Macroeconomia la situazione (4 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Purtroppo i problemi del sito mi hanno impedito ogni commento settimanale e quindi le valutazioni di allora sul mercato lasciano il tempo che trovano.
Il trend è ancora rialzista e la fase attuale sembra il solito consolidamento "alto" prima di un nuovo spunto rialzista.
Essendoci in questo periodo una discreta rotazione settoriale e geografica è difficile trovare settori e titoli leader anche se l'overperformance della tecnologia rispetto al DJIA è il primo elemento da tenere sott'occhio per evidenziare eventuali inversioni così come il confronto tra rendimenti dei titoli di stato US ed i titoli high yield per verificare la confidenza al rischio.
Altro elemento importante è il sentiment degli investitori individuali in quanto solo la loro partecipazione probabilmente segnerà la fine di questo movimento attuale.
Riassumendo trend rialzista ma prudenza per la lunga ciclicità positiva e per le molte considerazioni fatte nei thread di fine anno.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Bretton Woods II

Un commento importante perchè si interseca con quasi tutte le variabili macroeconomiche del momento lo meritano i mercati obbligazionari.
La contrazione dei tassi globali soprattutto sulla parte a lunga della curva ha posto lo scorso anno molte domande sui motivi di questa convergenza al ribasso in corrispondenza di una crescita dei prezzi delle materie prime.
Il cunudrum Greenspaniano ha trovato spiegazione nella forte liquidità presente sui mercati così come nell'arrivo sui mercati finanziari di molti nuovi operatori.
La causa primaria di questo movimento sono stati comunque gli ingenti acquisti di obbligazioni da parte dei paesi asiatici (i cosidetti producer) da una parte e dei paesi del Middle East (commodity producer) dall'altra.

Il cosidetto Bretton Woods II è diventato ormai di dominio pubblico anche se è probabilmente in essere da ormai diversi anni.
Il più o meno tacito accordo monetario prevede l'acquisto di prodotti finali dai paesi a basso costo unitario asiatici da parte dei paesi consumer-oriented (l'anglosfera principalmente e un pò tutti i paesi con una economia post industriale), i prezzi stabili o al ribasso incrementano i consumi che vengono ulteriormente sospinti dai bassi tassi di interesse mantenuti tali dai massicci acquisti che effettuano i paesi produttori per riciclare il loro surplus di bilancio (e anche oltre...).

Le conseguenze di questa triangolazione sono molteplici ed impattano sui mercati a più livelli:

1)I tassi bassi permettono di mantenere alta la liquidità dei mercati grazie al massiccio ricorso all'indebitamento che viene posto sotto pressione solo sulla parte a breve della curva. Sebbene occorrano sempre più dollari di debito per produrre un dollaro di PIL la facilità di accedere al finanziamento e l'estrema flessibilità del mercato permette il protrarsi della situazione

2)Le aziende globali esportano la fase produttiva del processo industriale in carico alle aziende dei paesi emergenti e mantengono al proprio interno solo la fase iniziale di ricerca e la fase finale di commercializzazione. Tutto questo permette di mantenere stabili ed elvati i propri utili, di avere un basso indebitamento e poca necessità di cassa che può essere reinvestita per finanziare le imprese produttive delocalizzate.
Per molti analisti questo ha posto fine o comunque limitato il tipico ciclo degli utili dalla durata mediadi circa 4 anni mantenendo più stabili ed elevati gli utili delle aziende globali.

3)La valutazione dei mercati seppure elevata secondo i parametri storici viene giustificata dai bassi rendimenti obbligazionari che non risultano quindi competitivi nei confronti dei mercati azionari e sebbene i rapporti fondamentali classici siano elevati (P/E P/BV ecc.) vengono universalmente accettati.

4)Il flusso di liquidità derivante da tassi reali negativi e quindi accomodanti riduce la percezione del rischio e permette agli assett solitamente considerati più rischiosi di avere overperformance significative.
Sebbene nel corso del 2005 si siano sviluppate situazioni estremamente pericolose per la stabilità del mercato (fallimento Refco, crisi GM, scandali contabili di Fannie e Freddy) i mercati hanno preseguito nella compressione della volatilità e quindi nella riduzione del premio al rischio.

5)La liquidità prodotta dalla crescita degli assett piuttosto che dalla crescita produttiva rende inevitabilmente più ricchi i ricchi e più poveri i poveri concentrando le risorse finanziarie in sempre meno mani.
Fa parte di questa tendenza la concentrazione degli scambi degli indici USA in mano a pochi operatori.
I volumi di scambio effettuati sul nyse nel corso del 2005 sono controllati per oltre il 20% dai nyse member cioè dalle principali banche d'affari USA contro il 5% del 2000.

6)Questo lungo periodo positivo seguente ad una crisi finanziaria di notevoli proporzioni permette agli investitori di sviluppare una forte fiducia nell'operato delle banche centrali soprattutto USA nel mantenere l'equilibrio economico globale.

7)L'inversione della curva USA che nel passato ha sempre segnalato un possibile fenomeno recessivo in questo caso potrebbe essere un falso segnala a causa della contrazione artificiale della parte a lunga della curva causata dagli acquisti delle banche Asiatiche.

Per molti analisti questa situazione può perpetuarsi in considerazione della positività che essa emana a favore di tutte le componenti partecipanti

Io personalmente condivido l'interessante osservazione di Coxe:
"Questa sorta di triangolazione economica/finanziaria ricorda altre situazioni del passato quale ad esempio quella tra l'Inghilterra, gli Stati Uniti e l'Africa ai tempi dell'impero britannico.
Gli inglesi in cambio di rum o prodotti simili prendevano gli schiavi dall'Africa e li trasferivano negli Stati Uniti ma in cambio pretendevano che gli Stati Uniti importassero i prodotti dall'Inghilterra invece che produrli in loco.
Quersto trasferimento di ricchezza all'Inghilterra cessò quando la tratta degli schiavi venne abolita (o comunque limitata) e scoppiò la Rivoluzione Americana".

Il processo attuale ha anche esso delle criticità che ne potrebbero determinare prima o poi la fine in maniera più o meno cruenta:

1)Rivalutazione della valuta Cinese
2)Crisi sistemica del sistema manifatturiero Cinese pressato dal pricing power e dalle rivendicazioni salariali
3)Mancata accettazione nel mondo occidentale della plutonomia
4)Tensioni politiche/economiche tra i paesi coinvolti
ecc.
 

sharnin

Forumer attivo
Re: Bretton Woods II

gipa69 ha scritto:
Il processo attuale ha anche esso delle criticità che ne potrebbero determinare prima o poi la fine in maniera più o meno cruenta:

1)Rivalutazione della valuta Cinese
2)Crisi sistemica del sistema manifatturiero Cinese pressato dal pricing power e dalle rivendicazioni salariali
3)Mancata accettazione nel mondo occidentale della plutonomia
4)Tensioni politiche/economiche tra i paesi coinvolti
ecc.

Forse hai dimenticato: estrema fragilità di questo sistema, tenuto in piedi da troppo poche variabili.
Quello di tener conto di un numero troppo limitato di variabili, che potremmo chiamare macrovariabili (le più evidenti) è la fregatura dei "previsori".
Nel mondo biologico (e noi siamo sempre nel biologico) le variabili sono moltissime, interferiscono tra di loro e gli effetti si possono amplificare in modo difficilmente prevedibile.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Nell'ecc. finale c'è anche questo.
La variabile uomo sui mercati finanziari e sul ciclo economico ha una predominanza sui modelli di ricerca.
Leggevo ieri che secondo uno studio del fondo monetario del 2002 su 74 episodi di recessione identificati in diversi paesi, solo in 4 casi i modelli econometrici pubblicati tre mesi prima dell'evento lo prevedevano e comunque anche dopo 4 mesi dell'evento circa il 66% dei modelli continuava a non "vederla" all'orizzonte.
 

generali1984

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
Ho controllato ed effettivamente quà non avevo detto che sopra 520 di gold sarei rientrato sulle azioni aurifere.
Ma ho il testimone a cui avevo scritto a fine anno rispondendo ai suoi auguri (un vero signore :) ):
"Se il gold supera i 320 mi sa che mi tocca farci un giro sugli auriferi anche perchè allo stato attuale sono più forti del fisico."
e poi:
"Guarda Drooy che se supera 1,52 ci faccio un entrata con stop 1,47.
Altra da seguire sempre con stop stretti è NG Novagold

Drooy oggi ha superato 1,52 e ho fatto entrata a 1,54.
Ora sono stato costretto ad alzare gli stop!
:p

Confermo tutto vostro onore , e mi scuso per non aver confermato prima ............. mi collego poco e sono sotto shock per gli auriferi ........
in questi giorni ogni volta che mi collego mi partono dei tick nervosi :rolleyes:

un salutone big e grazie per il thread che tiri avanti :)
 

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