LA GENTE CHE HA ROViNATO QUESTO MONDO,HA LA CRAVATTA,NON I TATUAGGI!

uicchendiamente ribadendo,

con malcelata viva e vibbbbrande soddddisfazzzzione.....

che al posto del batacchio il Nonno tiene un molluscone.....:D


distinti saluti cia'....:D:D

ndddo u culu au bund vahhhh...:D
 
"Lo andiamo ripetendo da quando esistono queste righe: a produrre la vera ricchezza della Nazione sono le piccole e medie aziende che hanno realizzato nel passato in Italia un miracolo produttivo che il Mondo ci invidia e cerca di imitare; erano e sono la nostra vera risorsa in quanto debbono produrre utili per sopravvivere, a differenza dalle mega Aziende assistite dallo Stato e dallo strame improduttivo delle partecipate.
Le Imprese private andavano favorite o almeno lasciate lavorare; invece sono state perseguitate, penalizzate, asfissiate da una assurda politica fiscale, normativa e - da ultimo- creditizia.
La casta sindacale e la Sinistra hanno urlato per decenni: dàgli ai Padroni! Evasori, SUVisti e biechi berlusconiani! Ora il declino è inevitabile: strozzati i piccoli anche gli investimenti stranieri sono scomparsi; solo i folli investirebbero nella patria dell' ILVA !

Fra qualche anno, finiti i risparmi e vendute le case ai cinesi ed agli africani, assisterete affamati ai lauti pranzi delle caste politiche, sindacali e statali che vi hanno gabbati per decenni e vi sopravviveranno per un' altra generazione, cinicamente alimentandosi con quanto resterà di questo sciagurato Paese.
Io e tanti altri abbiamo chiuso, chi con sollievo chi nella disperazione, altri con la fuga; ora sono fatti vostri e dei vostri illuminati caporioni. Amen"

Come dargli torto ?
 
Certa sinistra perde il pelo ma non il vizio dell’intollarenza e della faziosità ideologica.

E non lo perde, talvolta, nemmeno quando si cinge il busto con la fascia tricolore.
Così è accaduto ad esempio a Rimini, dove la giunta comunale si è resa responsabile di una decisione che definire sconcertante è dire poco.

È stata infatti sospesa l’intitolazione di una rotonda cittadina a Don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione che, proprio nella città romagnola, tiene il suo annuale Meeting per l’Amicizia tra i Popoli.
Con questa decisione, gli ineffabili amministratori comunali riminesi hanno di fatto eretto un nuovo, piccolo, ma significativo, muro della vergogna, perché riportano di fatto l’orologio delle conunità romagnola alle divisioni e agli odi di trent’anni fa, quando ancora infuriava la guerra fredda.
La sinistra non ha mai perdonato a Cl (e al suo fondatore) il fatto di aver contrastato l’occupazione degli spazi politici da parte dell’ultrasinistra nelle università e di aver realizzato, sempre negli atenei, le prime esperienze politiche di collaborazione con i giovani di destra.
 
mica capisco certe cose,,,, si accusa la sx e poi ci si governa insieme.. la coerenza è un sogno in italia...

prima di criticare gli altri guardare in casa propria...fare un po di pulizia e poi fare tante lezioni di coerenza...
 
Sospendere e non intitolare un qualcosa a Don Giussani - a Rimini - con i benefici economici che ha portato e porta alla città, va ben aldilà della politica.
Ma farlo capire a certa gente è fiato sprecato.
 

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