News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 15 maggio 2007

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Tokyo chiude in territorio negativo

Tokyo chiude in territorio negativo

Chiusura in ribasso per la piazza di Tokyo, che risente del dato sugli ordini di nuovi macchinari. L'indice Nikkei ha perso lo 0,9% a 17.512,98 punti mentre il Topix ha lasciato sul parterre circa un punto percentuale a 1.712,55 punti.
Tra le altre piazze asiatiche, Seul termina con una minusvalenza dell'1,02% e Shanghai con un -1,8%.
 
Cambi: Jamaleh, dollaro alla test dei dati attesi in questi giorni
(15 Maggio 2007 - 09:19)
MILANO (Finanza.com) - "Apertura di settimana in lieve calo per il dollaro, comprensibile comunque sia in ragione dell'ampio recupero della settimana scorsa sia in vista dei dati attesi in questi giorni". Esordisce così Asmara Jamaleh esperta dei mercati valutari di Intesa SanPaolo sui movimenti di cui è stato protagonista il biglietto verde ieri. Naturalmente spiccano tra tutti i dati sui prezzi al consumo. "Le attese sono per un recupero su base congiunturale rispetto al mese precedente, ma non tale da far salire anche il tendenziale", continua la Jamaleh. A sua avviso "il biglietto verde quindi potrebbe non riuscire oggi a riguadagnare quanto perso ieri". "Complessivamente però - nota - dovrebbe riuscire a mantenere i recuperi della settimana scorsa".
 
Giappone: Ordini macchinari settore privato marzo -4,5%

Giappone: Ordini macchinari settore privato marzo -4,5%

In calo a marzo gli ordini dei macchinari del settore privato in Giappone. Il dato infatti al netto delle componenti volatili ha registrato un decremento del 4,5% m/m, contro il -4,9% del mese precedente.
Il totale degli ordinativi ha registrato un decremento del 15,7% dopo il +2,8% del mese precedente.
 
(15.5.07 09:23) Francia: l'inflazione sale ancora ad aprile
I prezzi non s'infiammano, ma di certo non è un segnale positivo. L'inflazione oltre ...

(15.5.07 09:23) Carifirenze: nel I trim. utile netto cresciuto a 49,4 mln, +10,3% margine intermediazione
Cassa di Risparmio Firenze archivia il primo trimestre dell'anno con un utile netto ...

(15.5.07 09:20) Eni: Jp Morgan diventa ottimisma sul Cane a sei zampi e ne consiglia l'acquisto
Al bando le incertezze. Gli analisti di Jp Morgan hanno deciso di cambiare strategia ...

(15.5.07 09:19) Cambi: Jamaleh, dollaro alla test dei dati attesi in questi giorni
"Apertura di settimana in lieve calo per il dollaro, comprensibile comunque sia in ...

(15.5.07 09:13) Le vendite frenano Piazza Affari in avvio di seduta
Sulla scia delle principali borse europee, gli indici del listino milanese iniziano ...

(15.5.07 09:12) Kaitech: nel I trimestre ricavi saliti a 11 mln, risultato netto negativo per 2,4 mln
Kaitech, società specializzata nel settore dell’information technology e del card ...

(15.5.07 09:12) Mediaset: P.Silvio Berlusconi, "Tiferò anche per la Rai, che male c'è?"
Il blitz di Mediaset ad Amsterdam ha raccolto un consenso bipartisan, riaccendendo ...

(15.5.07 09:09) Erg: nei primi tre mesi 2007 utile netto a 21 mln, indebitamento scende a 1.127 mln
Erg archivia il primo trimestre 2007 con un margine operativo lordo consolidato pari ...

(15.5.07 09:07) Borse europee deboli nei primi scambi
Inizio di seduta all’insegna delle vendite per le principali Piazze europee. Dopo ...

(15.5.07 09:05) Esprinet: nel I trimestre ricavi saliti a 656,5 mln, -2% utile netto
Esprinet, distributore di tecnologia, ha chiuso il primo trimestre dell'anno con ...
 
Germania: pil 1* trimestre preliminare +0,5% t/t

Germania: pil 1* trimestre preliminare +0,5% t/t

Il Pil tedesco nel primo trimestre dell'anno è risultato in crescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Su base annua si evidenzia un incremento del 3,3% dopo il +3,7% del 4° trimestre 2006 ed il +3,2% del 1° trimestre sempre riferito all'anno scorso.
 
Francia: pil 1° trimestre preliminare +0,5% t/t

Francia: pil 1° trimestre preliminare +0,5% t/t

In aumento dello 0,5% nel 1° trimestre del 2007 il Prodotto Interno Lordo francese contro il +0,5% del 4° trimestre 2006.
 
Erg: risultato netto Gruppo 1° trimestre sale a 21 mln

[LINK:ecbd083ede]Erg[/LINK:ecbd083ede]: risultato netto Gruppo 1° trimestre sale a 21 mln

Il Cda di Erg si è riunito ieri per esaminare la relazione del primo trimestre 20074 che evidenzia un margine operativo lordo consolidato a valori correnti pari a 113 milioni di Euro rispetto ai 73 milioni di Euro dei primi tre mesi del 2006. Il risultato operativo netto di Gruppo a valori correnti, per il periodo, è pari a 69 milioni di Euro rispetto ai 36 milioni di Euro raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno.
Il risultato netto di Gruppo a valori correnti è pari a 21 milioni di Euro rispetto al pareggio registrato nel primo trimestre 2006.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2007 è pari 1.127 milioni di Euro, in diminuzione di 229 milioni di Euro rispetto a quello al 31 dicembre 2006 e in aumento di 474 milioni rispetto al 31 marzo 2006.
 
Carlyle a un passo da Valentino

Carlyle a un passo da [LINK:71dada9559]Valentino[/LINK:71dada9559]
di Carlo Festa

da www.ilsole24ore.com



Offerta di Carlyle per Valentino Fashion Group. Dopo una lunga giornata di trattative il fondo Usa guidato in Italia da Marco De Benedetti ha trovato ieri un accordo per acquisire la maggioranza della griffe della moda.
Se tutto andrà come previsto, ci sarà quindi un'Opa (a oltre 34 euro rispetto agli attuali 35,1) sulla griffe italiana e, a cascata, sulla tedesca Hugo Boss. Carlyle dovrà quindi sborsare poco meno di 2,6 miliardi per rilevare, con conseguente lancio di un'Opa obbligatoria, la totalità di Valentino. Ulteriori 1,5 miliardi di euro circa potrebbero essere necessari per l'offerta pubblica di acquisto da lanciare a Francoforte su Hugo Boss. Il condizionale è tuttavia d'obbligo: l'altro contendente, il fondo Permira, non sembra infatti rassegnato e ieri ha provato fino all'ultimo a portare l'ago della bilancia dalla propria parte.

La giornata è trascorsa ieri sul filo di trattative serrate. Carlyle e Permira hanno messo in scena un testa a testa dove alla fine l'offerta dell'operatore americano avrebbe ottenuto maggiori consensi. Carlyle,assistita da JP Morgan e dallo studio Gianni Origoni Grippo, aveva del resto messo sul piatto fin da venerdì sera la propria proposta. Permira ha cercato di inserirsi affiancata da Citigroup, Eidos Partners, dalla Banca Leonardo e dallo studio Bonelli Erede Pappalardo.

A vendere saranno i due principali azionisti di Valentino: cioè la International Capital Growth (Icg) e la Finanziaria Canova. Quest'ultima, che ruota attorno ad Antonio Favrin e Dario Segre, possiede attualmente una minoranza qualificata (19,7%). E proprio il presidente di Valentino, Antonio Favrin, potrebbe reinvestire nella società a fianco di Carlyle.

L'azionista di riferimento della griffe (con il 29,93%)è invece la lussemburghese Icg, che raggruppa in un patto alcuni dei componenti delle famiglie Dalle Rose e Marzotto: cioè Andrea Donà Dalle Rose, Isabella Donà Dalle Rose, Rosanna Donà Dalle Rose, Diamante Marzotto, Matteo Marzotto, Vittorio Marzotto.Ma,nel patto, sono presenti anche Massimo Caputi, ex-amministratore delegato di Sviluppo Italia, e un hedge fund speculativo: cioè Leonardo Capital Fund. Valuteranno le condizioni dell'offerta anche gli altri azionisti di minoranza di Valentino Fg: cioè la holding Tidus (con il 12,4%)di Luca,Stefano,Nicolò e Gaetano Marzotto, ma anche la la Pfc (che controlla il 7,4%)di Paolo,Veronica,Dominique Marzotto.

Valentino è sbarcata a Piazza Affari solo due anni fa in seguito a una scissione del gruppo Marzotto effettuata separando le attività tessili da quelle legate alla moda: uno scorporo che aveva consentito di raggruppare marchi prestigiosi come Valentino, Marlboro Classics e Missoni oltre alla partecipazione nella tedesca Hugo Boss.

Il battesimo in Borsa è avvenuto nel luglio del 2005: dopo aver aperto a 19,51 euro, il titolo è arrivato a chiudere nella prima seduta a 20,98 euro. Valentino è cresciuta in questo periodo sulla scia delle speculazioni: nell'ultimo anno ha messo a segno una performance del 26% ed è stato anche tra i best performer in Europa del settore, battuta soltanto da Burberry, Hermes e Swatch. Se tutto andrà come previsto,potrebbe trattarsi di una delle maggiori acquisizioni del private equity nel settore della moda. Due anni fa Tommy Hilfiger è stata infatti comprata dal fondo Apax Partners per 1,6 miliardi di dollari. Recentemente anche Jil Sander e Jimmy Choo sono state vendute a dei fondi.

Ma quella di Valentino rappresenta un'operazione a se stante. Oltre al celebre marchio dello stilista raggruppa infatti una macchina macina utili come Hugo Boss:la griffe tedesca gode di ottime prospettive di crescita, grazie al recente successo ottenuto nella linea femminile. Hugo Boss ha registrato nel 2006 un fatturato di 1,4 miliardi (+14,2%) contro quello complessivo del gruppo pari a 1,9 miliardi. L'utile netto della società è stato di 128,7 milioni (+8,6%), su un profitto complessivo di 157,2 milioni.

Così, mentre ieri a Milano il titolo Valentino è stato sospeso per tutta la giornata, in Germania Hugo Boss ha vissuto una giornata in forte rialzo. I titoli della casa di Metzingen hanno messo a segno un progresso del 2,7 per cento. Chiaro segnale della previsione di un'Opa a cascata sulla griffe tedesca, di cui Valentino detiene il 50,9% del capitale.
 
Le tre cordate per Alitalia restano tutte in corsa

Le tre cordate per [LINK:d6eee97a03]Alitalia[/LINK:d6eee97a03] restano tutte in corsa

di Laura Serafini

da www.ilsole24ore.com


Un nuovo passo avanti nella procedura per la cessione di Alitalia, ma al tempo stesso nessun colpo di scena. Una riunione del comitato per le privatizzazioni, caratterizzata da discussioni a tratti accese, ha deciso ieri l'ammissione alla fase delle offerte vincolanti delle tre cordate sinora rimaste in gara:
Ap Holding spa, che rappresenta Carlo Toto patron di AirOne;
Matlin Patterson,Tpg e Mediobanca;
Aeroflot e Unicredit.
Con un comunicato diffuso ieri dal ministero dell'Economia, che gestisce la gara con la consulenza di Merrill Lynch, Bain&Co e lo studio Chiomenti, sono state indicate anche le prossime tappe della gara: dal prossimo 24 maggio verrà aperta la data room, dunque l'ammissione degli acquirenti potenziali ai dati di Alitalia ai fini di una valutazione, a tutte le cordate contemporaneamente. Queste avranno tempo fino alla fine di giugno per presentare le offerte vincolanti; a quel punto tirarsi indietro dalla competizione non sarebbe più possibile. Le prime conclusioni che si possono trarre dall'esito della riunione di ieri è che il ministero ha confermato la linea di mantenere il maggior numero di competitori in lizza, nonostante da parte di tutte e tre restino ancora aperte le incognite presenti sinora. Il dibattito all'interno del comitato privatizzazione ha riguardato soprattutto i requisiti di ammissione della cordata rappresentata dalla compagnia russa Aeroflot, ma alla fine nonostante le perplessità si è deciso comunque di far proseguire tutti. I problemi delle due cordate non guidate da soci italiani o comunque europei è legata alla perdita dei diritti di volo che Alitalia possiede, in base ad accordi bilaterali, sulle rotte extraeuropee e che non sono più riconosciuti in caso del passaggio del controllo della compagnia aerea ad un azionista extracomunitario. Il ministero, la scorsa settimana, aveva inviato alle due cordate (quella guidata da Aeroflot e quella partecipata dai fondi Usa Tpg) una lettera in cui si chiedeva alle controparti come intendevano affrontare la questione dei diritti di volo e si ricordava come in base alla normativa vigente sia possibile (con l'emissione di azioni di diverse categorie) riconoscere la maggioranza a un socio "comunitario" pur mantenendo il controllo della società acquisita. A quanto risulta, nelle loro repliche al ministero, le due cordate non avrebbero fornito per ora soluzioni al problema. Così come, d'altro canto, resta ancora da sciogliere come la cordata guidata da Toto intenda far fronte alla possibilità che l'Antitrust possa chiedergli, una volta acquisito il controllo di Alitalia, di ridurre la posizione di monopolio sulle tratte Roma Milano. Va ricordato, comunque, che la scorsa settimana lo stesso ministero aveva chiarito che non è più possibile aggregare nuovi soci alle cordate, a meno che non si tratti di partecipazioni di minoranza. Come potrebbero essere quelle di IntesaSanpaolo, già partner dichiarato di AirOne nella gara, e di Mps. Per gruppi come Aeroflot o Tpg, non potendo più arruolare in posizione di maggioranza un socio europeo, secondo alcuni l'unica alternativa per restare in gara sarebbe l'aggregazione con la cordata di Toto. Ma per avere una conferma a questa ipotesi c'è tempo: nei prossimi giorni partirà la lettera d'invito alle cordate nella quale saranno indicate le technicality della prossima fase della gara, inclusa ad esempio l'eventualità di procedere a rilanci qualora ci fossero più offerte in concorrenza nella fase finale. I tecnici che hanno esaminato i piani industriali hanno riscontrato comunque che le tre cordate hanno proposto soluzioni piuttosto diverse tra loro, seppure sia in tutte e tre evidente lo sforzo che si intende sostenere per rilanciare la compagnia italiana.


La cronologia della crisi dal 2004 a oggi
Ecco i passaggi più significativi degli ultimi travagliati anni di Alitalia, a partire dal cambio ai vertici del 2004. Più nel dettaglio, il percorso degli ultimi mesi da quando il Governo, il 1° dicembre scorso, ha iniziato a lavorare a un piano di risanamento e il Tesoro ha avviato la procedura di gara per cedere il controllo ai privati.

- 27 febbraio 2004 - Francesco Mengozzi lascia, era al vertice della società dal febbraio 2001. Al timone saleMarco Zanichelli. Giuseppe Bonomi resta presidente. - 6 maggio 2004 - Giancarlo Cimoli, ex numero uno delle Ferrovie, è il nuovo presidente e amministratore delegato.
- 27 settembre 2004 - Il piano industriale accelera surisanamento e taglio costi: prevede 3.700 esuberi e un pianodi ricapitalizzazione per reperire nuove risorse.
- 8 ottobre 2004 - Il Tesoro da via libera al «prestito ponte» da 400 milioni di euro.
- 11 novembre 2004 - Il Consiglio dei ministri approva un nuovo schema di decreto per la privatizzazione. Autorizza il Tesoro a scendere sotto il 50%.
- 14 dicembre 2005 - Si chiude l'aumento di capitale per oltre un miliardo di euro. Il Tesoro scende al 49,9%.
- 17 marzo 2006 - Alitalia si aggiudica la gara per l'acquisizione della low cost Volare. L'operazione è ancora al centro di un contenzioso giudiziario dopo ricorsi di AirOne.
- 3 agosto 2006 - Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, da «piena fiducia» a Giancarlo Cimoli smentendo le indiscrezioni su un possibile cambio al vertice.
- 10 ottobre 2006 - Prodi lancia l'allarme: Alitalia, dice, «vive il momento più difficile della sua storia. La situazione è fuori controllo». Il Governo inizia a lavorare sul dossier.
- 23 novembre 2006 - Il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta, annuncia che sono stati avviati «colloqui esplorativi» per una alleanza su richiesta di Alitalia.
- 24 novembre 2006- Il dossier è tra i temi del vertice bilaterale Italia-Francia a Lucca. Un riavvicinamento con Air France è «ai miei occhi auspicabile», dice il presidente francese Jacques Chirac. Prodi frena: «Non se ne è parlato».
- 1 dicembre 2006 - Il Consiglio dei ministri decide la cessione di una quota di controllo della compagnia.
- 29 dicembre 2006 - Il Tesoro pubblica l'invito a presentare manifestazioni di interesse.
- 17 gennaio 2007 - Il Cda decade dopo le dimissioni di Jean-Cyril Spinetta (il numero uno di Air France-Klm), che seguono di pochi giorni quelle presentate da un altro consigliere, Gabriele Checchia. Il presidente e a Ad Giancarlo Cimoli, con il rappresentante del Tesoro in Cda Giovanni Sabatini, restano per l'ordinaria amministrazione.
- 29 gennaio 2007 - Scade il termine fissato dal bando del Tesoro per la presentazione delle manifestazioni di interesse. - 9 febbraio 2007 - Il Tesoro indica il giurista Berardino Libonati alla presidenza di Alitalia.
- 13 febbraio 2007 - Cinque le cordate in gara per la fase di presentazione delle offerte non vincolanti: Ap Holding di Carlo Toto con il supporto finanziario di Intesa-Sanpaolo; il fondo salva-imprese di Carlo De Benedetti Management & Capitali; MatlinPatterson Global Advisers; Texas Pacific Group Europe; Unicredit Banca Mobiliare.
- 23 marzo 2007 - Il cda esamina la quarta trimestrale: nel 2006 Alitalia ha registrato una perdita ante imposte di 405 milioni, in peggioramento di circa 261 milioni rispetto al 2005.
- 2 aprile 2007 - Proseguono la gara tre concorrenti: Tpg in cordata con MatlinPatterson e Mediobanca; Aeroflot con Unicredit Banca Mobiliare; Ap Holding, la società che controlla AirOne.
- 16 aprile 2007 - I tre candidati presentano al Tesoro le proprie offerte preliminari non vincolanti.
- 30 aprile 2007 - L'indebitamento al 31 marzo, comunica la compagnia, è pari a 1,072 miliardi, in calo di 30 milioni rispetto ad un mese prima.
- 3 maggio 2007 - Sciopero degli assistenti di volo per il contratto, cancellati metà dei voli.
- 5 maggio 2007 - Alitalia compie 60 anni: il volo inaugurale della compagnia, il Torino-Roma-Catania, fu il 5 maggio 1947.
- 14 maggio 2007 - Si chiude la fase delle offerte non vincolanti, seconda tappa (dopo le manifestazioni d'interesse) dell'iter per la privatizzazione, con la cessione di una quota di controllo (almeno il 39,9%, il Tesoro ha il 49,9%). Si apre così la fase finale della due diligence. La chiusura della gara è prevista per metà giugno.
 

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