Nassiriya, attaccata la base dei carabinieri
Un ordigno ha provocato il crollo di una palazzina dove si trovano gli italiani. Carabinieri sotto le macerie. Feriti anche alcuni iracheni. In fiamme un deposito di munizioni. Al-Jazeera: è stato un kamikaze.
NASSIRIYA – Sei morti. E’ il bilancio provvisorio della potente esplosione che ha colpito la base dei carabinieri italiani di stanza a Nassiriya. A riferire la notizia, il portavoce dell'autorità provvisoria di coalizione Andrea Angeli: secondo il Comando Generale dell’Arma la deflagrazione, che ha provocato il ferimento anche di civili iracheni, è stata provocata da un ordigno. Ma secondo la tv satellitare Al Jazira, un kamikaze avrebbe fatto saltare in aria un carico di esplosivo all’ingresso della palazzina.
La deflagrazione è avvenuta alle 10 e 40 locali, le 8 e 40 in Italia. Secondo le informazioni del Comando Generale dell’Arma i militari colpiti fanno parte della Msu, l’unità multinazionale specializzata. Alcuni carabinieri, dice Angeli, sono ancora sotto le macerie.
La sede della Msu si trova presso l’ex Camera di Commercio Locale: secondo le prime informazioni parte della palazzina sarebbe crollata, mentre nel cortile antistante molti mezzi stanno bruciando. In fiamme anche il deposito delle munizioni, da cui provengono forti esplosioni. Il traffico nella zona circostante è in tilt, mentre la popolazione è scesa in strada in preda al panico. Dopo l’esplosione è stato attivato un numero telefonico (06.80982152) a disposizione dei familiari dei carabinieri in missione in Iraq.
Uno dei pochissimi episodi di ostilità nei confronti dei carabinieri si era verificato sempre a Nassiriya lo scorso settembre. Disordini erano esplosi durante il pagamento degli stipendi ad ex militari iracheni.
(12 NOVEMBRE 2003; ORE 9:15; aggiornato alle 10:30)