"Mercati" (6 lettori)

woolloomooloo

Forumer storico
alan1 ha scritto:
Punto critico alla base del canale
corrispondente ca. al 62% dell'ultima salita.

come dire... in ASTM il canale sta nel messaggio Q e non in quello P (e non sto scrivendo una parolaccia).

:help: ok si capisce che non ho studiato finanza, per cui, cercando di interpretare la frase, se la base del canale era 1177 il 20 ottobre 2005 e il top dell'ultima salita è stato 1325 il 5 maggio 2006, il 62% è 1269? :ops:

:ciao:
 

alan1

Forumer storico
woolloomooloo ha scritto:
come dire... in ASTM il canale sta nel messaggio Q e non in quello P (e non sto scrivendo una parolaccia).

:help: ok si capisce che non ho studiato finanza, per cui, cercando di interpretare la frase, se la base del canale era 1177 il 20 ottobre 2005 e il top dell'ultima salita è stato 1325 il 5 maggio 2006, il 62% è 1269? :ops:

:ciao:


Non ci ho capito niente :rolleyes: :)


Comunque questa è la trendline che supporta il trend:

1148465625sp500240506.jpg



La trend line è dinamica, pertanto ogni giorno il valore supportivo cambia.

attualmente la trendline combacia con il rintracciamento di fibo dell'ultima salita a 1240.
 

woolloomooloo

Forumer storico
alan1 ha scritto:
La trend line è dinamica, pertanto ogni giorno il valore supportivo cambia.

ok grazie alan per la spiegazione. vedendo ora il grafico ho capito dove ho sbagliato (nella mia massima ignoranza). io ho considerato 0% il valore 1177 e 100% 1325. invece ho capito che si fa il contrario.

grazie ancora
 

quicksilver

Forumer storico
Complimenti!
Per argomenti e poi anche per l'esposizione!

Ma perchè nessuno mi ha detto che c'eravate? :specchio: :sad: ... scherzo ;) :D

Mi sono letto tutto il thread e ... come dire, siete meglio di cobraf!!! di solito questi argomenti li leggevo li infatti ma ultimamente mi sembra un po scaduto, anche per le vicende politiche che negli ultimi mesi sul sito hanno fatto uscire il peggio da certi elementi...

Comunque ancora complimenti!
 

alan1

Forumer storico
Analisi intermarket 29 maggio 2006

Il cluster appena passato ha fermato il movimento al ribasso.

Non è però ancora chiaro cosa ci aspetta, perchè il rimbalzo per ora sembra solamente tale e perchè abbiamo un cluster la settimana entrante e un altro quella dopo.

Resto dell'idea che si possa fare il minimo di ciclo in autunno, ma devo dire che ultimamente comincio ad essere troppo in compagnia in questa view, e si sa che il mercato è permaloso; non vorrei invece che ci stupisca scendendo prima e con più violenza.

A fine giugno un cluster maior.

Il cluster della settimana entrante è su Bond e Materie Prime, speriamo che il movimento che si svilupperà ci possa dare indicazioni sfruttabili.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Liquidità elevata ma trend instabile

Il rimbalzo degli indici ed in particolare dello spoore dai livelli di supporto importanti ha portato la reazione su livelli di resistenza significativi
L'eventuale rottura di questi livelli e di quelli poco sopra potrebbe di nuovo impostare i mercati su recuperi sostenuti.
Personalmente però attualmente la latitanza dei volumi nella fase di recupero non depone a favore di una sua prosecuzione se non di breve durata fino all'area massima di 1295/1300.
Naturalmente l'andamento intermarket e valutario darà la sua chiara impronta anche se è evidente che lo shock provocato da questa correzione ha segnato con una certa forza i mercati azionario in quanto ha causato su alcuni emergenti una correzione di un certo spessore non facilmente risolvibile nel breve mentre la contrazione della liquidità è evidente nella concentrazione settoriale e di mercati al rialzo.
In particolare la forza del dollaro ed in generale delle valute finanziarie indicherà l'aumento dell'avversione al rischio da parte degli operatori mentre viceversa la forza delle valute emergenti mostrerà una ripresa del trend della crescita. (salvo interventi mercantili delle banche centrali)



In particolare a livello macro sebbene la Boj sia intervenuta per sostenere i propri bond è evidente che il Giappone stia contraendo la liquidità in circolazione in maniera decisa, più decida che negli USA.

1148934341japanmonetarybase.gif


Da una parte l'effetto del rialzo dei tassi USA che come sempre tende a esplicarsi tra i 14/18 mesi dopo il loro inizio, dall'altro la Boj che restringe la liquidità con forza e poi ancora l'aumento del prezzo delle commodity in particolare energetiche che comunque tende a restringere la liquidità dei consumatori con effetto ritardato un pò come i tassi.

Attualmente l'economia mondiale ed i mercati finanziari hanno mantenuto la propria forza in quanto la liquidità generata era ed è elevata,l'utilizzo della leva finanziaria sostenuta e sostenibile ed i trend di momentum si sono autosostenuti ma questa prima fase correttiva sembrerebbe mostrare le prime reali difficoltà del trend.
In realtà la liquidità internazionale è ancora elevata ma il trend è molto instabile in quanto molta di questa liquidità è di debito.
 

GIANNI 113

Nuovo forumer
Re: Liquidità elevata ma trend instabile

Cari Gipa e Alan,
Vorrei conoscere il Vs parere , anche alla luce di questro intervento di A Fugnoli, che dalle pagine della sua newsletter @il rosso e il nero@ cita i danni che potrebbe fare uno strumento come il Var se un esogena *Iran o pandemia o inizio di uragani/, potrebbe fare ai mercati.
In effetti in giro cI SONo un sacco di strumenti e prodotti di gestione che inseriscono il var come protezione> su 10 seminari rivolti a intermediari finanziari 9 sono sulla gestione absolute return che fanno uso del Var.
E- un timore infondato secondo Voi o un meccanismo perverso che potrebbe fare scattare un -ondata di vendite irrEfrenabile _
gRAZIE per la vs collaborazione.

segue art di Fugnoli
Il passaggio di paradigma (da crescita senza inflazione a inflazione con poca crescita) si combinerà con la moltitudine di meccanismi stop loss disseminati ovunque (primo tra tutti il VaR) e manderà in corto il sistema.
E’ un’ipotesi che non può essere liquidata con un’alzata di spalle. Non si può dire che è impossibile, se non altro perché è già successo 19 anni fa. Né si può negare che il VaR, ormai universalmente adottato e obbligatorio, è un meccanismo potenzialmente infernale, fatto di tante virtù private che, a un certo punto, diventano un enorme vizio pubblico, come si è intravisto nell’estate del 1998. Il VaR in situazioni di stress è il massimo dell’entropia, ordine per i singoli soggetti che genera caos di sistema, implosione, collasso istantaneo.
Chi si ferma qui nel ragionamento, tuttavia, trascura un fatto fondamentale. Al massimo di automatismo suicida che il VaR immette nel mercato nei momenti critici corrisponde il massimo di discrezionalità, di libertà e di forza che il potere politico è venuto dandosi in questi anni di apparente liberismo incontrollato. Oggi (e domani ancora di più) gli stati nazionali giocano in borsa. Ci sono in Asia 2.6 trilioni di riserve, quando ne potrebbe bastare un terzo. Quasi tutti i paesi dell’Opec, la Russia, la Norvegia, il Cile hanno costituito grandi fondi d’investimento per le future generazioni. Questi fondi hanno fatto finora solo qualche assaggio sui mercati azionari, ma sono destinati ad assumere gradualmente il profilo di hedge fund alla ricerca delle migliori opportunità. Se si profilasse un crash autoprodotto, privo di solide motivazioni fondamentali, questi soggetti, che nel 1987 semplicemente non esistevano, entrerebbero in azione, riportando nel sistema ordine e stabilità.
 

Users who are viewing this thread

Alto