Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
Lo Spoore si sta approcciando al fondamentale rintracciamento di fibonacci di area 1255/1260 ed al test di una zona molto importante.
Sebbene il raggiungimento stia per essere effettuato con un certo stress degli oscillatori classici c'è da dire che la partecipazione che ho mostrato ieri in grafico ha superato sia sul nyse che sul nasdaq importanti resistenze mostrando quindi un recupero di partecipazione non indifferente.
Per cui è altamente probabile che nelle prossime sedute avvenga il test dell'area, se la partecipazione non supererà quella dei massimi precedenti con gli oscillatori ancora più carichi una correzione è alquanto probabile tenuto anche della posizione del put/call ratio sulle opzioni..( con la suamediamobilea10giorni)


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manovale

Nuovo forumer
gipa: non so se l'esempio francese sia molto significativo é una delle realta piu drogate di tutta l'unione .... parere personale he :(

p.s
ti augoro delle buone vacanze e non abusare con los churrascos :-D
(che invidia)
 

ElDiego

Forumer attivo
gipa69 ha scritto:
A supporto del commento di ieri di Eldiego sul Nikkei oltre alla resistenza pluriennale individuata sul suo grafico vi posto altri grafici che mostrano l'estrema pendenza del grafico Giapponese ed il fatto che considerando la chiusura di oggi che su questi grafici manca ancora l'indice è al test di molti canali rialzisti su diversi livelli di tempo.
Pausa di consolidamento in arrivo o gli hedge azionari vogliono a tutti i costi il rendimento di momentum in quanto quest'anno sono ancora indietro con la performance e sono disposti a rischiare?

Al contrario del Nikkei, l'altro importante indice giapponese, il Topix, ha
già rotto la trendline ribassista da 1 bel pezzo... :) E penso che
il Nikkei lo seguira nei prossimi giorni/settimane. Occhio al livello
1560-1580 sul Topix. Buon week-end a tutti.

1132476998topixdailyal18novembre2005f.png
 

gipa69

collegio dei patafisici
Sulla Borsa Giapponese sembra ormai evidente che gli indici hanno perforato il downtrend pluriannuale. Sul grafico non logaritmico la rottura è avvenuta intorno ai livelli di accelerazione e ha portato al momento che allo stato attuale è ancora in corso.
Area di possibile pausa erano per me 13200 e 13600 ma l'indici li ha lasciati sul posto senza problemi mentre ora un'altra area di possibile consolidamento era 14500/14600 che sembra però che l'indice voglia trattare alla stragua delle altre resistenze.
Premesso che i target di lungo del movimento sono molto ambiziosi occorre individuare punti di possbile consolidamento di medio per poter proseguire nel piano di accumulo.
Visto che le resistenze tecniche stanno saltando con una certa facilità preferisco guardare ad altre condizioni che mi possano segnalare situazioni di estremo ipercomprato e di pericolo.
I canali postati l'altro giorno sul nikkei mostrano sicuramente una accelerazione del movimento e il test con la parte alta del canale in condizioni di chiaro ipercomprato.
A conferma di questa condizione Vi mostro la situazione dell'indice leader di questi quasi tre anni di rialzi del nikkei e cioè il topix second section.
Anche in questo caso sia su base daily che su base weekly il grafico mostra un test della parte superiore del canale.
Nulla vieta una ulteriore accelerazione ma certamente le condizioni per una pausa di consolidamento ci sono.
Come dicevo l'altro giorno è possibile che la correzione non sarà comunque troppo estesa perchè solitamente a fine anno i trend vengono confermati per poter effettuare chiusure d'anno positive per chi li sfrutta ma le condizioni di breve e medio sono di ipercomprato.


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fo64

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
Questo è un grafico sul gold weekly che avevo già effettuato ai primi di ottobre segnalando la possibilità di un massimo in novembre/dicembre in considerazione della stagionalità che caratterizza l'oro da molti anni ed in particolare della stagionalità degli ultimi anni dovute alle varie feste religiose in giro per il mondo che si succedono in questi mesi.

:rolleyes:

da Repubblica.it:

L'incertezza su crescita e inflazione premia l'oro, ai massimi da 18 anni

MILANO - Non è mai costato così tanto negli ultimi 18 anni. E tra tre mesi costerà ancora di più. Mentre il petrolio rallenta la sua marcia, il metallo giallo continua a salire fino a toccare il picco di 490,10 dollari per poi assestarsi attorno ai 488 dollari. La facilità con cui è stata finora assorbita l'offerta (comunque modesta) lascia pensare che il mercato ha chiaramente messo nel mirino l'importante soglia psicologica dei 500 dollari/oncia.
Un obiettivo, sostengono gli analisti di Barclays Capital, che il mercato potrebbe centrare quanto prima per poi andare a testare i 510 dollari verso fine anno. Un movimento che, secondo gli esperti dei grafici, anticipa per il 2006 il proseguimento del trend rialzista per l'oro. Di fronte a questa impennata, anche gli esperti di Ubs hanno alzato le stime sul metallo giallo: quella a tre mesi è stata rivista da 455 a 500 dollari.

A spingere l'oro è la crescita della domanda di investimenti alternativi alle valute Usa ed europea, titoli e obbligazioni.

Solo nel terzo trimestre, secondo i dati comunicati dal World Gold Council, gli investimenti nell'oro sono saliti del 56% a 118 tonnellate su base annuale di cui ben 38 tonnellate legate a prodotti finanziari come gli exchange-traded funds (Etf). E' diventato sempre più palese che molti investitori si rivolgono all'oro per difendersi dalla debolezza del dollaro (implicitamente accettata da Washington), dalle crescenti pressioni inflattive (l'effetto caro-petrolio non si è ancora scaricato a valle sui prezzi al consumo) e dalle incertezze sulla dinamica della congiuntura mondiale.

Al rialzo dall'oro, spiegano gli analisti, contribuiscono però anche fattori tecnici. Il metallo giallo è riuscito nel corso del 2005 a consolidarsi sopra la media delle ultime 70 settimane e questo gli ha fornito, secondo le prospettive degli analisti di Barclays Capital, una solida base per puntare ancora più in alto. Bisognerà tuttavia vedere, sostengono alcuni, in che modo l'oro vincerà la soglia dei 500 dollari.

La dinamica dell'oro sta influenzando il resto del mercato dei metalli preziosi. In particolare quello dell'argento che, prima di correggere in area 8,12 dollari/oncia, si era riportato sui massimi livelli (8,17) degli ultimi 18 mesi (12 aprile 2004). Sugli scudi anche il palladio, +1,33% a 266 dollari, che nel corso della mattinata ha aggiornato il nuovo top dall'inizio di maggio dello scorso anno (267,50). Il platino è apparentemente più tranquillo (-0,10% a 979,50 dollari), anche se non bisogna dimenticare che appena giovedì scorso ha spostato la vetta storica a 994 dollari: con una progressione dai minimi toccati a inizio novembre di oltre l'8%.

21/11/2005 - 14:32
 

fo64

Forumer storico
Oro: Corsa Non Si Arresta, Verso 500 Dollari L'Oncia

Oro: Corsa Non Si Arresta, Verso 500 Dollari L'Oncia

(ANSA) - ROMA, 25 nov - E' una corsa senza sosta quella dell'oro, con quotazioni che si avvicinano progressivamente alla soglia dei 500 dollari l'oncia. L'aumento della domanda da parte dell'industria della gioielleria (+7,6% nel terzo trimestre secondo il World Gold Council) ha spinto i prezzi dell'oro con consegna immediata al nuovo massimo di 496,07 dollari l'oncia. Si tratta, spiega l'agenzia Bloomberg, del prezzo più alto dal dicembre del 1987. Nelle prime ore della mattina, a Londra la quotazione è arrivata a 495,90 dollari. (ANSA).
 

generali1984

Forumer storico
fo64 ha scritto:
gipa69 ha scritto:
Questo è un grafico sul gold weekly che avevo già effettuato ai primi di ottobre segnalando la possibilità di un massimo in novembre/dicembre in considerazione della stagionalità che caratterizza l'oro da molti anni ed in particolare della stagionalità degli ultimi anni dovute alle varie feste religiose in giro per il mondo che si succedono in questi mesi.

:rolleyes:

da Repubblica.it:

L'incertezza su crescita e inflazione premia l'oro, ai massimi da 18 anni

MILANO - Non è mai costato così tanto negli ultimi 18 anni. E tra tre mesi costerà ancora di più. Mentre il petrolio rallenta la sua marcia, il metallo giallo continua a salire fino a toccare il picco di 490,10 dollari per poi assestarsi attorno ai 488 dollari. La facilità con cui è stata finora assorbita l'offerta (comunque modesta) lascia pensare che il mercato ha chiaramente messo nel mirino l'importante soglia psicologica dei 500 dollari/oncia.
Un obiettivo, sostengono gli analisti di Barclays Capital, che il mercato potrebbe centrare quanto prima per poi andare a testare i 510 dollari verso fine anno. Un movimento che, secondo gli esperti dei grafici, anticipa per il 2006 il proseguimento del trend rialzista per l'oro. Di fronte a questa impennata, anche gli esperti di Ubs hanno alzato le stime sul metallo giallo: quella a tre mesi è stata rivista da 455 a 500 dollari.

A spingere l'oro è la crescita della domanda di investimenti alternativi alle valute Usa ed europea, titoli e obbligazioni.

Solo nel terzo trimestre, secondo i dati comunicati dal World Gold Council, gli investimenti nell'oro sono saliti del 56% a 118 tonnellate su base annuale di cui ben 38 tonnellate legate a prodotti finanziari come gli exchange-traded funds (Etf). E' diventato sempre più palese che molti investitori si rivolgono all'oro per difendersi dalla debolezza del dollaro (implicitamente accettata da Washington), dalle crescenti pressioni inflattive (l'effetto caro-petrolio non si è ancora scaricato a valle sui prezzi al consumo) e dalle incertezze sulla dinamica della congiuntura mondiale.

Al rialzo dall'oro, spiegano gli analisti, contribuiscono però anche fattori tecnici. Il metallo giallo è riuscito nel corso del 2005 a consolidarsi sopra la media delle ultime 70 settimane e questo gli ha fornito, secondo le prospettive degli analisti di Barclays Capital, una solida base per puntare ancora più in alto. Bisognerà tuttavia vedere, sostengono alcuni, in che modo l'oro vincerà la soglia dei 500 dollari.

La dinamica dell'oro sta influenzando il resto del mercato dei metalli preziosi. In particolare quello dell'argento che, prima di correggere in area 8,12 dollari/oncia, si era riportato sui massimi livelli (8,17) degli ultimi 18 mesi (12 aprile 2004). Sugli scudi anche il palladio, +1,33% a 266 dollari, che nel corso della mattinata ha aggiornato il nuovo top dall'inizio di maggio dello scorso anno (267,50). Il platino è apparentemente più tranquillo (-0,10% a 979,50 dollari), anche se non bisogna dimenticare che appena giovedì scorso ha spostato la vetta storica a 994 dollari: con una progressione dai minimi toccati a inizio novembre di oltre l'8%.

21/11/2005 - 14:32


La prima frase è preoccupante " tra tre mesi costerà di più" :rolleyes:
non vorrei fosse l'ora di realizzare in maniera consistente
venerdì ho ridato un pochine di Kinross ........
 

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