"Mercati" (5 lettori)

alan1

Forumer storico
Il mercato è una macchina ormai troppo complessa

Il mercato è una macchina ormai troppo complessa per riuscire a capire davvero come reagirà in caso di stress,

le simulazioni econometriche tanto in voga in realtà non servono, perchè la fantasia del mercato è superiore alla sua memoria, ed anche se portiamo la memoria ai fatidici 50 anni
(non è una data casuale, ma la memoria che io ritengo necessaria per l'analisi del mercato, infatti il macrociclo finanziario è di 50 anni)
l'evoluzione da stress non la inglobiamo ugualmente
(ecco perchè interviene l'altra memoria di ciclo di 5 anni, o ciclo economico, di fatto dopo aver esaminato 50 anni abbiamo bisogno di 5 anni di utilizzo dei modelli per chiudere il cerchio e quindi anche recuperare l'eventuale danno da stress).

Siccome l'esistenza stessa dei sistemi econometrici rendono il mercato più efficiente e quindi meno remunerativo per il trader, i modelli sono tirati nella parte alta del rischio per poter permettere un rendimento decente,
ciò aumenta il rischio da stress.

Questo è il motivo per cui le mie attività si spostano sempre più verso il Market Neutral su mercati liquidi, in modo da ridurre il rischio da stress, pur sapendo che una parte di botta me la prenderò ugualmente.


Il bello della cosa è che per assurdo trader indipendenti come me adottano meccanismi di contenimento dei rischi ben più robusti di quelli usati dagli istituzionali,
ho avuto modo di esaminare alcuni dei modelli istituzionali, e vi assicuro che prestano il fianco a più di una critica.

Se questo ci avvicina o no al rischio di stress, oppure vedendola in un altro modo, se lo stress eventuale possa essere più profondo o meno in funzione di ciò,
come detto in apertura è difficile da dire giacchè, ribadisco, il mercato è troppo complesso per essere campionato.



GIANNI 113 ha scritto:
Cari Gipa e Alan,
Vorrei conoscere il Vs parere , anche alla luce di questro intervento di A Fugnoli, che dalle pagine della sua newsletter @il rosso e il nero@ cita i danni che potrebbe fare uno strumento come il Var se un esogena *Iran o pandemia o inizio di uragani/, potrebbe fare ai mercati.
In effetti in giro cI SONo un sacco di strumenti e prodotti di gestione che inseriscono il var come protezione> su 10 seminari rivolti a intermediari finanziari 9 sono sulla gestione absolute return che fanno uso del Var.
E- un timore infondato secondo Voi o un meccanismo perverso che potrebbe fare scattare un -ondata di vendite irrEfrenabile _
gRAZIE per la vs collaborazione.

segue art di Fugnoli
Il passaggio di paradigma (da crescita senza inflazione a inflazione con poca crescita) si combinerà con la moltitudine di meccanismi stop loss disseminati ovunque (primo tra tutti il VaR) e manderà in corto il sistema.
E’ un’ipotesi che non può essere liquidata con un’alzata di spalle. Non si può dire che è impossibile, se non altro perché è già successo 19 anni fa. Né si può negare che il VaR, ormai universalmente adottato e obbligatorio, è un meccanismo potenzialmente infernale, fatto di tante virtù private che, a un certo punto, diventano un enorme vizio pubblico, come si è intravisto nell’estate del 1998. Il VaR in situazioni di stress è il massimo dell’entropia, ordine per i singoli soggetti che genera caos di sistema, implosione, collasso istantaneo.
Chi si ferma qui nel ragionamento, tuttavia, trascura un fatto fondamentale. Al massimo di automatismo suicida che il VaR immette nel mercato nei momenti critici corrisponde il massimo di discrezionalità, di libertà e di forza che il potere politico è venuto dandosi in questi anni di apparente liberismo incontrollato. Oggi (e domani ancora di più) gli stati nazionali giocano in borsa. Ci sono in Asia 2.6 trilioni di riserve, quando ne potrebbe bastare un terzo. Quasi tutti i paesi dell’Opec, la Russia, la Norvegia, il Cile hanno costituito grandi fondi d’investimento per le future generazioni. Questi fondi hanno fatto finora solo qualche assaggio sui mercati azionari, ma sono destinati ad assumere gradualmente il profilo di hedge fund alla ricerca delle migliori opportunità. Se si profilasse un crash autoprodotto, privo di solide motivazioni fondamentali, questi soggetti, che nel 1987 semplicemente non esistevano, entrerebbero in azione, riportando nel sistema ordine e stabilità.
 

alan1

Forumer storico
Re: Liquidità elevata ma trend instabile

Run the Park ha scritto:
Cosa vuol dire Market Neutral?

Vuol dire che non acquisiscono Beta ma solo Alpha,


ovvero la parte lunga equivale alla parte corta, pertanto se il mercato crolla
ci sarà la parte lunga che perde e quella corta che guadagna.


L'Arbitraggio ad esempio è market neutral,
come l'Hedging.

((ovviamente sui mercati liquidi l'arbitraggio non rende, pertanto è palese che la mia principale attività è l'hedging :cool: ))
 

GIANNI 113

Nuovo forumer
Re: Liquidità elevata ma trend instabile

.....mi sembra di capire (dimmi se sbaglio) che nel mARKET neutral l'unico rischio sia nell'azzeccare l'alfa positivo dei titoli (ovvero una buona attività di stock picking), annullando il rischio di mercato (beta)
Questa attività è tipica dell'Hedge Fund è di conseguenza di investitori professionali o istituzionali o preparati, insomma di una certa elite finanziaria, che ha accesso anche ad altre categorie di investimento alternative (private equity, fondi chiusi etc).
Ai piccoli investitori, invece, sono riservati i fondi di investimento flessibili con obiettivi di rendimento prefissati: il gestore si concentra sull'ottimizzazione di investimento partendo dal budget di rischio assegnato.
Il budget di rischio assegnato è quello che dovrebbe permettere di prendere scommesse su classi di investimento rischiose, che se azzaccate permettono di performare meglio delle classi di investimento prive di rischio (risk free).
Grazie a tecniche di controllo come il var e a stop loss prefissati, la scommessa non azzeccata viene così stoppata al ribasso, in modo da non penalizzare il capitale di partenza (gestione a capitale protetto). In questo modo di fronte a improvvisi e repentine discese di mercato il Var o lo stop loss diventa strumento perverso, in quanto Ti costrinhe a vendere proprio nel momento in cui quei titoli , in seguito alla discesa, diventano interessanti.
Gipa e Alan siete daccordo.
Un saluto
Gianni
 

alan1

Forumer storico
Re: Liquidità elevata ma trend instabile

GIANNI 113 ha scritto:
Ai piccoli investitori, invece, sono riservati i fondi di investimento flessibili con obiettivi di rendimento prefissati: il gestore si concentra sull'ottimizzazione di investimento partendo dal budget di rischio assegnato.
Il budget di rischio assegnato è quello che dovrebbe permettere di prendere scommesse su classi di investimento rischiose, che se azzaccate permettono di performare meglio delle classi di investimento prive di rischio (risk free).
Grazie a tecniche di controllo come il var e a stop loss prefissati, la scommessa non azzeccata viene così stoppata al ribasso, in modo da non penalizzare il capitale di partenza (gestione a capitale protetto). In questo modo di fronte a improvvisi e repentine discese di mercato il Var o lo stop loss diventa strumento perverso, in quanto Ti costrinhe a vendere proprio nel momento in cui quei titoli , in seguito alla discesa, diventano interessanti.
Gipa e Alan siete daccordo.
Un saluto
Gianni

Diciamo che così come l'hai messa è un po' troppo compressa,
in realtà ci sarebbero diverse considerazioni da fare.

Tuttavia è vero che la moda dei Total Return è spesso gestita con meccanismi quantitativi, e il rischio di qualcosa di simile al lunedì nero dell'87 potrebbe affacciarsi,
anche se ora le cose sonno abbastanza diverse da poter dire che si tratta di un rischio lontano,

altri rischi invece sono più evidenti, come l'uso massivo del ricorso a leve troppo lunghe per tentare di amplificare il fattore Alpha che va riducendosi.
Uno dei motivi per cui la Fed ha intrapreso una politica lenta, graduale e telefonata dell'aumento dei tassi è proprio per non destabilizzare questo sistema.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Non c'è molto da aggiungere se non che quando un sistema viene utilizzato da tutti esso diventa estremamente pericolo ed a rischio di ritorcersi contro il suo utilizzo.

L'utilizzo massificato della frontiera efficente del Var o delle tecniche quantitative standard tende a ridurre tutte le opportunità che queste applicazioni possono fornire e quindi a limitarne la loro stessa efficacia.
 

alan1

Forumer storico
Analisi intermarket 5 giugno 2006

Il periodo è difficile, pieno di cluster e variazioni di volatilità,
tuttavia qualche considerazione la possiamo fare.

Dopo la prima parte dell'anno che ha segnato un cambiamento nella struttura del mercato,
dopo lo scivolone repentino del mercato,
valutando che quasi tutti i mercati tradizionali hanno anticipato lo scivolone con un deciso deterioramento della partecipazione,

la considerazione di medio periodo fatta già da tempo è che il rischio di tentare il galoppo verso l'alto non è pagante,
le cose non possono cambiare solo per un ridimensionamento dei mercati, è sempre bene usare la prudenza tipica delle fasi in discesa.


Detto ciò sappiamo che le tendenze di lungo non sono state ancora interrotte dal punto di vista tecnico,
ma il rimbalzo è da considerarsi poco spesso, non da affatto l'impressione di poter convincere.
Abbiamo il cluster fra pochi giorni, e siccome io sarò in ferie dal 10 al 18, una eventuale ulteriore salita mi vedrà alleggerire ancora qualche posizione che non sono riuscito ad alleggerire prima, portando la mia posizione Long/Short da Net Long poco esposto a Neutral.


Il cluster di fine mese sui Bond ha prodotto una long white,
se verrà confermato il cluster nel suo insieme ci si deve aspettare un movimento importante su valute e materie prime,
l'idea è che il dollaro rompa al ribasso (ma attenzione perchè siamo in zona critica e potrebbe avere comportamento anomalo) e le materie prime rimbalzino.


Il cluster maior annunciato per fine giugno, avvicinandoci non mi appare più così sincronizzato tra le diverse asset class, è possibile che si sfaldi anche questo in tanti cluster minori che renderanno più difficile l'interpretazione.
 

GIANNI 113

Nuovo forumer
Re: Analisi intermarket 5 giugno 2006

Alan scusami dove posso cercare sul sito qualche spiegazione tecnica dei tuoi approfondimenti? intendo dire dove posso trovare la teoria del ciclo economico, del cluster etc?
Grazie per l'attenzione
Gianni
 

alan1

Forumer storico
Re: Analisi intermarket 5 giugno 2006

GIANNI 113 ha scritto:
Alan scusami dove posso cercare sul sito qualche spiegazione tecnica dei tuoi approfondimenti? intendo dire dove posso trovare la teoria del ciclo economico, del cluster etc?
Grazie per l'attenzione
Gianni

Temo non si trovi granchè.

Stò lavorando ad una serie di articoli, tra cui una introduzione al ciclo.

Ci vorrà ancora tempo.
 

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