tontolina
Forumer storico
come sapete i bombardamenti italiani sui libici costano molto al contribuente italiota che si vede ridurre tutto l'essenziale medico
ovviamente i politici non rinunciano a nulla dei 22.220,456 euro che percepiscono
loro sono amicastri di Rubysconi
comunque c'è un altro effetto economico...
29/07/2011 08.45 Commenti - Piazza Affari
Eni: utile trimestrale in calo del 31,3%
FTA Online News
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha esaminato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2011 (non sottoposti a revisione contabile). I ricavi della gestione caratteristica sono cresciuti del 7,4% a 24,59 miliardi di euro nel trimestre e dell'11,9% a 53,37 miliardi di euro nel semestre.
L'Utile operativo adjusted è a €9,1 miliardi nel semestre (+8%) e a €4 miliardi nel trimestre (-3%). L'Utile netto adjusted segna i €3,63 miliardi nel semestre (+4%) e i €1,44 miliardi nel trimestre (-14%).
Nel semestre l'Utile netto segna una flessione del 6% a €3,8 miliardi; nel trimestre la bottom line del conto economico registra una flessione del 31% a €1,25 miliardi.
Il cash flow si attesta a €8,6 miliardi nel semestre; €4,41 miliardi nel trimestre;
Nel periodo abbiamo consolidato le nostre prospettive di crescita grazie al progresso sui progetti di sviluppo, agli importanti successi esplorativi e ai nuovi accordi in aree core e in nuove aree ad elevato potenziale. I solidi risultati attesi per il 2011 e le prospettive di crescita e di redditività future ci consentono di confermare la nostra politica di dividendo e di proporre un acconto di €0,52 per azione." Nella stessa occasione il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2011 redatta ai sensi dell'art. 154-ter TUF che è stata contestualmente trasmessa alla Società di revisione.
La pubblicazione della relazione semestrale è prevista entro la prima metà del mese di agosto unitamente agli esiti dell'attività di revisione.
Evoluzione prevedibile della gestione
Sebbene in un quadro di graduale rafforzamento dell'attività economica globale, l'outlook 2011 presenta un margine di incertezza e volatilità a causa dell'imprevedibilità degli sviluppi legati a fattori macroeconomici e geopolitici, tra i quali in particolare l'evolvere della crisi libica. Le quotazioni del petrolio sono attese in un trend solido sostenuto anche da una certa ripresa della domanda; per le finalità di proiezione economico-finanziaria di breve termine Eni assume un prezzo medio annuo del marker Brent di 115 $/barile.
È prevista proseguire l'attuale fase depressa del mercato europeo del gas dove la contenuta dinamica della domanda non è in grado di assorbire l'eccesso di offerta esistente e la forte pressione competitiva riduce la redditività degli operatori.
I margini di raffinazione sono attesi permanere su livelli non remunerativi a causa dei fattori di debolezza strutturale dell'industria (domanda stagnante ed eccesso di capacità) e dell'elevato costo della carica e delle utility energetiche. Le previsioni del management sull'andamento nel 2011 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività sono le seguenti:
- Produzione di idrocarburi: la produzione 2011 allo scenario di prezzo di 115 $/barile è prevista in flessione rispetto al 2010 (1,815 milioni di boe/giorno nel 2010 a 80 $/barile) a causa della perdita di volumi connessa alla temporanea interruzione della maggior parte delle attività Eni in Libia. I minori volumi dovuti all'effetto prezzo nei PSA saranno parzialmente recuperati dalla migliore performance.
Assumendo il mantenimento del livello corrente di circa 50 mila boe/giorno in Libia nella parte restante dell'esercizio, il management stima, a parità di scenario prezzi, una flessione di circa 10 punti percentuali del livello produttivo 2011 vs. il 2010.
Il management prosegue le azioni pianificate per incrementare i livelli produttivi negli altri Paesi di attività: nel 2011 è prevista l'entrata a regime dei campi avviati nel 2010; sono previsti start-up in USA, Australia, Egitto, Italia ed Algeria e attività di ottimizzazione della produzione in particolare in Nigeria, Norvegia, Egitto, Angola e Regno Unito;
- Vendite di gas mondo: le vendite 2011 sono previste in crescita rispetto al 2010 (97,06 miliardi di metri cubi nel 2010), nonostante l'attesa flessione delle vendite agli shipper per effetto della crisi libica. Sono previsti volumi in crescita in Italia dovuti alla riconquista di clienti nei segmenti termoelettrico, industriale e grossisti, con un significativo miglioramento della quota, e nei mercati europei target. In uno scenario di forte pressione competitiva, il conseguimento degli obiettivi di vendita farà leva sul rafforzamento della leadership nel mercato europeo, azioni di marketing volte a consolidare la base clienti in Italia nonché le rinegoziazioni dei contratti di fornitura di lungo termine.
Sul piano finanziario, le minori vendite di gas agli shipper per effetto della crisi libica saranno bilanciate dai minori anticipi di cassa ai fornitori di gas per l'attivazione della clausola di take-or-pay, tenuto conto che Eni è in grado di far fronte alla minore disponibilità di gas libico tramite altre fonti di approvvigionamento;
- Business regolati: la performance dei Business regolati Italia beneficerà della redditività garantita dai nuovi investimenti e della prosecuzione del programma di efficienza;
- Lavorazioni in conto proprio: i volumi lavorati sono previsti in lieve flessione rispetto al 2010 (34,8 milioni di tonnellate nel 2010) principalmente sulla raffineria di Venezia maggiormente impattata dalle difficoltà di approvvigionamento dei greggi libici. Sono previsti incrementi delle lavorazioni presso le raffinerie di Sannazzaro e Taranto ed azioni di ottimizzazione dei cicli produttivi e di recupero di efficienza diffusa per attenuare gli effetti della congiuntura di scenario;
- Vendite di prodotti petroliferi rete in Italia e resto d'Europa: sono previste in lieve flessione rispetto al 2010 (11,73 milioni di tonnellate nel 2010) a causa della riduzione dei consumi di carburanti, i cui effetti saranno attenuati da azioni mirate di pricing e iniziative promozionali, dallo sviluppo del "non-oil" e dall'incremento della qualità del servizio;
- Ingegneria & Costruzioni: conferma la solidità reddituale grazie alla crescita del fatturato e alla consistenza del portafoglio ordini. Nel 2011 sono previsti investimenti tecnici sostanzialmente in linea con il 2010 (€13,87 miliardi nel 2010) e riguarderanno principalmente lo sviluppo dei giacimenti giant e le aree dove sono programmati importanti avvii del settore Exploration & Production, interventi di upgrading delle raffinerie relativi in particolare alla realizzazione del progetto EST, il completamento del programma di rinnovo della flotta di mezzi navali di costruzione e perforazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di trasporto del gas naturale.
Il leverage previsto alla fine dell'esercizio è atteso in riduzione rispetto al livello 2010 sulla base dello scenario di prezzo del Brent a 115 $/barile e delle dismissioni programmate.
(GD)
Vai alla scheda di dettaglio di: ENI
ovviamente i politici non rinunciano a nulla dei 22.220,456 euro che percepiscono
loro sono amicastri di Rubysconi
comunque c'è un altro effetto economico...
29/07/2011 08.45 Commenti - Piazza Affari
Eni: utile trimestrale in calo del 31,3%
FTA Online News
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha esaminato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2011 (non sottoposti a revisione contabile). I ricavi della gestione caratteristica sono cresciuti del 7,4% a 24,59 miliardi di euro nel trimestre e dell'11,9% a 53,37 miliardi di euro nel semestre.
L'Utile operativo adjusted è a €9,1 miliardi nel semestre (+8%) e a €4 miliardi nel trimestre (-3%). L'Utile netto adjusted segna i €3,63 miliardi nel semestre (+4%) e i €1,44 miliardi nel trimestre (-14%).
Nel semestre l'Utile netto segna una flessione del 6% a €3,8 miliardi; nel trimestre la bottom line del conto economico registra una flessione del 31% a €1,25 miliardi.
Il cash flow si attesta a €8,6 miliardi nel semestre; €4,41 miliardi nel trimestre;
- Proposta di acconto dividendo di €0,52 per azione. Highlight operativi
- Produzione di idrocarburi penalizzata dal protrarsi della crisi libica: -15% nel trimestre a 1,489 milioni di barili/giorno (-12% nel semestre); -2% (-1% nel semestre) al netto della perdita di produzione in Libia e dell'effetto prezzo;
- Vendite di gas: +9% a 21 miliardi di metri cubi nel trimestre (+7% nel semestre);
- Avviati nel semestre 4 giacimenti in USA, Congo e Italia;
- Nuove opportunità di crescita nel sud-est asiatico con l'acquisizione di permessi esplorativi in Indonesia e l'ingresso in due scoperte a gas nel Mar di Timor australiano;
- Accordo con Sonatrach per lo sviluppo delle riserve di shale gas dell'Algeria;
- Successi esplorativi in Norvegia, USA, Ghana, Venezuela, Regno Unito, Angola ed Egitto con un incremento delle risorse Eni di 415 milioni di barili nel semestre.
Nel periodo abbiamo consolidato le nostre prospettive di crescita grazie al progresso sui progetti di sviluppo, agli importanti successi esplorativi e ai nuovi accordi in aree core e in nuove aree ad elevato potenziale. I solidi risultati attesi per il 2011 e le prospettive di crescita e di redditività future ci consentono di confermare la nostra politica di dividendo e di proporre un acconto di €0,52 per azione." Nella stessa occasione il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2011 redatta ai sensi dell'art. 154-ter TUF che è stata contestualmente trasmessa alla Società di revisione.
La pubblicazione della relazione semestrale è prevista entro la prima metà del mese di agosto unitamente agli esiti dell'attività di revisione.
Evoluzione prevedibile della gestione
Sebbene in un quadro di graduale rafforzamento dell'attività economica globale, l'outlook 2011 presenta un margine di incertezza e volatilità a causa dell'imprevedibilità degli sviluppi legati a fattori macroeconomici e geopolitici, tra i quali in particolare l'evolvere della crisi libica. Le quotazioni del petrolio sono attese in un trend solido sostenuto anche da una certa ripresa della domanda; per le finalità di proiezione economico-finanziaria di breve termine Eni assume un prezzo medio annuo del marker Brent di 115 $/barile.
È prevista proseguire l'attuale fase depressa del mercato europeo del gas dove la contenuta dinamica della domanda non è in grado di assorbire l'eccesso di offerta esistente e la forte pressione competitiva riduce la redditività degli operatori.
I margini di raffinazione sono attesi permanere su livelli non remunerativi a causa dei fattori di debolezza strutturale dell'industria (domanda stagnante ed eccesso di capacità) e dell'elevato costo della carica e delle utility energetiche. Le previsioni del management sull'andamento nel 2011 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività sono le seguenti:
- Produzione di idrocarburi: la produzione 2011 allo scenario di prezzo di 115 $/barile è prevista in flessione rispetto al 2010 (1,815 milioni di boe/giorno nel 2010 a 80 $/barile) a causa della perdita di volumi connessa alla temporanea interruzione della maggior parte delle attività Eni in Libia. I minori volumi dovuti all'effetto prezzo nei PSA saranno parzialmente recuperati dalla migliore performance.
Assumendo il mantenimento del livello corrente di circa 50 mila boe/giorno in Libia nella parte restante dell'esercizio, il management stima, a parità di scenario prezzi, una flessione di circa 10 punti percentuali del livello produttivo 2011 vs. il 2010.
Il management prosegue le azioni pianificate per incrementare i livelli produttivi negli altri Paesi di attività: nel 2011 è prevista l'entrata a regime dei campi avviati nel 2010; sono previsti start-up in USA, Australia, Egitto, Italia ed Algeria e attività di ottimizzazione della produzione in particolare in Nigeria, Norvegia, Egitto, Angola e Regno Unito;
- Vendite di gas mondo: le vendite 2011 sono previste in crescita rispetto al 2010 (97,06 miliardi di metri cubi nel 2010), nonostante l'attesa flessione delle vendite agli shipper per effetto della crisi libica. Sono previsti volumi in crescita in Italia dovuti alla riconquista di clienti nei segmenti termoelettrico, industriale e grossisti, con un significativo miglioramento della quota, e nei mercati europei target. In uno scenario di forte pressione competitiva, il conseguimento degli obiettivi di vendita farà leva sul rafforzamento della leadership nel mercato europeo, azioni di marketing volte a consolidare la base clienti in Italia nonché le rinegoziazioni dei contratti di fornitura di lungo termine.
Sul piano finanziario, le minori vendite di gas agli shipper per effetto della crisi libica saranno bilanciate dai minori anticipi di cassa ai fornitori di gas per l'attivazione della clausola di take-or-pay, tenuto conto che Eni è in grado di far fronte alla minore disponibilità di gas libico tramite altre fonti di approvvigionamento;
- Business regolati: la performance dei Business regolati Italia beneficerà della redditività garantita dai nuovi investimenti e della prosecuzione del programma di efficienza;
- Lavorazioni in conto proprio: i volumi lavorati sono previsti in lieve flessione rispetto al 2010 (34,8 milioni di tonnellate nel 2010) principalmente sulla raffineria di Venezia maggiormente impattata dalle difficoltà di approvvigionamento dei greggi libici. Sono previsti incrementi delle lavorazioni presso le raffinerie di Sannazzaro e Taranto ed azioni di ottimizzazione dei cicli produttivi e di recupero di efficienza diffusa per attenuare gli effetti della congiuntura di scenario;
- Vendite di prodotti petroliferi rete in Italia e resto d'Europa: sono previste in lieve flessione rispetto al 2010 (11,73 milioni di tonnellate nel 2010) a causa della riduzione dei consumi di carburanti, i cui effetti saranno attenuati da azioni mirate di pricing e iniziative promozionali, dallo sviluppo del "non-oil" e dall'incremento della qualità del servizio;
- Ingegneria & Costruzioni: conferma la solidità reddituale grazie alla crescita del fatturato e alla consistenza del portafoglio ordini. Nel 2011 sono previsti investimenti tecnici sostanzialmente in linea con il 2010 (€13,87 miliardi nel 2010) e riguarderanno principalmente lo sviluppo dei giacimenti giant e le aree dove sono programmati importanti avvii del settore Exploration & Production, interventi di upgrading delle raffinerie relativi in particolare alla realizzazione del progetto EST, il completamento del programma di rinnovo della flotta di mezzi navali di costruzione e perforazione, nonché il potenziamento delle infrastrutture di trasporto del gas naturale.
Il leverage previsto alla fine dell'esercizio è atteso in riduzione rispetto al livello 2010 sulla base dello scenario di prezzo del Brent a 115 $/barile e delle dismissioni programmate.
(GD)
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