Veramente imbarazzante.
Usa: le troppe verità sull
Ore 11.00 Al Jazeera: "Morti ambasciatore Usa e 3 funzionari" - Nell'attacco di ieri sera al consolato Usa di Bengasi, in Libia, sarebbero morti l'ambasciatore americano e tre funzionari della sede diplomatica. E' quanto sostiene la tv satellitare araba al-Jazeera.
Ore 11.40 Al-Jazeera: "Ambasciatore morto per asfissia" - Secondo al Jazeera il diplomatico sarebbe morto per asfissia a causa di un incendio scoppiato nella sede del consolato di Bangasi e spiega che il diplomatico si trovava a Bengasi per una breve visita. Oltre a lui sono morte altre tre persone, tra i quali due uomini della sicurezza, anche loro cittadini Usa, che accompagnavano Stevens da Tripoli. Un quarto morto e' un impiegato del consolato, la cui nazionalità al momento non è chiara.
Ore 12,14 - Secondo l'agenzia Reuters, che cita una fonte libica, l'ambasciatore e tre cittadini americani stavano viaggiando in auto per trovare un luogo più sicuro dopo l'assalto notturno al consolato quando il loro mezzo è stato centrato da un razzo.
Ore 16.15 - Due dei quattro americani uccisi a Bengasi sono morti in una sparatoria avvenuta in una casa considerata sicura dove era stato trasferito lo staff del consolato dopo l'assalto.
Secondo il sito
The examiner, l’ambasciatore Stevens, prima di essere ucciso, è stato sodomizzato con un coltello e con un palo e a conferma il The Washington Times aveva pubblicato su Youtube un filmato che riprendeva la scena, filmato poi oscurato.
The Washington Times ha citato come fonte l'agenzia di stampa libanese
Tayyar.org che, riportando come fonte l’AFP (Agence France-Presse), dichiara che ambasciatore degli Stati Uniti in Libia Christopher Stevens sarebbe stato sodomizzato prima di essere stato ucciso dagli uomini che hanno attaccato il consolato americano di Bengasi.
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Usa: le troppe verità sull
In una giornata di pioggia incessante, un boscaiolo, un monaco e un passante si fermano a parlare di un fatto increscioso avvenuto qualche tempo prima. Si tratta dell'uccisione di un
samurai, avvenuta per mano di un brigante che avrebbe anche abusato della moglie di lui. La storia viene raccontata da quattro testimoni, fra cui il brigante-violentatore, la moglie del samurai, la vittima (che parla attraverso un
medium), ed infine un narratore, che pare sia il più obiettivo dei testimoni. Le versioni sono contrastanti e non si capisce bene quale sia la verità. La storia è raccontata per
flashback, a mano a mano che i quattro personaggi — il bandito Taj***333;maru (
Toshir***333; Mifune), la moglie del samurai (Machiko Ky***333

, la vittima (Masayuki Mori) e il boscaiolo senza nome (Takashi Shimura)— narrano gli eventi. Le prime tre versioni sono raccontate dal monaco (Minoru Chiaki), che aveva deposto al processo come testimone, in quanto aveva incrociato lungo la strada la coppia prima del fattaccio. Ognuna di queste versioni viene definita falsa dal boscaiolo e lui fornisce l'ultima versione, come l'unico vero testimone dei fatti (ma lui non dirà questo al processo), e comunque neanche la sua versione è completamente attendibile. Le quattro versioni vengono raccontate ad un cittadino comune (Kichijiro Ueda) mentre aspettano che il temporale cessi, nella porta in rovina, ai limiti della città di
Ky***333;to, una porta identificata da un segnale come Rash***333;mon.