Tempo fa un signore professionalmente incaricato di tirarmi fuori dal pozzo nero di un brutto disturbo alimentare mi disse che semplicemente io mettevo una pancia tra me e il resto del mondo. Io in quanto a immagine non avevo granche' da distruggere, ma tutto dipende dalla quantita' di aspettative altrui che uno e' in grado di sopportare, e per me anche quel poco era troppo... Ma non e' che ridursi a un rifiuto umano (e l'emarginazione in cui ti puo' confinare un corpo grasso non ha confronto quasi con nessun'altra) sia una soluzione. La soluzione e' imparare a fot.tersene di tutti salvo che dei pochissimi che meritano un trattamento diverso. Togliere a chi non fa parte della tua sfera intima il potere di ferirti. E' dura, ma almeno in parte ci si puo' riuscire, anche se ci vogliono anni. Comunque invecchiando si capisce che quel che non ammazza fortifica, e quasi niente ti ammazza se non scappi e ti ci picchi. E quando invecchi nessuno ti chiede piu' perche' non sei fi.ga, perche' non hai centomila amici, perche' non ti sbatti per la carriera, perche' non scopi come un riccio, perche' non sei come gli altri, perche' non somigli a nessuno. E ti ritrovi accanto qualcuno che non e' come il resto del mondo si aspetta che sia l'uomo "giusto", ma e' giusto per te, per capire e amare proprio ed esattamente quel catorcio che sei, ne' piu' ne' meno. E il cielo si rasserena, finalmente.