ceccotti
enzo
da bambino, pantaloni corti, calzettoni lunghi, ginocchia scoperte a congelarsi, a volte con papà di domenica andavamo al bar.
Non sempre lo stesso bar, ma in ogni bar, sul bancone più alto di me, la macchina del caffè era sempre posizionata davanti.
All'estrema destra o all'estrema sinistra del bancone, in modo da lasciare libero lo spazio per i clienti, ma girata in modo che il barista, quasi sempre uomo, potesse fare i caffè guardando e controllando la sala.
Bariste donne poche, due me ne ricordo.
Matrone taglia xl, com'erano molte donne adulte 50/60 anni fa.
Per il me di allora potevano anche essere pezzi di arredamento, ma dubito che suscitassero qualcosa anche negli uomini adulti, oltre a soddisfare l'esigenza caffeinica.
Oggi invece è difficilissimo trovare un bar con la macchina posizionata frontalmente.
Sono girate in modo che chi fa il caffè dia le spalle alla sala.
Molte bariste.
Molte bariste carine, con fuseaux aderenti e a volte un po' trasparenti.
E quando danno la stretta al coso dove c'è la polvere, inevitabilmente il movimento del braccio si trasmette alla spalla, poi al torace e poi, finalmente, al culo.
Fasciato nei fuseaux aderenti.
Mi chiedo.
E' un caso?
O hanno capito che la clientela maschile va nei bar più per quel momento in cui avviene "la mossa" che per il caffè in se stesso?
E il tutto avviene come moltiplicatore delle vendite.
Attendo risposta, in un momento della mia vita in cui il caffè al bar mi interessa ormai molto meno di prima.
Unica eccezione un bar, con barista che credo figlia di una ormai ex ragazza molto, molto, molto carina ai tempi.
Decisamente ha preso dalla mamma, sopravanzandola.
Non sempre lo stesso bar, ma in ogni bar, sul bancone più alto di me, la macchina del caffè era sempre posizionata davanti.
All'estrema destra o all'estrema sinistra del bancone, in modo da lasciare libero lo spazio per i clienti, ma girata in modo che il barista, quasi sempre uomo, potesse fare i caffè guardando e controllando la sala.
Bariste donne poche, due me ne ricordo.
Matrone taglia xl, com'erano molte donne adulte 50/60 anni fa.
Per il me di allora potevano anche essere pezzi di arredamento, ma dubito che suscitassero qualcosa anche negli uomini adulti, oltre a soddisfare l'esigenza caffeinica.
Oggi invece è difficilissimo trovare un bar con la macchina posizionata frontalmente.
Sono girate in modo che chi fa il caffè dia le spalle alla sala.
Molte bariste.
Molte bariste carine, con fuseaux aderenti e a volte un po' trasparenti.
E quando danno la stretta al coso dove c'è la polvere, inevitabilmente il movimento del braccio si trasmette alla spalla, poi al torace e poi, finalmente, al culo.
Fasciato nei fuseaux aderenti.
Mi chiedo.
E' un caso?
O hanno capito che la clientela maschile va nei bar più per quel momento in cui avviene "la mossa" che per il caffè in se stesso?
E il tutto avviene come moltiplicatore delle vendite.
Attendo risposta, in un momento della mia vita in cui il caffè al bar mi interessa ormai molto meno di prima.
Unica eccezione un bar, con barista che credo figlia di una ormai ex ragazza molto, molto, molto carina ai tempi.
Decisamente ha preso dalla mamma, sopravanzandola.