Lettera di una cittadina al Presidente Ciampi. (1 Viewer)

Ghibli

Forumer attivo
Meres ha scritto:
Grazie di che cosa ?

Scusa ma non hai avuto risposte e neanche io ho capito cosa intendi dire.

Chiedo scusa Meres...sono arrivato a delle conclusioni inseguendo dei miei ragionamenti,dei quali non avevo esposto i presupposti. :(

Il mio ringraziamento ironico voleva sottolineare che, a mio avviso, l'entrata nell'Euro ci ha danneggiati più che avvantaggiati.
E non solo per il rapporto di cambio che è ci stato imposto (ecco il ringraziamento)ma soprattutto per la possibilità di esercitare una politica economico-finanziaria indipendente da quelle che sono le esigenze europee.

Se è vero, come è vero, che lo Stato deve avere la facoltà di stampare denaro quando occorre,assumendosi anche l'onere di garantirne il valore,
non capisco se e come l'Europa possa venire incontro alla esigenze locali, magari a scapito di quelle continentali.
Per non parlare poi della BCE.

Sorge il dubbio che le "storiche" banche centrali,sotto la direzione franco-germanica, abbiano concertato un'operazione finalizzata ad un proprio esclusivo tornaconto,non escludendo appunto il signoraggio.

In un'Italia in cui si torna a parlare di "gabbie salariali",dove il valore del denaro è diverso tra Nord e Sud,questo forzato allineamento dei prezzi a livello europeo sembra ancora più assurdo,dato che non è stato nè preceduto,nè seguito da una parificazione (per noi verso l'alto) dei salari italiani a quelli europei.

In altre parole con l'unificazione monetaria,è comparso per noi il conto di tutte quelle "svalutazioni competitive" (ultima Amato '92) che ci avevano permesso di sopravvivere,nonostante le nostre carenze economico strutturali nei confronti del resto d'Europa.

Spero di essermi spiegato meglio.

Grazie ancora e buona giornata a tutti. :)
 

Nonsoniente

Forumer storico
Il signoraggio della Federal Reserve, tratto da un articolo in rete di Marco Saba.

Il petrolio e la riserva frazionaria
La premessa serviva per chiarire alcuni concetti base, veniamo ora al petrolio. Durante l'amministrazione di Jimmy Carter, venne implementata da Paul Volcker - governatore della Federal Reserve - la politica del prestito frazionario. All'epoca il 97% dei dollari esistenti non erano mai stati stampati, ma creati nei computer "dal nulla".



Questo sistema venne implementato prima che alcuni importanti ufficiali statunitensi si recassero in Nigeria per convincere il primo ministro ad aumentare il prezzo del petrolio nigeriano. Questi lo fece poco prima di perdere la vita in un attentato che venne organizzato da dei paramilitari addestrati a Belize (che allora era British Honduras).



Il prezzo di tutto il petrolio è basato sul prezzo del petrolio nigeriano che, come quello libico, è uno dei più puri del mondo. Ovvero, si può quasi mettere direttamente nel serbatoio delle automobili. La vita del primo ministro nigeriano durò, per "coincidenza", fino a quando gli ufficiali statunitensi non si recarono in Kuwait per convincere i locali produttori di petrolio a venderlo al prezzo gonfiato di 30 dollari al barile.



Ma perché mai questi astuti emissari volevano comprare petrolio a prezzi così gonfiati? La risposta è allo stesso tempo incredibile ed orripilante. Gli ufficiali americani volevano acquistare petrolio dagli stati del golfo e dall'Arabia Saudita alle seguenti condizioni, apparentemente innocenti.



La prima condizione era che l'OPEC - contro la quale poi si scatenò una notevole propaganda anti-araba - doveva diventare una realtà e avrebbe dovuto insistere nel fissare in dollari il prezzo di tutte le compravendite di petrolio mondiali. In pratica, chiunque acquisti petrolio, dovendo usare dollari, riconosce il signoraggio ai privati possessori della Federal Reserve Inc. che ha la sede a Puerto Rico.



A noi semplici cittadini importa poco perché tanto il signoraggio, dal 1694, anno di fondazione della Banca d'Inghilterra, non ce l'hanno mai restituito. La seconda e più sinistra condizione imposta dagli americani era che le compagnie petrolifere americane - che acquistavano il petrolio - non sarebbero state obbligate a versare i pagamenti direttamente ai paesi venditori. Agli arabi, come prerequisito, veniva imposto di acquistare Certificati di Deposito ventennali e trentennali che sarebbero rimasti depositati su banche americane.



Sarà una coincidenza, ma i proprietari delle compagnie petrolifere sono gli stessi proprietari delle banche che gestiscono questa operazione. Per semplicità, in che cosa consiste questo "prestito frazionario"? Innanzitutto, il fatto che il 97% dei dollari non esistesse in forma di banconote costituisce una pura e semplice truffa che origina da quando anticamente le banche rilasciavano ricevute per l'oro depositato dai clienti.



Le banche si accorsero che molti utilizzavano le ricevute come moneta e che pochi passavano a ritirare effettivamente l'oro. Da qui l'idea geniale: stamparono molte più ricevute di quanto oro effettivamente depositato, sperando che nessuno se ne accorgesse. Come speravano ieri, sperano ancora oggi.



Quello che per chiunque sarebbe un reato, non lo è per gli uomini d'onore abilitati dalla Federal Reserve, i banchieri della riserva frazionaria. Per valutare l'ampiezza della frode del sistema della riserva frazionaria, facciamo un esempio pratico di una tipica transazione petrolifera.



Un esempio pratico
Una compagnia petrolifera americana emette un assegno per un milione di dollari intestandolo ad un agente ufficiale arabo che rappresenta la parte venditrice. La transazione viene effettuata - ad esempio - presso la Chase Manhattan Bank e la somma viene depositata come Certificato di Deposito trentennale registrato nel computer ed intestato all'ufficiale arabo. L'arabo è stato pagato, ma chi è il proprietario della Standard Oil? Chi è il proprietario della Chase Manhattan?



Andiamo avanti. Il petrolio (costo di estrazione 80 centesimi di $ al barile n.d.r.) viene raffinato e venduto caro al popolo americano o a quello italiano. Chi viene incolpato dei prezzi esosi della benzina? Quel "maledetto" cartello arabo. Ma a 1,2 euro al litro è la compagnia petrolifera che riceve il guadagno - tolte le accise governative. Nel frattempo, cosa accade nel conto bancario dell'arabo?



La Chase Manhattan Bank - nel nostro esempio, ma potrebbe anche essere la BNL - ha depositato un milione di dollari - un pezzo di carta con su scritto "1 milione USD" - nel sistema della Federal Reserve che, grazie alla politica della riserva frazionaria, autorizza la Chase ad effettuare prestiti per 50 milioni di dollari a paesi come il Brasile, il Messico, l'Argentina, oppure al Congresso degli USA, etc. favorendo la leggenda che ci sarebbero più soldi di quanti effettivamente necessari per i prestiti.



Ed ecco la grande usura condannata dal Corano: le banche guadagnano sui prestiti frazionari mentre ai paesi arabi vanno solo gli interessi annuali sui certificati di deposito pluriennali che sono stati costretti a comprare - e se non sei d'accordo, fai la fine di Saddam. Infatti Saddam, poco prima dell'ultima guerra del Golfo, aveva cominciato a vendere petrolio in cambio di euro, cosa che al cittadino europeo avrebbe forse fatto abbassare il costo della benzina.



Ma così facendo, avrebbe rotto le uova nel paniere dei proprietari della Federal Reserve, delle grandi banche americane, delle compagnie petrolifere ed ai membri della Commissione Trilaterale che- oh, coincidenza ! - sono esattamente le stesse persone.



Con il petrolio a 44 dollari il barile, gli arabi prendono il 5% (se va bene) delle somme in gioco sotto forma di interessi per i titoli sottoscritti che, guarda un po', se decidono di venderli provocano grandi disastri (le Torri Gemelle ed il recente blackout USA-CANADA funzionali a rendere impossibile, in quei periodi, i trasferimenti elettronici di denaro...).



In questa guerra mondiale di interessi titanici, capi arabi da una parte e Rockefeller (dollaro USA) e Rothschild (euro) dall'altra, di sicuro qualcuno come sempre non vincerà: i popoli.
 

Meres

Forumer attivo
Ghibli ha scritto:
Meres ha scritto:
Grazie di che cosa ?

Scusa ma non hai avuto risposte e neanche io ho capito cosa intendi dire.

Chiedo scusa Meres...sono arrivato a delle conclusioni inseguendo dei miei ragionamenti,dei quali non avevo esposto i presupposti. :(

Il mio ringraziamento ironico voleva sottolineare che, a mio avviso, l'entrata nell'Euro ci ha danneggiati più che avvantaggiati.
E non solo per il rapporto di cambio che è ci stato imposto (ecco il ringraziamento)ma soprattutto per la possibilità di esercitare una politica economico-finanziaria indipendente da quelle che sono le esigenze europee.

Se è vero, come è vero, che lo Stato deve avere la facoltà di stampare denaro quando occorre,assumendosi anche l'onere di garantirne il valore,
non capisco se e come l'Europa possa venire incontro alla esigenze locali, magari a scapito di quelle continentali.
Per non parlare poi della BCE.

Sorge il dubbio che le "storiche" banche centrali,sotto la direzione franco-germanica, abbiano concertato un'operazione finalizzata ad un proprio esclusivo tornaconto,non escludendo appunto il signoraggio.

In un'Italia in cui si torna a parlare di "gabbie salariali",dove il valore del denaro è diverso tra Nord e Sud,questo forzato allineamento dei prezzi a livello europeo sembra ancora più assurdo,dato che non è stato nè preceduto,nè seguito da una parificazione (per noi verso l'alto) dei salari italiani a quelli europei.

In altre parole con l'unificazione monetaria,è comparso per noi il conto di tutte quelle "svalutazioni competitive" (ultima Amato '92) che ci avevano permesso di sopravvivere,nonostante le nostre carenze economico strutturali nei confronti del resto d'Europa.

Spero di essermi spiegato meglio.

Grazie ancora e buona giornata a tutti. :)


Ciao Ghibli: ok, per i presupposti ed i ragionamenti che condivido in pieno.

Aggiungo solo che, premesso che la BCE è il solo ente (privato) preposto a stampare banconote al costo di 3 centesimi cadauna all’interno della Comunità Europea, e che lucrando tra tale valore intrinseco e valore nominale genera profitti da signoraggio: essi vengono poi redistribuiti ai detentori delle quote della BCE stessa (ripeto, privata).

Ma una fetta di questi stessi utili vanno paradossalmente pure a beneficio di quei paesi che (seguendo molto probabilmente un ragionamento simile al tuo) sono volutamente rimasti fuori dal Trattato di Mastricht ! ! !


Ecco infatti la composizione della BCE:

• Banque Nationale de Belgique (2,83%)
• Danmarks Nationalbank (1,72%)
• Deutsche Bundesbank (23,40%)
• Bank of Greece (2,16%)
• Banco de Espana (8,78%)
• Banque de France (16,52%)
• Central Bank and Financial Services Authority of Ireland (1,03%)
• Banca d'Italia (14,57%)
• Banque centrale du Luxembourg (0,17%)
• De Nederlandsche Bank (4,43%)
• Oesterreichische Nationalbank (2,30%)
• Banco de Portugal (2,01%)
• Suomen Pankki (1,43%)
• Sveriges Riksbank (2,66%)
• Bank of England (15,98%)


Dunque anche la Banca d’Inghilterra, quella di Svezia e di Danimarca, con le quali non abbiamo evidentemente nulla a che fare, ci sfilano soldi dalle nostre tasche… chi lo sapeva ?


Qualche conferma a quanto sopra detto da fonte ufficiale della stessa BCE, tanto per non venir fraintesi ed eliminare ogni dubbio al riguardo.

Dal protocollo dello statuto:


Articolo 16

Banconote

Conformemente all'articolo 106, paragrafo 1, del trattato, il consiglio direttivo ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di
banconote all'interno della Comunità. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse
dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
La BCE rispetta per quanto possibile la prassi esistente in materia di emissione e di progettazione di banconote.

Articolo 33

Ripartizione dei profitti e delle perdite netti della BCE

33.1. Il profitto netto della BCE deve essere trasferito nell'ordine seguente:

a) un importo stabilito dal Consiglio direttivo, che non può superare il 20% del profitto netto, viene trasferito al fondo di riserva
generale entro un limite pari al 100% del capitale;
b) il rimanente profitto netto viene distribuito ai detentori di quote della BCE in proporzione alle quote sottoscritte.

Decisione relativa alla distribuzione del reddito monetario a decorrere dall'esercizio finanziario 2002

L'esercizio delle funzioni di politica monetaria genera un reddito monetario denominato "reddito da signoraggio". Conformemente allo Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, tale reddito, generato nell'area dell'euro, viene accentrato e ripartito tra le BCN in proporzione alle quote versate di capitale della BCE

(Fonte: Sito Ufficiale BCE - http://www.ecb.int/press/pr/date/2001/html/pr011206_1.it.html)

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Perché ci indebitiamo di tutto il danaro che la BCE stampa a suo piacimento e a costo zero ?

Perché non vi è alcuna copertura con riserva aurea da quanto emesso dalla BCE ?

E ciò nonostante: a chi appartiene la banconota che abbiamo in tasca ?

Cosa c’è scritto sopra: BCE o pagabile a vista al portatore ?

Dove va a finire il sudore della fronte di chi lavora ?

Ahiahiahiahiaiiiiiiiiiiii ! ! ! ! ! !


Saludos a todos
 

Amleto

Forumer attivo
Davvero ped (dem)agogico nel senso più nobile. Probabilmente mutando il titolo del thread i lettori aumenterebbero.
Saluti
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
Notizia recente tratta da AgenParl (agenzia di stampa parlamentare):

PROCLAMA DI RIMINI PER LA PROPRIETÀ POPOLARE DELLA MONETA


ROMA 2 maggio 2005 - AgenParl –

Il 30 aprile e il 1. maggio si è tenuto a Rimini un convegno sulla proprietà sociale della moneta. A conclusione dei lavori, tutti i partecipanti hanno sottoscritto un documento, denominato

Proclama di Rimini, che afferma:

“La conferenza di Rimini denuncia che le banche centrali - istituti privati e non pubblici - praticano usura, in quanto al momento dell’emissione della moneta si appropriano del valore della stessa, sottraendolo al suo legittimo proprietario: il popolo nel suo complesso;

denuncia altresì che l’attuale pratica bancaria equivale anch’essa all’usura;

denuncia infine che la gravissima situazione economica e sociale è diretta conseguenza del trattato di Maastricht, sciaguratamente estorto dalla consorteria bancaria ai politicanti europei;

pertanto promuove

l’uscita dell’Italia dall’attuale trattato di Maastricht per collocarsi nella stessa condizione del Regno Unito, della Svezia e della Danimarca;

il rigetto della costituzione europea che, redatta nel disprezzo delle radici cristiane, tenta di sanare l’illegittimità delle direttive del trattato di Maastricht in evidente contrasto con la nostra Costituzione;

la condanna delle pratiche dell’usura in tutte le sue forme ed in particolar modo dell’appropriazione della moneta da parte delle banche centrali;

l’emissione diretta della moneta da parte dello Stato italiano per accreditare il conseguente signoreggio (sic!) alla collettività nazionale e creare le condizioni per una nuova società basata sulla solidarietà e non sulla competizione, sulla vita e non sul danaro”.

http://www.agenparl.com/news.asp?id=8928
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Rino teniamo alto questo post. Oggi ho scritto al dr. Giovanni Floris, il conduttore di Ballerò invitandolo ad affrontare questo problema in una sua trasmissione. A dire il vero ero stato già anticipato da un altro Signore che lo invitava ad affronatare il problema.
Sai quale è stata la risposta del dr. Floris a questo Signore? La banca centrale è un istituto pubblico e non privato.
Ciao
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Rino teniamo alto questo post. Oggi ho scritto al dr. Giovanni Floris, il conduttore di Ballerò invitandolo ad affrontare questo problema in una sua trasmissione. A dire il vero ero stato già anticipato da un altro Signore che lo invitava ad affronatare il problema.
Sai quale è stata la risposta del dr. Floris a questo Signore? La banca centrale è un istituto pubblico e non privato.
Ciao Mauro.

Questo a conferma che gli interessi economici a così alto livello non hanno colore politico... oppure anche lui è ignorante in materia... ma è più probabile la prima ipotesi.

A presto.
 

Ghibli

Forumer attivo
Nonsoniente ha scritto:
Sai quale è stata la risposta del dr. Floris a questo Signore?
La banca centrale è un istituto pubblico e non privato.

Beh, potremmo operare una sorta di catena, scrivendogli quotidianamente a turno una mail con la spiegazione delle differenza tra "pubblico" e di "diritto pubblico" e con allegato l'elenco delle banche partecipanti della BCE.

Potresti cominciare mettendo in evidenza la sua mail,se di pubblico utilizzo,naturalmente. ;)
 

MrHope

Nuovo forumer
Perchè non provare con Report ?

Gli scrivo spesso e ho appena inviato il link di questo post..... vediamo

Sinceri complimenti a tutti.

Hasta Siempre
 

Users who are viewing this thread

Alto