arseniolupin
Forumer storico
Commento generale
Chiusura negativa , ma con recupero finale, per le borse europee deluse dai dati sulla disoccupazione USA e dalla forza dell'euro che segna un nuovo record a 1.2868 contro la moneta americana.
Dopo una mattinata incerta i mercati hanno iniziato a scendere dopo la diffusione dei dati macro - economici americani delle 14.30 trainati da petroliferi, automobilistici e telefonici.
In recupero sul finale, dopo aver toccato i minimi intraday a seguito della creazione di soli 1000 nuovi posti di lavoro in USA, sul recupero delle borse americane.
I titoli peggiori quindi dono stati i petroliferi dopo i recenti report negativi sul comparto per l'anno in corso e l'annuncio della Shell sulla "riclassificazione" del 20% delle scorte di petrolio. L'annuncio della compagnia Britannica ha quindi destato preoccupazioni per un possibile calo del cash flow e il titolo ha perso oltre il 7% trascinandosi dietro anche le Eni che perdono 1,6%.
Anche il comparto auto ci ha messo del suo per la discesa. La forza dell'euro è la prima causa della debolezza del settore infatti sono penalizzate in quanto realizzano molto fatturato in dollari. Bmw lascia lo 1,85%, Daimler C -1,9%, Wolkswagen - 2,3% ecc.
L'effetto Nokia (ieri un balzo del titolo del 20% aveva galvanizzato tutto il comparto tech) che ieri aveva alzato le stime sul fatturato del 10% continua a sostenere i tecnologici con il settore in crescita dello 0,5%.
A Piazza Affari l'attenzione è stata ancora una volta rivola al comparto bancario con ricoperture sui titoli + coinvolti nella vicenda parmalat. Rialzi del 6% per BNL , del 3,65% per Intesa e +2,5% per Sanpaolo-imi.
Ottima MPS + 3,5% grazie alle previsioni di un aumento del risultato di gestione per il 2004 e Banca Fideuram (star del mib30) con un rialzo del 7% in vista del riassetto del gruppo con cessione della divione assicurativa , valutata un miliardo di euro, che pare meno penalizzante di quanto si pensava.
Ancora in calo Finmatica sul nuovo mercato (-8%) nonostate le su assicurazioni sulal solidità finanziaria del gruppo, ma l'emissione del nuovo bond convertibile (in realtà un aumento di capitale mascherato) non è ben accetto dal mercato , soprattutto in questo periodo.
In volo ancora La Doria dopo l'annuncio di un'offerta su alcuni asset della Cirio.
Commento fib
Seduta senza nuovi spunti con chiusura sui livelli dei giorni precedenti per il nostro derivato.
Nonostante non si veda una vera e propria voglia di scendere, pare aver momentaneamente esaurito la spinta rialzista.
I prezzi si trovano ora in una zona di indifferenza, compresa fra i massimi delle 27600 e la MM a 40 sedute passante per le 27000 e non prendono direzione.
Al di sotto delle 27.000 si riaprirebbero spazi di correzione fino alla zona 26700/750 che ha già dimostrato la sua valenza come supporto.
Segnali di ripresa si vedrebbero solo con una chiusura sopra i massimi precedenti , il cui passaggio offrirebbe occasione di raggiungimento delle 28.000 poi 28500.
Commento vola e open interest
Vola storica al 16% .
Ritroviamo quindi la vola del mib30 aumentata di 5 punti percentuali dalle ultime rilevazioni di dicembre.
L'implicita invece non ha seguito la stessa strada e solo adesso risale un pochino dai minimi e
prezza in range 13%-16% , eccezion fatta per le opzioni put gennaio leggermente + care al 18%.
I volumi odierni sono stati superiori a quelli degli ultimi giorni, ma ancora non tali da essere presi in seria considerazione.
Sono passate di mano 3.116 call contro 4.747 put, non andando a modificare il cal/put ratio che si trova nella zona centrale della sua fascia di oscillazione, senza quindi esprimere alcunchè.
Il differenziale è sempre a favore delle put , vi sono aperte 45.334 call, contro 55.967 put.
Si continua quindi con le put preferite alle call nelle contrattazioni, ma con una differenza meno marcata rispetto a quanto scrivevo a dicembre. Il differenziale di Open interest, che tanto ci ha aiutato nelle analisi previsionali per il rally di fine anno, non aumenta percentualmente come in precedenza. Esprime sempre fiducia per una crescita del mercato, ma tutto quell'ottimismo visto sulla scadenza dicembre par ora venuto meno. Se ricordate avevamo ben 30.000 posizioni di scarto, un minimo assoluto mai visto in altre occasioni.
Le basi + trattate oggi sono state le ATM , e terrei a far notare come ieri si sia notato un deciso aumento di OI sulla base put 27.000 gennaio come se si cominciasse a mettere un paletto al ritracciamento. Si comincia a pensare che a gennaio sotto 27000 non si farà scadenza. Se però teniamo presente pure che la base gennaio con + OI è la cal 27.500 con 2.430 posizioni, tanta strada da fare la settimana prossima pare non ce ne sia. Un risicato range di 500 punti.
La mappa dell'OI è però molto scarna. Poche posizioni aperte, bisognerà (come tutti gli anni) attendere metà mese affinchè tutti gli operatori ritornino dalle vacanze invernali e imbastiscano strategie per l'anno in corso.
PIVOT POINT
R3 28.140
R2 27.770
R1 27.610
Pp 27.400
S1 27.240
S2 27.030
S3 26.660
E io mio trovo sempre long di due fib con pdc 27.160
Mi dispiace, ma per ancora qualche tempo risulterò latitante , parteciperò quindi molto poco alla discussione .
Vi lascerò quasi sempre il mio commento serale.
Buon fine settimana a tutti
Chiusura negativa , ma con recupero finale, per le borse europee deluse dai dati sulla disoccupazione USA e dalla forza dell'euro che segna un nuovo record a 1.2868 contro la moneta americana.
Dopo una mattinata incerta i mercati hanno iniziato a scendere dopo la diffusione dei dati macro - economici americani delle 14.30 trainati da petroliferi, automobilistici e telefonici.
In recupero sul finale, dopo aver toccato i minimi intraday a seguito della creazione di soli 1000 nuovi posti di lavoro in USA, sul recupero delle borse americane.
I titoli peggiori quindi dono stati i petroliferi dopo i recenti report negativi sul comparto per l'anno in corso e l'annuncio della Shell sulla "riclassificazione" del 20% delle scorte di petrolio. L'annuncio della compagnia Britannica ha quindi destato preoccupazioni per un possibile calo del cash flow e il titolo ha perso oltre il 7% trascinandosi dietro anche le Eni che perdono 1,6%.
Anche il comparto auto ci ha messo del suo per la discesa. La forza dell'euro è la prima causa della debolezza del settore infatti sono penalizzate in quanto realizzano molto fatturato in dollari. Bmw lascia lo 1,85%, Daimler C -1,9%, Wolkswagen - 2,3% ecc.
L'effetto Nokia (ieri un balzo del titolo del 20% aveva galvanizzato tutto il comparto tech) che ieri aveva alzato le stime sul fatturato del 10% continua a sostenere i tecnologici con il settore in crescita dello 0,5%.
A Piazza Affari l'attenzione è stata ancora una volta rivola al comparto bancario con ricoperture sui titoli + coinvolti nella vicenda parmalat. Rialzi del 6% per BNL , del 3,65% per Intesa e +2,5% per Sanpaolo-imi.
Ottima MPS + 3,5% grazie alle previsioni di un aumento del risultato di gestione per il 2004 e Banca Fideuram (star del mib30) con un rialzo del 7% in vista del riassetto del gruppo con cessione della divione assicurativa , valutata un miliardo di euro, che pare meno penalizzante di quanto si pensava.
Ancora in calo Finmatica sul nuovo mercato (-8%) nonostate le su assicurazioni sulal solidità finanziaria del gruppo, ma l'emissione del nuovo bond convertibile (in realtà un aumento di capitale mascherato) non è ben accetto dal mercato , soprattutto in questo periodo.
In volo ancora La Doria dopo l'annuncio di un'offerta su alcuni asset della Cirio.
Commento fib
Seduta senza nuovi spunti con chiusura sui livelli dei giorni precedenti per il nostro derivato.
Nonostante non si veda una vera e propria voglia di scendere, pare aver momentaneamente esaurito la spinta rialzista.
I prezzi si trovano ora in una zona di indifferenza, compresa fra i massimi delle 27600 e la MM a 40 sedute passante per le 27000 e non prendono direzione.
Al di sotto delle 27.000 si riaprirebbero spazi di correzione fino alla zona 26700/750 che ha già dimostrato la sua valenza come supporto.
Segnali di ripresa si vedrebbero solo con una chiusura sopra i massimi precedenti , il cui passaggio offrirebbe occasione di raggiungimento delle 28.000 poi 28500.
Commento vola e open interest
Vola storica al 16% .
Ritroviamo quindi la vola del mib30 aumentata di 5 punti percentuali dalle ultime rilevazioni di dicembre.
L'implicita invece non ha seguito la stessa strada e solo adesso risale un pochino dai minimi e
prezza in range 13%-16% , eccezion fatta per le opzioni put gennaio leggermente + care al 18%.
I volumi odierni sono stati superiori a quelli degli ultimi giorni, ma ancora non tali da essere presi in seria considerazione.
Sono passate di mano 3.116 call contro 4.747 put, non andando a modificare il cal/put ratio che si trova nella zona centrale della sua fascia di oscillazione, senza quindi esprimere alcunchè.
Il differenziale è sempre a favore delle put , vi sono aperte 45.334 call, contro 55.967 put.
Si continua quindi con le put preferite alle call nelle contrattazioni, ma con una differenza meno marcata rispetto a quanto scrivevo a dicembre. Il differenziale di Open interest, che tanto ci ha aiutato nelle analisi previsionali per il rally di fine anno, non aumenta percentualmente come in precedenza. Esprime sempre fiducia per una crescita del mercato, ma tutto quell'ottimismo visto sulla scadenza dicembre par ora venuto meno. Se ricordate avevamo ben 30.000 posizioni di scarto, un minimo assoluto mai visto in altre occasioni.
Le basi + trattate oggi sono state le ATM , e terrei a far notare come ieri si sia notato un deciso aumento di OI sulla base put 27.000 gennaio come se si cominciasse a mettere un paletto al ritracciamento. Si comincia a pensare che a gennaio sotto 27000 non si farà scadenza. Se però teniamo presente pure che la base gennaio con + OI è la cal 27.500 con 2.430 posizioni, tanta strada da fare la settimana prossima pare non ce ne sia. Un risicato range di 500 punti.
La mappa dell'OI è però molto scarna. Poche posizioni aperte, bisognerà (come tutti gli anni) attendere metà mese affinchè tutti gli operatori ritornino dalle vacanze invernali e imbastiscano strategie per l'anno in corso.
PIVOT POINT
R3 28.140
R2 27.770
R1 27.610
Pp 27.400
S1 27.240
S2 27.030
S3 26.660
E io mio trovo sempre long di due fib con pdc 27.160
Mi dispiace, ma per ancora qualche tempo risulterò latitante , parteciperò quindi molto poco alla discussione .
Vi lascerò quasi sempre il mio commento serale.
Buon fine settimana a tutti