Fiat (F) ..Maaaa l' FCA può creare dipendenza ?!?!..( thread di A.T. non convenzionale.. ) (3 lettori)

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Post 22/11/2014 20:08

Alcune semplici considerazioni riguardo a TS che possono essere impiegati in ambito professionale: lo stadio finale per un trader e per gli strumenti da lui impiegati ( TS, strategie, ecc. ) è ( o dovrebbe essere ) solo quello di provare interesse per il movimento in quanto tale ( ovvero la sua ampiezza ) e non certo per la sua direzione.. La direzione è solo un aspetto secondario del tutto trascurabile che non dovrebbe avere la benchè minima influenza sul trader o per meglio dire, qualsiasi sia la direzione in atto essa sarà quella giusta se le strategie e o i sistemi da lui impiegati saranno in grado di guadagnare nella direzione in atto fermandosi in quella opposta o viceversa.. ..attenzione ho detto fermarsi ( riducendo eventualmente l'esposizione in gain ), e non uscire.
Sto parlado di due diverse tipologie di sistemi ( long, short ) che girano contemporaneamente perseguendo target nelle due opposte direzioni.

Qualcuno potrebbe dire, " ma la direzione è parte integrante del movimento e del trade che viene effettuato su tale movimento.. ".
Certo, questo è incontrovertibile, ma se la di tipologia di sistemi che " girano " contemporaneamente, anche sullo stesso titolo ( con più conti di intermediazione è assolutamente possibile farlo ), è in grado di guadagnare in un caso al rialzo fermandosi durante i ribassi e nell'altro caso al ribasso fermandosi durante i rialzi, ecco che la direzione perde completamente di importanza..
Per " fermarsi " si intende non incrementareulteriormentel'esposizione controtendenza.

Qualcuno potrebbe dire " si ma questo provoca dei drawdown elevatissimi " si potrebbe.. ..ma non è detto, molto dipende dalla strategia applicata dal TS alla fine di un trend. La prima cosa che mi viene in mente è che a fine trend bisogna sapersi accontentare anche di profit=zero pur di uscire o ridurre posizioni ottenute a fronte di accumuli parziali..

Così facendo, per la prima volta si potrebbe giungere a report reali in cui il nro di operazioni vincenti è del 100x100% ( non è utopico ).

Ho letto da molte parti che si parla di slippage ?!? E perchè mai ?!?!?
Un TS, in quanto tale, ha la certezza assoluta dell'entrata specialmente se dopo l'evento di avvenuta operazione si può andare ad interrogare il ptf reale ( Es.: con GetPortafQta e GetPortafPMC nel caso i conti di intermediazione risiedano su Directa.

Per sgombrare il campo da ogni dubbio va detto che i report su VT sono tanto belli da vedere ma la realtà vera è che i report devono essere gestiti all'interno dell'applicazione da procedure contabili che tengano conto della CG TAX basata ovviamente sul capital gain effettivo tassabile tenendo conto delle commissioni che, nel caso di multi accumulo ( pacchettizzazione ) vanno ad incidere anche significativamente sul capital gain effettivo tassabile riducendolo.. nonchè della TT tutt'altro che banale da calcolare tenendo conto delle qta long a fine giornata o delle qta che da negative tornano a zero ( chiusura delle posizioni short overnight ). Il tutto ( report contabile reale ) verrà registrato su un apposito log che, una volta consultato, darà un' idea precisa di quanto sia ottimistico il report fornito da VT.

Volevo semplicemente dire che si inizia " giocando " ma poi le cose devono essere fatte come si deve gestendo le due contabilità long e short separatamente ( tramite conti di intermediazione diversi impiegando sistemi speciallizzati nelle due opposte direzioni ) nonchè una solida e sobria gestione di money management nel caso questo gioco ( che gioco non è ) debba diventare una professione.

Il primo passo comunque è proprio quello di osservare con attenzione i report avendo ben presente che un report su VT è molto molto ottimista e distante dalla realtà vera non tenendo conto della CG TAX.
Nel caso di sistemi che reinvestono il capitale guadagnato, la CG TAX incide in modo peggiorativo non lineare ( le performance fra un sistema che non tiene conto della CG TAX reinvestendo il capitale guadagnato piuttosto che uno che ne tiene conto sono estremamente ed incompatibilmente differenti ).

Ultima cosa, non bisogna fare troppa filosofia: un sistema funziona, non funziona, PUNTO.
Se un sistema funziona molto bene per un certo periodo ma poi smette di funzionare o funziona a tratti, non fuziona!
Overfitting si, no, non c'entra, un sistema è dedicato ad un titolo con le sue ottimizzazioni.
Un sistema deve essere in grado di " overfittare " se stesso ovvero deve essere in grado fra un paniere di regole a disposizione di scegliere la migliore in ogni periodo e cambiarne i parametri decisionali ( percentuali di trailing stop, trailing profit, ecc. che in genere sono statitici ) facendoli diventare dinamici..

La quasi totalità dei sistemi hanno una " conoscenza " ridottissima del titolo su cui stanno " girando " essi ne consocono il valore solo agli incroci con medie mobili, test con funzioni che ne delimitano la volatilità: ATR, Bollinger Band, Multipli di deviazione std, minimi/massimi di giornata, della settimana, del mese ecc. ecc. ma su tutti gli altri valori vi è il buio assoluto.. o per meglio dire una totale inconsapevolezza complessiva..

Invece un sistema dovrebbe avere una visione " completa " del titolo e del suo andamento complessivo, dovrebbe " vedere " il grafico del titolo come e meglio dei nostri occhi rendondosi conto ( ovvero avendone coscienza riconoscendo ) che in esso vi sono onde, sotto onde ( con relativi minimi massimi ), trend, canali di trend, canali di lateralità, quindi tline con i loro gradi di pendenza con le loro ordinate all'origine, punti di tangenza, ecc. ecc.
Ed il tutto vale esattamente per i volumi.
Mi fermo qui altrimenti sconfiniamo su concetti che stanno alla base dell'intelligenza artificiale e dell'autopprendimento, dico solo che l'autopprendimento sta alla base di un TS in grado di automodellarsi rilevando istante per istante o comunque nel giro di un breve periodo le caratteristiche comportamentali di un titolo nonchè la variazione delle stesse..

Buona serata.
 
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Post 23/11/2014 01:47

Entità - mi verrebbe da chiamarti sua Entità ;) - tu sei davvero molto avanti, le cose che dici io intuitivamentele le capisco, ma so di non essere in grado di metterle in pratica.

Il mio stato dell'arte è di avere messo in piedi tre quattro TS che so essere estremamente rozzi (due girano sullo stesso titolo su due conti diversi), e che al momento funzionicchiano.

Tu ed altri mi siete stati di grande aiuto nel fare alcuni passaggi fondamentali, prendo questo tuo post come "si può migliorare davvero molto", e ora mi viene la curiosità di "sei riuscito a metter in pratica e a guadagnare"?

ciao, e ancora grazie

Stefano :bow:

Capisco la perplessità, lo sarei anch'io, l' intervento precedente potrebbe sembrare la descrizione di un sistema tanto " ideale " quanto irrealizzabile nella realtà.

Ebbene la cosa è in parte vera poichè i processi attuali che fanno evolvere il sistema permettendo una sorta di automodellazione, sono ancora ad un livello embrionale.
Lo stato attuale dell'arte è composto da un sistema sviluppato in Visual C che " gira " sullo storico ( con la maggior estensione temporale possibile ) di un determinato titolo provando in continuazione ( riciclando sull'intero storico ) con parametri decisionali diversi ( percentuali di trailing in accumulo, percentuali di trailing in distribuzione, ovviamente diversificate, percentuale distributiva più frequentemente raggiunta ( take profit ), ecc. ecc. ) ricalcolando ogni volta il risultato finale.
I criteri con cui vengono individuati i parametri migliori sono in ordine di importanza:
[1] il nro potenziale di operazioni in perdita consecutive;
[2] il drawdown;
[3] la performance complessiva;

Nei miei sistemi non uso più da anni alcun oscillatore classico, i trend ( o per meglio dire la loro commutazione ( con i relativi valori annessi: prezzo min o max di origine, ampiezza, semi periodo d'onda ovvero lunghezza di fase ecc. ), vengono definiti in base all'andamento delle onde prezzo ed alle relative sotto onde ( incapsulate ) che si susseguono durante un trend ed anche queste vengono rilevate in base a dei parametri di ampiezza/lunghezza minima provati e ricalcolati ogni volta dal suddetto programma in C# che ne trova la combinazione migliore..
Tutto questo insieme di parametri viene scritto dal programma C# in codice Visual Trader e salvato in una include *.TTS richiamata nel TS di pertinenza attraverso l'istruzione Include() ad esempio:Include("FCA_ShortParameterUpdate.TTS",false); istruendo ogni volta il suddetto TS con i parametri migliori fino ad oggi.

Il processo di automodellazione invece avrebbe potenzialità pressochè infinite, il programma C# potrebbe addirittura arrivare a scrivere interi TS in linguaggio Visual Trader ( e non solo una semplice include come avviene ora ) avendo rilevato ad es.: dei pattern ricorsivi, o eventi ricorsivi, tipo variazioni volumetriche repentine o quant'altro ( velocità, accelerazione dei volumi che aggrediscono i livelli ASK BID dell book, ecc. ecc ) rispetto ai quali seguono movimenti di prezzo di ampiezza tradabile.
La piattaforma Visual Trader potrebbe diventare o essere la " mera " esecutrice di operazioni ben più complesse svolte da un sistema che interagisce con essa attraverso la stesura di codice VT che la piattaforma manderà in esecuzione..

Il post precedente però non è solo un'elenco di intenti più o meno realizzabili..

Sono una trader di professione nel senso che faccio questo per vivere e tutta la parte successiva del post è frutto di esperienza direttamente vissuta sul campo che, almeno per quanto mi riguarda, credo sia l'unica soluzione, o il pacchetto di soluzioni che mi permetta di svolgere questa professione ottenendo degli utili.

Li elenco qui in sintesi:
[1] suddivisione del capitale in n parti, una per ogni titolo ( ad alta capitalizzazione ) impiegato;
[2] 50% del capitale dedicato per le operazioni short ed il restante 50% per le operazioni long su ogni titolo;
[3] operazioni long e short eseguite contemporaneamente sullo stesso titolo da un sistema specifico ( dedicato al titolo ) avente la stessa logica in termini di strategia operativa ma in due differenti versioni ( sdoppiato ), una per le operazioni esclusivamente long l'altra per le operazioni esclusivamente short;
[4] Aggiungo inoltre che, ultimamente, una strategia cosidetta a " pacchettizzazione " ( accumuli/ditribuzioni parzializzate ) sta dando notevoli frutti in termini di sicurezza del trade poichè, in genere, rimangono appesi solo pochi o nessun blocco di azioni al termine di un trend e questo permette di non utilizzare stop-loss di alcun genere ( vedi a tal proposito Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - Hei, ma cosa avete capito ?!? FCA è un'azienda che produce automobili! ).
[5] i suddetti sistemi passano da un' esposizione zero --> Long --> zero oppure zero --> short --> zero poichè ognuno di essi girerà su un conto di intermediazione diverso dedicato ad una determinata operatività ( long/short );
[6] il conto dedicato all'operatività long conterrà solo operazioni long mentre il conto dedicato all'operatività short conterrà solo operazioni short.
[7] Si tenga presente che un'operazione long ed un'operazione short sullo stesso titolo e sullo stesso conto finiscono per elidersi a vicenda e se il blocco di azioni considerato non ha avuto il tempo di andare a target o comunque di entrare in un range di prezzi in cui si genera profit si va incontro ad una perdita garantita;
[8] i due conti di intermediazione dedicati avranno due contabilità seperate ( anche per fini statistici ).


Ho fatto tardi..
 
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Forumer attivo
Post 23/11/2014 17:24

Rileggendo, provo a riformulare quello che ho capito:

TS1 va long sul titolo X
TS2 va short sul titolo X.
In contemporanea, su conti diversi.

Si proprio così ( " su conti diversi " ) è un aspetto dal quale non si può prescindere altrimenti in determinate circostanze si perderebbe denaro anzichè guadagnarlo.

Non ho capito la distizione tra "fermarsi" e "uscire", quando il movimento sia cessato. Se mi fermo (perchè non guadagno più, o addirittura perdo) ma non esco, allora continuo a perdere, no?

L'unico modo che vedo di tenere aperte due posizioni opposte contemporaneamente senza essere sicuro di perdere quanto meno le commissioni è di variare le quantità in base ad un qualche - per niente semplice, immagino - criterio.
..

Nello specifico, riduce solo in determinate condizioni ( per ulteriori spiegazioni " pratiche " vedi questo post
Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - Hei, ma cosa avete capito ?!? FCA è un'azienda che produce automobili! ) ciò implica un drawdown alto fino a quando non ripartirà un nuovo trend.. o vi saranno le condizioni per una nuova operazione di accumulo molto più in basso.. In cui avverrà una sorta di compensazione

visto, se ho capito bene quello è il log delle operazioni fatte. Io mi perdo un po' nelle procedure di accumulo, e faccio fatica ad immaginare oggetti fungibili, come le monete, suddivisi in parti seprate che non si cumulano fra di loro.

Mi pare inoltre di intuire che il problema principe è sempre il dd, perchè anche i ts più scrausi che ho avuto modo di provare alla fine hanno un'equity verso l'alto, semprechè si riesca a reggere abbastanza a lungo l'urto psicologico del momento del dd. Personamente sto cercando di superare, o almeno mitigare, il problema usando più ts tu titoli diversi e con tf diversi. E' dura, ma qualcosa di buono comincio a vederla.

Sono ammirato delle tua competenza.

ciao

Stefano

Si, nello specifico quello è solo il log dei singoli blocchi impiegati al termine di una fase rialzista e del successivo recupero/riduzione dell'esposizione con i risultati al lordo delle commissioni e della tassa sul capital gain di ogni singolo blocco.
Altra cosa è il log contabile che invece tiene conto di tutto: commissioni, CG TAX ed eventuale TTax.

Hai accennato al dd.
Questo in effetti potrebbe essere il punto debole di un sistema che non applica stop-loss ma, a completamento del discorso, va detto quanto segue :
rimanendo sull'esempio che hai fatto sopra, durante una fase ribassista in atto, il sistema TS1 che fa solo operazioni long si porrà in latenza mantenendo comunque attivo un controllo che, nel caso i prezzi ( durante un significativo ritracciamento al rialzo ) dovessero salire anche per un solo istante al di sopra del prezzo di accumulo di un singolo blocco long precedentemente accumulato, tale blocco verrà immediatamente distribuito per ridurre il più possibile l'esposizione complessiva contro tendenza, ma contemporaneamente ( ed è questo l'aspetto più importante ) il sistema TS2 guadagnerà effettuando operazioni short che annulleranno ( anche e soprattutto da un punto di vista psicologico ) l'effetto del drawdown generato dal sistema TS1.

Se vediamo il tutto come un unico sistema sdoppiato in due sottosistemi long e short, dove i guadagni di un sistema annullano il dd dell'altro, potremmo senza troppe difficoltà affermare che il sistema presenta un drawdown prossimo allo zero inoltre dobbiamo dire che stiamo contrapponendo ad un aspetto virtuale ( il dd appunto ) un aspetto reale e tangibile che è il gain generato dal sistema TS2.
Il concetto alla base di questi sistemi che presentano accumuli/distribuzioni parzializzate è quello di avere sempre a disposizione ( in una direzione o nell'altra ) liquidità disponibile in grado di generare gain.

Credo che in questi sistemi il " sempre a disposizione liquidità.. " sia l'obiettivo più difficile da perseguire..
 
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