Analisi di periodo
In queste ultime settimane il mercato è oscillato alla caccia di punti di acquisto e vendita con un chiaro deterioramento nel settore tech e di debolezza nei settori leaders precedenti (commodity/small e mid caps).
Molti indici importanti sono su supporti cruciali per l'andamento di medio.
Per il momento in termini percentuali e di durata la correzione è simili ad altre del recente passato ma il deterioramento dei leaders deeve preoccupare in ottica di medio.
La tenuta dei minimi di Giugno dello SPX e della relativa trend di supporto dei minimi di periodo passante intorno ai 1226 risultano importanti per limitare il deterioramento.
Da notare che nelle ultime sedute c'è stata una certa debolezza del DJ transportation che seppure venerdì abbia reagito sui minimi mostra sul monthly una pericolosa candela il formazione che deve essere negata entro fine mese per non dare ulteriori cattivi segnali all'intero corpo del mercato.
Dal punto di vista macro alcuni eventi importanti si sono succeduti nelle ultime due settimane:
1)Il rialzo dei tassi in Giappone
2)Aspettative di fine ciclo di rialzo dei tassi USA
3)Restrizione del credito in Cina
1)Come si evince sa questo grafico
le scelte monetarie giapponesi negli ultimi mesi hanno influenzato in maniera significativa i mercati. La scelta di una politica di rialzi graduali ha però confortato la comunità finanziaria sia per coloro che sfruttano il vantaggioso differenziale dei tassi Giapponese con leva sia per gli investitori domestici da ormai molti anni esportatori netti di capitali alla ricerca di rendimenti più interessanti.
Questo ha tranquillizzato i bond ed indebolito lo Yen mentre ha mantenuto forti le MP.
2)Le dichiarazioni di Bernanke sulla possibile fine del ciclo al rialzo dei tassi in considerazione della situazione economica USA ha tranquillizzato i bond, i mercati azionari ed ha raffreddato il dollaro e le commodity.
3) La restrizione del credito in Cina a seguito di un nuovo trimestre di crescita sopra le aspettative non ha ancora esplicato in pieno i suoi effetti ma probabilmente dovrebbe contribuire a raffreddare le commodity ma a porre delle nuove pressioni al rialzo sui tassi.
Dal punto di vista tecnico l'oil sembrerebbe aver effettuato quello spike rialzista tipico della fine di un trend di medio seppure eventuali shock dell'offerta potrebbero modificare le considerazioni.
Il future del copper scadenza settembre è vicino all'importante supporto di 325 che se perforato potrebbe intonare una correzione più profonda sulle commodity industriali.
Il gold si indebolisce a causa della situazione della curva dei tassi USA in inversione e per le considerazioni di una riduzione della crescita complessiva della liquidità.
Lo Yen è su nuovi minimi contro euro.
I treasury sono nei pressi di resistenze importanti.
Dal punto di vista più generale il mercato risulta in una fase di chiara incertezza che non permette di sviluppare un chiaro trend seppure nella fase attuale emergano maggiormente segnali di debolezza.
Da una parte c'è una crescita reale globale sostenuta dall'economia delle impprese con utili in leggero rallentamento ma su massimi assoluti e che mostra alcuni segnali di rallentamento solo dal lato consumatori USA a causa del rallentamento del mercato immobiliare e dal costo energetico e di eccessi sul alto produttivo in Cina.
Dall'altra parte le condizioni di liquidità in contrazione ma certamente non scarsa ed il sentiment degli investitori individuali sicuramente negativo.
Sulle condizioni di liquidità c'è da dire che sicuramente essa è in riduzione in diversi paesi a causa del rialzo dei tassi di cui si attende con impazienza il pieno dispiegamento degli effetti degli ultimi rialzi mentre, come detto prima, la situazione Giapponese ed anche Cinese è attualmente molto accomodante.
Naturalmente le autorità monetarie stanno facendo tutto il possibile per incanalare questa liquidità al di fuori del settore delle MP.
Dall'altra parte il sentiment degli investitori individuali è molto negativo ed è simile a molte situazioni di pre-bottom anche se ritengo che nella fase attuale non sia un indicatore da sovrastimare in quanto molto dei rialzi di questi ultimi tre anno sono dovuti più a denato finanziario e di leva che a denaro da investimento per cui è probabile che questo indicatore abbia minore efficacia anche se probabilmente indica delle future potenzialità dei mercati.