Gheddafi fu ucciso da un agente segreto francese. Dov'è la notizia?
L'eliminazione fisica di Gheddafi, ex alleato di Sarkozy, era necessaria per evitare che quest'ultimo rivelasse alcuni segreti che, per il bene delle cancellerie occidentali, sarebbe stato meglio che restassero tali.
La
non-notizia di oggi è che
l***8217;assassino di Gheddafi era un agente segreto straniero mischiato alle brigate rivoluzionarie. Indovinate di quale nazionalità***8230;
Tra gli ambienti diplomatici occidentali nella capitale libica il commento ufficioso più diffuso è che, se davvero ci fu la mano di un sicario al servizio degli 007 stranieri, questa «quasi certamente era francese». Il ragionamento è noto. Fin dall***8217;inizio del sostegno Nato alla rivoluzione, fortemente voluto dal governo di Nicolas Sarkozy, Gheddafi minacciò apertamente di rivelare i dettagli dei suoi rapporti con l***8217;ex presidente francese, compresi i milioni di dollari versati per finanziare la sua candidatura e la campagna alle elezioni del 2007. «Sarkozy aveva tutti i motivi per cercare di far tacere il Colonnello e il più rapidamente possibile»
Secondo il
Corriere,
fu Assad a passare alla NATO il numero del telefono satellitare di Gheddafi agli 007 francesi. In cambio
il presidente siriano avrebbe ottenuto che Parigi chiudesse un occhio sulla repressione contro la popolazione in rivolta, limitando così la pressione internazionale su Damasco.
Per capire perché questa rivelazione è un pò la scoperta dell***8217;acqua calda dobbiamo fare un
salto indietro a metà febbraio 2011.
La narrativa ufficiale di quella che poi sarebbe degenerata nella guerra civile libica parla di una rivolta nata in Cirenaica, e presto estesa in tutto il Paese, in seguito alla brutale repressione di manifestazioni popolari spontanee.
A questa versione se ne affianca un***8217;altra, più articolata e meno ***8220;vendibile***8221; al grande pubblico. La repentina degenerazione della crisi libica dalle manifestazioni di piazza alla guerra civile ha da subito alimentato i sospetti che si sia trattato di
un colpo di Stato in fieri. Tale golpe, raccontava l***8217;analista
Karim Mezran sulle pagine di
Limes un anno fa, sarebbe stato deciso pochi mesi prima in un albergo di Parigi
dai servizi segreti francesi con la complicità di
Nuri al-Mismari, ministro del cerimoniale di Gheddafi. Le rivolte avrebbero poi costretto gli organizzatori ad accelerare il piano. Le defezioni dei militari e degli alti gradi del governo (su tutti: il ministro della Giustizia
Mustafa Abdel Jalil e quello dell***8217;Interno
Abdel Fattah Yunis), stranamente rapide e a macchia di leopardo, la rapida genesi del CNT, la diffusione di cos***8217;ì tante armi leggere in mano a così tanta gente, e soprattutto la frenetica attività diplomatica della Francia in favore dell***8217;intervento armato troverebbero spiegazione proprio in questa imprevista accelerazione.
Qualcuno si è chiesto come mai la
Francia ha premuto con tutte le sue forze per convincere le altre potenze della necessità di un intervento armato, poi consacrato dalla
risoluzione 1973 del CdS? Oppure perché è stata la prima a riconoscere il
CNT - sorto dal nulla da un giorno all***8217;altro ***8211; come unico interlocutore in Libia? O come mai Parigi non ha neppure atteso l***8217;avvio ufficiale della missione
Unified Protector, inviando i propri caccia nei cieli libici con un giorno d***8217;anticipo?
Sugli interessi francesi in Libia e sul piano messo in atto per strapparla all***8217;Italia si veda questa analisi su
Il Sussidiario.
A un anno di distanza i fatti dimostrano che la Francia ha fatto male i calcoli.
Se mai ce ne fosse bisogno, questo articolo sul blog di
Alex Thurston spiega
perché l***8217;intervento NATO in Libia è stato un errore. E gli effetti collaterali provocati dal rovesciamento di Gheddafi sono sotto gli occhi. Innanzitutto l***8217;insorgenza dei tuareg nel Nord del Mali, che avrebbe poi condotto alla dichiarazione d***8217;indipendenza dell***8217;
Azawad e alla sua successiva caduta in mano ai qaidisti. Senza contare l***8217;afflusso di
profughi in Ciad, Tunisia, Egitto ed Europa (via
Lampedusa) e un ruolo non secondario nella
crisi alimentare che tuttora affligge la regione del
Sahel.
Nel 1307
Filippo IV il Bello, re di Francia, espose una serie di accuse infamanti contro i
cavalieri Templari - con cui era stato in affari e di cui era debitore ***8211; per azzerare i propri debiti e mettere le mani su gran parte del patrimonio dell***8217;ordine. Sette secoli più tardi, la storia si è ripetuta nella figura di
Nicolas Sarkozy, esecutore del suo ex amico e socio Muammar Gheddafi.
In tanti hanno bevuto la storiella dell***8217;intervento umanitario.
In realtà Sarkozy ha voluto la caduta di Gheddafi per strappare la Libia all***8217;influenza italiana, guadagnando posizioni nel Nord Africa. L***8217;eliminazione fisica dell***8217;ex alleato era necessaria per evitare che quest***8217;ultimo fosse tradotto davanti ad un tribunale internazionale per crimini di guerra, dove avrebbe meritato un posto d***8217;onore ma all***8217;interno del quale avrebbe rivelato alcuni
segreti che, per il bene delle cancellerie occidentali, sarebbe stato meglio che restassero tali.