Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gu'

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C.O.T. 22/12/03

gu' :)

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gipa69

collegio dei patafisici
Lo schema perfetto... o quasi!

Osservando il picco a cui è arrivato l'indice ISM c'è da notare che un arguto osservatore come Marc Faber indica in tali livelli un ottimo sell stock indicator!
Ma noi siamo in un'economia di mercato dove l'interventismo delle Banche Centrali non è mai stato così alto nel tentativo di raddrizzare gli squilibri esistenti. Ecco quindi la grande attenzione con cui si osservano i flussi in entrata ed in uscita nelle varie aree valutarie per verificare il successo o l'insuccesso di queste strategie che in questo momento sono così risapute che potrebbero presto essere variate.
La svalutazione del dollaro crea al momento il male minore nella percezione degli investitori mondiali per proseguire nel riassorbimento degli squilibri (anche se in realtà depaupera la maggior parte degli asset mondiali cartacei) per cui prosegue senza particolari timori. Questa svalutazione deve però in qualche modo essere controllata forte com'è l'area speculativa del movimento che potrebbe spingere l'euro in breve tempo a 1,50 e che potrebbe portare gravi contraccolpi sui tassi ed ecco per cui gli acquisti delle banche asiatiche di dollari che limitano la sua discesa e proteggono il loro potere d'acquisto sui mercati.
Questa strategia è ben accetta dalla Fed che così controlla la discesa del dollaro ma limita anche i movimenti eccessivi sui bond.
Infatti da più di un anno è in atto una correlazione diretta tra dollaro e Yield dei titoli trentennali US. Quando lo Yield scende il dollaro scende e viceversa questo probabilmente perchè ogni qual volta il dollaro si stabilizza il flusso di acquisti da parte delle banche centrali asiatiche si ferma. Il rialzo dei tassi a lungo violerebbe il principio di target dei tassi a lungo voluto da Bernanke ed avrebbe conseguenze negative sui consumatori US. C'è da tenere presente che comunque la FED avrebbe la possibilità di tenere i tassi a lungo ulteriormente bassi grazie all'eventuale intervento delle banche commerciali US che sono esposte sui Treasury US nel secondo trimestre del 2003 all'1,7% del totale degli asset e cioè al minimo di sempre.
Sulle azioni US invece la FED sembra non volere l'intervento di denari stranieri in quanto potrebbero far crescere eccessivamente il mercato, (spinto com'è dalla liquidità domestica in cerca di rendimenti e capital gain che permettano di continuare a sostenere i consumi US), fermare la correzione del dollaro e spingere i tassi eccessivamente al rialzo.
I punti deboli dell'attuale strategia finanziaria della FED sono:

1)Uno shock inflattivo magari indiretto (vedi Cina)
2)Una nuova correzione significativa dei mercati azionari
3)Un forte movimento al rialzo del dollaro
 

gipa69

collegio dei patafisici
Il 2003 è stato un anno dove investire sull'azionario è stato relativamente facile in quanto la performance delle singole azioni sul mercato è stata mediamente positiva e la % di azioni con performance negativa molto bassa

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Un altra caratteristica essenziale del 2003 è stata la passione soprattutto da parte dei trader più aggressivi delle China stock o delle azioni con connessioni piò o meno reali con quel paese. Seppure il potenziale rialzista osservando l'andamento ciclico potrebbe svilupparsi ulteriormente l'andamento attuale delle singole azioni e degli indici connessi risulta particolarmente speculativo e molto simile all'andamento dei titoli tech nel corso del 1999 prima dell'esplosione della bolla.
Vi posto l'andamento di un paio di titoli e dei titoli Cinesi quotati ad Hong Kong paragonati ai titoli tech US nel corso del 2003 e poi l'andamento dei tech nei confronti del DJIA nel 1999 e nel 2000.
Lanciare un allarme non è mai troppo presto.....


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gipa69

collegio dei patafisici
per quanto riguarda il mercato US un pò di statistiche non fanno mai male soprattutto all'inizio dell'anno.
Per quanto riguarda il ciclo presidenziale l'anno delle azioni di solito comincia con un gennaio piatto ma tenuto conto del trimestre precedente che ha permesso allo SP500 di guadagnare più del 10% e dell'andamento complessivo dell'anno l'andamento della prima quindicina di gennaio potrebbe essere forte.
In particolare dopo un quadrimestre di +10% il quarto successivo ha l'80% delle probabilità di essere positivo ma la sua positività è inferiore al quadrimestre precedente (media del 4,05%).
La prima seduta del primo trimestre successiva ad un quarto quarto da +10% ha chiuso in gain solo il 38% delle volte (statistica confermata venerdì) ma di solito il secondo e terzo giorno di trading riversano la negatività iniziale e diventano positivi (81% di probabilità).
Un anno in cui gli indici sono cresciuto di più del 20% e le small cap hanno sovraperformato le big cap di solito è seguito da un anno con performance non particolarmente brillanto o comunque con performance inferiori rispetto all'anno precedente (il 1975 fu l'anno migliore con un +16,2% annuale). Gennaio risulta un mese molto volatile in questi anni (in termini di prezzi...) ma la performance media di gennaio dopo un anno da +15% è di solo 0,38% contro un 1,5% medio dal 1939.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Per quanto riguarda i settori vi invito ad osservare con attenzione il settore Telecom che sembra pronto per forzare la resistenza statica che ha imbrigliato il rialzo da marzo ad oggi e che nel caso di rottura potrebbe comportare un buon rialzo impostando positivamente anche i titoli europei del settore. In US sembra leader Nextel....

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Invece la leadership dei titoli energy delle ultime settimane oltre che essere il risultato della chiamata di alcune case di investimento internazionali e dei consumi del sud est asiatico che hanno mantenuto il prezzo del petrolio elevato pur in presenza di un rasseneramento di alcune situazioni (Nigeria e Venezuela) nel recente passato ha rappresentato l'ultimo settore (insieme agli auriferi) a cedere durante le fasi di ribasso (vedi ad esempio giugno e luglio 2002) e quindi potrebbe anche indicare un top nella fase attuale.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Grazie generali.... :)
Visto le condizioni in cui si presenta il mercato ed il suo posizionamento è probabile che metà del mese sarà un momento importante dei mercati, per il momento stiamo ad osservare la forza dei ritardatari come indicatovi ieri..... più il movimento sempre più speculativo dei temi presentati ieri...



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