Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
Molto interessanti gli articoli postati anche se condivido più il primo del secondo.
Sicuramente la fine di bretton Woods ha dato il là al dollar standard ed alle sue capacità di espansione monetaria.
Per confermare queste tesi si possono osservare i due splendidi grafici che mostrano come la contrazione e l'espansione del deficit USA e delle riserve valutarie straniere detenute presso la FED hanno indicato con una certa correttezza le fasi di espansione e contrazionee dell'economia mondiale...

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Sul secondo articolo invece non condivido l'aggressività operativa sull'azionario in una fase come questa se non in ottica intraday o multiday ma limitata nel tempo e sul petrolio in quanto la situazione della curva dei prezzi sulle varie scadenze sembra mostrare una forza della domanda del fisico che non esclude speculazione ma che mostra una forza della domanda decisa. Io attendo una correzione più significativa ma non il crollo dei prezzi....
 

solomare

APPRENDISTA TRADER
solomare ha scritto:
gipa69 ha scritto:
Ottimi interventi da parte di tutti e più che giustificata la risposta di Solomare su un tema purtroppo per noi assolutamente attuale (pur avendo evitato di andare short da diverso tempo).
Condivido in pieno il commento di Gastronomo... volevo solo aggiungere che la complessità delle operazioni costruite dagli operatori professionali ha portato ad una estrema correlazione fra mercati... probabilmente il prossimo trend saranno almeno in parte la caduta di queste correlazioni..
Ricollegandomi al discorso iniziato da Nonsoniente vi posto un grafico che mostra il rapporto tra andamento dello spx (preso come esemplificativo del mercato US) e il rendimento del decennale US. Questo ratio rappresenta al meglio in rendimento complessivo degli asset US ed ha recentemente raggiunto un livello leggermente superiore a marzo 2000 e Settembre 2000 mostrando che la liquidità sistemica ad esclusione del dollaro ha premiato pressochè tutti i mercati anche se magari in maniera asimmetrica... (se potessi aggiungerci la crescita del valore degli immobili la performance degli asset US complessivamente sarebbe cresciuta dal 2000 ad oggi)

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uno dei motivi che mi ha fegato è questo.....io ho sempre lavorato sulla correlazione dax s&p....come potete vedere a metà febbraio con fdax a 4425 sp indice 1229..oggi dax 4416...sp 1181...... qualcosa non mi torna quindi io sarò sempre short sul dax e long sullo sp peccato che non posso comprare i future per via del mio budget che uso per la finanza :rolleyes: ..sarà questione di tempo ma prima o poi si adeguerannno di nuovo..la giusta correlazione è 4 sp 3 future dax.....da chiudere insieme al loro alliniamento .. :rolleyes:
ora vado a domani
vince
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dopo qualche tempo vi riposto il grafico fate voi i conti del gain..ma cHiuderei al loro PERFETTO alliniamento..certo che con un future dax a 4160 andava chiuso almeno una parte in grande gain
vi lascio
VINCE :rolleyes:
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gipa69

collegio dei patafisici
A corollario delle ottime considerazioni di Alan noterei che un indice maggiormente sbilanciato sui titoli difensivi come quello italico ha sovraperformato l'indice Usa in maniera ancora più decisa... se dovessimo solo basarci sulle performance sarebbe più sensato effettuare l'operazione di spread seguendo l'indice italiano ma anche in questo caso attenderei inversioni più marcate dell'Italia ed un cambiamento delle condizioni macro. In considerazione del detto per cui i leader di rialzo sono anche leader nel ribasso attenderei chiari segnali di inversioni sull'indice sovraperformante. Vi è poi da considerare l'effetto cambio e le sue conseguenze sull'andamento dello spread, infatti la sottoperformance dello spx si è legata al recupero del dollaro.....

L'inversione che si è verificata ha portato alla sottoperformance del Dax (ed una maggiore sottoperformance dell'indice italico) seppure in presenza di una perdita sul cambio dell'operazione sullo SPX (che se chiusa sui minimi del DAX sarebbe inferiore rispetto a se chiusa a ieri).
Sarebbe stata una buona operazione ma io non l'avrei comunque fatta e perchè l'inversione non era ancora evidente e per il rischio cambio correlato al long sullo SPX e perchè avrei preferito l'indice italico.
Ma leggendoti mi rendo conto che tu sei più aggressivo del sottoscritto ed una posizione del genere avresti potuta sostenerla.
Ciao :)
 

alan1

Forumer storico
Come ormai sapete questo tipo di operazioni le faccio da tempo,
però non cerco l'arbitraggio tra gli indici, bensì cavalco il trend degli spread (hedging),
tecnicamente sfrutto il sottostante ciclo economico,
ad esempio nelle fasi Acicliche vado lungo sugli indici ricchi di titoli Aciclici, e corto del corrispondente con titoli Ciclici (correlati ai primi),
ad esempio Russel+DJ/NQ.
in questo modo inoltre posso sbilanciarmi parecchio senza prendermi i rischi del mercato, e questo è un vantaggio enorme,

Faccio un esempio, se voglio essere up per seguire un trend, rischio che un avvenimento esterno, tipo geopolitico, o altro, possa procurare un forte ribasso improvviso,
ciò mi costringe a non prendere posizioni pesanti su un indice o più indici correlati;
lavorando invece con l'hedging posso permettermi di abbondare con le posizioni perchè elimino il rischio mercato (o perlomeno lo riduco di molto).

Ciò comporta ovviamente il dover investire molto nelle marginature iniziali.
 

alan1

Forumer storico
FeRR@ ha scritto:
caspita, davvero interessante..... :)

Bella Alan........ scrivi un po + spesso che imparo sempre cose nuove ;)


Ovviamente non c'è molto di nuovo in queste affermazioni,

l'aspetto che riguarda le caratteristiche comportamentali intermarket dei vari mercati protagonisti del ciclo economico di certo è interessante,

gli altri aspetti sono evidenti e risaputi,
tuttavia ripetere alcune cose è sempre utile.

Molte persone studiano il trading sullo spread pensando a chissà quali caratteristiche peculiari, in realtà ci sono 2 soli aspetti significativi (+ altri accessori meno significativi) che sono appunto l'uso dell'arbitraggio e l'uso dell'Hedging.

L'arbitraggio è un'operazione speculativa, vi vende lo spread perchè si pensa che i 2 sottostanti si debbano allineare,
l'hedging è una operazione di posizionamento, si compra lo spread perchè si pensa che i sottostanti abbiano fondamentali divergenti.

Entrambe le posizioni sono Market Neutral,
ovvero si fanno valutazioni di carattere fondamentale sui settori, e si annulla il Beta del mercato in generale.
Il rischio che è difficile da tenere sotto controllo è proprio il Beta che deve essere annullato.

Nella letteratura tecnica si trovano descrizioni soprattutto come contorno alle operatività degli hedge fund di queste tipologie,
gli stili più rappresentativi di queste strategie sono:
Convertible Arbitrage
Long/Short Equity Market Neutral
(sono le 2 strategie principali di quella tipologia di hedge fund che si chiama Relative Value, che persegue rendimenti assoluti indipendentemente dal comportamento dei mercati.
Le altre 2 categorie sono gli Event Driven. che hanno una certa correlazione col mercato e i Directional, che cercano i trend).

Vi posto un link dove potrete visualizzare i rendimenti storici degli indici caratteristici di queste strategie:
http://www.hedge-index.com/
andate col cursore sopra la prima e la quarta riga, e vedrete le curve di rendimento (si tratta di un indice che rappresenta la media dei rendimenti degli hedge fund che utilizzano questo tipo di strategie)
vedrete che a fronte di rendimenti relativamente contenuti, si ha una continuità invidiabile.

Nei miei scritti ho più volte parlato di queste operazioni, con diversi stili e diverse applicazioni possibili.
Queste operazioni sono a basso rischio e remunerative, però richiedono capitali ingenti se si vogliono risultati importanti.
Con questo tipo di operatività un trader che dispone di buon capitale può guadagnarsi la pagnotta con discreta continuità.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Essendo in una fase di relax dal mercato necessaria per ricaricare le pile non effettuerò particolari commenti sulla situazione attuale in quanto non è poi molto cambiato dall'ultima settimana mentre molto interessante mi pare quanto detto da Alan. Effettivamente le strategie di hedge possono essere magari alquanto noiose ma discretamente profittabili ma le cifre per costruire posizioni di un certo tipo devono essere rilevanti a causa delle marginazioni e della moltiplicazioni operative.
Io personalmente preferisco la strategia solo long sul trend con acquisti e liquidazioni graduali e in chiave maggiormente speculativa acquisti su ipervenduto da poche ore a pochi giorni in quanto impegna minor capitale e fa effettuare in assoluto minori operazioni. Senza leva se possibile.....
Le analisi settoriali e intermarket mi servono per passare da un settore all'altro o da un titolo all'altro alla rottura della forza relativa.
Il discorso di Alan è comunque eccezionalmente chiaro e condivisibile.
 

ElDiego

Forumer attivo
Ciao grande gipa,
Aspettiamo tutti il tuo prossimo intervento, come sempre !
Intanto, ti propongo questo grafico dei cicli Benner-Fibonacci e
Armstrong (quest'ultimo non lo conosco, dovrei informarmi...)
trovato in giro per la rete (non ricordo più dove... l'età avanza...) :)
Tanti saluti a tutti e buon week-end.
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