L'UOMO VERAMENTE GRANDE E' COLUI CHE FA SENTiRE GRANDE OGNI ALTRO UOMO

Momento difficile per i "compro oro"

Il ticinese Luraschi: "Nel primo semestre il giro d'affari è crollato del 50%"
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ZURIGO - Tempi difficili per i commercianti d'oro, a causa della sensibile correzione del prezzo intervenuta dall'inizio dell'anno. "Nel primo semestre il giro d'affari è crollato del 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima", afferma il ticinese Fabio Luraschi in dichiarazioni riportate dal portale cash.ch.
Particolarmente colpiti risultano essere i commercianti specializzati nell'acquisto di oro. "Conosco negozi che hanno subito una flessione del fatturato fino all'80%: non sono pochi quelli che hanno dovuto chiudere", afferma l'esperto, che è direttore della società numismatica zurighese Erwin Dietrich.
Secondo Luraschi comunque non tutto il male viene per nuocere: "il mercato viene così ripulito dai compratori poco seri", sbarcati quando il metallo giallo aveva raggiunto quotazioni record. Per coloro che, accanto all'oro, offrono anche orologi o numismatica la situazione è meno drammatica.
Sul medio periodo non vi sono segnali di una ripresa dei corsi del metallo giallo. Al contrario, con il miglioramento del mercato del lavoro negli Usa e la susseguente minaccia di una stretta monetaria il dollaro è tornato a rafforzarsi nei confronti di euro, yen e franchi. Per chi compra preziosi in paesi in cui non vige il dollaro i prezzi così aumentano. Questo fa ristagnare i volumi di transazione.
Secondo Dominik Obrist, comproprietario di Luxusbörse Zürich, gli affari dovrebbero tornare a ravvivarsi quando l'oro sarà arrivato a un prezzo di 42.000 franchi al chilo, pari a circa 1400 dollari l'oncia.
 
Ocio nè ....

Cade con il rampichino e muore

Vallese: un lucernese di 54 anni è precipitato per circa 150 metri
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SION - Un lucernese di 54 annni è morto ieri pomeriggio in seguito ad una caduta in moutain bike nei pressi di Rosswald, nel canton Vallese. L'uomo è precipitato per circa 150 metri. Lo hanno trovato su una strada forestale degli escursionisti che gli hanno prestato i primi soccorsi. Malgrado l'arrivo in elicottero di un medico, il ciclista è deceduto sul posto dell'incidente, indica oggi la polizia cantonale.
 
NEW YORK. Barack Obama si sta preparando all'addio di Ben Bernanke. E per la prima volta il presidente americano parla della successione alla guida della Fed, in una intervista rilasciata al New York Times. Non fa i nomi, ma dice di avere sul tavolo dello Studio Ovale quelli di ''candidati straordinari'', spiegando come oramai la cerchia si sia ristretta.
E' la conferma di quella 'short list' dove - secondo un coro oramai unanime - la scelta sara' tra Lawrence Summers (ex segretario al tesoro con Bill Clinton ed ex consigliere di Obama alla Casa Bianca) e Janet Yellen (attuale vicepresidente della banca centrale statunitense).
Il presidente Usa non ci casca, e non da indicazioni su chi davvero potrebbe farcela. Ma fa un identikit ben preciso di come dovra' essere il prossimo numero uno della Fed. Un identikit che assomiglia molto a quello di Bernanke. Spiega di volere alla guida della banca centrale non qualcuno che lavori in maniera astratta, solo con l'obiettivo di tenere l'inflazione sotto controllo e di assicurare la stabilita' dei mercati finanziari.
''L'idea - afferma nell'intervista al Times - e' di perseguire questi obiettivi con lo scopo di rendere migliore la vita degli americani, della gente normale. Voglio un presidente della Fed che possa fare un passo indietro, guardare oggettivamente alle cose e dire, 'assicuriamoci che stiamo davvero facendo crescere l'economia'''.
Difficile non pensare al lavoro fatto e che ancora sta facendo Bernanke che - di fronte a una ripresa ancora troppo timida e a un tasso di disoccupazione ancora troppo elevato rispetto ai livelli pre crisi - sta portando avanti una politica che punta soprattutto a rafforzare l'economia reale, tenendo i tassi ai minimi storici e proseguendo col programma di acquisto di titoli (il cosiddetto Quantitaive Easing), al momento per 85 miliardi di dollari al mese.
Intanto si scommette su chi tra Yellen e Summers ce la fara'. L'ex segretario al Tesoro e' considerato piu' solido e con una maggiore esperienza a tutto campo. Mentre la Yellen, a cui viene riconosciuta una grande competenza sul fronte della vigilanza e della regolamentazione, non convince molti per la sua mancanza di esperienza sul fronte dei mercati. Un gruppo di senatori democratici hanno comunque fatto circolare una lettera in cui appoggiano l'attuale vice banchiere centrale.
Su Summers - scrive il Wall Street Journal - potrebbe invece pesare il suo passato di rapporti troppo sttetti con molte societa' finanziarie per cui ha svolto il compito di consulente, tra cui Citigroup. Oltre al suo mandato burrascoso da presidente della Universita' Harvard.
 

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