unlui
Cymbius !
Certo che sono Italiani, ma se l'Azienda non avanza la proposta di Cassa I e rigetta qualsiasi altra soluzione all'infuori dei licenziaqmenti, d'ufficio non si può fare. Sai quante Aziende non danno la mobilità ai lavoratori perchè non vogliono assumersi una parte dei costi ?
In Yamaha comanda la casa madre.
"Yamaha Motors Italia, società che quest'anno ha vinto tutti i campionati mondiali, a partire dal moto Gp, ha deciso di procedere al licenziamento di 66 lavoratori ( ci cui 47 addetti alla produzione) della sede di Gerno di Lesmo. Unico in Italia, lo stabilimento brianzolo viene chiuso per trasferire l'attività nella sede spagnola della multinazionale giapponese. Immediata la reazione dei sindacati, Fim Cisl, Fisascat Cisl, Filcams Cgil, che al primo incontro con l’azienda hanno chiesto la sospensione della procedura, per poter affrontare la discussione senza l'innesco di "una bomba ad orologeria" di 75 giorni per tentare di giungere ad un accordo. La risposta della direzione Yamaha Motor Italia è stata negativa. "La proposta presentata dalla direzione che prevede i licenziamenti accompagnati da un pacchetto di incentivi e un intervento di outplacement per gli over-50 è assolutamente insufficiente - spiega Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza -. Come quasi tutte le multinazionali Yamaha non si è assunta nessuna responsabilità sociale, nei confronti dei lavoratori e del territorio che per anni avevano garantito ingenti profitti. Chiediamo quindi che si avvii un percorso con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali il più ampio possibile per attutire l'impatto sociale e dare un sostegno al reddito a questi lavoratori, che vista la fase di crisi che si sta vivendo nel paese, avranno delle serie difficoltà a trovare ricollocazione a breve". I sindacati hanno chiesto di avviare un percorso di cassa integrazione straordinaria per 12-24 mesi, bocciata dall’ufficio legale di Yamaha, in parallelo a un percorso di outplacament, e utilizzare la mobilità solo se accompagnata da un incentivo all'esodo. "Il rifiuto dell’azienda a richiedere la cassa integrazione nulla ha a che vedere con impedimenti normativi - aggiunge Redaelli -. Ovviamente la situazione oggi resta più complicata da gestire e dovrà essere necessario convincere la direzione a cambiare idea per poter arrivare ad una gestione condivisa e meno traumatica"."
si appunto e' allora?
nessuno oltre yamaha prende un quazzo di provvedimento?
diamo i soldi a fiat e produce in polonia e per chi paga contributi in italia non diamo la cassa integrazione.
sara' ti ripeto caapisco sempre meno e l'istigazione rimane piu' condannabile sempre piu'. le lacrime di coccodrillo poi , dopo che succederanno i casini , meriteranno le bombe a quelle lacrime
se conosci la zona come credo, lesmo ha pagato caro abbastanza , andare a buttare benzina sul fuoco per 4 soldi non mi pare il caso.
ahimo a gennaio ne riparliamo!