LA GENTE NON FA UN VIAGGiO.E'IL VIAGGIO CHE FA LA GENTE!!!! (2 lettori)

olly®

DIO E'DONNA!!!
c'è da sperare che ciabbia :)D) raggione il Malnati : l'accordo è BCE molla soldi alle banche e queste sottoscrivono i collocamenti di TDS vari sottraendoli a quegli sciacalli che parlano inglese......;)

se così fosse li hanno fòttuti.....:D.....ecco perchè gli inglesi se ne sono andati sbattendo la porta.....:D


fuori dal càzzzo quelli adesso tocca ai vaccari....:D




Sottoscrivono TDS o li usano per coprire i buchi?C'è da capire che ci faranno.....e se una parte almeno,verrà messa a disposizione delle aziende!:rolleyes:
 

Gary78

Forumer storico
Giovane, first, a te non ho dato del colljone.
Second, fossi in te starei zitto perchè non so se trovo un altro colljone che ha xbr a 48
Third, ti ho scritto 1a settimana di gennaio per guadagnare, forse.

A te la brezza del lago fa male. Ora che c'è il "vent de sora" ......sei paranoico.

LAscialo stare è inutile... quando facciamo +4 è al lago a prendere il sole quando scendiamo è sempre qui a rompere i collyoni! Provo quasi compassione.:sad:
 

Platano

Büs del Gnao trader
Sottoscrivono TDS o li usano per coprire i buchi?C'è da capire che ci faranno.....e se una parte almeno,verrà messa a disposizione delle aziende!:rolleyes:


Un po' tutto, Giò..

spakkare il qulo ai vari Goldman e soci vuol dire riabbassare i rendimenti dei periferici UE

collocamenti più favorevoli riportano in sicurezza i bilanci delle banche che quotano i pfg mark to market

quindi per le banche minore necessità di liquidi e (forse) qualcosa entra anche nel circolo economico...

ma rendimenti più bassi (specialmente per noi) vuol dire non fòtterci soldi per pagare le cedole a quei mèrda che ci stavano massacrando.....:D

Forse che forse i krukki l'hanno capita in anticipo che bisognava buttar dentro un po' di soldi......dai....non sono poi così tarlucchi come credevamo.....:D:D:D
 

diomede

Buongiorno
all’improvviso in una notte di fine autunno… Il trattamento economico per i rapporti con la pubblica amministrazione “ripensato” dall’esecutivo.
Una norma ad personam, la chiama il Fatto Quotidiano. Che servirà a cambiare, in qualche modo, il giudizio sul governo Monti. E far pensare qualcuno che tutto spesso cambia perché poco o nulla cambi. Ne parla Caterina Perniconi:
Nella manovra, infatti, è previsto che con un decreto del presidente del Consiglio, (ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari) venga ridefinito il trattamento economico dei rapporti di lavoro dipendenti o autonomi con le pubbliche amministrazioni, stabilendo come parametro massimo per i dirigenti lo stipendio del presidente della Corte di Cassazione. Nello stesso articolo, il 23 ter, è sancito inoltre che i dipendenti pubblici chiamati a funzioni direttive nei ministeri o nella P.A. abbiano un’indennità pari al 25% del trattamento economico percepito. Cioè che prendano uno stipendio e un quarto anziché due stipendi interi. La norma, a quanto pare, ha fatto infuriare i “papaver i” della Pubblica amministrazione che hanno infuocato i telefoni dei colleghi tecnici di governo per tutta la serata di martedì.
La Commissione bilancio è stata costretta a una pausa per ascoltare le innumerevoli proteste:
Il doppio stipendio pubblico riguarderebbe i ruoli di vertice, come quelli dei ministri, da Antonio Catricalà, magistrato e membro del governo, a Corrado Clini, dirigente ministeriale e ora a capo del dicastero dell’Ambiente, fino al ministro che guida proprio la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, anche lui magistrato fuori ruolo. Poi c’è Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, e ora viceministro, che ha già annunciato la rinuncia al 70% della retribuzione e dovrà lasciarne almeno un’altra piccola parte. Ma la norma coinvolgerebbe anche i sottosegretari e soprattutto l’esercito di tecnici pubblici che riceve incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei ministeri, o cariche in enti pubblici diversi da quello di provenienza.
Come quella di Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, che oltre ad essere magistrato fuori ruolo è capo dell’Ufficio legislativo del ministro della Giustizia, Paola Severino:
Anche lei nei corridoi della Camera martedì sera, costretta ad attendere il verdetto sul suo secondo stipendio. Le lamentele dei dirigenti, a quanto pare, hanno fruttato una soluzione ad personam per la categoria: al comma 3 dell’articolo 23 ter è stato previsto che col decreto del presidente del Consiglio (citato al comma 1, quindi quello di revisione degli stipendi) si possano prevedere “deroghe motivate per le posizioni apicali delle rispettive amministrazioni”. Ovvero si possa concedere agli “eletti” di mantenere il doppio stipendio. Nello stesso decreto verrà stabilito inoltre un tetto massimo per i rimborsi spese, che naturalmente andranno ad aggiungersi ai doppi compensi. Cifre che, cumulate, non scendono mai sotto i duecentomila euro e fanno impallidire anche i parlamentari e i loro diecimila euro al mese.​
 

olly®

DIO E'DONNA!!!
Per Tatty gol!!Guarda che meraviglia di avatar......!;)
 

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Platano

Büs del Gnao trader
senza contare che tutti adesso si aspettano ulteriori discese dell'€....


e qui los bretellas devono inventarsi qualcosa sennò stann futtuti....:D:D
 

diomede

Buongiorno
In modo efficace, viene concesso l’accesso al denaro contante come un privilegio. La demonetizzazione agisce come una forma di manipolazione sociale, dati gli intimi rapporti tra le banche, l’oligarchia finanziaria internazionale e le grandi e potenti strutture come l’Unione europea. Fa parte della palese distruzione delle libertà civili e delle libertà private in corso dall’“11 settembre”.
Significa che le banche possono, realmente, detenere e persino confiscare redditi ​​e depositi privati. Questa è una deviazione drammatica e significativa dalla nostra comprensione abituale di “banca”, una conoscenza povera, come si dimostra ora alla luce degli eventi.
Naturalmente, assumendo il controllo delle operazioni in contanti, verrà evitata la corsa convulsa agli sportelli bancari, come ora si sta verificando nella “provincia di Bilderberg / Goldman Sachs”, chiamata Grecia.

Nel mese di settembre e ottobre, i risparmi e i depositi si sono ridotti di oltre 13 miliardi di euro, quando i Greci sono ricorsi a metterli al sicuro nelle banche di casa “Calzino” e “Materasso”.

Nel mese di novembre la corsa agli sportelli bancari è continuata senza controllo, inducendo un importante banchiere centrale ad informare una commissione parlamentare addomesticata: “Così, il nostro sistema bancario manca della prospettiva di finanziare la crescita.” Si riferiva, naturalmente, allo tsunami di denaro in fuga dalle banche greche.

Non credo che gli stranieri, che attualmente sono ancora una volta al governo della Grecia, consentiranno che questo “andazzo” continuerà ancora per molto. I contemplatori di ombelico appartenenti al complesso dei commentatori della finanza mondiale sono così totalmente ipnotizzati dalla rivelazione della “crisi dell’euro” da essere completamente incapaci di pensare fuori dagli schemi.

Quello che sta accadendo in Italia, e che sarà presto copiato in Grecia, è parte integrante del progetto di Sarkozy-Merkel di confezionare una crisi artificiale, al fine di imporre la completa unità fiscale sul continente europeo.

Alla fine, tutto gira attorno alla digitalizzazione del denaro, il secondo “calcio di sfondamento” a partire dal processo di demonetizzazione. I soldi veri cesseranno di esistere come presenza tangibile in tasca o nella borsa. Invece si avrà qualcosa di simile a una “tasca-telefono cellulare” idonea a compiere ogni operazione, non importa quanto piccola, come prendere una birra o un caffé in un bar. È possibile la ricarica – quando sarà permesso - dal computer centralizzato.
Isaac Asimov deve guardare dall’alto tutto questo, sprezzantemente affascinato.
Soldi che operano nel cyberspazio sono facilmente alla portata delle attuali tecnologie. In realtà si tratta di un imbastardimento degli argomenti di Friedrich Hayek a favore di una politica monetarista per le imprese private, che aveva esposto in un suo famoso libro sull’argomento nel 1977 (Denationalisation of Money: An Analysis of the Theory and Practice of Concurrent Currencies).

Il grande maestro del liberismo Hayek, forse l’economista più brillante di tutti i tempi, giustamente temeva il potere onnicomprensivo delle emittenti centrali di valuta, che egli sospettava avrebbe alla fine procurato una condizione di servaggio su grande scala.
Così dovremmo ridurci! Non per la prima volta, ciò che l’Italia fa oggi, il resto del mondo può essere costretto a seguire domani.

Ho dimenticato di ricordare che la digitalizzazione del denaro, che porta a un unico ordine finanziario globale, è un progetto che guarda a successivi sviluppi, prediletto dal Bilderberg e da Wall Street, che senza dubbio ha superato l’ordine del giorno del summit del Bilderberg di quest’anno a St.Moritz?

E, naturalmente, questo andrebbe a rimpinzare per bene la mafia. Forse il professor Monti ha già riflettuto su questo!
 

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