ROMA (MF-DJ)--Il grande potenziale delle fonti rinnovabili, occasione di
sviluppo per il nostro Paese, e' stato al centro della sesta Assemblea
Programmatica in preparazione degli Stati Generali della Green Economy che
si svolgeranno a Rimini il 7-8 Novembre prossimo, nell'ambito di Ecomondo,
organizzati dal Ministero dell'Ambiente e da 39 organizzazioni di imprese
green.
In Italia circa 10% del consumo finale lordo di energia e' soddisfatto
da fonti rinnovabili e le emissioni evitate sono state valutate in almeno
56 Mt CO2, mentre grazie alla minore importazione di combustibili fossili
nella bolletta energetica sono stati risparmiati 8-10 miliardi di euro. Se
il Paese sosterra' questo settore, al 2020 la quota di consumi energetici
da rinnovabili sara' superiore all'obiettivo nazionale del 17%, e potrebbe
arrivare al 30% al 2030, allineandosi cosi' alla recente Roadmap europea,
con riduzione delle emissioni e una minore dipendenza da combustibili
fossili che si tradurra' in un risparmio sulle importazioni di 18-20
miliardi di euro l'anno al 2020 e di 26-30 miliardi di euro l'anno al
2030.
Questo lo scenario tracciato nel documento sullo sviluppo delle fonti
energetiche rinnovabili - che detta anche un "decalogo" per centrare
questi obiettivi - presentato nel corso dell'Assemblea programmatica.
"Le fonti energetiche rinnovabili - ha detto Pietro Colucci, presidente
di Kinexia e coordinatore del gruppo energie rinnovabili - hanno gia'
fornito in questi anni un deciso contributo in termini di maggiore
sostenibilita' ambientale, economica e sociale. L'odierna nuova sfida e'
quella di indirizzare questa crescita repentina verso la creazione di un
modello industriale, sano, stabile e rivolto al futuro, che sia in grado
di produrre innovazione, attirare investimenti e creare occupazione,
rappresentando quindi una reale exit strategy dall'attuale crisi
economica".
"Il potenziale di sviluppo delle fonti rinnovabili e' enorme, anche per
il nostro Paese - ha dichiarato l'ex ministro Edo Ronchi, presidente della
Fondanzione per lo Sviluppo sostenibile -. La green economy e'
fondamentale per affrontare la crisi economica, ecologica e climatica.
Quando si parla di competitivita' pero' si fa riferimento al costo del
Megawattora che in Italia e' in media di 72 euro l'anno, mentre in
Germania e' di 50. Nella differenza - ha spiegato Ronchi - 10 euro sono
dovuti ai maggiori costi del gas, 5 ai costi della rete e altri 5 alle
rinnovabili; ma il dato delle rinnovabili e' sovrastimato - ha osservato
Ronchi - perche' non tiene in considerazione i costi ambientali. La base
per una strategia energetica nazionale e' l'internalizzazione di questi
costi".