L'angolo della poesia

Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.

Quando spunta la luna
il mare copre la terra
e il cuore diventa
isola nell’infinito.
La Luna, di Federico Garcia Lorca
 
Avrò notizie di te
se entro nel sole.
Nel magma dei vulcani
coglierò il tuo colore.
Ti cercherò
nel fondo degli abissi,
nel mormorio del vento.
T’ascolterò
adagiati sulla luna,
ci parleremo,
ci culleremo nell’occhio del ciclone,
Perché nel mondo dei sogni
io t’ho incontrato.
— Paul Eluard
 
Basta una sola volta vedere la bellezza;
che una volta veduta eternamente accende,
ed impressa nell'anima eternamente dura.
Fiamma che vita immortale trascende
non teme con il corpo sepoltura,
né il tempo l'appassisce né l'offende.

FRANCISCO DE QUEVEDO.
 
Europa I Per tutti è la battaglia Eschilo


Le spalle al muro, combattiamo questa battaglia
per i morti i vivi e coloro che nasceranno.
Combattiamo per tutti anche per i nemici.
Se destino è cadere, cadiamo da uomini
noi che dicemmo al mondo che cos'è l'uomo.


Elena Bono Da Piccola Italia (1981)
 
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A Chiara Luce Badano

Se lo vuoi tu, Gesù , lo voglio anch'io.
E diceva anche:
Soffrivo molto , ma la mia anima cantava.
E da ultimo disse:
Mamma, sii felice , perché io lo sono .
E, chinando il capo,
come Gesù sulla croce ,
spirò.

Elena Bono
 
Diceva che l’amore assomiglia al gioco
E che lei perde sempre
Diceva che era una brutta abitudine
Che non si azzardava a curare.
Diceva di temere la luce
Nonostante avesse sacrificato molte notti
Si accontentava della sua solitudine
Non curava le amicizie
Ma cadeva dalla sua nube
Ogni volta che la pioggia la conduceva a terra.
Diceva che la sua gioventù era invano
Di essere dolce suo malgrado
Ma poi si mostrava crudele
Perché la tenerezza è come l’amore
Una brutta abitudine
Ed anche quel silenzio
Di cui non potrà mai fare a meno.
Diceva di essere una donna lassa
Inadatta al sonno
Ma dormiva per diventare un embrione
E sprofondare negli abissi,
una donna esaurita
Svuotata ogni giorno dai suoi vizi
Ma che non voleva guarire.
Diceva di essere una perdente di natura
Perdente per meritare la vittoria
Diceva infine che la vita è una brutta abitudine
Dalla quale forse non guarirà
Con un po’ di determinazione
E molto oblio.



Joumana Haddad
 
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Albero Azzurro

Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l'acqua impara a soffrire.

Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare piu ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.

Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
moltiplice mi arrendo
finché nasca l'albero del tuo amore
Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all'arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.

Joumana Haddad
 
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Così il male durò.
Più tentatore d’allora,
a tratti, il tuo volto mi abbaglia.
Curiosità di te mi punge il cuore,
desiderio di te me lo attanaglia.

(A. Guglielminetti)
 
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,
del mio cuore una dimora per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta la storia delle onde.

Taʾabbaṭa Sharrān
 

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