Post 23/11/2014 01:47
Entità - mi verrebbe da chiamarti sua Entità
- tu sei davvero molto avanti, le cose che dici io intuitivamentele le capisco, ma so di non essere in grado di metterle in pratica.
Il mio stato dell'arte è di avere messo in piedi tre quattro TS che so essere estremamente rozzi (due girano sullo stesso titolo su due conti diversi), e che al momento funzionicchiano.
Tu ed altri mi siete stati di grande aiuto nel fare alcuni passaggi fondamentali, prendo questo tuo post come "si può migliorare davvero molto", e ora mi viene la curiosità di "sei riuscito a metter in pratica e a guadagnare"?
ciao, e ancora grazie
Stefano
Capisco la perplessità, lo sarei anch'io, l' intervento precedente potrebbe sembrare la descrizione di un sistema tanto " ideale " quanto irrealizzabile nella realtà.
Ebbene la cosa è in parte vera poichè i processi attuali che fanno evolvere il sistema permettendo una sorta di automodellazione, sono ancora ad un livello embrionale.
Lo stato attuale dell'arte è composto da un sistema sviluppato in Visual C che " gira " sullo storico ( con la maggior estensione temporale possibile ) di un determinato titolo provando in continuazione ( riciclando sull'intero storico ) con parametri decisionali diversi ( percentuali di trailing in accumulo, percentuali di trailing in distribuzione, ovviamente diversificate, percentuale distributiva più frequentemente raggiunta ( take profit ), ecc. ecc. ) ricalcolando ogni volta il risultato finale.
I criteri con cui vengono individuati i parametri migliori sono in ordine di importanza:
[1] il nro potenziale di operazioni in perdita
consecutive;
[2] il drawdown;
[3] la performance complessiva;
Nei miei sistemi non uso più da anni alcun oscillatore classico, i trend ( o per meglio dire la loro commutazione ( con i relativi valori annessi: prezzo min o max di origine, ampiezza, semi periodo d'onda ovvero lunghezza di fase ecc. ), vengono definiti in base all'andamento delle onde prezzo ed alle relative sotto onde ( incapsulate ) che si susseguono durante un trend ed anche queste vengono rilevate in base a dei parametri di ampiezza/lunghezza minima provati e ricalcolati ogni volta dal suddetto programma in C# che ne trova la combinazione migliore..
Tutto questo insieme di parametri viene scritto dal programma C# in codice Visual Trader e salvato in una include *.TTS richiamata nel TS di pertinenza attraverso l'istruzione Include() ad esempio:
Include("FCA_ShortParameterUpdate.TTS",false); istruendo ogni volta il suddetto TS con i parametri migliori fino ad oggi.
Il processo di automodellazione invece avrebbe potenzialità pressochè infinite, il programma C# potrebbe addirittura arrivare a scrivere interi TS in linguaggio Visual Trader ( e non solo una semplice include come avviene ora ) avendo rilevato ad es.: dei pattern ricorsivi, o eventi ricorsivi, tipo variazioni volumetriche repentine o quant'altro ( velocità, accelerazione dei volumi che aggrediscono i livelli ASK BID dell book, ecc. ecc ) rispetto ai quali seguono movimenti di prezzo di ampiezza
tradabile.
La piattaforma Visual Trader potrebbe diventare o essere la " mera " esecutrice di operazioni ben più complesse svolte da un sistema che interagisce con essa attraverso la stesura di codice VT che la piattaforma manderà in esecuzione..
Il post precedente però non è solo un'elenco di intenti più o meno realizzabili..
Sono una trader di professione nel senso che faccio questo per vivere e tutta la parte successiva del post è frutto di esperienza direttamente vissuta sul campo che, almeno per quanto mi riguarda, credo sia l'unica soluzione, o il pacchetto di soluzioni che mi permetta di svolgere questa professione ottenendo degli utili.
Li elenco qui in sintesi:
[1] suddivisione del capitale in n parti, una per ogni titolo ( ad alta capitalizzazione ) impiegato;
[2] 50% del capitale dedicato per le operazioni short ed il restante 50% per le operazioni long su ogni titolo;
[3] operazioni long e short eseguite contemporaneamente sullo stesso titolo da un sistema specifico ( dedicato al titolo ) avente la stessa logica in termini di strategia operativa ma in due differenti versioni ( sdoppiato ), una per le operazioni esclusivamente
long l'altra per le operazioni esclusivamente
short;
[4] Aggiungo inoltre che, ultimamente, una strategia cosidetta a " pacchettizzazione " ( accumuli/ditribuzioni parzializzate ) sta dando notevoli frutti in termini di sicurezza del trade poichè, in genere, rimangono appesi solo pochi o nessun blocco di azioni al termine di un trend e questo permette di
non utilizzare stop-loss di alcun genere ( vedi a tal proposito
Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - Hei, ma cosa avete capito ?!? FCA è un'azienda che produce automobili! ).
[5] i suddetti sistemi passano da un' esposizione zero -->
Long --> zero oppure zero -->
short --> zero poichè ognuno di essi girerà su un conto di intermediazione diverso dedicato ad una determinata operatività ( long/short );
[6] il conto dedicato all'operatività long conterrà
solo operazioni
long mentre il conto dedicato all'operatività short conterrà
solo operazioni
short.
[7] Si tenga presente che un'operazione long ed un'operazione short sullo stesso titolo e sullo
stesso conto finiscono per elidersi a vicenda e se il blocco di azioni considerato non ha avuto il tempo di andare a target o comunque di entrare in un range di prezzi in cui si genera profit si va incontro ad una perdita garantita;
[8] i due conti di intermediazione dedicati avranno due contabilità seperate ( anche per fini statistici ).
Ho fatto tardi..