Last Hour effect: miti e realtà (2 lettori)

pprllo

Nuovo forumer
Non ci sto capendo una cippa.

Teoricamente un mercato che non presentasse LHE nel senso presentato in questo topic (i.e. tendenza a fare max e min di giornata nell'ultima ora) avrebbe un andamento significativamente differente da una random walk, eventualmente da valutare per sfruttarlo. Insomma un certo grado di LHE è puramente casuale. Eventuali scostamenti da questo valore teorico possono essere interessanti.
 
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Imar

Forumer attivo
Teoricamente un mercato che non presentasse LHE nel senso presentato in questo topic (i.e. tendenza a fare max e min di giornata nell'ultima ora) avrebbe un andamento significativamente differente da una random walk,

Assolutamente no.
Ma dopo la confusione generata da "quelli che usano la testa" (senza prima preoccuparsi se c'è qualcosa dentro) sul Th "cren(gi) OT" dobbiamo ricominciare da capo, e procedere piano piano.


Insomma un certo grado di LHE è puramente casuale. Eventuali scostamenti da questo valore teorico possono essere interessanti.

Ottima riflessione, assolutamente si (strano però che la leghi con quella linkata più sopra...)
Infatti, a mio modesto parere, l'unica utilità pratica della legge dell'arcoseno è correggere una percezione diffusa tra i trader, secondo cui un mercato che presenta clustering di prezzi estremi in open e close NON è random. Non è detto, dipende dalla dimensione del clustering.

Non per niente il PDF che ho allergato in questo thread si chiama "Fisher corrected".

Ci arriveremo.
Al momento, invito semplicemente a rispondere ad una domanda: PERCHE' i prezzi estremi della giornata presentano (ripeto: dove lo presentano...) un effetto clustering in open e close ???

Hint: non servono derivate, integrali, funzioni di ripartizione., e neppure citare studiosi americani..... di quelli che han detto "abbiami raggiunto tutti i nostri obiettivi sui mercati finanziari .... tranne quello di diventare ricchi :eek::eek::eek:" (frase tratta da "The prediction company" di Thomas Bass)
Bisogna solo usare la testa (sperando ci sia qualcosa dentro....).

Hint2: l'ha già detto PAT, altrove e diverso tempo addietro.....
 
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Cren

Forumer storico
Dando per scontato che ti seguo sul LHE e la legge dell'arcoseno,
... qui sta per partire il movomento della seconda parte dell'anno
questa è sempre regola del Brusadelli?

Se non è QE da una parte dell'oceano, è una simpatica orgia di acronimi dall'altra (FROB, EFSF, ESM etc.) che ha il comune risultato di iniettare denaro a basso costo in un sistema dove questo scarseggia.

Eppure il 17 giugno si preannuncia catastrofe; tra parentesi, Borsa Italiana che completa la sua migrazione alla nuova piattaforma proprio il giorno successivo con la prima operatività... :D
 
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Imar

Forumer attivo
Eppure il 17 giugno si preannuncia catastrofe; tra parentesi, Borsa Italiana che completa la sua migrazione alla nuova piattaforma proprio il giorno successivo con la prima operatività... :D

Eh, ma io non ho mica detto il verso :D:D.....

Scherzi a parte, non è niente di che, meno che mai una direzione operativa. Tuutavia, parlando in modo generico, sono abbastanza d'accordo con questo scenario del Credit Suisse (meno su alcune percentuali per i singoli mercati , e per niente sui titoli Italia consigliati, ma questo è un altro discorso) riportato da websim:


Studio del Credit Suisse sulle prospettive dell'euro: all'80% la Grecia resterà nella moneta unica e si rimetterà in carreggiata, 10% di possibilità di deflagrazione totale. Nel primo caso l'Euro Stoxx 50 salirà da qui a fine anno del 26%, nell'ipotesi di break up crollo del 43% ...

Soltanto l’incapacità dei politici potrebbe portare allo sfascio dell’euro e all’implosione dell’economia europea: infatti, analizzando i dati dei 17 Paesi della Zona euro come un’unica realtà, viene fuori che la Vecchia Europa sta molto meglio dell’America e anche della Gran Bretagna, che nell’Europa ci sta con un piede dentro (quando le conviene) e con uno fuori.

Lo studio sulle buone possibilità di salvare l’euro è del Credit Suisse, che ha calcolato da qui alla fine dell’anno i seguenti scenari:

1) la Zona euro sopravvive e rimane insieme così come è ora (80% di probabilità);
2) la Grecia esce dall’euro senza che questo “salti” (10% di probabilità); 3) la Grecia e altri uno o due Paesi lasciano l’euro (1%);
4) totale sfascio della Zona euro (10%).

Trovare una soluzione alla crisi dell’euro non può essere tanto difficile, dato che nel suo insieme la Zona euro ha una passività complessiva (debito pubblico e debito del settore privato), in rapporto al Pil, uguale a quella degli Usa, ma ha un debito pubblico inferiore agli Usa (89% del Pil contro 100%), ha un deficit pubblico al netto degli interessi pari a un quarto di quello degli Usa e una bilancia commerciale in pareggio, mentre UK e Usa sono in passivo.

Costi spaventosi per l’uscita dall’euro. Alla fine a tenere insieme l’euro sarà la consapevolezza che qualsiasi ipotesi diversa avrebbe dei costi spaventosi per tutti. In caso di uscita di Atene dalla moneta unica, in Grecia il Pil crollerebbe di botto del 10% e l’inflazione schizzerebbe al 30%. Abbandonato l’euro, probabilmente Atene dovrà lasciare anche l’Unione europea rinunciando agli aiuti comunitari che oggi ammontano al 2,5% del Pil. E’ ovvio che Bruxelles avrà tutto l’interesse a rendere più doloroso per i greci l’abbandono della moneta unica, in modo da scoraggiare altri Paesi tentati dall’uscita.

Nel resto dell’Europa si conterebbero perdite su investimenti per 220 miliardi di euro, cifra cui si arriva mettendo insieme 52 miliardi di bond greci posseduti dalla Bce, 110 miliardi prestati dalla Bce alle banche greche, 130 miliardi di aiuti forniti dai Paesi europei al governo di Atene.
Inoltre ci sarebbe una fuga dei depositi dalle banche dei Paesi periferici che il Credit Suisse calcola in 1.400 miliardi di euro, con la Bce che a quel punto sarebbe obbligata a intervenire con una iniezione straordinaria di liquidità di almeno 2 miliardi.


La soluzione: svalutare l’euro. Per evitare un simile disastro il Credit Suisse indica una soluzione in tre punti:

1) il primo è la messa in comune da parte dei Paesi dell’euro di una quota di debito pubblico attraverso la nascita degli Eurobond o di altri strumenti simili;
2) un taglio dei tassi di interessi per favorire la svalutazione dell’euro;
3) iniziative per favorire la crescita, a partire dalla svalutazione dell’euro, dato che secondo l’Ocse a ogni 10% di deprezzamento della valuta corrisponde un’accelerazione della crescita dell’1%. Per sostenere la crescita l’Europa deve puntare su progetti comuni nelle infrastrutture finanziati da istituzioni come la Bei.

La Merkel nell’angolo. Il fatto che esistano gli strumenti per condurre l’Europa fuori dalla crisi non vuole dire che sarà una strada facile: Credit Suisse si aspetta ulteriori scosse sui mercati prima che emerga una chiara volontà politica di intervento, ma la previsione è positiva alla luce di due fatti: il primo sono i segnali di maggiore disponibilità da parte di Angela Merkel, che pressata in maniera congiunta da Mario Monti e da François Hollande ha riconosciuto che serve un impegno congiunto per la crescita. Il secondo è che la Merkel e il suo partito di centrodestra Cdu stanno perdendo consensi in Germania, a favore dei socialdemocratici il cui leader, Peter Steinbrueck, è dichiaratamente a favore degli Eurobond.

Le ipotesi in Borsa: crollo o maxi-rimbalzo. Tracciato questo scenario, il Credit Suisse passa ad analizzare le possibilità di investimento. In caso di Grexit (uscita della Grecia dall’euro) la previsione è una discesa della Borsa americana (S&P500) dell’8,5% da qui alla fine dell’anno, e una caduta dell’Euro Stoxx 50 del 18%. In caso di deflagrazione dell’euro l’S&P500 perderebbe il 27% (S&P a quota 950) e l’Euro Stoxx 50 perderebbe il 43%.

Se invece le cose andranno secondo il “core scenario”, lo scenario principale, Credit Suisse vede ampi rialzi per la Borsa americana (+16% a 1.530) e per le Borse europee (Euro Stoxx +26%). Fra queste, una delle favorite è Piazza Affari.

L’Italia viene indicata come il Paese con il migliore risk/reward (rapporto rischio/possibilità di profitto), tenuto conto che:
· Le previsioni sui conti pubblici italiani del 2012, certificate dal Fondo monetario, mostrano una previsione di saldo pubblico primario (al netto degli interessi) positivo pari al 3% del Pil.
· Il debito aggregato italiano (privato più pubblico) è il quarto più basso in Europa (meglio di noi solo Svizzera, Germania e Norvegia).
· Il debito italiano aggregato in mano a stranieri è pari a solo il 25% del Pil, contro il 90% degli altri periferici. Investitori stranieri possiedono solo il 43% del debito pubblico italiano.
· Il Credit Suisse sottolinea anche lo sforzo che il Paese sta facendo sulla strada delle riforme con le modifiche dell’articolo 18 dello Statuto del Lavoratori.

In conclusione, “attualmente la Borsa italiana è il mercato azionario in Europa con i multipli P/E e P/B più convenienti”. E in fondo arriva la lista dei 10 titoli segnalati sulla base di una formula segreta del Credit Suisse, chiamata HOLT.

La lettura dello studio ci ha appassionato e la condividiamo, l’elenco dei titoli ci lascia molto perplessi.

Eccoli: Snai [SNAI.MI], Iren [IREE.MI], Autostrade To-Mi [ATMI.MI], Juventus [JUVE.MI], MaireTecnimont [MTCM.MI], Geox [GEO.MI], Esprinet [PRT.MI], Ascopiave [ASCI.MI], l’Espresso [ESPI.MI], Enel [ENEI.MI].



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PS finisci la discussione di là che , sono sicuro :D, sarà fruttuosa e produttiva come sempre. :eek::eek:

Poi la riprendiamo di qua...., terra terra.... perche non è che mandano i missili sulla luna con la legge dell'arcoseno... :lol::lol:... sono argomenti molto semplici..... finchè non arrivano i matematici...

By the way, tanto per continuare l'opera di divulgazione dei termini (e sempre scusandomi coi più tecnici.... al momento silenti :D) momentum trading è il nome aulico del trend following.

Potresti passare dall'asilo Ernestina e chiedere se

- la distribuzione dei max/min secondo la legge dell'arcoseno sia compatibile con il Random wakk (all'asilo Mariuccia abbiamo già risposto, ma repetita iuvant)
- il trend following profittevole sia/non sia una negazione del random walk....

PS ma guarda che me tocca fà..... devo rivalutare il Prof Farmer, per la risposta che ha dato su Willmott ..... gli unici che non deludono mai e non soprendono mai (in positivo ;)) sono quelli dell'asilo Ernestina...
 
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Cren

Forumer storico
Ti andrebbe di spiegare perchè, se le ipotesi di Credit Suisse fossero anche solo parzialmente esatte, uno straddle su ESTX50 ora non sarebbe efficace?

La IV non è molto economica ora, ma i numeri tirati in ballo sono ben altri rispetto a quella stima di movimento annualizzato.

In allegato la IVTS dell'ESTX50, dove sembra chiaro che i compratori di strangle sul breve hanno fatto le loro mosse..?
Potresti passare dall'asilo Ernestina e chiedere se

- la distribuzione dei max/min secondo la legge dell'arcoseno sia compatibile con il Random wakk (all'asilo Mariuccia abbiamo già risposto, ma repetita iuvant)
- il trend following profittevole sia/non sia una negazione del random walk....

PS ma guarda che me tocca fà..... devo rivalutare il Prof Farmer, per la risposta che ha dato su Willmott ..... gli unici che non deludono mai e non soprendono mai (in positivo ;)) sono quelli dell'asilo Ernestina...
Ho appena risposto ma non avevo ancora letto questo tuo suggerimento; mi sembra di capire che anche tu ritieni che i due effetti siano incompatibili a causa delle condizioni sul drift, perchè arrivi alla mia stessa conclusione.
 

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Imar

Forumer attivo
Ti andrebbe di spiegare perchè, se le ipotesi di Credit Suisse fossero anche solo parzialmente esatte, uno straddle su ESTX50 ora non sarebbe efficace?

Ma neanche per idea.

Scherzi a parte, l'eurostoxx che scende del 43% se si disgrega l'Euro????

Può darsi, ma non ci credo. O perlomeno, non ci scommetto i miei soldi.

La curva dell'IVTS che mostri è perfetta per testare alcune delle cose che abbiamo detto in passato sulle opzioni..... rifletti e non ti far scoraggiare dal fatto che molti pensano ci sia un cataclisma in arrivo: quando la curva è fatta così..... per forza molti temono stia per arrivare un cataclisma.



Ho appena risposto ma non avevo ancora letto questo tuo suggerimento; mi sembra di capire che anche tu ritieni che i due effetti siano incompatibili a causa delle condizioni sul drift, perchè arrivi alla mia stessa conclusione.

Diciamola in maniera che capiscano anche due in più (ammesso che ci siano due interessati al discosto dell'arco.pila capo): immagina un mercato in cui c'è questa sequenza:
Giorno 1: open su minimi, close sui massimi.
Giorno 2 : open sui massimi e close sui minimi.
e così via dicendo.....

Siamo in pieno dentro la legge dell'arcoseno (anzi, siamo in un caso estremo)

Se pensiamo alla nostra esperienza pratica (ripeto, semplifico brutalmente, mi piacerebbe non sentirmi più dire che non si capisce... ;)).... questo il classico mercato che - a livello daily - esibisce momentum?
Io direi di no...... questo è mean reverting classico, difficile ci sia persitenza (o drift, se preferite) ma capisco che giocando con i numeri e con un software si può dimostrare di tutto.

PS a scanso di equivoci, sono ammirato dal tuo dialogo domenicale con salviati, anche invidioso se vuoi (dato che vi ho persi molto all'inizio :D) della vostra competenza matematica.
Solo...... non è la matematica che aiuta a rispondere alla domandina che ho fatto sopra in grassetto, e a cui il "campione :D" di là risponde insultando (copione già visto..... se il barbapapà è senza argomenti.... parte l'insulto)
 
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Imar

Forumer attivo
Cren; ha scritto:
Chiedo venia, ma se c'è drift, c'è drift, indipendentemente dalla frequenza di campionamento.

IMHO, è esattamente così.... però vorrei dire che io, a differenza di Mastro, oggi non ti assumerei ancora: perdi troppo tempo sui forum.... sopratutto nei casi disperati...:D:D.....

IMHO, bisogna imparare anche a capire che ha scritto cose più operative Alvin nel suo Th.... di quante ve ne siano nel th "Cren(gi) OT".

Dei 130 msg (numero provvisorio :D) scritti, se si escludono quelli OT e quelli in cui il povero Cren cerca di capire dove vogliono andare a parare i suoi interlocutori, l'unica osservazione che meriterebbe un commento è questa (mi stava quasi sfuggendo, in mezzo a tutta quella fuffa...):

Paolo1956; ha scritto:
se una distribuzione a sella è una proprietà dei path piuttosto generale, essa dovrebbe manifestarsi in tutti i time frame.

Paolo, osservazione intelligente, ma sbagliata.
La distribuzione a sella non è una "proprietà dei path" come vorrebbero i cultori di derivate, integrali, funzioni trigonometriche, disegnini di funzioni cumulate etc...

La distribuzione a sella deriva - come spesso in Borsa - da un "bias" umano che può essere modellizzato (largo circa, nella realtà le due code non sono simmetriche) con la legge dell'arcoseno. (tranqui PGiulia:D:D, io non so niente...... ma in ogni caso quel niente non lo dico fino in fondo.... :D:D.... ho studiato uno step intermedio e banale..... :lol::lol:)
Non è la legge che crea il bias, semplicemnete lo descrive. Non è chiaro? Sorry, it's not my fault.

In ogni caso, consiglio di ripetere l'esperimento sul DJIA o sull'S&P 500.



Con questo thread personalmente ho scoperto che spesso e volentieri ci si diverte molto di più rimanendo alla finestra :lol:

Eh ma non vale...... te alla prima occasione ti sistemo io.... non appena fai partire il th sugli outliers.... :lol::lol:

PS come te la cavi come badante? :D:D
 
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pprllo

Nuovo forumer
Imar, credo che ci sia un pò di confusione.

Quello che voglio dire è che se il processo di formazione dei prezzi è un semplicissimo processo di Wiener, la probabilità di massimi (e minimi) nell'intervallo [0; t] in un intervallo [0; 1] è data da questa banale serie di equazioni:

gif.latex


Che danno non a caso come risultato proprio la "arctangent law".

Quindi se la serie di prezzi è un processo di Wiener senza bias nè drift, si verifica comunque la "arctangent law", che quindi non è un modello di un bias ma una proprietà dei processi di Wiener.

Un eventuale bias sarebbe invece segnalato proprio dal discostarsi dei dati reali da tale risultato teorico. Ad esempio se l'ultima ora avesse la stessa frequenza di max-min delle altre, potremmo essere in presenza di un fenomeno di mean reversion.
 
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Imar

Forumer attivo
Un eventuale bias sarebbe invece segnalato proprio dal discostarsi dei dati reali da tale risultato teorico. Ad esempio se l'ultima ora avesse la stessa frequenza di max-min delle altre, potremmo essere in presenza di un fenomeno di mean reversion.

E' esattamente così, pprllo.

Nella pratica, la legge dell'arcoseno è violata, e l'esempio più evidente (non l'unico) è nei mercati che funzionano 24 ore (o quasi).

Ovviamente che tali violazioni dipendano da un bias degli operatori, più che da violazioni dell'ipotesi iniziale di un random walk nella formazione dei prezzi, è una MIA OPINIONE, supportata dal fatto che ho visto altri grafici come quello qui sotto e - ex post - ho sempre potuto spiegare con una ragione di "mercato" la distribuzione dei picchi, cioè degli orari in cui i max/mini i della giornata erano ricorrenti, in barba alla legge dell'arcoseno.

Sorry, se fossero bastati 4 integrali per risolvere il puzzle dei mercati .... li avrei studiati anch'io.....;);)....

Domanda: qual'è lo strumento finanziario che ha questa distribuzione dei max/minimi daily?
Che differenza c'è tra questo strumento ed il FIB, che ha la distribuzione evidenziata da Alvin???
 

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pprllo

Nuovo forumer
E' esattamente così, pprllo.

Nella pratica, la legge dell'arcoseno è violata, e l'esempio più evidente (non l'unico) è nei mercati che funzionano 24 ore (o quasi).

Ovviamente che tali violazioni dipendano da un bias degli operatori, più che da violazioni dell'ipotesi iniziale di un random walk nella formazione dei prezzi, è una MIA OPINIONE, supportata dal fatto che ho visto altri grafici come quello qui sotto e - ex post - ho sempre potuto spiegare con una ragione di "mercato" la distribuzione dei picchi, cioè degli orari in cui i max/mini i della giornata erano ricorrenti, in barba alla legge dell'arcoseno.

Sorry, se fossero bastati 4 integrali per risolvere il puzzle dei mercati .... li avrei studiati anch'io.....;);)....

Domanda: qual'è lo strumento finanziario che ha questa distribuzione dei max/minimi daily?
Che differenza c'è tra questo strumento ed il FIB, che ha la distribuzione evidenziata da Alvin???
No ma infatti altro che puzzle. :D

Era proprio per dire che se uno fa questo tipo di valutazioni deve tenere presente alcune proprietà del processo Wiener per non incorrere in allucinazioni ! :D

Poi sono perfettamente d'accordo che esistano dei bias degli operatori. Non ho capito però come concili l'esistenza di tali bias con la "random walkness" dei prezzi. A me viene invece da dire che proprio questi bias sono deviazioni dalla "random walk", o se non dalla random walk, almeno dal processo Wiener.

Tornando al discorso dell'arcoseno, mi chiedevo poi: se uno è interessato all'operatività in contrattazione continua, per creare uno stimatore più efficace di questi fenomeni orari, non sarebbe più semplice raccordare i prezzi close to open (se necessario) e poi operare in finestra costante ? Invece di andare a vedere la frequenza del massimo giornaliero, si potrebbe andare a vedere la frequenza del massimo delle ultime X ore, dove X è la durata della seduta di contrattazione continua (a seconda dello strumento). La forma "naturale" di un simile stimatore è piatta, così sarebbe più immediato individuare le distorsioni.
 

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