pari anche allora, falsario.

Ma si faccia attenzione.

I mercati non si sarebbero mai placati oggi se non sapessero che la BCE è l’emissore sovrano dell’euro, e quindi può in effetti comprare titoli quasi all’infinito. Con questa garanzia, e solo con questa, i mercati si sono calmati, e si calmeranno.

Poi si era già espresso poco prima il governatore della Banca Centrale austriaca Ewald Nowotny (si saranno coordinati? nooo…) che parlava della possibilità di dare al MES una licenza bancaria. Il MES è il nuovo fondo ‘salva’ Stati dell’Eurozona, che però di per sé ha nelle casse poco più che due soldi. Pensate che un salvataggio dell’Italia azzererebbe le casse del MES in meno di 3 mesi. E allora cosa fanno trapelare i banchieri centrali della UE? Che il MES potrebbe essere trasformato in banca. E cosa significa? In breve: che se diventa banca avrà il sostegno illimitato dei finanziamenti della BCE, che è l’emissore illimitato degli euro, e quindi il MES potrà comprare enormi quantità di titoli di Stato dei Paesi come il nostro di fatto garantendo ai mercati che, di nuovo, esiste un pagatore dei loro crediti (i titoli nostri e spagnoli) senza limiti. Il trucco è fatto. I mercati si calmano.

Ma cosa significa se si calmano? Significa, e lo dico con un livello di serietà totale, una catastrofe democratica, economica e civica qui da noi senza precedenti nella Storia d’Italia. Significa che Italia e Spagna e Grecia staranno dentro l’Eurozona, perché con i mercati calmi, e coi tassi sui titoli che scendono dal 7% al 4%, il default è scongiurato. Bella notizia eh? Come dire: il fiume sarebbe straripato e avrebbe allagato la galera permettendo ai prigionieri politici asserragliati sul tetto e stremati di fame e sete di nuotare verso la libertà. Ma no. Hanno arginato il fiume apposta.

Significa che ci terranno dentro la macchina dell’economicidio della nostra terra, bloccati in un limbo infame dove da una parte non cresceremo mai perché sempre privi di moneta sovrana, sempre schiavi di tecnocrati non eletti, sempre comunque ricattati dal fatto che ogni centesimo per l’Italia va preso in prestito dalle banche speculative, e dall’altra proprio questa perenne e cementata precarietà e impoverimento saranno la scusa per imporci le Austerità a stipendi, pensioni e servizi che ammazzano le imprese, le privatizzazioni selvagge di ogni bene e servizi pubblico residuo, e per impedirci di respirare nella crescita, e dunque di agire la democrazia.

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=416
 

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