LEHMAN BROTHERS QUARTO ATTO

Crac Lehman Brothers, sentenza storica: la banca deve risarcire i risparmiatori

Lo ha stabiito la Corte d'Appello di Brescia, condannando al pagamento un istituto di credito perché "venuto meno ai propri obblighi informativi"



La Corte d'appello di Brescia, ribaltando una precedente sentenza del Tribunale di Mantova, ha dato ragione a tre risparmiatori che nel febbraio 2008 avevano acquistato da Banca Fideuram obbligazioni Lehman Brothers.

Lo rende noto l'associazione di tutela dei consumatori Konsumer, affermando che "l'istituto di credito era venuto meno ai propri obblighi informativi, relativi, tra l'altro, alla natura del titolo, alla situazione della società emittente, compreso il suo rating: è questa per la Corte la prova che, ai sensi dell'art. 21 del Tuf e dell'art. 28 del regolamento Consob del 1998, è l'intermediario che deve fornire e che nel caso specifico sarebbe mancata. Il giudice d'appello ha quindi pronunciato la risoluzione del contratto d'acquisto, condannando Fideuram alla restituzione del capitale investito, detratta la somma di circa 20.500 euro ricevuta dalla procedura concorsuale statunitense, ossia circa 23.400 euro oltre interessi e rivalutazione monetaria, decorrenti dalla data dell'investimento e spese di lite", conclude l'associazione dei consumatori.


La lunga sentenza del Tribunale di Brescia "è importante - spiega l'avvocato Giovanni Franchi, che ha seguito il caso in Appello per i risparmiatori - anche per aver riconosciuto il fatto che interessi e rivalutazione monetaria devono essere fatti decorrere non dalla domanda di risarcimento, ma dall'acquisto dei titoli".

E io godo, buona sera.
 
Fino al 22 Aprile 2022, nessuna udienza su Lehman Brothers schedulata presso la Corte Fallimentare di New York, giudice Chapman.
 
Mi sono preso la briga di mettere a confronto quanto incassato dagli obbligazionisti ex LBT rispetto agli istituzionali che ancora oggi ricevono distribuzioni da Amsterdam.

Ebbene, non ci sono differenze particolarmente significative ad eccezione del fatto che i cosiddetti titolari di Substitute Notes ( in pratica, gli istituzionali di cui sopra ) beccano anche quella made in USA.

Della serie: chi maneggia, festeggia.
 
Lehman Brothers Treasury Co. B.V. in liquidation (LBT): Proposed distribution to Holders of Substitute Notes on 11 April 2022

On 11 April 2022, LBT distributes Available Cash to Holders of Substitute Notes as set forth in the table below.

This distribution on Substitute Notes is made in accordance with and is subject to the Composition Plan and the terms and conditions of the Substitute Notes. In accordance with Article 5 of the Terms and Conditions of the Substitute Notes, LBT will make distributions in U.S. Dollars only.

Substitute Notes XS1932636159

Nominal Amount (USD) 19,626,450,592

Distribution Amount (USD) 7,953,275
 
Sentenza storica Lehman Brothers: Patti Chiari condannata al risarcimento


I titoli tossici continuano a mietere vittime tra grandi e piccoli risparmiatori. Lo scorso 14 gennaio una sentenza che potrebbe fare storia se presa come punto di riferimento. Risparmiatore investiva denaro in titoli Lehman Brothers, attraverso la banca UBI. Per la prima volta un tribunale condanna la banca e tutela il risparmiatore. L’avvocato Zuccarello assieme al dott. Gian Marco Bardelli, partner della GMB Finance, entrambi collaboratori della Federcontribuenti, hanno permesso ad un risparmiatore di avere giustizia. Il correntista, convinto dalla banca che il consorzio Patti Chiari avrebbe monitorato il rischio dei titoli della banca americana, acquistava nel 2005 titoli Lehman Brothers, la banca che li vendeva l’UBI. Solo oggi il correntista è riuscito a rientrare in possesso degli 80 mila euro investiti. I titoli erano inseriti nell’elenco “obbligazioni basso rischio-basso rendimento” gestito e aggiornato dal Consorzio Patti Chiari. La sentenza rappresenta un precedente giurisprudenziale innovativo. Oltre a sancire la responsabilità della banca intermediaria, condanna anche il Consorzio Patti Chiari responsabile per aver colposamente mantenuto i titoli emessi da Lehman Brothers nel proprio listino tra le obbligazioni a basso rischio/basso rendimento.

Una articolata perizia tecnica ha confermato che le variazioni del VaR dovevano spingere il consorzio Patti Chiari ad espellere i titoli dall’elenco già a partire da marzo 2008 (la banca americana è fallita il 15 settembre 2008).

L’istruttoria ha rilevato l’anomala mancanza da parte sia della Banca che del Consorzio Patti Chiari, dei dati VaR che il Consorzio avrebbe dovuto calcolare giornalmente e settimanalmente al fine di misurare l’eventuale superamento dei limiti, superati i quali il titolo andava escluso dal listino. E’ emerso sorprendentemente che il Consorzio Patti Chiari non è stato in grado di produrre né i report né le ipotesi usate per formare i modelli posti a fondamento dei calcoli VaR effettuati.

Una sentenza che dovrebbe fare da apri pista non solo per i tanti piccoli investitori coinvolti, non solo per tanti imprenditori costretti ad acquistare titoli che gli venivano venduti come affari del secolo quando invece erano saputamente tossici, ma anche per quanto riguarda i bilanci degli Stati coinvolti o anche regioni e province nel nostro caso.


Questa sentenza risale al 2015: come "The Others" abbiano fatto a perdere la loro causa contro Patti Chiari rimane un mistero: eppure c'era questo precedente che faceva pur sempre giurisprudenza a loro vantaggio.
 
A proposito di The Others, vedo collegato negusneg, uno dei pochi a a non schierarsi contro di me all'epoca: lo saluto con stima!
 

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