News, Dati, Eventi finanziari La Grecia ha fatto bene a richiedere il referendim?...io penso di si.

La Grecia ha fatto bene ad indire un referendum?

  • Si.

    Votes: 33 82,5%
  • No.

    Votes: 7 17,5%

  • Total voters
    40
  • Poll closed .
...x rendere meglio l'idea della situazione.:cool::(

IL MITO DELLA DISSOLUTEZZA DEI GRECI
Postato il Sabato, 01 ottobre @ 12:50:00 CDT di supervice
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LA DISTRUZIONE DEL SOSTENTAMENTO DI TREDICI MILIONI DI PERSONE

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DI MARSHALL AUERBACK
Counter Punch
Nel corso della storia i greci sono stati grandi creatori di miti. E il resto del mondo? Non tanto, visto che la messe di commenti espressi su questa nazione non ha valore. Leggendo la stampa ci si fa l'idea di una manica di mediterranei scrocconi e svogliati che godono uno dei più alti standard di vita in Europa, mentre i parsimoniosi tedeschi pagano il conto. Questa è propaganda senza senso, progettata per giustificare l’adempimento continuo e collettivo di manovre per rimediare alle colpe dei padri e dei nonni. Come se la Grecia fosse l'unica ad aver falsificato i bilanci nell'Unione Europea! Il cuore del problema sta nell'antiquato sistema fiscale che finanzia lo stato, che si traduce in un costante passivo di bilancio pari al 10% del PIL. Il 20% della popolazione che i redditi più alti in pratica non paga le tasse, perché è il prodotto di un accordo corrotto realizzato durante i giorni della Giunta fra i militari e i maggiori plutocrati greci. Non c'è da stupirsi che ci sia una crisi fiscale.

Quindi non è un problema di sprechi da parte dei greci o di uno stato sociale troppo generoso, e per questo i tipici rimedi sullo stile FMI sono destinati a fallire, come fanno tuttora. Infatti, data l'austerity senza tregua imposta ad Atene (che ha avuto solo l'effetto di affossare ulteriormente l'economia e quindi di esacerbare il vero problema che gli ellenici stanno provando a eliminare), i greci si stanno davvero avvicinando al punto in cui dovranno solo dichiarare il default e rimandare il problema a quelli che hanno imposto l'austerity. Non potrà certo essere peggio dei supplizi che stanno affrontando oggi.
In realtà i greci hanno uno dei redditi pro capite più bassi d'Europa (21.000 euro), molto inferiore alla media dell'Eurozona a 12 (27.600) o della Germania (29.400). Inoltre gli ammortizzatori sociali in Grecia sembrano essere molto generosi rispetto agli standard statunitensi, ma sono davvero modesti rapportati al resto d'Europa. In media, tra il 1998 e il 2007 la Grecia ha speso solo 3530,47 euro pro capite per i sussidi di protezione sociale, poco meno della Spagna e circa 700 euro in più del Portogallo, che ha i livelli più bassi dell'Eurozona. Al contrario, Germania e Francia hanno speso più del doppio rispetto ai greci, mentre i dodici stati originari dell'Eurozona hanno una media di 6251,78 euro. Addirittura l’Irlanda, che è una delle economie di stampo più neoliberista della zona Euro, ha speso di più per la protezione sociale rispetto ai presunti spreconi della Grecia.
Si potrebbe pensare che, se lo stato sociale greco è stato così generoso e inefficiente come descritto di solito, allora i costi amministrativi dovrebbero essere maggiori rispetto a quelli di governi morigerati come Germania e Francia. Ma ovviamente non è stato così, in basi ai dati di Eurostat. Anche la spesa per le pensioni, che è il principale obiettivo dei neoliberisti, è minore degli altri paesi europei.
Inoltre, se si guarda il totale della spesa sociale di alcuni paesi dell'Eurozona in rapporto al PIL per il 2005 (in base alle statistiche dell'OCSE), la spesa della Grecia era inferiore a tutti i paesi dell'Euro tranne l'Irlanda, ed era più bassa della media OCSE. Da notare che nonostante tutti i commenti sui pensionamenti anticipati in Grecia, la spesa per i programmi di anzianità era in linea con le spese di Germania e Francia.
In realtà, la Grecia ha una delle distribuzioni del reddito più inique d’Europa e un alto livello di povertà, come dimostrano i dati. Di nuovo i fatti non sono coerenti con l'immagine dipinta dai media di un welfare troppo generoso, a meno che non si faccia un raffronto con la situazione negli Stati Uniti.
Naturalmente questi fatti non contano. Il mito prevalente è quello che risulta dalla descrizione di John Authers sul Financial Times, "un paese che ha sperperato troppo", con pochi dati a supporto di questa affermazione. Il paese, comunque, è davvero bloccato: non possono svalutare, non possono riuscire a pagare ai prezzi correnti e nessuno li vorrà finanzierà. Quindi devono uscire e svalutare oppure abbassare i prezzi interni. Un pesante default, anche se inevitabile, è solo un passaggio.
 
...e con questo, x oggi:Dpasso e kiudo.:ciao:


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LA GRECIA METTE IN CRISI IL NUOVO BAILOUT DELL’EURO
Postato il Martedì, 01 novembre @ 07:40:09 CDT di supervice
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DI PHILIP INMAN E HELENA SMITH
Guardian.co.uk
Il Primo Ministro ha scioccato i colleghi con la proposta che il proprio paese tenga un referendum sul caposaldo del salvataggio del debito
Lunedì il Primo Ministro greco, George Papandreou, ha scioccato i dirigenti europei dopo aver proposto che il proprio paese tenga un referendum sull’accordo per il debito della scorsa settimana.

Un voto della Grecia contro l’accordo potrebbe mandare all’aria settimane di negoziazioni su come salvare l’economia del paese e per prevenire una crisi del debito pari al crollo di Lehman Brothers di tre anni fa.
I mercati azionari, che erano risaliti nelle scorse settimane data la maggiore probabilità di un accordo sostenibile, hanno reagito immediatamente alle notizia con una svendita di azioni. A New York, l’indice Dow Jones delle maggiori compagnie è caduto decisamente mentre veniva rivelato il piano di Papandreou. L’euro è calato del 2% contro il dollaro e l’US Volatility index – detto anche l’"indice della paura" – è salito del 22%, l’aumento maggiore giornaliero dalla metà di agosto.
Papandreou non ha fornito date o altri dettagli del referendum proposto, anche se il ministro degli Interni, Haris Kastinidis, ha detto che potrebbe essere probabile in gennaio.
La scorsa settimana, dopo una forte pressione dei dirigenti globali timorosi delle ripercussioni della crisi del debito europeo, i membri dell’eurozona hanno acconsentito a tagliare il debito di Atene del 50% e di fornire altri 130 miliardi di euro per prestiti di salvataggio che costituiscono un fondo di salvataggio realizzato con il Fondo Monetario Internazionale lo scorso anno.
I greci hanno già manifestato il proprio disappunto per il pacchetto. I sondaggi hanno mostrato che il 60% degli intervistati ritengono sia una cosa pessima per il paese, rendendo così il referendum una grossa scommessa per il governo socialista.
Nella gran parte dei sondaggi i votanti hanno manifestato il loro supporto a rimanere all’interno dell’euro, ma hanno sempre più evidenziato la propria frustrazione per le misure di austerità. I tagli del saturo settore pubblico, le riduzione degli stipendi e delle pensioni, le nuove tasse e la privatizzazione degli aeroporti, delle lotterie di stato, degli impianti per la distruzione dell’acqua e del servizio postale fanno parte del piano firmato dal governo Papandreou.
Svelando il suo progetto per il referendum, Papandreou ha detto: "I cittadini sono la fonte della nostra forza e i cittadini verranno sentiti per dire “sì” o “no” all’accordo. Non spetta ad altri decidere ma solo al popolo greco […] abbiamo fiducia nella gente. Crediamo nella partecipazione democratica. Non abbiamo paura.
"Al popolo verrà chiesto se vogliono accettare [l’accordo] o rifiutare [l’accordo]. Questo voto di fiducia sarà una pietra di fondazione su cui verrà costruita una nuova struttura, una nuova Grecia."
Il ministro greco delle Finanze, Evangelos Venizelos, ha detto che il voto popolare – il secondo dal 974, quando la democrazia è stata ripristinata dopo il collasso del governo militare – sarà ristretto a due domande: "I greci vogliono rimanere in Europa, con l’euro, in un paese che appartiene al mondo sviluppato, o vogliono tornare indietro agli anni ‘60? Credono che sia una cosa buona dovere 100 miliardi di euro alle banche o non pensano che sia una cosa positiva vivere con un debito del genere?"
Papandreou, parlando ai membri socialisti del parlamento, ha anche detto che cercherà un voto di fiducia. Il suo governo ha visto la maggioranza ridotta di tre seggi e il suo indice di gradimento è sprofondato nel pesante clima delle misure di austerità che potrebbero far rimanere il paese in recessione anche nel 2012, per il quarto anno consecutivo.
I partiti di opposizione in Grecia hanno protestato il fatto che il referendum pone forti rischi; "Il signor Papandreou è pericoloso, si gioca l’adesione della Grecia all’UE come se dovesse lanciare una moneta in aria", ha detto un portavoce del principale partito conservatore di opposizione, la Nuova Democrazia: "Non può governare e, invece di ritirarsi con onore, sta mettendo la dinamite dappertutto."
Chris Williamson, degli analisti Markit, ha detto: "Un ‘no sarebbe un incubo per l’eurozona e nel frattempo tutti diventerebbero più nervosi."
Raoul Ruparel, capo della ricerca economica al think-tank anti-federalista Open Europe, ha detto: "Se i greci voteranno ‘no’ nel referendum, la Grecia rimarrebbe senza fondi e senza governo, affacciandosi sul margine di un default disordinato e di un’uscita disordinata dall’eurozona. È giusto che il popolo greco dica la sua, ma l’eurozona deve iniziare a prepararsi per un ‘no’ e a come gestire una Grecia fallita e senza nessuno al timone, che probabilmente includerà un piano per consentirle di uscire dall’euro."
Sony Kapoor, direttore esecutivo di Re-Define, un think-tank economico, ha riferito: "Viste le dimensioni degli aggiustamenti che sono stati richiesti ai cittadini greci, un referendum sarà positivo per la democrazia e per la legittimazione, ma è dura capire come possano vincerlo."
Nel corso delle negoziazioni della scorsa settimana tra Germania, Francia e altri quindi membri dell’eurozona, i lavoratori di tutta la Grecia hanno tenuto uno sciopero generale e hanno scagliato razzi contro la polizia.
I dirigenti europei hanno sperato di sancire l’accordo nel corso della riunione del G20 che si terrà giovedì a Cannes. I leader mondiali si riuniranno per discutere come poter incrementare un fondo di arresto globale per fare da supplemento al pacchetto da un trilione di euro per sostenere Grecia, Portogallo e Irlanda e per assicurarsi contro il default degli altri due paesi vulnerabili dell’eurozona, Italia e Spagna.
Barack Obama ha definito la formazione dell’European Financial Stability Facility da un trilione di euro come un buon inizio per risolvere i problemi del debito che pesa sulla gran parte dei membri dell’eurozona. Il presidente cinese, Hu Jintao, ha espresso la propria preoccupazione che l’accordo europeo sia fragile, anche se sta prendendo in considerazione la richiesta di Bruxelles di rifornire l’EFSF con fondi extra da Pechino. Come il Regno Unito, il Canada e gran parte dei paesi sviluppati, Stati Uniti e Cina hanno segnalato la propria volontà di potenziare le risorse del Fondo Monetario Internazionale, ma solo nel caso di un accordo certo che coinvolga tutti i 17 membri dell’euro. La prospettiva di un referendum greco potrebbe indebolire le iniziative per forgiare una piattaforma di questo tipo.
I creditori dell’Europa si erano già agitati esprimendo preoccupazione per il fatto che il governo di Silvio Berlusconi non è stato in grado di realizzare le misure di austerità promosse da Bruxelles. Il premier italiano è stato sottoposto a ulteriori pressioni per dimettersi dopo che il boss della Ferrari ha detto che ha oramai perso la capacità di spingere in direzione delle misure necessarie per ridurre la spesa pubblica. Il costo del prestito per Roma è salito oltre il 6%, che gli analisti considerano inavvicinabile per una nazione che sta crescendo dell’1% da un decennio e che mostra pochi segni di ripresa per il 2012. L’Italia ha già preso pesantemente a prestito dalla Banca Centrale Europea, dopo che era diventato troppo caro farlo dagli investitori stranieri.
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Fonte: Greece throws euro bailout into fresh crisis
31.10.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
 
Io ho votato no al vostro sondaggio e mi piacerebbe poter spiegare questa mia posizione.
Secondo me il referendum, in generale, è un istituto delle democrazie poco utile nel momento in cui demanda al popolo delle decisioni su argomenti tecnici, complicati e difficili. Se a questo abbiniamo anche l'emotività del momento in cui si chiede il voto del popolo, allora, secondo me, il referendum non può essere considerato uno strumento utile.
La Grecia; che senso ha promuovere ora un referendum sulle misure che l'Europa chiede ad Atene, per sistemare i conti, dopo che è almeno un anno che il popolo greco manifesta il suo dissenso? E poi, altra cosa, cosa si pensava che chiedesse l'Europa ad Atene? Quattro misure per sistemare le apparenze o lacrime e sangue per raddrizzare un'intera nazione? E' risaputo (e qui mi porto avanti per quando toccherò a noi) che tutte le misure che vengono chieste a Paesi evoluti dal punto di vista dello stato sociale, NON FUNZIONANO perchè non possono essere sopportate. Chi rinuncerebbe alle pensioni, a parte della propria paga, all'assistenza sanitaria ecc ecc.? I governanti devono governare, è il loro compito: troppo comodo scaricare sul popolo decisioni che invece dovrebbero spettare a loro. Del resto cosa volete che votino i greci? Voteranno no, presumibilmente. E dopo? Visto che il popolo ha detto no, si torna indietro? Ma x favore!!! Bisognava opporsi prima, al limite. Ora è tardi e comunque l'esito è scontato: la Grecia fallirà; i prezzi sui suoi titoli di stato manifestano questo evento almeno dalla fine della primavera scorsa. Non c'è possibilità di salvezza e x questo che Francia e Germania si dannano l'anima: le loro banche sono molto esposte sul paese ellenico. Ci lamentiamo del nostro Silvio (giustamente): ma siamo sicuri che i due di Germania e Francia siano tanto meglio?
Un consiglio un po' scherzoso: cominciare a studiare qualche manuale x la coltivazione degli ortaggi; imparare ad allevare e cacciare animali; un bel corso di tiro con il fucile. La grande mietitrice sta arrivando...
 
Io ho votato no al vostro sondaggio e mi piacerebbe poter spiegare questa mia posizione.
Secondo me il referendum, in generale, è un istituto delle democrazie poco utile nel momento in cui demanda al popolo delle decisioni su argomenti tecnici, complicati e difficili. Se a questo abbiniamo anche l'emotività del momento in cui si chiede il voto del popolo, allora, secondo me, il referendum non può essere considerato uno strumento utile.
La Grecia; che senso ha promuovere ora un referendum sulle misure che l'Europa chiede ad Atene, per sistemare i conti, dopo che è almeno un anno che il popolo greco manifesta il suo dissenso? E poi, altra cosa, cosa si pensava che chiedesse l'Europa ad Atene? Quattro misure per sistemare le apparenze o lacrime e sangue per raddrizzare un'intera nazione? E' risaputo (e qui mi porto avanti per quando toccherò a noi) che tutte le misure che vengono chieste a Paesi evoluti dal punto di vista dello stato sociale, NON FUNZIONANO perchè non possono essere sopportate. Chi rinuncerebbe alle pensioni, a parte della propria paga, all'assistenza sanitaria ecc ecc.? I governanti devono governare, è il loro compito: troppo comodo scaricare sul popolo decisioni che invece dovrebbero spettare a loro. Del resto cosa volete che votino i greci? Voteranno no, presumibilmente. E dopo? Visto che il popolo ha detto no, si torna indietro? Ma x favore!!! Bisognava opporsi prima, al limite. Ora è tardi e comunque l'esito è scontato: la Grecia fallirà; i prezzi sui suoi titoli di stato manifestano questo evento almeno dalla fine della primavera scorsa. Non c'è possibilità di salvezza e x questo che Francia e Germania si dannano l'anima: le loro banche sono molto esposte sul paese ellenico. Ci lamentiamo del nostro Silvio (giustamente): ma siamo sicuri che i due di Germania e Francia siano tanto meglio?
Un consiglio un po' scherzoso: cominciare a studiare qualche manuale x la coltivazione degli ortaggi; imparare ad allevare e cacciare animali; un bel corso di tiro con il fucile. La grande mietitrice sta arrivando...


Buondì:)ho letto con molto piacere la tua equilibrata analisi; concordo sull'effimerità dell'istituto del referendum che effettivamente demanda al popolo le competenze dei politici:up:ma poichè in politica, come in borsa, nulla è come sembra:Dforse la decisione graca è solo 1 dei tanti modi x allinearsi al comportamento dell'Islanda che, si è rifiutata di salvare le banche andando in fallimento ma, col senno di poi....il risultato attuale le stà dando ragione.:cool:

Accetto con piacere anche il consiglio, che + che scherzoso, di questi tempi è d'attualità;)male che vada, avendo da studente lavorato negli hotel, posso riutilizzare le mie capacità manuali di cameriere.:D
 
la Grecia ha fatto bene a limitare lo strapotere di Sarko e Merkel...

ma se l'Europa imponesse anche all'Italia una riduzione forzosa della spesa pubblica non mi dispiacerebbe...
 
la Grecia ha fatto bene a limitare lo strapotere di Sarko e Merkel...

ma se l'Europa imponesse anche all'Italia una riduzione forzosa della spesa pubblica non mi dispiacerebbe...

ieri i mercatri sono scesi perchè hamnno preso coscienza che in Europa c'è ancora un po' di democrazia

che può frenare la dittatura Europea di Merkozy+BCE+FMI
 
ieri i mercatri sono scesi perchè hamnno preso coscienza che in Europa c'è ancora un po' di democrazia

che può frenare la dittatura Europea di Merkozy+BCE+FMI

ma avete visto
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=D0YM-2r8mcA&feature=player_embedded]MES il nuovo dittatore Europeo - YouTube[/ame]


questi vogliono istaurare la dittatura e privarci di ogni difesa


vogliono solo i nostri soldi e null'altro

meglio se siamo schiavi
 
In Grecia sono stati costretti ad indire il referendum perchè con la tensione sociale che si è innescata rischiano seriamente un colpo di stato dei militari...e questo è quello che tra un pò accadrà anche da noi...
 
minimo ogni 4 5 generazioni va cancellata la lavagna
l'attuale sistema crea troppe diseguaglianze
la 4 5 generazione non puo' campare sul lavoro di gente che non ha neppure visto..e che nemmeno va a trovare al cimitero
se sei in gamba parti... ma parti da un livello + basso
 

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