l'amico di sempre di mio fratello,

melodia

Forumer storico
(si conoscono dalla prima elementare...minchia, quasi 20 anni),
era qui poco fa ed è venuto a chiedermi se il volume della tv,
sintonizzata su sky partite di calcio ed affini, mi stesse dando fastidio.
no no, gli ho detto che ho già dato due giorni fa, sono in relax ora.
mi chiede: scusami ma a te la forza di riprendere a studiare chi te l'ha data?

mah... è stata naturale, gli ho detto. ci sono cose che tu non butti mai,
anche se sono, temporalmente,distanti. ma il tempo è relativo, quando
le stesse sono vicino al cuore. quindi, se a queste cose tu ci pensi ogni giorno,
è come se non le avessi mai abbandonate nè gettate nel cestino.
ho ripreso dopo 5 anni un testo universitario in mano,
allo stesso modo che se avessi ripreso nuovamente in mano un Mikasa.
certo il muscolo lo devi ricalibrare, la prima battuta non ti passa subito la rete.


a me "le battute", son passate tutte e tre, quest'anno...
certo, però, ho pagato in termini di tempi nella preparazione.
ovvio, l'allenamento mancava, come appunto dicevo.


no, io mi sarei angosciato, non ce l'avrei fatta mai, mi ha detto.
son sicura che è l'età; tra i 25 ed i 30, ti assicuro che c'è tutto un mondo, dentro.
gli ho detto. vedrai che quando ci arriverai tu, la voglia di applicazione sarà spontanea.





se ne è andato poco fa, ma su questa mia ultima, non l'ho visto affatto convinto.


vabè, son ragaaaaasssi.
 
voglia di applicazione spontanea una seg@ , ma chere melodie :D
a me mancherebbero solo 6 fottuti esami alla laurea ma non mi passa neanche per la testa di riprender a perdere tutto il giorno sui libri per poi dover andar a fare la parte dello studentello davanti a lor signori baroni
ci penserò quando cambierò nazione con altro tipo di università
 
Fleursdumal ha scritto:
voglia di applicazione spontanea una seg@ , ma chere melodie :D
a me mancherebbero solo 6 fottuti esami alla laurea ma non mi passa neanche per la testa di riprender a perdere tutto il giorno sui libri per poi dover andar a fare la parte dello studentello davanti a lor signori baroni
ci penserò quando cambierò nazione con altro tipo di università

ma stai scherzando???? :mad:
guarda che vengo lì, tanto sono a due passi, e ti tiro d'orecchie fino in facoltà!!
 
Fleursdumal ha scritto:
dai che me ne faccio nau di una laurea in biologia :-?
non è una questione di utilità, anche a me probabilmente non servirà un granchè
questa laurea in giurisprudenza (qualora la prendessi), però non si può negare che
resterebbe un qualcosa di incompleto, altrimenti; e forse uno dei tanti sensi della vita, a mio parere,
sta proprio nel portare a termine un qualcosa che si inizia. poi dipende certamente
anche dalle motivazioni per cui si è interrotto il percorso; io ho dovuto lavorare
in proprio, avevo grosse responsabilità, e la concentrazione per lo studio mi mancava.

però, ripeto, se quel qualcosa cui ci siamo dedicati ci piace e son venuti meno
gli ostacoli che ci impedivano di completare l'opera, perchè no? è una sfida con se stessi.


che ti frega se davanti hai una persona che ti giudica :rolleyes:
si chiamano professori apposta. nella vita c'è sempre qualcuno (più d'uno)
che ti giudica e ti dà dei voti, e loro, onestamente, sono fra quelli che
hanno di diritto, più titoli a farlo.


meh, ora devo andare ho un appointment :D


;)
 
Fleursdumal ha scritto:
voglia di applicazione spontanea una seg@ , ma chere melodie :D
a me mancherebbero solo 6 fottuti esami alla laurea ma non mi passa neanche per la testa di riprender a perdere tutto il giorno sui libri per poi dover andar a fare la parte dello studentello davanti a lor signori baroni
ci penserò quando cambierò nazione con altro tipo di università

Ultime lettere di Jacopo Ortis

Questa università (come saranno, pur troppo, tutte le università della terra!) è per lo più composta di professori orgogliosi e nemici fra loro, e di scolari dissipatissimi. Sai tu perché fra la turba de' dotti gli uomini sommi son così rari? Quello istinto ispirato dall'alto che costituisce il GENIO non vive se non se nella indipendenza e nella solitudine, quando i tempi vietandogli d'operare, non gli lasciano che lo scrivere. Nella società si legge molto, non si medita, e si copia; parlando sempre, si svapora quella bile generosa che fa sentire, pensare, e scrivere fortemente: per balbettar molte lingue, si balbetta anche la propria, ridicoli a un tempo agli stranieri e a noi stessi: dipendenti dagl'interessi, dai pregiudizj, e dai vizj degli uomini fra' quali si vive, e guidati da una catena di doveri e di bisogni, si commette alla moltitudine la nostra gloria, e la nostra felicità: si palpa la ricchezza e la possanza, e si paventa perfino di essere grandi perché la fama aizza i persecutori, e l'altezza di animo fa sospettare i governi; e i principi vogliono gli uomini tali da non riescire né eroi, né incliti scellerati mai. E però chi in tempi schiavi è pagato per istruire, rado o non mai si sacrifica al vero e al suo sacrosanto istituto; quindi quell'apparato delle lezioni cattedratiche le quali ti fanno difficile la ragione e sospetta la verità. - Se non ch'io d'altronde sospetto che gli uomini tutti sieno altrettanti ciechi che viaggiano al bujo, alcuni de' quali si schiudano le palpebre a fatica immaginando di distinguere le tenebre fra le quali denno pur camminar brancolando. Ma questo sia per non detto: e' ci sono certe opinioni che andrebbero disputate con que' pochi soltanto che guardano le scienze col sogghigno con che Omero guardava le gagliardie delle rane e de' topi.
 
gipa69 ha scritto:
Ultime lettere di Jacopo Ortis

Questa università (come saranno, pur troppo, tutte le università della terra!) è per lo più composta di professori orgogliosi e nemici fra loro, e di scolari dissipatissimi. Sai tu perché fra la turba de' dotti gli uomini sommi son così rari? Quello istinto ispirato dall'alto che costituisce il GENIO non vive se non se nella indipendenza e nella solitudine, quando i tempi vietandogli d'operare, non gli lasciano che lo scrivere. Nella società si legge molto, non si medita, e si copia; parlando sempre, si svapora quella bile generosa che fa sentire, pensare, e scrivere fortemente: per balbettar molte lingue, si balbetta anche la propria, ridicoli a un tempo agli stranieri e a noi stessi: dipendenti dagl'interessi, dai pregiudizj, e dai vizj degli uomini fra' quali si vive, e guidati da una catena di doveri e di bisogni, si commette alla moltitudine la nostra gloria, e la nostra felicità: si palpa la ricchezza e la possanza, e si paventa perfino di essere grandi perché la fama aizza i persecutori, e l'altezza di animo fa sospettare i governi; e i principi vogliono gli uomini tali da non riescire né eroi, né incliti scellerati mai. E però chi in tempi schiavi è pagato per istruire, rado o non mai si sacrifica al vero e al suo sacrosanto istituto; quindi quell'apparato delle lezioni cattedratiche le quali ti fanno difficile la ragione e sospetta la verità. - Se non ch'io d'altronde sospetto che gli uomini tutti sieno altrettanti ciechi che viaggiano al bujo, alcuni de' quali si schiudano le palpebre a fatica immaginando di distinguere le tenebre fra le quali denno pur camminar brancolando. Ma questo sia per non detto: e' ci sono certe opinioni che andrebbero disputate con que' pochi soltanto che guardano le scienze col sogghigno con che Omero guardava le gagliardie delle rane e de' topi.


vabè, sarei pure d'accordo anzi lo sono, ma è un altro discorso questo... :rolleyes:
 
melodia ha scritto:
Fleursdumal ha scritto:
dai che me ne faccio nau di una laurea in biologia :-?
non è una questione di utilità, anche a me probabilmente non servirà un granchè
questa laurea in giurisprudenza (qualora la prendessi), però non si può negare che
resterebbe un qualcosa di incompleto, altrimenti; e forse uno dei tanti sensi della vita, a mio parere,
sta proprio nel portare a termine un qualcosa che si inizia. poi dipende certamente
anche dalle motivazioni per cui si è interrotto il percorso; io ho dovuto lavorare
in proprio, avevo grosse responsabilità, e la concentrazione per lo studio mi mancava.

però, ripeto, se quel qualcosa cui ci siamo dedicati ci piace e son venuti meno
gli ostacoli che ci impedivano di completare l'opera, perchè no? è una sfida con se stessi.


che ti frega se davanti hai una persona che ti giudica :rolleyes:
si chiamano professori apposta. nella vita c'è sempre qualcuno (più d'uno)
che ti giudica e ti dà dei voti, e loro, onestamente, sono fra quelli che
hanno di diritto, più titoli a farlo.


meh, ora devo andare ho un appointment :D


;)

lasciando da parte il decadente piacere di vedere lasciate così le incompiute , nau sono completamente assorbito da quello che faccio quindi non mi passa proprio per la cap di ricominciare semmai si tratterebbe di cambiare proprio indirizzo
second- non mi voglio sottrarre presuntuosamente al giudizio piuttosto non sopporto assolutamente l'arroganza di certi personaggi che non sanno cos'è il rispetto del proprio ruolo e dell'altrui persona
 
Fleursdumal ha scritto:
lasciando da parte il decadente piacere di vedere lasciate così le incompiute , nau sono completamente assorbito da quello che faccio quindi non mi passa proprio per la cap di ricominciare semmai si tratterebbe di cambiare proprio indirizzo
second- non mi voglio sottrarre presuntuosamente al giudizio piuttosto non sopporto assolutamente l'arroganza di certi personaggi che non sanno cos'è il rispetto del proprio ruolo e dell'altrui persona

ma sì, dopotutto ognuno sa in cuor suo ciò che è meglio e ciò che non lo è :)
 

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