gipa69
collegio dei patafisici
Banche Centrali in manovra
La crescita dei mercati mondiali è diventata nel corso di questo mese più selettiva dopo le dichiarazioni di Greenspan, la riduzione del differenziale dei tassi Us ed il timore della contrazione della liquidità.
Per il momento però un vero e proprio sell-off non c'è stato sia perchè i livelli di pericolo per gli speculatori sulla curva dei tassi US e sul dollaro non sono stati penetrati, sia perchè vi sono altre curve dei tassi (in particolare quella europea) che offrono un parziale sostegno alla liquidità mondiale.
In realtà in questa ultima settimana alcuni mercati leader hanno segnato nuovi massimi segnalando la possibile estensione di questo uptrend anche se probabilmente limitata ai settori e i mercati dominanti con qualche parziale rotazione sui titoli maggiormente speculativi.
C'è da notare comunque che nel corso dell'ultima settimana alcune dichiarazioni di Otmar Issing, capo economista della BCE, lasciano trasparire i primi tenui segnali di un possibile nuovo atteggiamento sui tassi derivanti dall'eccessiva crescita della M3 (una misura della massa monetaria) in contemporanea a dati economici in miglioramento. Ritengo più probabile che questo orientamento sia più legato agli atteggiamenti futuri della FED e a quanto aggressiva sarà la strategia di rialzo ma in ogni caso quando ci sarà un pronunciamento più deciso sul rialzo i mercati europei potrebbero essere maggiormente penalizzati e la liquidità mondiale contrarsi ulteriormente.
Giusto per comprendere cosa può succedere con una riduzione della liquidità circolante sui mercati mondiale si può osservare il comportamento dello Shangai A index, mercato chiuso all'esterno e economia nella quale ci sono stati nel corso del 2004 diverse manovre restrittive della banca Centrale Cinese per rallentare la massa monetaria (vedi grafico in fondo al commento).
Per comprendere invece il livello della liquidità mondiale nel corso del 2004 è interessante osservare i pesanti riscatti pervenuti sui fondi azionari italiani e bilanciati per tutto il 2004 escluso parzialmente Novembre e Dicembre e l'andamento stesso del mercato.
Ora un tema abbastanza importante diventa osservare l'andamento delle curve dei tassi dei mercati avanzati.
Infatti la curva Inglese è ormai 6 mesi che risulta invertita e come insegnano diversi studi autorevoli della FED questa situazione porta molto spesso ad una recessione economica.
Essendo l'economia inglese un buon leading indicator della situazione globale ed in particolare dell'economia dei paesi anglossassoni ampiamente levereggiati occorre prestare attenzione al prossimo comportamento della curva US.
Sicuramente Greenspan modulerà i rialzi al fine di non portare a questa situazione ben conoscendone le implicazioni.
La crescita dei mercati mondiali è diventata nel corso di questo mese più selettiva dopo le dichiarazioni di Greenspan, la riduzione del differenziale dei tassi Us ed il timore della contrazione della liquidità.
Per il momento però un vero e proprio sell-off non c'è stato sia perchè i livelli di pericolo per gli speculatori sulla curva dei tassi US e sul dollaro non sono stati penetrati, sia perchè vi sono altre curve dei tassi (in particolare quella europea) che offrono un parziale sostegno alla liquidità mondiale.
In realtà in questa ultima settimana alcuni mercati leader hanno segnato nuovi massimi segnalando la possibile estensione di questo uptrend anche se probabilmente limitata ai settori e i mercati dominanti con qualche parziale rotazione sui titoli maggiormente speculativi.
C'è da notare comunque che nel corso dell'ultima settimana alcune dichiarazioni di Otmar Issing, capo economista della BCE, lasciano trasparire i primi tenui segnali di un possibile nuovo atteggiamento sui tassi derivanti dall'eccessiva crescita della M3 (una misura della massa monetaria) in contemporanea a dati economici in miglioramento. Ritengo più probabile che questo orientamento sia più legato agli atteggiamenti futuri della FED e a quanto aggressiva sarà la strategia di rialzo ma in ogni caso quando ci sarà un pronunciamento più deciso sul rialzo i mercati europei potrebbero essere maggiormente penalizzati e la liquidità mondiale contrarsi ulteriormente.
Giusto per comprendere cosa può succedere con una riduzione della liquidità circolante sui mercati mondiale si può osservare il comportamento dello Shangai A index, mercato chiuso all'esterno e economia nella quale ci sono stati nel corso del 2004 diverse manovre restrittive della banca Centrale Cinese per rallentare la massa monetaria (vedi grafico in fondo al commento).
Per comprendere invece il livello della liquidità mondiale nel corso del 2004 è interessante osservare i pesanti riscatti pervenuti sui fondi azionari italiani e bilanciati per tutto il 2004 escluso parzialmente Novembre e Dicembre e l'andamento stesso del mercato.
Ora un tema abbastanza importante diventa osservare l'andamento delle curve dei tassi dei mercati avanzati.
Infatti la curva Inglese è ormai 6 mesi che risulta invertita e come insegnano diversi studi autorevoli della FED questa situazione porta molto spesso ad una recessione economica.
Essendo l'economia inglese un buon leading indicator della situazione globale ed in particolare dell'economia dei paesi anglossassoni ampiamente levereggiati occorre prestare attenzione al prossimo comportamento della curva US.
Sicuramente Greenspan modulerà i rialzi al fine di non portare a questa situazione ben conoscendone le implicazioni.