Il mercato cambia
Oggi la correlazione Dollaro/mercati US, che nelle settimane precedenti è stata molto efficace, non ha funzionato praticamente per niente.
In effetti le prime avvisaglie si sono viste già ieri in quanto solo quando il movimento del cambio è stato particolarmente deciso la relazione si è esplicata chiaramente al contrario delle sedute precedenti dove il legame era più fermo.
Le cause di questo cambiamento (oltre al fatto che ho avvisato tutti
) sono essenzialmente due:
1) La correlazione aveva raggiunto livelli estremamente elevati e di solito una correlazione innaturale come questa quando raggiunge simili livelli viene riversata almeno per un certo tempo.
2) I continui richiami delle Banche centrali nel corso dei recenti meeting alla indesaribilità di movimenti bruschi sui cambi non era tanto rivolta ai trend in atto ma bensì al rischio che posizioni monodirezionali con leva e senza copertura potevano comportare dei rischi al sistema finanziario.
Le posizioni più speculative nel corso dell'ultimo mese sono state chiuse ed hanno causato un certo tipo di distribuzione su tutti i mercati assorbita comunque dal massiccio afflusso degli investitori individuali.
Le accelerazioni eccessive dei mercati più liquidi non sono desiderate perchè in situazioni consolidate come quelle attuali le conseguenze possono essere devastanti soprattutto sul mercato dei derivati senza copertura.
La chiusura di oggi non è stata certo brillante ed ha confermato le diverse divergenze tra mercati settori ed oscillatori che in questi ultimi giorni di triplo massimo si sono manifestati.
C'è comunque una certa probabilità che il movimento sia legato al mercato delle opzioni in scadenza domani e possa essere prossimamente riassorbito.