lo spessore del mercato
Gli indici USA hanno chiuso subito sotto i livelli di cui parlavo questa mattina e sembrano pronti ad effettuare nuovi massimi.
In questo caso l'area 1255/1260 è il livello spartiacque di cui parlo da settimane anche se probabilmente lo raggiungerà quando non ci sarò...
Mantenendo tutti i dubbi fondamentali che tali livelli porterebbero non si può non notare che gli indici ad uno ad uno stanno confermando i trend di recupero in atto e non sembrerebbero esserci timori di alcun tipo (almeno sentendo gli analisti) giustificando i prezzi da crescite di utili importanti e da una situazione dei tassi di nuovo in miglioramento.
Premesso che il trend va assecondato come ormai è risaputo occorre seguire il rialzo con prudenza per due motivi fondamentali:
1)La rotazione settoriale esasperata di queste ultime settimane rende difficile una selezione di titoli escluso alcuni sottosettori tech, e i finanziari che sono stati i veri leader del rialzo
2)La partecipazione al rialzo tende ad essere sempre meno consistente e con i dati di ieri si può notare che il trend dei titoli sopra la media mobile a 200 giorni sia sul nasdaq che sul nyse risulta sempre più bassa mano a mano che il bull market ciclico procede nel suo movimento.
La prima fase del rialzo vede una grossa partecipazione di titoli anche perchè spesso trova la media mobile molto bassa e quindo facilmente superabile, la seconda fase vede una minore partecipazione di tioli sopra la mm200 giorni in quanto sono i settori leader che mantengono l'outperformance mentre nella terza fase risultano ancora meno titoli partecipanti al rialzo in quanto "sopravvivono" solo i migliori titoli dei migliori settori.
Dopo questa fase che però può durare anche diversi mesi si ha solitamente una correzione significativa.
Da notare che la situazione dei titoli sul nasdaq è milgiore di quella del nyse ed a breve dovrebbe dare un segnale direzionale...
Queste considerazioni non sono però confermate dall'andamento dell'Advance decline line dei vari mercati che si è mostrato in questi 3 anni di bull market molto resistente sia sul nyse che sul nasdaq.
Secondo Louise Yamada, famosa analista tecnica precedentemente a Citigroup questo non inficia la possibilità di una correzione in quanto questo fenomeno è strettamente correlato alla overperformance delle small cap rispetto alle big, fenomeno in corso da diversi anni è che si è già manifestato in altri due casi e cioè tra il 1936/1937 ed il 1977 in cui l'A/D line raggiunse il top con il resto dei mercati.
Entrambi i casi erano all'interno di un bear market secolare e riguardavano un movimento bull ciclico.
Staremo a vedere....