Momento difficile per i "compro oro"
Il ticinese Luraschi: "Nel primo semestre il giro d'affari è crollato del 50%"
ZURIGO - Tempi difficili per i commercianti d'oro, a causa della sensibile correzione del prezzo intervenuta dall'inizio dell'anno. "Nel primo semestre il giro d'affari è crollato del 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima", afferma il ticinese
Fabio Luraschi in dichiarazioni riportate dal portale
cash.ch.
Particolarmente colpiti risultano essere i commercianti specializzati nell'acquisto di oro. "Conosco negozi che hanno subito una flessione del fatturato fino all'80%: non sono pochi quelli che hanno dovuto chiudere", afferma l'esperto, che è direttore della società numismatica zurighese
Erwin Dietrich.
Secondo Luraschi comunque non tutto il male viene per nuocere: "il mercato viene così ripulito dai compratori poco seri", sbarcati quando il metallo giallo aveva raggiunto quotazioni record. Per coloro che, accanto all'oro, offrono anche orologi o numismatica la situazione è meno drammatica.
Sul medio periodo non vi sono segnali di una ripresa dei corsi del metallo giallo. Al contrario, con il miglioramento del mercato del lavoro negli Usa e la susseguente minaccia di una stretta monetaria il dollaro è tornato a rafforzarsi nei confronti di euro, yen e franchi. Per chi compra preziosi in paesi in cui non vige il dollaro i prezzi così aumentano. Questo fa ristagnare i volumi di transazione.
Secondo
Dominik Obrist, comproprietario di
Luxusbörse Zürich, gli affari dovrebbero tornare a ravvivarsi quando l'oro sarà arrivato a un prezzo di 42.000 franchi al chilo, pari a circa 1400 dollari l'oncia.