ma anche Monti è mezzo fuso !?

POSTO FISSO? IL PROBLEMA E’ LO STIPENDIFICIO ITALIANO

di MARK WASABI

Patetico il dibattito su “posto fisso sì” e “posto fisso no” innescata da Mario Monti. Ammesso che l’Italia sia davvero una Repubblica e che sia davvero democratica, cosa smentita quotidianamente dai fatti, non è di certo fondata sul lavoro. Questo paese è fondato sul posto di lavoro. In pratica uno stipendificio. Una nazione tenuta insieme (si fa per dire) da interi eserciti di fancazzisti stipendiati dallo Stato, per i quali il lavoro non è altro che un “moto a luogo” e la cui unica mansione è votare sempre e solo per il politico di riferimento che li ha messi lì a fare una beata fava o, nel caso dei falsi invalidi, manco quello.

Altro che interessi sul debito, sprechi di Stato, opere incompiute, spesa pubblica fuori controllo. Il vero cancro di questo paese è il fiume di soldi buttati per assistere a mantenere eserciti di zecche che non solo vivono come parassiti sulle spalle di chi davvero lavora e produce ma che, grazie alla loro devozione e fedeltà elettorale, hanno ingessato il sistema politico garantendo a questa indecente classe dirigente un’infinità di serbatoi elettorali a tenuta stagna e praticamente indistruttibili. A spese nostre però.

Vi siete mai chiesti perché, malgrado tutto, questa classe politica non è ancora stata mandata a casa e, viceversa, ad ogni consultazione elettorale continuano a farla da padrone i soliti noti di PD, PDL e Terzo Polo? Credete davvero alla bufala secondo la quale la causa della frammentazione della politica in correnti e partitini sia la legge elettorale? Vi siete accorti che in questo paese non si è mai fatta una vera rivoluzione?

Per cambiare veramente le cose bisognerebbe prima di tutto fare piazza pulita di questa miriade di parassiti incastrati nei meandri degli enti inutili, delle amministrazioni ridondanti, dei baracconi parastatali, tutti serbatoi occupazionali incistati in vari anfratti dell’italico stivale, creati ad arte proprio per imboscare l’inossidabile elettorato degli esimii esponenti dei questa classe politica che ci ha portato alla rovina.

Ma purtroppo non è nemmeno possibile mandarli a casa a calci nel sedere dall’oggi al domani, perché questo esercito di fannulloni è talmente numeroso che togliere improvvisamente a tutti loro il lavoro (anzi, il posto di lavoro) provocherebbe un contraccolpo sociale di dimensioni bibliche. Già, perché oltre a tutto viviamo pure sotto questo ricatto.

E quindi? L’unica cosa che si potrebbe e dovrebbe fare (semplice quanto efficace) è quella di rompere il legame perverso tra i “fanigottoni” e la classe politica che li ha generati e moltiplicati, togliendo a queste zecche e ai loro familiari il diritto di voto. Sei stato messo lì a scaldare una sedia dal politico di turno solo perché così si è garantito il voto tuo e di tutta la tua famiglia? Se il posto di lavoro non te lo posso togliere, almeno ti tolgo la possibilità di votare per colui che ti ha messo lì coi soldi miei. Ecco una proposta politica dirompente.

Così facendo verrebbero smantellati in un sol colpo i serbatoi elettorali pagati da noi e tanto cari ai nostri politici. Ed è per questo che non si farà mai.
 
ma come, quando qualcuno ha osato dire che i fancàzzisti di cui sopra sono dei "fannulloni" si è squarciato il cielo ... :rolleyes:

io direi : ok, non posso lasciarti a casa per non innescare la rivoluzione sociale ... :wall:

ok, non posso toglierti il diritto di voto ... :rolleyes:

allora facciamo un bel cambio ... io vado a càzzeggiare per lo stato, dopo 20 anni che lavoro per il mio "padrone", e Tu vieni al posto mio ... :up:

è il minimo ...
 
Il brutto è la generalizzazione, per colpa di una parte ci rimettono le persone serie perchè ovviamente guai a fare un discorso sensato con gli opportuni distinguo da parte dei fenomeni politicanti che escono con queste esternazioni e guai cercare di colpire i cosiddetti fanulloni favorendo nel contempo i precari che hanno dimostrato professionalità.
 
POSTO FISSO? IL PROBLEMA E’ LO STIPENDIFICIO ITALIANO

di MARK WASABI

Patetico il dibattito su “posto fisso sì” e “posto fisso no” innescata da Mario Monti. Ammesso che l’Italia sia davvero una Repubblica e che sia davvero democratica, cosa smentita quotidianamente dai fatti, non è di certo fondata sul lavoro. Questo paese è fondato sul posto di lavoro. In pratica uno stipendificio. Una nazione tenuta insieme (si fa per dire) da interi eserciti di fancazzisti stipendiati dallo Stato, per i quali il lavoro non è altro che un “moto a luogo” e la cui unica mansione è votare sempre e solo per il politico di riferimento che li ha messi lì a fare una beata fava o, nel caso dei falsi invalidi, manco quello.

Altro che interessi sul debito, sprechi di Stato, opere incompiute, spesa pubblica fuori controllo. Il vero cancro di questo paese è il fiume di soldi buttati per assistere a mantenere eserciti di zecche che non solo vivono come parassiti sulle spalle di chi davvero lavora e produce ma che, grazie alla loro devozione e fedeltà elettorale, hanno ingessato il sistema politico garantendo a questa indecente classe dirigente un’infinità di serbatoi elettorali a tenuta stagna e praticamente indistruttibili. A spese nostre però.

Vi siete mai chiesti perché, malgrado tutto, questa classe politica non è ancora stata mandata a casa e, viceversa, ad ogni consultazione elettorale continuano a farla da padrone i soliti noti di PD, PDL e Terzo Polo? Credete davvero alla bufala secondo la quale la causa della frammentazione della politica in correnti e partitini sia la legge elettorale? Vi siete accorti che in questo paese non si è mai fatta una vera rivoluzione?

Per cambiare veramente le cose bisognerebbe prima di tutto fare piazza pulita di questa miriade di parassiti incastrati nei meandri degli enti inutili, delle amministrazioni ridondanti, dei baracconi parastatali, tutti serbatoi occupazionali incistati in vari anfratti dell’italico stivale, creati ad arte proprio per imboscare l’inossidabile elettorato degli esimii esponenti dei questa classe politica che ci ha portato alla rovina.

Ma purtroppo non è nemmeno possibile mandarli a casa a calci nel sedere dall’oggi al domani, perché questo esercito di fannulloni è talmente numeroso che togliere improvvisamente a tutti loro il lavoro (anzi, il posto di lavoro) provocherebbe un contraccolpo sociale di dimensioni bibliche. Già, perché oltre a tutto viviamo pure sotto questo ricatto.

E quindi? L’unica cosa che si potrebbe e dovrebbe fare (semplice quanto efficace) è quella di rompere il legame perverso tra i “fanigottoni” e la classe politica che li ha generati e moltiplicati, togliendo a queste zecche e ai loro familiari il diritto di voto. Sei stato messo lì a scaldare una sedia dal politico di turno solo perché così si è garantito il voto tuo e di tutta la tua famiglia? Se il posto di lavoro non te lo posso togliere, almeno ti tolgo la possibilità di votare per colui che ti ha messo lì coi soldi miei. Ecco una proposta politica dirompente.

Così facendo verrebbero smantellati in un sol colpo i serbatoi elettorali pagati da noi e tanto cari ai nostri politici. Ed è per questo che non si farà mai.

proposta che avevo penzato pur'io, anni fa
fa piacere vederla pubblicata , piccante questo sig Wasabi :up:
 
Il brutto è la generalizzazione, per colpa di una parte ci rimettono le persone serie perchè ovviamente guai a fare un discorso sensato con gli opportuni distinguo da parte dei fenomeni politicanti che escono con queste esternazioni e guai cercare di colpire i cosiddetti fanulloni favorendo nel contempo i precari che hanno dimostrato professionalità.


quoto pienamente
 
invece mi pare l'unica cosa buona che ha detto

questo paese è ingessato avrebbe bisogno di un po' di sano liberismo

e per sano non intendo ovviamente liberalizzare i taxi :rolleyes:

massì... togliamo il posto di lavoro a quei pochi che ancora lo hanno.

Ha cannato terribilmente il momento storico per fare questa uscita.

sembra più un inchino a confindustria, (se vogliamo mantenerci al minimo della malignità).
 
massì... togliamo il posto di lavoro a quei pochi che ancora lo hanno.

Ha cannato terribilmente il momento storico per fare questa uscita.

sembra più un inchino a confindustria, (se vogliamo mantenerci al minimo della malignità).



non dovrebbe essere un problema cambiare lavoro
il problema è se lo perdi, non lo trovi E non c'è una struttura welfare che ti aiuta

è un problema di sistema:
inutile guardare solo un elemento
 
massì... togliamo il posto di lavoro a quei pochi che ancora lo hanno.

Ha cannato terribilmente il momento storico per fare questa uscita.

sembra più un inchino a confindustria, (se vogliamo mantenerci al minimo della malignità).


quindi:

concetto giusto
tempistica errata


o anche la tempistica ti sfugge che sia giusta.....???
 
non dovrebbe essere un problema cambiare lavoro
il problema è se lo perdi, non lo trovi E non c'è una struttura welfare che ti aiuta

è un problema di sistema:
inutile guardare solo un elemento

sì appunto il liberìsmo deve può essere perseguito làddove il sistema lo permetta. MA persino negli USA oggi le cose sono profondamente cambiate. E noi dovremmo fare questo passo (che non abbiamo MAI fatto ) proprio nel momento più sfavorevole in assoluto cioè in piena crisi economica ?

A me sembra folle, o forse interessato.
 

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