Sto scoprendo il dolce amaro dell'invecchiare. Dolce perché tante cose mi appaiono sotto un'ottica diversa, più cruda, però essenziale. Amaro perché il tempo passa ed il dolce da gustare si riduce tutti i giorni. Amaro anche perché scopri tardi che quello che intuivi potevi applicarlo prima, credendoci fin da subito. Prima non ero convinto, ora si. Un po' penso di aver perso tempo, un po' penso di averlo guadagnato. Un po' penso che pensare è un esercizio naturale, incontrastabile ma non sempre utile. Forse il dolce supererà l'amaro, in generale è una bella scoperta. Mi sento esattamente nella condizione di chi scopre che la seconda vita inizia quando ha capito di averne una sola.
Non sono felice, ma sono contento di non diluirmi nello sterco che galleggia. Anche io galleggio, ma non perché la mia composizione lo renda naturale, ma perché mi sento di aver imparato a nuotare.
Boh, forse il future del BTP scende. Ma sinceramente, non me ne frega un cazzo.