Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gu'

Nuovo forumer
agiornamento dati disoccupazione.

gu' :)

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gipa69

collegio dei patafisici
Sono stato per musei a Madrid, c'è una stupenda mostra su Manet al Prado che vale sicuramente la pena......
Grazie a Gù per l'intervento che spero si ripresenti... Paolo penso che la tabellina sia farina del suo sacco e questo ti fa capire lo spessore......
per quanto riguarda i mercati beh siamo sempre lì con una debolezza accentuata nelle ultime sedute sul nasdaq che potrebbe compremettere il trend di breve ma lo dico da fine settembre e mi sembra di essere noioso....
Mi riprendo e arrivo.... :)
 

inth€m

zunino 6 grande!
gipa69 ha scritto:
Sono stato per musei a Madrid, c'è una stupenda mostra su Manet al Prado che vale sicuramente la pena......
Grazie a Gù per l'intervento che spero si ripresenti... Paolo penso che la tabellina sia farina del suo sacco e questo ti fa capire lo spessore......
per quanto riguarda i mercati beh siamo sempre lì con una debolezza accentuata nelle ultime sedute sul nasdaq che potrebbe compremettere il trend di breve ma lo dico da fine settembre e mi sembra di essere noioso....
Mi riprendo e arrivo.... :)

t'aspetto :)
 

Soraya

Banned
ciao gipa .. spero si protragga la tua
vacanza ispanica .....:)

saluto paolo


gu
le tabelle dei cot sono farina del tuo sacco??
complimenti e

ciao
 

gipa69

collegio dei patafisici
La situazione del mercato USA. Ci sarà il rally di Natale?

Alle divergenze che negli ultimi due mesi caratterizzano numerosi indicatori tecnici sugli indici USA (MACD, RSI, OBV, Momentum Tick), alla sostanziale debolezza dei volumi nelle ultime settimane, alle divergenze negative in atto sui principali indici che hanno trascinato i mercati al rialzo (nasdaq e nikkei) ed infine all'analisi ciclica, si contrappongono una maggiore crescita degli earnings rispetto ai prezzi, una sostanziale forza degli indici delle mid e small cap e degli internals (la maggior parte delle correzioni che si sono protratte negli ultimi anni sugli indici USA per più di 20 punti percentuali si sono manifestate con una debolezza dei titoli sopra la MM200 in anticipo rispetto agli indici di uno/due mesi ! .. ovvero il contrario di adesso).

Questa contrapposizione ha portato gli indici US a manifestare in queste ultime settimane una certa debolezza di breve che si è esplicitata, per il momento, più in un rallentamento della fase propulsiva che in una fase correttiva vera e propria, anche se gli indici US in euro sono in realtà molto più deboli di quello che la rappresentazione grafica può mostrare.
Questa debolezza potrebbe proseguire ancora per qualche settimana (4/6?) prima che il trend rialzista riprenda la sua forza.

Infatti anche se il momento attuale del dollaro è prettamente speculativo da sopra 1,18 (notare le divergenze tecniche sul dollar index..) la forza dell'euro potrebbe durare ancora qualche settimana grazie al differenziale dei tassi a breve.

In questo momento il mercato preferisce i bond a scadenze brevi sia per usufruire di un possibile storno dell'azionario per rientrare più basso e considerato l'attuale trend al rialzo dei tassi di alcune banche centrali con tassi competitivi (GB e Australia) la sostanziale stabilità e le caratteristiche di ultimo vagone dei tassi EU ne garantiscono la stabilità ed il successo di breve.


Ma allora ci sarà o non ci sarà il rally di Natale e l'effetto gennaio?

Le statistiche, nella situazione attuale, non confermano e non smentiscono e certamente in questo ultimo anno molte delle statistiche stagionali sono state messe alle corde dal mercato; resta un mercato molto liquido che sta assorbendo con disinvoltura notevoli vendite degli insider (gli azionisti interni), nuovi collocamenti azionari (soprattutto presenti nell'area asiatica) ed ogni abbozzo di correzione.
Eppure la sensazione di "late stage" di breve resta, seppur negata dai prezzi (anche se oggi... ma l'abbiamo già detto); naturalmente non si sta parlando di crollo epocale ma di uno storno del 10/15% esprimibile dagli indici e poi riassorbibile. Un ulteriore corsa della stessa percentuale potrebbe avere effetti più nefasti...

Ma perchè una correzione?
Oltre alle cause sopra elencate restano da aggiungere due considerazioni over market:
1) la disoccupazione
2) il dollaro

Il primo fattore mostra una resistenza imprevista a migliorare le proprie statistiche ed inoltre osservando gli internals dei dati si può notare come il recupero riguardi essenzialmente lavori a basso costo e basso profilo e contratti part-time, cioè quei lavori che non possono far ripartire i consumi... vero WMT?

Il secondo fattore (di cui parlerò più diffusamente...) mostra una debolezza che, negli ultimi 10 anni, ha segnato i movimenti negativi dell'MSCI WORLD in valuta locale.
Certo che il peso degli indici US del 50% ne influenza chiaramente l'andamento ma resta il fatto che di solito l'andamento negativo del dollaro è superiore all'andamento positivo degli indici e questo è quanto sta succedendo negli ultimi mesi ed è in realtà il modo in cui gli indici US stanno mostrando la loro debolezza.
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ciao gu', complimenti anche da parte mia per quel grafico :)
Tra l'altro anche se sei iscritto da molto tempo ho visto che scrivi da poco e vorrei darti il benvenuto qui. :)

gipa, piccole sfumature di bianchi spazi tra le frasi ed è finito dove doveva :)
gran bel pezzo, anche se a volte i meno esperti credo facciano fatica a seguire
bentornato da Madrid

Ciao :)
 

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