Macroeconomia la situazione (6 lettori)

Jolly

Forumer attivo
Domanda "provocatoria" per Gipa (considerala fatta da una sorta di '"avvocato del diavolo") :X
Cosa ne pensi della "leggenda metropolitana" che sostiene che la Fed, per favorire un lento e progressivo sgonfiamento della bolla immobiliare, "piloterebbe", in un certo senso, un progressivo passaggio di fondi dal settore immobiliare a settori più produttivi, e fra questi anche verso l'azionario?
E', secondo te, una bufala o ritieni che abbia un qualche fondamento?
Questo anche alla luce del fatto che alcuni indicatori fondamentali, per quello che possono valere, non sembrano troppo "tirati" storicamente (se limitiamo il confronto agli ultimi 25 aa.).
http://www.comstockfunds.com/files/NLPP00000/026.pdf
Cito p.es il P/E medio dello S&P500 che all'11 Gennaio risultava essere pari a 19,06 (dati Fed), inferiore alla media degli ultimi 25aa.; inoltre l'E/P dello S&P500, pari a 5,247 (secondo calcoli riferiti sempre all'11 Gennaio), confrontato con il rendimento del T-Note 10 yr. (4,460 % l'11 Gennaio), porterebbe ad un rendimento differenziale dello 0,787 a favore delle azioni, che potrebbe essere considerato un valore non poprio "bearish" (discorso simile se si fa il confronto con il T-Bill, come nel grafico riportato sotto).
Lo so che hai già implicitamente risposto sopra, ma insisto..... :-o anche perchè gli eventuali eventi critici non si sa quando si possano presentare, adesso o fra qualche anno.....nel frattempo: Nasdaq 3000! :-R
Ciao :)
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gipa69

collegio dei patafisici
Matassa difficile da sbrogliare:

Premesso che la media degli ultimi 25 anni del P/E è secondo me distorta da due fattori:
1)Il fatto che essa tiene presente solo di un ciclo espansivo dei P/E e non anche di un ciclo di contrazione dovrebbe ritenere più indicato allargare l'orizzonte statistico almeno all'inizio dei 60' quando la FED cominciò ad emettere più carta moneta di quella che avrebbe potuto in base ai lingotti depositati a Fort Knox.
2)Il secondo fattore è che questo valore medio tiene conto di una fase in cui i P/E (soprattutto delle large cap) subirono un espansione esagerata unanimamente riconosciuta come una bolla speculativa.

Dal mio punto di vista (e non solo...) i bull e bear market vedono nel loro sviluppo una fase di espansione contrazione dei P/E che si conclude solitamente con il raggiungimento di valori estremi che possono essere dovuti ad una contrazione/espansione dei prezzi eccessiva od ad una contrazione/espansione delle valutazioni eccessive derivanti dalla solita umana oscillazione tra il pessimismo e l'ottimismo.
Attualmente sebbene siamo in piena fase di contrazione dei P/E avvenuta prima con la discesa dei mercati e poi con l'espansione della redditività dell'impresa valori estremamente negativi non si sono ancora raggiunti.

Per coloro che credono comunque in un potenziale rialzista vi sono due elementi che cambiano il panorama valutativo e giustificano valori più elevati:
Il primo elemento tiene in considerazione la riduzione consistente della volatilità del ciclo economico USA, la contestuale riduzione della volatilità degli utili e quindi una maggiore valutazione strutturale dei valori aziendali.
La seconda considerazione è che l'espansione monetaria attuale consente valutazioni più elevate dei beni "reali".

Su queste considerazioni mantengo le mie riserve che sono legate al fatto che gli utili finanziarie delle aziende occidentali possono contrarsi durante una recessione in quanto la notevole liquidità presente nei loro portafogli perde le potenzialità reddituali di una fase espansiva, al fatto che la progressione degli utili è su dei livelli elevati in rapporto al GDP e sul fatto che questa situazione di liquidità potrebbe essere riversata non appena gli accordi attuali tra le varie nazioni venissero meno per il desiderio di espansione di una nazione rispetto ad un'altra
Attualmente però essendo quelle ottimistiche considerazioni mainstream e per le logiche riportate fine settimana scorsa gli indici potrebbero mantenersi alti ancora per diverso tempo

Per me avrebbe più senso una correzione ciclica che rendesse i valori fondamentali ancora più appetibili prima di una ripartenza ed è per questo che mi attendo una correzione significativa nel corso del 2006 ma potrebbero benissimo non ascoltarmi. :p


PS1: Se gli utili proseguissero a questo ritmo per il 2008/2009 a questi prezzi il mercato avrebbe valori fondamentali interessanti ma avremmo un laterale poco entusiasmante.


PS2: comunque venerdì ho perso 350 euro e sul lavoro mi hanno fatto incacchiare per cui è un fine settimana nero :-x :-x :-x
 

Jolly

Forumer attivo
Grazie, Gipa, della risposta, come sempre esaustiva.
Per il resto, se ti può consolare, sul lavoro mi fanno SEMPRE arrabbiare; in compenso ieri, stranamente, non ho perso soldi :eek: , ma il venerdì 13 è il mio giorno fortunato.......
Ciao e buon w.e. :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
Poca voglia di commentare in quanto i nervi sono ancora scoperti....
Comunque una piccola analisi sul rapporto tra CPC e SPX sembrerebbe mostrare una situazione interessante.

Infatti confrontando il grafico dello SPX e della media semplice a 5 giorni del CPC (Put call ratio) si può notare un interessante similitudine...

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Le aree da me evidenziate con il box rosso sembrerebbero mostrare un andamento simile del CPC a inizio 2004, a fine 2004 ed ora.
Il doppio minimo realizzato dal CPC nelle due precedenti fasi nell'area 0,60/0,70 ha portato l'indice ad una successiva pausa di consolidamento di qualche mese.
Nel primo caso l'indice dopo una iniziale correzione ha effettuato un secondo massimo (a dir la verità un terzo) e poi ha cominciato una correzione che dopo diversi swing rialzisti e ribassisti ha portato al minimo di Agosto.
Nel secondo caso l'indice ha effettuato un top subito dopo il secondo minimo, una prima correzione, un nuovo rialzo con nuovi massimi e poi una correzione più profonda con i minimi di Aprile 2005.
In ogni caso alcuni mesi dopo questo doppio minimo gli indici sono risultati negativi.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Gli indici hanno effettuato una prima pausa correttiva del trend rialzista ma non hanno al momento compromesso il trend rialzista.
Tutti i principali indici si sono fermati su importanti supporti ed hanno cominciato una reazione seppure modesta.
LO SPX ad esempio ha effettuato il test dell'area 1175 ed ha poi effettuato una leggera reazione.
La reazione potrebbe esaurirsi nell'area tra 1180/1184 che se perforata potrebbe portare al test dei massimi mentre al ribasso l'area 1175 è la prima importante se no l'indice potrebbe tornare sull'area 1160.
Personalmente sono fuori da questo mercato anche se ritengo più probabile una continuazione della fase di consolidamento dopo aver fatto la retata dei cacciatori di bottom in quanto la negatività di alcuni indici leader e di vari settori dominanti è stata notevole e solo il riaffermarsi del trend rialzista con il superamento dei massimi precedenti di questi indici/settori potrebbe cambiare la tendenza.
Contemporaneamente diverse divergenze si stanno manifestando sugli indicatori tecnici mentre l'ipervenduto non è elevato e tenuto conto del commento domenicale sul CPC nel medio periodo la fase di consolidamento potrebbe prevalere.
La mia inattività è data comunque dal fatto che gli indici non hanno ancora negato l'uptrend e quindi occorre attendere.



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