gipa69
collegio dei patafisici
I mercati americani
Mentre i livelli di prezzo della possibile fase di recupero dettati dai cacciatori di bottom indicati nell'ultimo post sono stati superati nella caccia ai gap intraday... (preso da stockcharts di Blue... )
la fase ribassista ha avuto effettivamente il sopravvento ed ha mantenuto le promesse raggiungendo in chiusura il target indicato.
Osservando i mercati da un punto di vista tecnico due sono le osservazioni da fare:
1)La seduta più pesante della settimana (e di diversi mesi) è avvenuta venerdì
2)Gli indici hanno chiuso nei pressi di supporti di una certa valenza.
Gli investitori/traders avranno quindi il tempo di metabolizzare i mercati ed osservare con attenzione i grafici.
Probabile quindi una iniziale puntata ribassista spinta dagli indici asiatici e poi un recupero degli indici indirizzato da un certo ipervenduto di breve che attrarrà di nuovo i cacciatori di bottom e dal raggiungimento di importanti livelli di supporto indicati dai chartisti.
Questo recupero dovrebbe avere caraatteristiche di controtrend e dovrebbe esaurirsi intorno ai precedenti supporti ora diventati resistenza prima di un nuovo affondo a concludere questo primo ciclo ribassista.
Da lì potrebbe svilupparsi un movimento di recupero più significativo ma occorrerà vedere in comportamento dei mercati sui prossimi risultati aziendali e sulla riunione del Fomc.
Certamente i forti volumi direzionali da una parte, espressione di una forte esigenza di liquidazione e la forte valenza grafica della seduta di venerdì devono porre un certo rispetto alle spinte ribassiste.
Una carrellata sugli indici USA:
Interessante osservare il rapporto tra SPX e GOLD che esprime la performance del principale indice USA nei confronti di un asset reale dal valore intrinseco stabile e dalla forte correlazione con il tasso d'inflazione.
Si può notare come l'indice SPX in oro si stia avvicinando ai minimi del 2003 con la conferma di un possibile rimbalzo di breve ma anche della fallacità del recupero degli indici USA degli ultimi 3 anni.
L'oro dovrebbe essere nei pressi di un consolidamento
Sul Nikkei, uno dei cavalli di battaglia degli scorsi mesi abbiamo raggiunto importanti livelli grafici che potrebbero rallentarne la corsa per un certo periodo....
Sull'US dollar le posizioni ribassiste aperte (sull'IMM) hanno raggiunto gli stessi livelli visti a marzo dell'anno passato e sembrerebbero proporre a breve la possibilità di un rimbalzo dopo un ultimo affondo ribassista.
Il petrolio crea timori non tanto sulla crescita o sull'inflazione ma sulla sostenibilità degli utili delle imprese compressi da una parte dagli aumenti dei costi e dall'altra dal possibile calo del volume delle vendite determinato dalla riduzione del reddito disponibile dei consumatori.
Ecco spiegata la grande sensibilità che il mercato dà al fatturato delle imprese in questa stagione degli utili.
Mentre i livelli di prezzo della possibile fase di recupero dettati dai cacciatori di bottom indicati nell'ultimo post sono stati superati nella caccia ai gap intraday... (preso da stockcharts di Blue... )
la fase ribassista ha avuto effettivamente il sopravvento ed ha mantenuto le promesse raggiungendo in chiusura il target indicato.
Osservando i mercati da un punto di vista tecnico due sono le osservazioni da fare:
1)La seduta più pesante della settimana (e di diversi mesi) è avvenuta venerdì
2)Gli indici hanno chiuso nei pressi di supporti di una certa valenza.
Gli investitori/traders avranno quindi il tempo di metabolizzare i mercati ed osservare con attenzione i grafici.
Probabile quindi una iniziale puntata ribassista spinta dagli indici asiatici e poi un recupero degli indici indirizzato da un certo ipervenduto di breve che attrarrà di nuovo i cacciatori di bottom e dal raggiungimento di importanti livelli di supporto indicati dai chartisti.
Questo recupero dovrebbe avere caraatteristiche di controtrend e dovrebbe esaurirsi intorno ai precedenti supporti ora diventati resistenza prima di un nuovo affondo a concludere questo primo ciclo ribassista.
Da lì potrebbe svilupparsi un movimento di recupero più significativo ma occorrerà vedere in comportamento dei mercati sui prossimi risultati aziendali e sulla riunione del Fomc.
Certamente i forti volumi direzionali da una parte, espressione di una forte esigenza di liquidazione e la forte valenza grafica della seduta di venerdì devono porre un certo rispetto alle spinte ribassiste.
Una carrellata sugli indici USA:
Interessante osservare il rapporto tra SPX e GOLD che esprime la performance del principale indice USA nei confronti di un asset reale dal valore intrinseco stabile e dalla forte correlazione con il tasso d'inflazione.
Si può notare come l'indice SPX in oro si stia avvicinando ai minimi del 2003 con la conferma di un possibile rimbalzo di breve ma anche della fallacità del recupero degli indici USA degli ultimi 3 anni.
L'oro dovrebbe essere nei pressi di un consolidamento
Sul Nikkei, uno dei cavalli di battaglia degli scorsi mesi abbiamo raggiunto importanti livelli grafici che potrebbero rallentarne la corsa per un certo periodo....
Sull'US dollar le posizioni ribassiste aperte (sull'IMM) hanno raggiunto gli stessi livelli visti a marzo dell'anno passato e sembrerebbero proporre a breve la possibilità di un rimbalzo dopo un ultimo affondo ribassista.
Il petrolio crea timori non tanto sulla crescita o sull'inflazione ma sulla sostenibilità degli utili delle imprese compressi da una parte dagli aumenti dei costi e dall'altra dal possibile calo del volume delle vendite determinato dalla riduzione del reddito disponibile dei consumatori.
Ecco spiegata la grande sensibilità che il mercato dà al fatturato delle imprese in questa stagione degli utili.