Dazi in arrivo per i pannelli cinesi? Chi ci guadagna a Piazza Affari 06/09/2012 12:38 - WS
Il commissario europeo al commercio Karel De Gutch ha deciso che ci sono prove sufficienti per avviare un inchiesta così come richiesto il 26 luglio scorso da Pro Sun l'associazione che raggruppa gli operatori europei dell'industria fotovoltaica guidati da Solarworld.
Una decisione ufficiale sarà presa oggi ovvero entro i 45 giorni previsti dal deposito della richiesta di Pro Sun che ha denunciato come in meno di due anni i produttori di moduli Cinesi siano arrivati a coprire l'80% del mercato europeo, beneficando di sussidi illegali nel Paese di origine.
La Commissione Europea (CE) ha 9 mesi di tempo per decidere se imporre, per 6 mesi, dazi antidumping sui prodotti cinesi, mentre la Comunità Europea ha 15 mesi per stabilire se applicare i dazi in via definitiva per una durata di 5 anni. La reazione dei produttori asiatici non si è fatta attendere.
Il Chairman di Yingli (4^ produttore mondiale) Liansheng Miao ha dichiarato che collaborerà con la CE per dimostrare che non ci sono le condizioni per applicare i dazi. Lo scorso 17 maggio il Dipartimento di Stato Americano ha deciso di imporre dei dati all'importazione di pannelli solari prodotti in Cina tra il 31% e il 250%.
La notizia è positiva per tutti i produttori di moduli europei. Negli Usa nei mesi successivi l'applicazione dei dazi il prezzo dei moduli è salito di circa il 15-20% portando da subito dei benefici ai bilanci degli operatori locali.
First Solar nel secondo trimestre ha annunciato risultati decisamente superiori alle attese degli analisti mantenendo una redditività operativa positiva. Unico caso tra i principali produttori di moduli mondiali.
Reazione positiva in Borsa da parte di Solarworld che sale di oltre il 5% mentre REC del 3%.
Negativa Q-Cells. In Piazza Affari il principale beneficiario è EEMS (
EEMS.MI) che attraverso Solsonica rappresenta il principale produttore italiano di moduli con una capacità di 140 megawatt annui. La società ha chiuso il secondo trimestre con un Ebitda negativo per oltre 5 mln eu nella divisione fotovoltaica a causa della competizione sui prezzi ed è stata costretta a mettere in Cassa Integrazione 216 dipendenti.
Nel quarto trimestre 2011, ultimo picco del ciclo, l'Ebitda sfiorava il 10%. Su EEMS il nostro giudizio è NEUTRALE, target 0,22 eu.
Anche TerniEnergia (
TER.MI) e Kinexia (
KNX.MI), sulle quali abbiamo invece un giudizio INTERESSANTE, potrebbero beneficiare in borsa del flusso di notizie positivo anche se l'impatto è molto più modest